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“Verifiche” e “stimoli”, viva la prima Repubblica

La macchina del tempo. Sentire pronunciare nella stessa settimana le parole “verifica di governo” (Monti) e “cabina di regia” (Letta) mette un certo brivido che non dispiacerà a chi ha l’età per ricordarsi della prima repubblica. Ok, ridatemi anche la mia Vespa 125, certi bei dischi di rock’n’roll come non se ne fanno più e la serafica, meravigliosa idiozia dei miei vent’anni e ci sto, affare fatto, non è male sentirsi 25 anni di meno. Che tra l’altro, essendo la disoccupazione tornata ai livelli del 1977, l’aria vintage non è solo una suggestione. Tra le parole antiche, nessuno ha ancora evocato le “convergenze parallele”, dev’essere una svista, perché le convergenze parallele ci sono eccome: uno (il Pdl) molla il suo decreto sulla giustizia; l’altro (il Pd) smette di insistere sul Porcellum, insomma, uno scambio in piena regola. Uno dei tanti. A condurre la danza, poi, una specie di reincarnazione della vecchia Dc, troncare e sopire, sopire e troncare, appianare gli ostacoli fingendo di non vederli, raddrizzare gli angoli, durare per durare, rimandare il rimandabile e anche di più, attuare con certosina perizia una vecchia battuta di Altan: “Perché stare fermi quando si può stare immobili?”.
Unica variante (e parola nuova), lo “stimolo”. Funziona così: voi tornate a casa, la sera, e tirate uno schiaffone alla moglie. Quando lei si lamenta, o reagisce, o chiama i caramba, voi esclamate stupiti: “Ma che dici cara, è uno stimolo!”. Ecco, nella pace dei santi di un governo uso a rimandar tacendo (l’Imu, l’Iva, le riforme, gli F35…), lo “stimolo” è l’unica variante leggermente inedita. Non passa giorno che qualcuno del Pdl non tuoni contro il suo stesso governo, con la mirabolante figura di Alfano che si pone ultimatum da solo. Quanto a Monti, la sua conclamata inconsistenza unita all’impennata orgogliosa di chiedere una “verifica”, rischia di farne una specie di Lamberto Dini nuova versione, e vedete che il passato ritorna ancora. Senza contare, ovvio, le diatribe interne al Pd, se ci si prenda il partito per fare poi il premier, se le due figure debbano coincidere, e se nel caso debbano farlo nella figuretta di Renzi Matteo, uno che si agita parecchio tipo l’antico Bettino di inizio anni Ottanta (e “doppio incarico” è anche quello un tormentone del tempo che fu, tra i De Mita, i Craxi e i Forlani, nel mesozoico del nostro scontento). Metteteci l’ultimo vero andreottiano rimasto, Totò Riina, e ditemi voi se non rivolete indietro una trentina d’anni vissuti pericolosamente.
E allora, si dirà. Niente male per una fase politica che si era aperta all’insegna di parole come “rinnovamento”, o “cambiamento”, o simili speranze. Perché il fatto inedito c’è, ed è clamoroso: una forza politica molto consistente (il M5S) è entrata nel gioco. Occupa molti posti, conta molti voti in Parlamento, rappresenta molte istanze anche condivisibili, e comunque più che degne di una vera discussione. Ma quella forza se ne sta ferma e immobile, impegnata al più a litigare al suo interno, a espellere questo e quello, a discutere di democrazia interna, di leader, paraleader, guru e paraguru. Uno splendido isolamento che ha le sue ragioni (riassumo con un detto contadino: degli altri, il più pulito c’ha la rogna), ma che non può più bastare. “Scendere in campo” è un’espressione orribile. Ma se si scende in campo, poi, bisogna giocare. E se non si gioca il rischio, ormai conclamato, è di lasciare un paese nella macchina del tempo, tra “verifiche” e “cabine di regia”.

16 commenti »

16 Commenti a ““Verifiche” e “stimoli”, viva la prima Repubblica”

  1. Concordo su tutto: sull’aria vintage; sull’unico andreottiano rimasto; sul craxiano, figuretta Renzi; sul potenziale di cambiamento rappresentato da M5S e frenato da sé e da tutti gli altri; su Monti (glaaaahhhhb)…toh…per una volta manca il Berlusca…

    da Tiziana   - mercoledì, 3 luglio 2013 alle 09:28

  2. La verità è che noi non sappiano più cosa sia la libertà. Esci di casa e sei seguito da una telecamera che non ti lascia mai per tutto il tuo percorso. Ti curi solo se hai quattrini. Metti i tuoi risparmi in banca, ormai operazione obbligatoria anche per gli stipendi e le pensioni, e subito gli stessi sono gravati della patrimoniale dei poveri voluta dal tassatore per eccellenza, ex Primo Ministro Mario Monti, piovuto dal cielo fantastico del Quirinale. I conti bancari si trovano così sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate, la quale, a suo insindacabile giudizio, stabilisce se i piccoli risparmiatori siano stati in grado o meno di avere potuto economicamente azzardare l’acquisto di un gelato in un periodo preso a caso in considerazione statistica. Mentre da una parte alcune leggi ignobili autorizzano la Finanza a chiedere giustificazioni sulle spese del poveraccio del popolo, dall’altra le stesse leggi non stabiliscono criteri rigidi e strategie di controlli efficaci per evitare le manovre truffaldine dei grandi evasori che riescono con estrema facilità a portare i loro quattrini nei paradisi fiscali, salvo poi favorirne il rientro con altre leggi ugualmente ignobili che condonano la furba marachella facendo passare l’ingiusto provvedimento necessario per il bene economico del Paese. Migliaia di persone perdono il lavoro ogni giorno e i media impongono terrificanti salotti dove personaggi privilegiati di potere e di benessere sociale spesso immeritato, discutono inutilmente della vice presidenza della Camera di spettanza (?) all’On. Daniela Santanchè, delle primarie a regole personali (?) del sindaco di Firenze Matteo Renzi… Il potere e l’arricchimento facile sono gli unici scopi del politico italiano moderno che si muove con grandi costi sociali in una sgradevole realtà dove i veri interessi degli italiani sono stati messi in sostanza nelle mani avide del volere tedesco, proprio come una volta… E via di seguito… No!… La nostra libertà è solo virtuale, la nostra Costituzione è trattata da carta straccia… Il Parlamento è aperto alle amiche ed agli amici dei potenti che li hanno vincolati al ricatto di riconoscenza cieca verso i rispettivi padroni nominanti. La massa del popolo, ignorante nel suo complesso, ama i furbi e gioisce delle avventure pericolose dei grandi uomini dal grande portafoglio: …quelli sì che ci sanno fare!… Felici fessi se ne infischiano degli ideali e delle etiche delle istituzioni per poi perire in solitudine nella miseria più nera piangendo invano lacrime di coccodrillo. Le elezioni sono oggi una scusa per una conclamata falsa democrazia di un regime che cela invece nel suo seno un mero feroce assolutismo economico… Questa è la dura realtà del nostro Paese dei larghi inciuci, delle strette intese del menga, della sudditanza coatta ai popoli stranieri più furbi che hanno vinto senza merito umano la guerra finanziaria del dio quattrino, che, guarda caso ha l’aspetto sorridente del Cavaliere… Chiedo scusa a Tiziana per la citazione…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 3 luglio 2013 alle 11:48

  3. “Ma se si scende in campo, poi, bisogna giocare.” [citazione Robecchi]

    Alessandro:
    – “giocare” vuol dire TRADIRE IL PROPRIO PROGRAMMA ELETTORALE (e la fiducia dei propri elettori)?

    – “giocare” vuol dire diventare a favore della TAV, degli F35, dei condannati ed inquisiti in Parlamento?

    – “giocare” vuol dire regalare i propri voti agli alleati del PDl?

    Così, giusto per mettere qualche puntino sulle “i”, che sarebbe bene che senza falsità e paraocchi si incominciasse a capire e a tenerne conto quando si scrivono articoli, il M5S è all’opposizione.
    E dai banchi dell’opposizione, sta facendo politica: propone testi di legge, fa obiezioni a scelte altrui, vota secondo quelli che sono i parametri delle sue idee.

    ora, carissimo Alessandro, mi spiegheresti in cosa tutto questo sarebbe “non giocare”?

    Se i Compagni Delle Libertà preferiscono fare sfacciatamente gli interessi di un piduista pluri condannato e pluri inquisito, e quelli delle banche e delle mafie degli armamenti e del cemento, a discapito dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, cosìè? anche questa colpa gli vogliamo tirare al M5S?

    o il M5S vi piacerebbe di più se votasse a favore della COMPAGNA DI GOVERNO, Santanchè?

    Il M5S si è presentato alle elezioni. Ha ricevuto un grande numero di voti. Ha portato le sue idee e le sue proposte.
    NESSUNO le ha minimamente accettate/discusse/condivise bollandole come in un clima di caccia alle streghe (e su questo i “giornalisti da padrone” non sono stati da poco).

    il M5S quindi prosegue nella sua politica, dai banchi dell’opposizione.

    Se avete dubbi o lamentele su leggi e decreti passati da quando il COMPAGNO Letta sta amorevolmente al governo col factotum di berlusconi, prendetevela con loro (che sono anni e anni che son lì a spartirsi tutto di comune accordo) invece di prendervela con gli unici che fanno proposte nuove a favore di tutti gli italian* e non solo per le loro amiche olgettine, cooperative rosse del cemento, corrotti e corruttori.

    Se la SINISTRA italiana, i tutti questi anni è solo riuscita a sputtanarsi ogni giorno di più e a tradire ogni suo mandato e ogni sua funzione (storica, di classe, sociale, governativa, ideologica, di prassi e quant’altro): prendetevela con voi stessi che li continuate a votare (nell’illibato ricordo giovanile di una vecchia sinistra che non c’è più da un sacco di anni).

    Avete il VOSTRO bellisssimo governo PD-PDL (con aiutino di Monti, La russa e finta opposizione Lega): TENETEVELI STRETTI.
    LORO SI CHE SANNO… “GIOCARE”

    da stella   - mercoledì, 3 luglio 2013 alle 14:00

  4. “una forza politica molto consistente (il M5S) è entrata nel gioco. Occupa molti posti, conta molti voti in Parlamento, rappresenta molte istanze anche condivisibili, e comunque più che degne di una vera discussione.” [citazione Robecchi]

    – e allora sarebbe cosa lecita aspettarsi che tali “istanze anche condivisibili, e comunque più che degne di una vera discussione”, venissero appunto prese in considerazione (dagli altri partiti se hanno a cuore le sorti dell’Italia e degli italiani).

    – e allora sarebbe il caso che la “base” degli altri partiti, facesse pressione sui rapprentanti che hanno votato loro, di prendere in considerazione, invece di pontificare tanto sugli altri.
    Oppure sarebbe addirittura il caso di impegnarsi attivamente a favore di quelle istanze (visto che le si considera condivisibili).

    ma invece, guarda caso…

    evviva i soldi in cassa al PD-L !
    Evviva la Compagna Santanchè !
    evviva la CMC e la TAv !
    evviva la mafia e la Trattativa !
    evviva DE GENNARO A FINMECCANICA !!!!
    evviva la ASINI-stra italiana !

    da stella   - mercoledì, 3 luglio 2013 alle 14:11

  5. http://www.youtube.com/watch?v=Q35hSoV_Dfw&feature=player_embedded

    ad esempio: abbiate la bontà di guardarlo ed ascoltarlo.

    da stella   - mercoledì, 3 luglio 2013 alle 14:18

  6. qualche news solo di oggi.

    – F35, il Consiglio di Difesa (rinunitosi al Quirinale e presieduto dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano) avverte: “Il Parlamento non ha diritto di veto”.

    – Campania: indagati 57 consiglieri: “Rimborsati anche i giocattoli coi soldi pubblici” (indagati di: Caldoro presidente, Nuovo Psi,
    Pd, Pdl, Noi sud, Udc, Udeur, Pd).

    – De Gennaro sarà presidente di Finmeccanica: c’è l’accordo tra Letta e Saccomanni

    – Camera, stipendio al Fava sbagliato per 5 mesi: 45 mila euro non accreditati ad uno e 45 euri accreditati ad un altro, ma nessuno se ne accorge e ci dà peso: in findo sono solo 45 euri (per 5 mesi di “lavoro”)

    – Italcementi: gli operai salgono sul silo, “3 mln di bonus al padrone, noi a casa!”

    ma la colpa è di Casaleggio, Grillo e dei Grullini.
    è evidente.
    Mannaggia, se solo volessero “giocare” un pò con l’unico e vero Partito Democratico…. ah sì, sarebbe tutta un’altra cosa!
    non glielo perdonerò mai e non li voterò più, poi da loro non c’è nemmeno democrazia interna e si trastullano con gli scontrini, uffa, ecco. punto.

    da stella   - mercoledì, 3 luglio 2013 alle 15:28

  7. Io non so se Stella abbia ragione sui grillini, ma per certo so che anche solo vagamente difendere o anche solo parzialmente accettare gli altri tutti, è roba da manicomio criminale. Lo schifo e il disprezzo che dimostrano ogni santo giorno nei confronti dei cittadini, della Costituzione, del buon costume, delle prassi acquisite, della buona politica e della difesa dei diritti, è cosa palese e sotto g li occhi di tutti. Nessuna malattia può essere allo stesso tempo la cura dela malattia stessa, è lapalissinao. Altri che buttano sul piatto qualcosa di nuovo e come dice Robecchi anche condivisibile, non c’è altro all’orizzonte a meno di non voler appunto affidarsi ai soliti fallitti e incapaci con dolo.

    da gianna   - giovedì, 4 luglio 2013 alle 00:16

  8. Poniamoci un obiettivo, per esempio raggiungere con urgenza un appartamento ubicato all’ultimo piano di un palazzo. Le strade da seguire sono diverse: le scale, l’ascensore, l’elicottero munito di scaletta di discesa… Con uno sforzo notevole della fantasia, ci sarebbe anche l’idiota possibilità di sparare l’uomo cannone direttamente dentro all’appartamento. Se si rapportasse tale esempio alle scelte della nostra politica per raggiungere gli obiettivi sociali urgenti del nostro Paese, le rispettive strategie si possono così individuare: gli inciuciati PD/PDL/SC, previo benestare tedesco, fanno innanzitutto le prove di fattibilità tecnica su altri cento palazzi, nel senso che per durare bisogna far durare. La Lega Nord tentenna e prima di esprimersi sul come intenda operare vuole avere la certezza che l’appartamento da raggiungere si trovi al nord, con le poche risorse che le restano bisogna infatti muoversi con estrema prudenza, nel senso vai avanti tu che mi vien da ridere. SEL d’istinto si precipita verso le scale, ma trova le barriere degli inciuciati che impediscono l’accesso al palazzo agli intrusi rimasti fuori per scelta coerente appunto dall’inciucio. Il M5S, previa ponderata consultazione web, è costretto a scegliere lo sparo diretto dell’uomo cannone, il cui risultato negativo risulterà palese quando finiranno gli uomini cannone che il web gli ha messo a disposizione.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 4 luglio 2013 alle 10:35

  9. @Vittorio
    paragone/analisi degna del peggior bar sport il lunedì mattina, e dopo una manciata di abbondanti grappini.

    se:
    “le scale sono bloccate dagli inciuciati” [citazione Vittorio]
    come lo “raggiungi l’ultimo piano” [citazione Vittorio]?

    cosa fai?
    rinunci a priori, da buon Compagnuccio Delle Libertà, aspettando che di riffa o di raffa qualche briciolina arrivi nel tuo piatto?

    tra l’altro (e mi tocca per l’ennesima volta citare quanto da te scritto), se scrivi “impediscono l’accesso al palazzo agli intrusi rimasti fuori per scelta coerente appunto dall’inciucio” [ citazione Vittorio ], hai di fatto ridotto i casi a due sole possibilità (scoprendoti clamorosamnete, caso mai ce ne fosse stato bisogno).
    – o stai coi “coerenti CONTRO l’inciucio” o stai A FAVORE degli inciucisti “.

    E da che paarte stai tu e i vari compagnucci belli de mamma coi dindi di papà, lo si è capito benissimo.
    Hai esattamente l’Italia e i rappresentanti che ti meriti.
    peccato solo per il resto degli italiani.

    da stella   - giovedì, 4 luglio 2013 alle 14:39

  10. Coraggio, Stella, ci sono buone possibilità che i cittadini del “Grillo” non ti prendano come uomo cannone. A parte gli scherzi, che spero siano accettati da te con spirito umoristico, ti prego di rileggere con più senso critico i post altrui, senza peraltro fare l’analisi logica di ogni parola. L’inventore del mouse, Doug Engelbart, si è purtroppo spento in questi giorni a 88 anni. Gran bella invenzione la sua!… Spero che qualcun altro grande della tecnologia software/hardware inventi, prima o poi, un monitor intelligente, programmato fino al punto in cui faccia automaticamente fuoriuscire una mano dallo schermo per dare una sberla a quelli che stanno scrivendo sciocchezze politiche. Credo proprio che non sarò il solo a fare in poco tempo una faccia gonfia come un pallone… Cordialmente

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 4 luglio 2013 alle 17:20

  11. @Vittorio
    dovrei farmela sotto immaginadoti già a comprare il monitor-tira-schiaffi?
    pfffff

    comunque è solo una perdita di tempo ri-leggere (con piu o meno senso critico che si voglia) le tue parole inutili:
    inutili al punto che quando uno te le cita in virgolettato, non sai fare altro che ricorre alla solfa bambinesca di “mamma mamma… mi fa l’analisi logica di ogni parola… uffa!”

    boh. le hai scritte tu quelle parole e quelle frasi. cosa è? non sei d’accordo nemmeno con quello che scrivi?

    e poi (vedasi qualche articolo addietro) non eri proprio tu che rampognavi perchè avevo usato un termine straniero in un commento, sostenendo che bisogna parlare in italiano forbito se no ne va della discussione “tra italiani”?
    e non sei nemmeno capace di esprmere quello che pensi senza che (pensi tu e solo tu) gli altri fraintendano?
    puah!
    da vero voltastomaco come ascoltare un gasparri o un borghezio qualsiasi blaterare.

    comunque, analisi-logiche e uomini-cannone e grappini a parte
    restano solo i fatti.
    rassegna stampa di oggi? vuoi? si, ecco:

    dal mio lato:
    – M5S restituisce 1,5 milioni allo Stato: “Una politica senza sprechi è possibile”

    e dal tuo lato invece:
    – De Gennaro, dai servizi a Finmeccanica: Confermata la nomina alla presidenza

    PS: ti dò una info in più:
    quando ti cito in virgolette, non sto facendo alcuna “analisi logica” delle tue parole. ti sto smontando e ridicolizzando un “ragionamneto. Cosa assai differente dall’analisi logica.

    siccome sono buono, ti riporti di seguito il significato di “analisi logica” (così almeno la prossima volta potrai ricorrere ad una scusa differente)

    L’analisi logica è il procedimento attraverso cui individuiamo le categorie sintattiche che compongono la frase (soggetto, predicato, complementi, ecc…). Si occupa quindi delle relazioni logico-sintattiche che costituiscono la struttura della frase.

    link: http://www.analisi-logica.com/

    da stella   - giovedì, 4 luglio 2013 alle 18:06

  12. Ci sono due tipi di pensieri, quello chiuso e quello aperto. La natura fa il resto.
    Di solito i dotati di pensiero chiuso tendono a tenere la bocca aperta…alle polemiche s’intende!…
    Caro Stella, è meglio berci sopra. Non serve rosicchiarci il fegato seguento l’attuale idiozia politica. Nel commentare l’ironia di a.r. si cerca solo un piccolo sfogo all’impotenza del popolino… Neppure il voto riesce a saziare la nostra rabbia. Pensa, più di 4 milioni di elettori votanti non hanno rappresentanza in Parlamento. A me non sembra giusto. Per il resto, ti do una mano: evviva Grillo e il M5S… Cuntent?…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 4 luglio 2013 alle 23:58

  13. “berci sopra” significa solo partecipare attivamente (per eccesso di buona fede si puo dire magari inconsciamente) a mantenere lo status quo attuale del partito unico PD-PDL e dei loro intrallazzi. cosa che è utile solo a chi nella crisi italiana ci sguazza sulle spalle degli altri.

    da stella   - venerdì, 5 luglio 2013 alle 04:21

  14. @Vittorio,
    ti faccio una domanda. diretta.

    – perchè non rispondi mai punto punto alle mie obiezioni/critiche/segnalazioni, ma ogni volta divaghi con o commentinini monosillabi o con generici voli pindarici su tutt’altro?
    se cito cose non vere, dai, non dovrebbe essere ciosì difficile smontare quello che scrivo. eppure, le tue risposte dall’altro lato della sponda, mai e poi mai entrano nel merito oggettivo delle mie affermazioni.

    da stella   - venerdì, 5 luglio 2013 alle 17:53

  15. qualche news sulla deportazione coatta eseguita dai solerti scherani armati di pistola e distintivo al servizio dello Stato, della moglie e figlia del dissidente Ablyazov.

    “All’epoca dei fatti, le prime dichiarazioni furono del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri: “Mi sono subito informata, le procedure sono state perfette, tutto in regola e secondo legge” (cosa che come vedremo il 25 giugno il Tribunale del riesame ha smentito) e poi del ministro degli Interni Angelino Alfano, che “ha preso atto della vicenda”. Assordante è stato invece il silenzio sulla vicenda del ministro degli Esteri Bonino, che solo giorni dopo in un’intervista a Il Messaggero definì l’incidente “anomalo”. A quanto risulta a ilfattoquotidiano.it infatti, alla Farnesina ritengono infatti essere di essere stati scavalcati nella vicenda dal ministero degli Interni, guidato da Angelino Alfano, vicepremier, segretario del Pdl e uomo fidato di Silvio Berlusconi, grande amico del dittatore kazaco.”

    link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/05/espulsione-ingiusta-e-fretta-immotivata-caso-del-dissidente-kazako-imbarazza-governo/647405/

    e il Compagno Delle Libertà Letta, egregio e grigio servitore piddino degli interessi di Berlusconi (come tutti i piddini), che fa?
    non risponde al cronista de Il Fatto che gli chiedeva informazioni in merito, salvo poi, in serata, pubblicare uno scarno comunicato in cui ha chiesto di avviare una verifica interna agli organi di Governo che ricostruisca i fatti ed evidenzi eventuali profili di criticità.

    vabbè, da gente che vuole a capo di Finmeccanica il coinvolto nelle torture alla Diaz, che vi volete aspettare di più?

    da stella   - venerdì, 5 luglio 2013 alle 19:43

  16. @Stella
    Io leggo sempre con molto interesse i tuoi commenti sulla situazione politica, ma non vi riscontro proposte che aiutino in qualche modo a indicare una svolta alla pessima situazione politica in cui ci troviamo. Le discussioni di tifo non sono la mia passione. Sono d’accordo con Michele Serra quando ieri nella sua Amaca su La Repubblica ha così definito il tifo: rende felici e cretini… Anzi io peggioro il pensiero dicendo con convinzione che il tifo fa felici i cretini… Io non ho alcuna fiducia delle attuali forze politiche presenti in Parlamento e dell’attuale Governo. A tutte le persone di entrambe le istituzioni personalmente non affiderei in gestione nemmeno un condominio. Alcuni si salvano, ma non sono in tanti. Per esempio, che bisogno c’è di far modificare a degli inetti che ci hanno portato alla disperazione sociale il cambio della nostra Costituzione? Per eliminare le Province non è sufficiente cancellare la parola “Provincia” dal testo della Costituzione, ma è indispensabile progettare il tutto in maniera razionale e senza perdita di occupazione. Se dessimo una fine occhiata ai quesiti di alcuni referendum, ci renderemmo conto della stupidità imbrogliona degli stessi: volete cancellare la parola tale dal tale articolo e la parola talaltra del testo del comma tal dei tali del talaltro articolo?… e così di seguito. In questo modo sono passati referendum come quello dell’abolizione delle preferenze. Nessuno sa in effetti con precisione per cosa vota… Il popolino segue le indicazioni del suo partito!… Come per le carceri, va bene svuotarle, anzi spero proprio che si faccia qualcosa finalmente per rendere la vita accettabile a tutti, ivi compresi quindi anche ai carcerati, ma è necessario farlo in modo che chi esce dalla prigione non sia costretto a delinquere per campare in quanto abbandonato dalla società. E ora al M5S. Ho ribadito più volte il fatto positivo di una forza determinata, con degli obiettivi sociali condivisibili soprattutto a favore della povera gente, ma il modo in cui si è nella realtà espresso nelle istituzioni è lontano anni luce da quello che io penso possa essere invece una buona democrazia… E’ facile fare programmi, è più difficile la strategia per realizzarli.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 6 luglio 2013 alle 09:07

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