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lug 17

“Avanti”, a breve in arrivo anche il film, la serie, il videogioco e il giallo

Fatto120717Il 12 luglio è una data importante nella storia del mondo. Era il 12 luglio quando salì al soglio pontificio papa Felice IV (anno 526), quando debuttarono i Rolling Stones (anno 1962) e oggi (anno 2017), quando esce finalmente il libro di Matteo Renzi che tutti abbiamo già letto tre volte. E’ vero, restano dei brani inediti che ancora non hanno raggiunto il grande pubblico: si tratta di 327 preposizioni semplici (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra) per cui oggi verranno transennate le librerie, distribuite bottiglie d’acqua e regolate le file con la protezione civile. Ma naturalmente siamo solo all’inizio ed è nostro dovere informare i lettori su quel che succederà da qui in avanti, e su come si evolverà la questione del libro dell’ex presidente del Consiglio.

Avanti, il film. Niente cinema italiano, i diritti sono stati acquistati dalla Paramount, che intende produrre un kolossal della durata di sei ore con protagonista Leonardo Di Caprio, molto ingrassato per l’occasione. Per dare credibilità alla figura degli oppositori di Matteo Renzi, gli attori sono stati provinati nelle peggiori carceri americane, tra i serial killer cannibali dell’Oregon. Per le scene di massa si pensa a un reclutamento di comparse senza precedenti: ognuna avrà ottanta euro ma il cestino del pranzo sarà a sue spese (costa 82 euro). Per la parte di Bersani si pensa a Charlie Manson, che avrebbe un permesso speciale.

Avanti, la serie. Prevista in 176 puntate (ma è solo la prima stagione) avrà al centro dell’intreccio lo sforzo riformista di Matteo Renzi dall’inizio della sua carriera politica (a due anni propose di trasformare il seggiolone in un trono), al referendum del 4 dicembre. Chi ha letto la sceneggiatura descrive come molto toccante la scena nel giardino dei Getsemani, quando la minoranza interna si avvicina a Renzi, lo bacia su una guancia e subito arrivano milioni di elettori che lo mandano a cagare. Farinetti fa un cameo in cui impersona Farinetti che fa un cameo e parla dell’ottimismo. Marchionne interpreta Marchionne, ma viste le numerose comparse vestite da operai ha voluto una controfigura.

Avanti, il videogioco. Si tratta di un videogame strategico a turni molto innovativo, infatti c’è solo il turno di Matteo Renzi e gli altri giocatori non giocano mai, ma applaudono forte. Molto efficace il sistema di alleanze in cui la scelta della strategia è praticamente infinita e si può fare fronte comune con Silvio, con Berlusconi, con il Cavaliere, con papi e con il padrone d Mediaset. Vince il giocatore che per primo abbatte a testate tutti gli elettori di sinistra rimasti o, in alternativa, che convince gli altri giocatori di essere Macron.

Avanti, il gioco da tavolo. Una specie di Gioco dell’Oca contaminato da Monopoli e Trivial Pursuit. Il concorrente con la pedina di Matteo Renzi può salvare banche, distribuire bonus a pioggia in cambio di diritti, insultare gli altri concorrenti, inventare giochi di parole cretini, mentire senza ritegno e altro ancora. Non mancano le insidie, per esempio la casella Franceschini (stai fermo un giro solo, tanto poi Franceschini si adegua) e la casella Referendum (stai fermo un giro, ti dimetti, fai le primarie e ti comporti come se non fosse successo niente). Vince chi arriva primo alla fine, a patto che si chiami Matteo Renzi e legge un discorso scritto da Baricco in persona.

Avanti, il giallo. La speciale declinazione “noir” del libro di Matteo Renzi è stata affidata ai migliori esperti del settore: John Grisham si è occupato degli aspetti legali, Don Winslow dei dialoghi e delle scene d’azione (bella l’irruzione nella scuola quando si menano molto forte i docenti), Denis Verdini della parte etico-morale. Un po’ prevedibile il finale, perché come nel giallo classico di ambientazione tardo-vittoriana il colpevole è il maggiordomo, povero Orfini.

5 commenti »

5 Commenti a ““Avanti”, a breve in arrivo anche il film, la serie, il videogioco e il giallo”

  1. Ma avendo ispirato Donnarumma, Renzi avrà ritagliato per il papà un ruolo in tutte le iniziative? Non sarà che, a seguito delle critiche dei malevoli sul caso Consip, si sarà fatto prendere dall’inibizione?

    da Eparrei   - mercoledì, 12 luglio 2017 alle 11:01

  2. Ha dimenticato … iAvanti … l’app per iphone che terrà aggiornati tutti i lettori che hanno acquistato il libro sulle edizioni aggiornate che saranno di volta in volta pubblicate. L’app avvia a sorpresa una verifica per il lettore: tre domande di fila su ogni capitolo del libro, 5 punti per ogni risposta esatta, -3 punti per ogni risposta earrata. Chi raggiunge i 1000 punti in 10 giorni può partecipare al concorso “Avanti a cena con Matteo Renzi”. Estrazioni settimanali per partecipare ad una merenda con Matteo sullo stile .. compagni di merende.

    da Edoardo   - mercoledì, 12 luglio 2017 alle 19:05

  3. Le dò un sette per l’impegno e la fantasia,sono dell’idea però che non tocca dargli importanza ormai,da dicembre dello scorso anno s’impegna notevolmente al harakiri politico,meglio lasciarlo ai suoi deliri,il countdown durerà al max un annetto.

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 12 luglio 2017 alle 19:59

  4. speriamo che, avendo Renzi scoperto il suo naturale talento, si metta a scrivere ancora, e lasci stare la politica .
    P.S. purtroppo il precedente di Franceschini inquieta un po’

    da gis   - mercoledì, 12 luglio 2017 alle 20:00

  5. Ditemi, voi che l’avete letto, il libro del Matteo Renzi è scritto in toscano?. Mi piacciono un sacco i dialetti. Vado pazzo, per esempio per i libri di Andrea Camilleri… Ormai il toscano, o meglio il fiorentino, è ormai la lingua ufficiale dei parlamentari di centro-sinistra e dei suoi sostenitori esterni, quindi non sarebbe male tornare all’origine, così, tanto per capire meglio le storielle sul nostro benessere e sulla diminuzione delle tasse. Non so se l’avete notato, Macron non parla toscano, la sua parlata si avvicina molto a quella tedesca… Che sia il franco/tedesco il nuovo asse delle lingue e di conseguenza di un velato pensiero da imporre all’Europa? Mah!…

    da Vittorio Grondona   - sabato, 15 luglio 2017 alle 15:53

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