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Censura: ecco la frase per cui Daniele Luttazzi viene imbavagliato

Decameron, il programma di Daniele Luttazzi, è stato chiuso da la 7. Motivo: una frase su Giuliano Ferrara (video qui sotto). La cosa è grave, ma anche bizzarra: Luttazzi è feroce con tutto, dio, sesso, morte, religione. Ma se tocchi Ferrara muori: è il paese dei poteri forti e, apprendiamo oggi, anche dei poteri grassi. Per dirla con Norma Rangeri (il Manifesto): "Evidentemente è più offensivo dire cacca che dire guerra". Giusto. Per dirla con Daniele, invece: "Ehi, sono solo battute, non prendete la vita così seriamente, scopate di più, dai!".
Inutile dire che molti si sono alzati a dire che la censura è brutta, ma anche lui… la volgarità… la cacca… le parolacce… E’ una fesseria: di fronte a una censura entrare nel merito della cosa censurata è già sottoscrivere la censura e, in qualche modo, aiutarla.
Piena solidarietà a Daniele Luttazzi. Il video è qui sotto. Vedremo se i poteri grassi arrivano anche a Youtube.

16 commenti »

16 Commenti a “Censura: ecco la frase per cui Daniele Luttazzi viene imbavagliato”

  1. Luttazzi chi?

    da isabella guarini   - domenica, 9 dicembre 2007 alle 20:29

  2. Ed io chissà cosa mi credevo… Censura è termine più giusto. Ormai censurano di tutto, dal Dalai Lama al sesso, dal giornalismo alle frasi di una satira. Peccato!

    da Vittorio Grondona   - domenica, 9 dicembre 2007 alle 21:16

  3. l’avessero censurato perche’ il programma e’ brutto l’avrei anche capito, ma perche’ ha insultato Ferrara…questo e’ veramente ingiusto!
    A parte gli scherzi e’ meglio cosi’ – con Decameron stava giocandosi una grossa fetta di fans (tra cui io) – speriamo che Luttazzi riesca a farne un’altro ma tipo Satyricon che era veramente un gioiellino…

    da zioFa   - lunedì, 10 dicembre 2007 alle 11:37

  4. Luttazzi non lo sopporto, non mi fa ridere, ma il bello della tv è che si può scegliere. Limitare questa liberta non è solo ingiusto ma è anche una cosa idiota…..

    da stellavale   - lunedì, 10 dicembre 2007 alle 11:56

  5. Non voglio risultare impopolare ma mi sa che Luttazzi ha cagato fuori dal vasino…anzi fuori dalla vasca.
    Si sa che toccare i poteri forti e grassi ci si scotta, e farlo comunque rappresenta il rischio di chi in un certo qual modo fa spettacolo ad alto livello.
    Oppure vogliamo parlare anche dei tanti pezzi “tagliati” a noi (tanti) giovani cronisti di provincia, che non ci chiamiamo Robecchi, che ci costano una intera giornata di lavoro non retribuito per vederci poi “censurati” dai vari media, anche e soprattutto di sinistra, che non pubblicano il pezzo e non pagano lo sforzo?
    Ma del giornalismo, spesso censurato, fatto dai “senza firma e senza contratto”, non ne parliamo mai? Non si levano mai solidarietà alte?

    da Francesco Tebaldi   - lunedì, 10 dicembre 2007 alle 12:39

  6. Ottimo commento. Posso sottoscriverlo? Tutto il resto, è noia, direbbe il Califfo, c’entra come i cavoli a merenda, direbbe mia nonna, se fosse ancora viva.

    da istvan   - lunedì, 10 dicembre 2007 alle 17:51

  7. La censura è una gran brutta bestia al servizio del potere. Io penso in proposito che sia ora di incominciare seriamente a protestare perché la piantino di bloccare giornalisti e comici famosi o di sicuro richiamo popolare. La nuova censura subita da Daniele Luttazzi è vergognosa a prescindere dal suo modo originale di fare satira. Certo, se uno si ferma a fare l’analisi logica delle sue parole e dei suoi paragoni senza sforzarsi di metterli a confronto coi fatti reali e feroci della vita che ci circonda, credo proprio che sia difficile apprezzare la crudezza volutamente spinta della sua satira, soprattutto quando è riferita alla tragicità della guerra. La capacità del principiante giornalista o del semplice cittadino di sfondare la porta verso il mondo dell’informazione è direttamente proporzionale alla quantità di libertà che riusciremo a conquistare per i giornalisti e per i comici di grande successo che avrebbero davvero voglia di informarci come si deve.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 11 dicembre 2007 alle 03:37

  8. Satira… Censura… Ferrara… Berlusconi… la7… che noia proprio adesso che mi stavo concentrando sulla definizione del meccanismo di sbarramento elettorale mi tocca pensare all’unico che in televisione ha avuto la forza di ricordare in ogni puntata che in iraq c’è una guerra. Il problema della censura non riguarda Luttazzi, ma quei milioni di miei conterranei che “per venire in contro alla loro limitata capacità intellettuale” continueranno a vedere programmi in cui si discute del nulla pur di non affrontare in qualsivoglia modo i problemi veri. Chi si illude che il motivo della censura sia Ferrara non ha capito nulla. Anche alle 23.30 su una TV di settimo ordine non deve essere consentito di dire le cose come stanno… in qualunque modo. Ballarò, Anno Zero e Report sono stati “silenziati” … sempre “per venire incontro alle vostre limitate capacità intellettuali”. Ciao a tutti.

    da Riccardo   - martedì, 11 dicembre 2007 alle 12:29

  9. Come vede, Robecchi, anche lei censura, con moderazione!

    da isabella guarini   - mercoledì, 12 dicembre 2007 alle 19:44

  10. Guarini chi?

    da Alessandro Robecchi   - giovedì, 13 dicembre 2007 alle 10:06

  11. Guarini chi?Io, Robecchi, isabella guarini, sua lettrice e telespettatrice di verba volant e fedele partecipante al bolg del saggio Claudio Sabelli Fioretti, che si limita a non pubblicare i post che non ritiene convenienti. Molto meglio che farli comparire inattesa di approvazione e poi cancellarli. Non sono una star, ma ho frequentato la scuola pubblica, liceo classico e università, conseguendo la laurea in architettuta. Dal mio sito www. europaconcorsi.com/pro/isarch può prendere visione del mio curriculum professionale. Non si sa mai!

    da isabella guarini   - giovedì, 13 dicembre 2007 alle 10:50

  12. cara Guarini, visto – con un piccolo esempio personale – quanto brucia la censura? E’ scattata come un serpente, questo le fa onore. Dovrebbe insegnarle che non si affrontano problemi gravi con tanta leggerezza, e che non si scrive “Luttazzi chi?” al censurato (che oltretutto guardavano in due milioni e non in quattro gatti). Non è carino, non si fa. Ora sarà d’accordo, spero…

    da Alessandro Robecchi   - giovedì, 13 dicembre 2007 alle 11:39

  13. Daniele Luttazzi ha scritto a La Repubblica per commentare gli articoli di Adriano Sofri e di Michele Serra di alcuni giorni fa, pubblicati sullo stesso giornale. Io ho inserito la lettera e le conseguenti osservazioni dei gue giornalisti sul mio sito amatoriale. Chi volesse leggerla può trovarla al seguente indirizzo: http://users.libero.it/vigro/News_16/decameron_2007.htm

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 13 dicembre 2007 alle 13:21

  14. Non so,Robecchi,se la sua domanda sia retorica o si attende una risposta. Ci provo col dire che i guitti sono esposti a ogni forma di parere da parte del pubblico, applausi, insulti, fischi, lanci di oggetti e quant’altro, sin dall’antichità, specialmente se lo spettacolo non corrisponde alle aspettative e al costo del biglietto. Oggi, invece, tutto è ovattato e gli attori si sono abituati alla protezione dello schermo televisivo, che i blog, pian piano, cercano di squarciare, mettendo in crisi l’attendibiltà del calcolo audience. Niente è più sicuro e scontato. Comunque, meglio la censura che la mordacchia!

    da isabella guarini   - giovedì, 13 dicembre 2007 alle 14:44

  15. E pensare che l’attuale governo stava studiando come mettere la “mordacchia” ai blog. Censura e mordacchia sono entrambe brutte cose indegne di un paese civile e libero. Dico paese libero tanto per dire perché, per quanto riguarda il mio, non sono poi tanto sicuro che lo sia veramente. Ho infatti saputo che c’è un tizio in Italia che ha pensato di fondare addirittura un partito …della libertà. Era per la strada… Io mi sarei aspettato di sentire l’urlo delle sirene da un momento all’altro, invece è proprio vero. Il partito l’ha fondato sul serio. La gente era entusiasta… Da qualche parte ho letto che ““Gli stupidi impressionano, non foss’altro che per il numero” (credo che sia una frase del bolognese Riccardo Bacchelli).

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 13 dicembre 2007 alle 18:52

  16. Luttazzi chi? Ha ragione la Guarini! E poi siamo onesti, il tipo scopiazza a man bassa in USA. Cio’ e’ semplicemente ridicolo!

    da Astalavistasiempre   - lunedì, 17 dicembre 2007 alle 21:47

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