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La pasta al pomodoro della ministra Fornero

Pur abituati al peggio del peggio del peggio del peggio (e andate avanti voi), c’è da stentare a credere alle parole che il ministro Fornero ha rivolto ieri ad alcune ragazze e giovani donne precarie. Loro, perennemente escluse da ogni tavolo, sono andate direttamente a trovarla al ministero, occupando pacificamente la stanza del suo ufficio stampa. Avvertita, la ministra Fornero non si è sottratta e, tornata al ministero, ha accettato di incontrare nove ragazze sotto i trent’anni, disoccupate, o precarie, o licenziate. Il racconto lo fa il Corriere della Sera e potete leggerlo qui. Tutto bene, verrebbe da dire: di fronte agli "occupanti", nessun tafferuglio, né gas urticanti o manganellate. Ma la lezioncina no, quella non è stata risparmiata alle ragazze, anche considerato che era l’8 marzo. E allora ecco (le parole della ministra del welfare sono virgolettate così come le riporta il Corriere dalle testimonianze delle ragazze di OccupyWelfare). Dice Fornero: "E’ un momento di crisi per tutti e tutti devono fare sacrifici". Già, un po’ come se stesse parlando con Briatore.E di fronte alla richiesta di un salario minimo garantito ha affermato: "L’Italia è un Paese ricco di contraddizioni, che ha il sole per 9 mesi l’anno e che con un reddito base la gente si adagerebbe, si siederebbe e mangerebbe pasta al pomodoro". Non si capisce per quale distrazione la ministra del welfare si sia dimenticata di alcune cose: a) molti suonerebbero anche il mandolino; b) la pennichella subito dopo la pasta al pomodoro, ovviamente in attesa di andare a ritirare il lauto assegno; c) nemmeno nel tanto sbandierato sistema danese della flexsecurity c’è questo problema, perché là la pasta al pomodoro non sanno farla. Insomma, dopo gli "sfigati", dopo i giovani "che vogliono lavorare vicino a papà e mamma", dopo "la monotonia del posto fisso", un’altra geniale uscita dei prestigiosi tecnici al governo: niente salario minimo garantito perché se no vi sedete lì a mangiare gli spaghetti al sugo e chi si è visto si è visto. Non risulta che la ministra Fornero abbia smentito, né che abbia versato quyalche lacrima. Probabilmente dirà presto che è stata "travisata", come da tradizione. Intanto, nessuna notizia del fiasco di vino o della birretta che il welfare italiano non potrà darvi e vi aiuterebbe non poco ad "adagiarvi". Complimenti.
 

19 commenti »

19 Commenti a “La pasta al pomodoro della ministra Fornero”

  1. l’aspettavo questo post! ero sicura che l’avresti scritto… grazie!

    da eve   - venerdì, 9 marzo 2012 alle 11:39

  2. Ehi, non generalizziamo! noi siciliani suoneremmo lo scacciapensieri xD

    Beh, almeno questa volta non ha fatto la solita retorica femminista che usa per deviare le domande e ha detto qualcosa del suo pensiero… è molto positivo.

    da Darshan   - venerdì, 9 marzo 2012 alle 11:44

  3. A questo punto urge un’escursione nel cervello di questa gente tecnica… Nei lager tedeschi, per esempio, i poveracci che vi erano rinchiusi si erano adagiati alle risorse quotidiane a loro concesse. Dopo un po’ o se ne andavano al creatore da soli o venivano semplicemente aiutati a passare a migliore vita. La ministra, che a mio parere eccelle in fantasia nella sua innata insensibilità intellettiva, dice in sostanza che l’italiano non si adatterebbe a muovere un solo dito per migliorare le sue condizioni di vita nel caso in cui potesse disporre di un tozzo di pane assicurato. Come le galline in un pollaio, per capirci. Bisogna in sostanza educare la gente a farsi da soli, ci fa capire… Qualcuno che ha capito male l’antifona si sta invece adattando a delinquere… Non mi meraviglia il ragionamento della ministra Fornero, anzi mi fa amaramente sorridere… E’ raro trovare in un sola persona una carenza di sentimento umano così palesemente eloquente. Ma perché avrà pianto quel giorno? Perché non era stata abbastanza cattiva?… Si rammaricava di avere perso un’ottima occasione per risolvere definitivamente il problema delle pensioni? Lei molto probabilmente avrebbe voluto addirittura abolirle… Cara ministra, sarà per la prossima volta se la gente non avrà capito ancora di quale pasta umana sia stato conformato l’attuale governo tecnico. Un governo che con la scusa di salvare l’Italia sta buttando nel baratro gli italiani. La riforma (sic) del lavoro sarà la botta finale… Non c’è nulla di meglio del creare il bisogno assoluto nel popolo per circondare di schiavi pronti a tutto per la sopravvivenza l’intoccabile ricca finanza, di cui questo governo piovuto dal cielo ne è il maggiore rappresentante.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 9 marzo 2012 alle 12:10

  4. I’m ashamed to be italian.
    Thanks a lot, Robecchi!

    da Tarkus   - venerdì, 9 marzo 2012 alle 14:16

  5. Non mi stupisce. È la stessa logica che porta ad avere in uggia l’art.18. I lavoratori si adagiano se non si sentono abbastanza ricattati…
    Altro che rivendicare diritti e scioperare e sfilare in corteo… signorsì, testa bassa e pe-da-la-re!

    da pococurante   - venerdì, 9 marzo 2012 alle 14:27

  6. Si son riempiti la bocca di termini come “equità” e “crescita”…non se ne vede neanche un barlume e trovo questi cosiddetti tecnici di una insensibilità incredibile. E già, come i politici, loro hanno il c…tto al caldo e degli altri chissene.Il paese,forse, non andrà a picco ma chi ne godrà ed a chi ne sarà dato il merito, non certo a queste facce di pietra!

    da Mietta   - venerdì, 9 marzo 2012 alle 14:32

  7. questi non hanno la minima percezione della realtà…l’altro ieri l’AD delle Ferrovie ha detto che è necessario raddoppiare i costi degli abbonamenti dei pendolari, e penso che parlasse seriamente.
    Il rischio – e lo dico con spavento e con molta preoccupazione (qui bisogna specificare, se no poi ti arrivano in casa e ti arrestano perché pensano che sono d’accordo)è che, con tutti i disperati e i disoccupati che ci sono in giro, ormai a migliaia, arrivi qualcuno come nel 1789 che si alzi e dica: “adesso lo decido io che cosa è intollerabile”.
    PS: il 1789 è la data più positiva che ho trovato. Me ne sono venute in mente altre, 1922, 1933…

    da giuliano   - venerdì, 9 marzo 2012 alle 15:08

  8. gli italiani, le italiane hanno esattamente ciò che si meritano.
    tutti a fare i “buonisti” “riformisti” “revisionisti”.
    poi se lo prendono in quel posto e allora e solo allora (timidamente) si lamentano (ma per poi andarli lo stesso a votare che non si sa mai).
    troppo comodo delegare sempre agli altri. mhò beccatevi i risultati di vostri stessi comportamenti.
    perchè quando a i presidii antifascista si presentano sempre e solo i soliti “4 gatti”… questo è il risultato che poi ottenete perchè è esattamente quello che avete voluto ottenere.
    il fascismo lo avete sdoganato voi. avete votato pci-pds-pd, avete accettato la concertazione, avete diviso i “buoni dai cattivi” per anni e adesso cosa venite a lamentarvi? tenetevelo il vostro precariato e la vostra disoccupazione: son roba vostra! l’avete creata voi stessi. andatevene a baciare il fondoschiena a ichino-violante-d’alema-renzi-bersani-etc, guardatevi le partite di champions e il campionato sul satellite, sfoggiate il cellulare ultima generazione e non rompete le scatole mezzi borghesucci/borghesucce del piffero.
    meno canne/sound system e più palestra. meno parole e più presenza in piazza. avete accettato di tutto: mhò tenetevelo

    da stella   - venerdì, 9 marzo 2012 alle 21:02

  9. comincio anch’io (moderata) a pensare che un buon vaffanculo non fu mai scritto

    da paola   - sabato, 10 marzo 2012 alle 00:11

  10. beh, certo. noi giovani sfigati non dobbiamo assolutamente generalizzare sulle carriere “dei figli di…” ma la ministra si concede il lusso di fare un bel fascio di erba dicendo che “con un reddito base la gente si adagerebbe, si siederebbe e mangerebbe pasta al pomodoro”. la GENTE, la gente chi?

    da serena   - sabato, 10 marzo 2012 alle 09:57

  11. ecchecazzo che se la mangi la fornero la pasta al pomodoro, con chi crede di avere a che fare ? con dei profughi bosniaci ?
    il salario minimo ci deve garantire perlomeno la carbonara

    da king Mob   - sabato, 10 marzo 2012 alle 11:39

  12. VERGOGNA!!! Se fossimo in una vera democrazia, questa uscita sarebbe bastata a decretarne il licenziamento immediato dall’incarico di ministro, con interdizione perpetua dai pubblici uffici! Il sussidio di disoccupazione esiste in tutti i Paesi europei civili, e negarlo serve solo per ricattare le persone terrorizzandole con l’incubo di finire sotto un ponte e farne quindi degli schiavi pronti ad accettare di essere sfruttati da chiunque. Allora, vi servono ancora dimostrazioni di cosa è questo governo? C’è pure chi lo vorrebbe ricandidare alle elezioni del 2013…roba da matti. Sveglia! Dove dobbiamo andare a finire per renderci conto di cosa sta succedendo?!?
    E per tutti quelli che parlano di rivoluzione violenta: c’è un solo modo con cui possiamo mandare a casa questa gente irresponsabile ed indegna di ricoprire il proprio ruolo, ed è riducendo ai minimi termini PD, PDL e Terzo Polo e facendo trionfare alle prossime elezioni liste di cittadini che si impegnino ad agire come indicato dalle assemblee telematiche e di persona che si dovranno tenere permanentemente per tenere sotto controllo la politica, cambiare decisamente direzione ed evitare il ripetersi di questo scempio. Altrimenti forse alle elezioni successive non ci arriveremo nemmeno.

    da Massimiliano Alessandri   - sabato, 10 marzo 2012 alle 13:39

  13. Buongiorno. Essendo un noto fancazzista con laurea con lode + dottorato + specializzazione estera + 2 anni di lavoro in UK + anni e anni di fabbrica (al rientro) e poi precariato sistematico (nonostante libri e saggi faticosamente scritti), vorrei modestamente fare una domanda all’eccellente ministro Fornero: ma quale pasta al pomodoro ha mai cucinato a sua figlia, che è così brava a rastellare finanziamenti e geniale nello scrivere saggi scientifici manco fosse una mitraglia (vedere i quasi cento saggi in pochi anni…)? Se può inviarmi la ricetta, completa di quantità giornaliere, prometto che la finisco di lamentarmi dell’università italiana delle pastoie familistiche e, soprattutto, di suonare il mandolino mentre i geni come la figlia della Fornero sostengono il Paese (beninteso: perché non è il Paese che sostiene certa gente, è il contrario). Grazie professori-tecnici-ministri per caso, ci mancavate ancora nel carnevale classista italiano.

    da Ago71   - sabato, 10 marzo 2012 alle 18:24

  14. Sentite da fuori queste affermazioni sono esilaranti. Qui un po`di flexsecurity c`è ancora. Infatti i garantiti irlandesi bevono birra. La maggior parte pero`usa l`assegno per seguire corsi di riqualificazione, informatica, etc. E ogni mese deve dar prova di essere impegnato davvero in queste attivita`, se no l`assegno finisce. I veri sfortunati, quelli con problemi fisici o mentali, sono un altro discorso, ma almeno il welfare da`loro da vivere.
    Auguri.

    da Enrico Marsili   - sabato, 10 marzo 2012 alle 21:17

  15. La Fornero non sa ancora che molti giovani la flessibilità non sanno che cosa è. Neanche il brivido di provarla un pò ha sfiorato una moltitudine di giovani. Sono disoccupati e basta. Non c’è lavoro. Ma di che minchia parla. Andrebbe condannata per concorso esterno alla Marcegaglia e a Marchionne. Ma sembra che quel reato non lo vuole più nessuno. Appena tocchi uno di loro la sentenza fa giurisprudenza.

    da EDOARDO   - domenica, 11 marzo 2012 alle 09:12

  16. ..però, pensa se la ministra avesse parlato invece della minestra! (c’è ancora spazio per Crozza, meno male!)
    :-)

    da giuliano   - domenica, 11 marzo 2012 alle 09:47

  17. MI ASSOCIO ALLE PAROLE DI PAOLA. FIRMATO PAOLO 23 marzo 2012

    comincio anch’io (moderata) a pensare che un buon vaffanculo non fu mai scritto

    da paola – Sabato, 10 Marzo 2012 alle 00:11

    da PAOLO DELLA BELLA   - venerdì, 23 marzo 2012 alle 16:05

  18. con 600 euro al mese mangeremmo tutti pasta e pomodoro invece di lavorare, loro i parlamentari lavorano tantissimo e mangiano caviale e champagne,
    credo che questa proposta non passerò perchè la politica si andrebbe a farsi benedire e i parlamentari dovrebbero cambiare lavoro.

    da luigi   - giovedì, 19 luglio 2012 alle 19:25

  19. Che paese inutile, corrotto mafiosi e gestito da incompetente, come invidio chi se nè andato, come diceva un signore che ho conosciuto, meglio fare il morto di fame in un paese credibile, non questa buffonata dell’italia che spero che fallisca anche perchè tanto è questo il suo destino, che tirare a campare in italia

    da Enrico   - lunedì, 20 agosto 2012 alle 13:22

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