Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
dom
26
lug 15

Where is Landini? Una minuscola storia di propaganda sovietica

Questa è una piccola storia che parte da una buona notizia. La buona notizia è che i lavoratori Whirpool (ri)avranno il loro posto di lavoro, e accanto a questa c’è un’altra buona notizia: governo, lavoratori e sindacato hanno agito insieme per fare un accordo. E’ una buona notizia per i lavoratori e anche per la politica: dimostra che il sindacato serve eccome, non è quell’ingombrante corpo intermedio che si dice di voler eliminare un giorno sì e l’altro pure. Bene. Ma veniamo alla propaganda.
Avevo notato il tweet trionfale del Presidente del Consiglio, ansioso (come è nelle cose) di intestarsi un successo.

Schermata 2015-07-26 alle 14.41.35

Guardate bene la foto (cliccate se volete ingrandirla). Cosa manca? Manca il leader del sindacato che è stato più decisivo nella trattativa, Maurizio Landini della Fiom, che è per inciso, tra i presenti, l’unico che potrà, forse, un giorno, chissà, essere avversario poltico di Renzi. Ci sono tutti: i vertici della multinazionale, il presidente che firma, la ministra dell’industria, i rappresentanti di Cisl e Uil.

Where is Landini?
Notata la strabiliante assenza dalla foto (Whirpool, misione compiuta! Sono bravo, eh? Visto che fico?), rivado con la memoria ad alcune reminescenze storiche (non ho fatto il militare a Cuneo, no, ma alcuni esamini di storia contemporanea…) e mi ricordo di una figura molto temuta e potente nella Mosca degli anni Trenta, il Glavnačpups, che era il Direttore in Capo della Gestione del Consenso, una specie di capo supremo della propaganda sovietica (c’era Stalin, mica la Boschi, eh!), insomma, il guardiano di quel che si può, non si può, o è meglio non dire. Rido. Faccio questo tweet:

Schermata 2015-07-26 alle 14.52.11Con mia sorpresa mi risponde (a strettissmo giro, pochi minuti) Filippo Sensi, detto @nomfup, che il lavoro di Glavnačpups lo fa per davvero. Mi dice che le foto della firma del contratto Whirpool (missione compiuta! Sono o non sono il vostro eroe?), stanno sul sito di Palazzo Chigi, e mi fa gentile dono di un’immagine dove compare (wow!) anche Landini

Schermata 2015-07-26 alle 14.55.07

E’ una buona mossa: Landini non è stato cancellato nelle foto, come Trozkij e i suoi amici dalle immagini sotto il palco di Lenin a San Pietroburgo, per carità. Le foto con dentro anche lui ci sono, sul sito di Palazzo Chigi, insomma, un luogo per feticisti della politica. Mentre la foto senza Landini, quella twittata dal Caro Leader in persona (Missione compiuta! Sposatemi!) ha fatto il giro dei giornali, dei Tg, delle cronache e l’hanno vista tutti, e certi Tg ci hanno pure fatto il sermoncino.
Mi tocca rispondere, insomma:
Schermata 2015-07-26 alle 14.59.17

La cosa finisce lì, come è giusto che sia. Ma intanto: chi ha visto i Tg, i giornali, la propaganda, ha visto la foto senza uno dei protagonisti della trattativa, tra l’altro l’unico che potrebbe, chissà, in prospettiva, essere un antagonista politico del capo. Missione compiuta davvero: il Glavnačpups ha fatto il suo lavoro. Non a Mosca nel ’35, no. In Italia oggi. E questa è la piccola storiella, la cui morale è: la propaganda fa il suo dovere, certo. Ma noi – noi tutti – dobbiamo imparare a fare il nostro, cioè riconoscerla e distinguerla dalla realtà

18 commenti »

18 Commenti a “Where is Landini? Una minuscola storia di propaganda sovietica”

  1. Ma perchè la cosa non mi stupisce?

    da alba   - domenica, 26 luglio 2015 alle 14:49

  2. Lei è stato bravissimo ,in verità mi ero posta la stessa domanda quando avevo visto quella foto.Mi ero chiesta dove fosse finito Landini …complimenti per essere riuscito ad approfondire la questione.

    da Valeria Fresco   - domenica, 26 luglio 2015 alle 15:18

  3. Per altro erano saltati pure De Luca e Maroni, quando si dice tre piccioni con una fava…

    da Fabrizio   - domenica, 26 luglio 2015 alle 15:22

  4. Landini? Lo stesso che Vendola definisce il miglior alleato dell’Ilva?

    da roberto   - domenica, 26 luglio 2015 alle 16:15

  5. Grande landini ti hanno messo da parte ma non fa niente la propaganda del governo và avanti tu hai firmato il contratto del lavoratori della Whirlpool ché la cosa più importante è i meriti se li prendono gli atri del governo i politici ma non fa niente poi ci sono i leccapiedi dei giornalisti ché inquadrano renzi ma sappiamo ché il merito è di landini

    da leo   - domenica, 26 luglio 2015 alle 17:28

  6. Sono un ragazzo del 52. Metalmeccanico dal 1974 da sempre sindacalista
    posso dire che di Landini si può fare a meno?

    da eduardo   - domenica, 26 luglio 2015 alle 18:41

  7. Ho visto quel giorno più di un telegiornale. A parte che un telegiornale non trasmette foto ma video (in cui Landini c’era eccome), il giorno dopo i principali quotidiani avevano un sacco di fotografie di quei momenti. REPUBBLICA aveva Landini gigante che stringeva la mano a Renzi, con approfondimenti leggeri sulle battute tra i due. Tutto questo occultare di regime, tweet a parte, oggettivamente non c’è stato. Come la mettiamo? Sta falsificando? Inganna i suoi lettori? Dobbiamo pensare male? Basta controllare, Landini è su tutti i giornali di quel giorno. Il CORRIERE lo intervistava pure, se non sbaglio, con foto della cravatta rossa in bella evidenza. Quindi? Tutto ‘sto stalinismo? (prossimo giro tocca di nuovo al paragone col fascismo…)

    da Paola Sossi   - domenica, 26 luglio 2015 alle 19:12

  8. La propaganda sta nell’avere evidenziato al massimo il momento della firma da parte del PdC Matteo Renzi. Il contorno, che è quello che agli effetti pratici ha portato all’accordo Whirlpool, nella logica mediatica di una aspirante sistema concentrico, praticamente dittatoriale dell’uomo solo al comando, deve contare il meno possibile di fronte all’opinione pubblica. La presenza di Maurizio Landini, poi, essendo a parere dei più il vero artefice della conclusione positiva della vicenda, nella foto della firma avrebbe seriamente sgonfiato qualsiasi merito vantato impropriamente da chi gran merito non aveva praticamente evidenziato nell’iter degli accordi.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 27 luglio 2015 alle 09:38

  9. Se ricerco in google con ottengo 2850 hits.
    Se ricerco con ne ottengo 13800!

    Alessandro, non è che forse sei un po sovietico ?
    :-)

    da Marco da Zurigo   - lunedì, 27 luglio 2015 alle 11:28

  10. Se ricerco in google con ‘Whirlpool+Landini+Robecchi+Italia’ ottengo 2850 hits.
    Se ricerco con ‘Whirlpool+Renzi+Robecchi+Italia’ ne ottengo 13800!

    Alessandro, non è che forse sei un po sovietico ?
    :-)

    da Marco da Zurigo   - lunedì, 27 luglio 2015 alle 11:29

  11. In quanto al marketing,lui e i fedeli amici di tweet,fuori o dentro alle istituzioni, il loro mestiere lo sanno fare,sta a chi è fuori dai giochi del potere correggere e informare come stanno le cose.

    E dire che per vent’anni parecchi affermavano che le Tv non incidono nel consenso,pare che gli stellini l’abbiano finalmente capito ultimamente, chi vede e spera che la coalizione sociale abbia successo dovrà sperare nell’impresa dell’outsider,esistono parecchi elettori che non si recano più alle urne,tocca destare quelli.

    da Ivo Serenthà   - lunedì, 27 luglio 2015 alle 13:45

  12. Cgil
    http://www.qelsi.it/2011/tremila-sedi-in-tutta-italia-non-un-euro-di-ici-altro-che-vaticano-e-la-cgil/.
    Cisl
    http://www.lanotiziagiornale.it/stipendi-doro-alla-cisl-dopo-bonanni-e-cambiato-poco-ce-chi-guadagna-ancora-300mila-euro-lanno/.

    UNica via: i sindacati di base, ovvero l’auto-organizzazione dei lavoratori.

    da Nicoletta   - lunedì, 27 luglio 2015 alle 14:05

  13. Il lavoratore che si appresti a combattere la prepotenza imprenditoriale da solo, od anche in misera compagnia numerica, è destinato a soccombere. La divisione dei sindacati aiuta la politica di regime a schiavizzare sempre di più la classe dei dipendenti. L’unione nella lotta è la vera forza del popolino e solo la solidarietà fra le varie categorie può produrre bene sociale… Il nuovo attacco alla sanità, guarda caso ancora sferrato da una falsa-sinistra, se non sarà duramente contrastato con concreta forza unitaria, porterà alla tomba prematura la povera gente. Alla politica nominata attuale, asservita palesemente al dio denaro ed alle grosse potenze finanziare, non interessa nulla se diminuisce la gleba anziana, saranno cinicamente di meno le pensioni da erogare… Triste, ma è così nel concreto. Questa pseudo politica minaccia pure i dottori di base di decurtazione di stipendio nel caso superino un certo quantitativo di prescrizioni prefissato dall’alto. Che paese sta diventando il nostro? Non è più sufficiente contrastare zolo in Parlamento ogni prepotenza governativa. Il nominato, ripeto, se ne frega e voterà sempre la fiducia… Servono proposte concrete condivise attraverso una partecipazione attiva del popolo e dei suoi rappresentanti. Infine, i giornali e l’informazione in genere non dovrebbero essere gestiti esclusivamente dal capitale come avviene oggi in ogni settero, ivi copmpresa la TV pubblica e privata…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 27 luglio 2015 alle 15:09

  14. Se fosse possibile, mi piacerebbe condividere su facebook i suoi articoli.

    da Eparrei   - martedì, 28 luglio 2015 alle 09:51

  15. Lo faccia pure, citando ovviamente la fonte. Grazie
    a.r.

    da Alessandro   - martedì, 28 luglio 2015 alle 10:07

  16. OT qualche tempo fa devo averlo già scritto che alle feste dell’Unità non ci sarebbe più potuto andare:

    http://www.huffingtonpost.it/2015/07/28/matteo-renzi-festa-unita_n_7886512.html?1438089493&utm_hp_ref=italy

    finisce che giocano solo alla play perchè non possono più uscir di casa.

    OOT i danni fatti come Pres del Cons (Renzi 1) sono chiari, ma di quelli come Segr del Part (Renzi 2) bisognerebbe occuparsene di più.

    da david   - martedì, 28 luglio 2015 alle 14:50

  17. Ma per il voto di coscienza su Azzolini si vota con la coscienza di Fanfani o con quella di Berlinguer ?

    Che poi il voto di coscienza ai parlamentari dovevano concederlo sul Jobs Act, sulla scuola, sulla sanità non sul salvataggio di un un presunto politico malfattore. Un bravo Segretario proprio.

    Il movimento 5S andrà al 70% altrochè e salutoni alla narrazione e allo storytelling.

    da david   - mercoledì, 29 luglio 2015 alle 08:26

  18. Ed eccoci arrivati al vero PD garantista di Cerasa e Ferrara e Rocca.
    Che modernità, che trionfo dei lavoratori.

    da david   - mercoledì, 29 luglio 2015 alle 15:58

Lascia un commento