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Questa mattina mi son svegliato…

Va bene, gente, tutto quello che è stato scritto, detto, pensato è vero. Che ora non saranno per niente rose e fiori, che altre tonnellate di liberismo ci attendono, che le pezze al culo non ce le leverà il signor Monti eccetera eccetera. Eppure, anche se molti di voi dicono che non c’è niente da festeggiare, io credo invece che qualche motivo per stappare una buona bottiglia ci sia eccome. Non mi piace la retorica del "finisce un’epoca" e cose del genere, però credo che sì, forse finisce un’epoca. Nel 1994 lavoravo a Cuore, abitavo a Bologna, sembrava l’inizio di una stagione di risate matte e cabaret, uno di quei passaggi italiani che possono durare dai dieci minuti alla mezz’ora. Invece, abbiamo avuto sulle spalle quel fardello per diciassette lunghi anni, con un inquinamento politico, culturale, affaristico, sociale agghiacciante. Questi anni hanno cambiato i parametri del nostro mondo: studiare, leggere, approfondire, vivere con la dignità delle proprie idee è diventata una cosa fuorimoda, al massimo uno snobismo per ceti alti. Ridere del nulla, essere superficiali, darla via a pagamento, fare i furbi, vivere di privilegi è diventata la norma benedetta dal pensiero corrente. E’ vero, ci aggiriamo tra molte macerie, è il momento di ricostruire a cominciare da quello che sappiamo fare. Non parlo ovviamente né del governo Goldman Sachs né dei poveri partiti. Parlo di noi, delle nostre vite, del nostro saper restare vivi dopo uno tsunami di merda chiamato Silvio Berlusconi. Ora sarà uno spettacolo imperaggiabile vedere i servi, i camerieri, i giannizzeri di complemento, i terzisti, i comprensivi, quelli che dicevano "tutto sommato…" arrabattarsi per cercare il loro posticino al sole. Di nuovo. Li vedremo vantarsi e rivendicare meriti che non hanno, si rifaranno una verginità a basso costo. Forse rischieremo di nuovo l’ulcera, ma non importa. Vedremo le aziende del boss dei boss soffrire senza più protezione politica, finalmente sottoposte al famoso mercato e alle sue leggi. Noi, siamo ancora qui, c’eravamo prima e ci saremo dopo. A chi in questi anni ha resistito tenendo accesa la fiammella dell’intelligenza va un grazie clamoroso, vero, sincero, di cuore. Chi dice che "ora la satira che dirà?" e consimili scemenze merita solo uno sghignazzo. Non è cambiato niente, eppure qualcosa è cambiato. Il 25 aprile in novembre. Questa mattina, mi son svegliato…

 

 

22 commenti »

22 Commenti a “Questa mattina mi son svegliato…”

  1. ASSOLUTISSIMAMENTE D’ACCORDO

    da Adele5   - domenica, 13 novembre 2011 alle 12:02

  2. D’accordo.

    da Vitto   - domenica, 13 novembre 2011 alle 12:33

  3. Io sono uno di quelli che non ha festeggiato. Non perchè fossi favorevole al caimano, ci mncherebbe, ma perchè siamo finiti sotto una dittatura finanziaria che ci toglierà tutto. ma gli italiani sono un popolo originale..in tutto il mondo contestano i banchieri noi esultiamo per la goldman sachs ..contenti voi..

    da eraldo   - domenica, 13 novembre 2011 alle 12:48

  4. tutto vero: ma la cosa più importante è che, in caso di elezioni, non ci saranno loro al Ministero degli Interni. Ricordi il blackout di due o tre ore la notte dello scrutinio, nel 2006?

    da giuliano   - domenica, 13 novembre 2011 alle 14:24

  5. ma eraldo! e chi esulta per i banchieri????
    esultiamo perchè il fautore, il fomentatore, il promotore, il
    simbolo di un’Italia degradata è CADUTO. E poi, pensa, forse non vedremo più passare e ripassare per i media la russa- brunetta-gelmini-dell’utri-ghedini e gentaglia simile:
    non ti sembra motivo sufficiente per festeggiare AL MOMENTO?

    da Adele5   - domenica, 13 novembre 2011 alle 15:46

  6. Sempre ragione Alessandro!
    Anche chi non ha festeggiato si senta un Resistente e ne sia orgoglioso, siamo sopravvissuti interi ed integri a questa lunga ondata di merda e stupidità e non è detto che sia finita.
    Quindi Cari Resistenti Tutti non rilassiamoci affatto e un po’ di soddisfazione della Ragione l’abbiamo avuta.
    Un abbraccio a Tutti.

    da Max   - domenica, 13 novembre 2011 alle 19:27

  7. Io ero francamente stufo marcio di vedermi rappresentato da uno così. Una macchietta.
    Quello che succederà da adesso in poi non mi entusiasma. Mi preoccupa. Ma almeno lui e tutti i suoi scagnozzi che pensavano solo a mantenersi il potere, il denaro, le loro scopate, che entravano in parlamento per evitare i processi, non ci sono più, e non sono più l’ interfaccia tra l’Italia e il mondo. Io mi sento meglio. Eravamo la barzelletta del mondo ed è stato il mondo, NON NOI (purtroppo) a buttarlo fuori.
    E sono pronto a dire le stesse cose che ho detto di questo “governo” anche di qualsiasi altro governo non sia all’ altezza di risolvere i nostri problemi, a prescindere dallo schieramento politico.
    Mi dispiace solo che non siamo stati noi a togliercelo dalle palle ma, ironia della sorte (non le toghe rosse! non la sinistra – dov’ è?, non i traditori!), i mercati! Proprio il cuore pulsante di quel capitalismo che l’ uomo B. pensava di saper gestire.

    da gianguido mussomeli   - domenica, 13 novembre 2011 alle 20:41

  8. ….Oh Bella Ciao Bella Ciao…Bella Ciao Ciao Ciao….

    da Pamela   - domenica, 13 novembre 2011 alle 21:03

  9. beh qualche cosa di positivo è successo. Ora abbiamo l’enciclopedia del malpensare e malagire. Abbiamo imparato a prevedere le sue mosse, è terapeutico. Ora possiamo guardarci dentro e trovando qualcosa che gli assomiglia fare pulizia. Pensa alla storia, dopo la gloriosa settimana rossa il vergognoso 17ennio azzurro. Forse da oggi l’ipnosi collettiva da pallone da calcio sparisce. Guarderemo ai media con più distacco. Da stamattina l’italia si è risvegliata 17 anni più vecchia ma con un bel pò di anticorpi in più.

    da stefano   - domenica, 13 novembre 2011 alle 23:38

  10. Caro Alessandro,
    nulla da festeggiare. Spero vivamente di essere contraddetto, ma ho paura che 17 anni di declino (magari anche 27) abbiano segnato il nostro paese. E te lo dico dall`’Irlanda, dove un Monti e l`’FMI sono arrivati l`anno scorso.

    Saluti,

    Enrico

    da Enrico Marsili   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 00:03

  11. Stasera ho buttato giù due righe, su un aspetto che proprio non riesce a scendermi giù. Ed eccole qua.
    E no, cazzo, adesso è troppo facile fischiare, urlare la propria indignazione, ridere di lui e compatire lo stato pietoso in cui lascia l’Italia. Quanti di voi che adesso lo deridete e brindate alla sua fine lo hanno votato almeno per una volta? Quanti di voi lo avete spalleggiato, gli avete assicurato appoggio e fiducia quando quest’uomo umiliava le istituzioni per mettere a posto i cazzi propri? Per quanti anni lo avete difeso e servito prima di scoprire, come illuminati, che quel che alcuni di noi dicevano nel ’94 era vero? Che si trattava di un personaggio pericoloso, sceso in politica solo per tutelare i propri affari, semplicemente indifferente (quando andava bene) alle forme e alle istituzioni democratiche, bugiardo, arrogante, amorale? Quante volte avete detto “proviamo”, come fosse un paio di scarpe? Quante volte avete fatto spallucce ogni volta che si parlava dei suoi processi, delle sue leggi ad personam e non, della violenza insita nel suo discorso politico? Come ci si sente ora a mostrarsi tanto più indignati quanto più si è stati compromessi con lui? Non mi fregate, ci sono i vostri nomi sulle sue leggi, i vostri voti per i suoi governi, la vostra connivenza per i suoi oltraggi.
    Voglio ritenervi sinceri, adesso che avete aperto gli occhi: ma abbiate la decenza di tacere e di lasciare ad altri che lo meritano di più la prima fila dei festeggiamenti.

    da Giulio Auciello   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 00:25

  12. @Giulio:forse hai sbagliato i destinatari!non mi pare che questo sia il sito del corriere della sera
    @Enrico: certamente 17/27 anni di berlusconismo ci hanno segnato, perciò festeggiamo la caduta dell'”eroe” eponimo
    SENZA false illusioni

    da Adele5   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 09:31

  13. “uno tsunami di merda chiamato Silvio Berlusconi”.
    Super Robecchi.

    da Tarkus   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 10:43

  14. Un AIUTO VI PREGO !!! Rispondete alla mia richiesta.
    stamattina in ufficio sento dei commenti che dicono, non è giusto fischiare e festeggiare per le dimissioni del delinquente. Insomma dicono in più di uno, che non è educato, non è sobrio, non è politicamente corretto, non si fa così!
    Maccheccazzo !! questo per anni ci ha trattati come dementi e quando se ne va dobbiamo anche essere educati ?
    Un Vostro parere è gradito.
    Grazie

    da Max   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 10:49

  15. @ Max
    Concordo, sono stufa di questo “buonismo veltroniano”, del fatto che dobbiamo sempre essere “superiori” e non abbassarci al livello. Io non ho festeggiato ma mi sono sentita come se mi avessero tolto un macigno dallo stomaco.Questo pitocco ha trasformato in m……questo paese, ha solleticato ed invogliato i desideri più sconci ed incivili di parte degli italiani, ci ha ridotti se non al lastrico, quasi e non dovremmo gioire?Ancora ieri sera, non più primo ministro, ha avuto l’improntitudine di lanciare i suoi messaggi dalla tv pubblica,minacciare che non si arrende e tutti a dire…beh, poverino, ne aveva pur il diritto! Dopo quel che ha combinato di quali diritti parliamo?
    Io non perdono nè lui nè i suoi servi dementi che son stati capaci solo di crearci guai, farci spernacchiare da tutti e di mettere in mutande la gente semplice, quella che lavora e non imbroglia.
    Ora sarà dura, lo sappiamo e per questo Lui dovrebbe pagarla, altro che essere commiserato o parlare di piètas…

    da mietta   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 11:55

  16. Max, credo che sia giustificato se quelli che lo fischiano non l’hanno mai votato e non sono mai stati dalla sua parte, che sia vergognoso se lo fanno quelli che magari fino a ieri lo veneravano. Non ce ne sono sicuramente su questo sito, ma altrove certamente sì, conoscendo il nostro carattere nazionale.
    Detto questo, credo anch’io che non ci sia niente da festeggiare, perché credo che Berlusconi sia solo la faccia più svergognata e becera del capitalismo. Calpestare i principi costituzionali e democratici per fare i propri interessi: l’ha fatto lui e lo stanno facendo la BCE e il FMI in Europa. In fondo la differenza è solo nei modi e questo è il vero motivo per cui è sempre stato impresentabile all’estero.

    da Irene   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 12:11

  17. Vorrei focalizzare la mia opinione ribadendo quello che ho sempre sostenuto in questo prezioso bog. Non sono d’accordo per un governo di larghe intese. Lo ritengo antidemocratico, un inciucio forzato banche/potere creato ad arte nell’assenza totale del giudizio popolare. Chi è chiamato a governare deve prendersi le responsabilità di quello che fa, non delegare ad altri lo “sporco” delle decisioni. Non fraintendetemi, non sono assolutamente leghista, Dio me ne scampi e liberi, direbbe Pinocchio… Berlusconi è stato una distrazione della sinistra, incominciata quando Occhetto alla Bolognina fondò il PDS spaccando il PC. Poi venne l’inciucio innaturale PDS/Margherita con la nascita del PD. Bossi contava come il due di coppe con briscola bastoni… Rompeva le scatole e basta… Di Pietro, pure. Casini manteneva il suo quotidiano democristiano grazie al Vaticano compiacente. La trovata veltroniana del bipolarismo ha dato infine il colpo mortale alla classe operaia. Grazie alla politica avventata di Veltroni le rappresentanze di oltre quattro milioni di votanti sono per incanto sparite dal Parlamento. Nel frattempo nel caos generale prendeva piede il potere di Berlusconi, il quale, nelle grazie socialiste craxiane prima e nella potente macchina mediatica avuta bonariamente in concessione dallo Stato poi, era riuscito ad avere buon gioco in ogni campo economico della vita del Paese fino ad arrivare a governare l’Italia per ben 3.336 giorni (Repubblica di ieri). Roba incomprensibile in democrazia!… Il suo regno è servito solo per le sue esigenze, giudiziarie e finanziarie, mentre il popolo nel frattempo si impoveriva ogni giono di più nell’indifferenza totale, sua e dei suoi cortigiani. Grazie al cielo se n’è andato dal governo, almeno per ora… A testa alta dice lui. Bah!… Spero che presto i socialisti con lui solidali e i fascisti (ex?) aggrappati alla poltrona, trovino altra occupazione fuori dalla vita politica del paese in quanto nulla di positivo hanno da dare alla nostra società. La Lega Nord, dopo le grosse delusioni che ha dato alla sua gente durante il governo del sultano di cui faceva parte, se non cambia radicalmente politica tornerà presto a contare come il due di coppe con briscola bastoni… Io mi unisco al brindisi di tutti quelli che ne hanno avuto abbastanza, i quali, badate bene, non sono i personaggi citati dal sig. Giulio Auciello.
    Scusate lo sfogo, ma dopo 17 anni mi ci voleva proprio.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 12:47

  18. @ Max, sono con te.
    “Maccheccazzo !! questo per anni ci ha trattati come (servi) dementi (e contenti) e quando se ne va dobbiamo anche essere educati ?”
    NO!

    da Adele5   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 13:07

  19. @ Adele5: mi sembrava chiaro che le mie parole non fossero rivolte ai frequentatori del sito (o all’autore: grande Robecchi) ma che si trattasse di una mia volontà di condividere con gli altri un’esigenza di mettere i puntini sulle i, ricordando il ruolo di ognuno in questo tramonto di un’epoca in cui c’è il rischio che tutte le vacche diventino nere. Con quest’aggiunta spero di scongiurare ogni travisamento

    da Giulio Auciello   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 13:17

  20. @ Max,
    convengo. Ieri sera ad esempio ho visto di passaggio Mentana, che ha usato l’aggettivo “tribale” per definire la festa in piazza, e Cazzullo, che rinforzava dal basso della sua posizione giornalistica… che vili ominicchi, ignorantelli e pure superbi!

    da ab   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 14:53

  21. @ Alessandro,
    “Vedremo le aziende del boss dei boss soffrire senza più protezione politica, finalmente sottoposte al famoso mercato e alle sue leggi.” Sei ottimista, io meno; speriamo tu ci abbia beccato.

    da ab   - lunedì, 14 novembre 2011 alle 21:08

  22. Ba, tutti questi mal di pancia dei maestri del giornalismo moderato nostrano sulla manifestazione di sabato è vomitevole. Non bastano dieci pagine per elencare le schifezze e le nefandezze di sua Emittenza, non bastano dieci pagine per elencare tutti gli insulti e la delegittimazione continua dell’opposizione da parte di quell’individuo antidemocratico di Arcore. Le condizioni di questo paese dopo dieci anni sono sull’orlo del disastro e si richiede la sobrietà se Lui si leva dalle palle. I cittadini italiani mantengono questa gentaccia in Parlamento, si fanno derubare, bisogna sopportare la loro arroganza supportata da una miriade di privilegi indegni e poi bisogna stare allineati e coperti, sobri e muti, quasi genuflessi, nel pieno rispetto della millenaria fabbrica dell’obbedienza che ha fatto di questo popolo il più paziente d’Europoa, quasi complice dei peggiori personaggi che hanno razzolato per il paese (papi, dittatori, politici vergognosi).Basta, per favore.

    da EDOARDO   - martedì, 15 novembre 2011 alle 14:29

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