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mar 09

Voi siete qui – Il sequestro del padrone

Siccome la modernità ottimista e luccicante se ne è andata allegramente a puttane insieme al liberismo dei puffi di questi ultimi decenni, per una volta non mi preoccuperò di sembrare passatista e nostalgico. Insomma, se sono moderni Sacconi e lo sciopero virtuale, se è moderna la signora Merloni, imprenditrice che licenzia e delocalizza MA ANCHE deputata del Pd, beh, allora mi prendo il lusso di restare antico e démodé. E dunque non ho alcun timore nell’esprimere piena e ammirata solidarietà agli operai della Sony di Pontox-sur-l’Adour, Francia, che hanno parlato dei loro licenziamenti a quattr’occhi con l’amministratore delegato, gentilmente trattenuto in azienda per una notte. E’ divertente come i giornali padronali italiani abbiano riportato la notizia con grande aplomb: fosse successo qui, di un amministratore delegato sequestrato dagli operai per una notte, apriti cielo! Terrorismo! Barbarie! Teste di cuoio e anche peggio, magari gli mandavano Maroni in persona. Resta il fatto – assai triste – che gli operai di Pontox-sur-l’Adour, alla fine, se ne andranno. Gli operai della Indesit di None se ne andranno, quelli della Fiat di Pomigliano se ne andranno, e con loro altre decine di migliaia di lavoratori. Mentre i disastrosi “imprenditori”, più o meno deputati, resteranno al loro posto. Così come gli economisti più o meno “creativi”, così come i ministri del tesoro e delle finanze che non più tardi di qualche anno fa consigliavano gli anziani di ipotecare la casa e godersi i soldi del mutuo. Così come i direttori dei giornali che invitavano a mettere il tfr nei fondi, così come certi astuti corsivisti e commentatori che andavano predicando “il liberismo è di sinistra” e che ancora hanno il coraggio di farsi vedere in giro. Tutti ai loro posti, inamovibili, illicenziabili, intoccabili e riveriti nonostante non abbiano né visto né previsto, moderni come sono. Una notte in fabbrica con gli operai licenziati, a parlarne vis-à-vis, chissà, non gli farebbe male.

8 commenti »

8 Commenti a “Voi siete qui – Il sequestro del padrone”

  1. Fino a quando la politica sarà concretizzata dai voti racimolati con ogni mezzo dalla finanza, dall’imprenditoria e dalla mala vita organizzata, le cose andranno di questo triste passo. L’operaio sarà sempre più debole ed incapace di reagire. Ora la classe operaia si sta facendo derubare del diritto di sciopero… La mala politica della disinformazione ha furbescamente incominciato dai servizi pubblici… Diritto alla mobilità, la chiamano. Potrei citare un sacco di esempi dove della mobilità degli abitanti di alcuni paesi isolati la politica se ne strafrega altamente. Il voto dovrebbe esere veramente libero e i deputati dovrebbero rendere sempre conto agli elettori e non al loro padrone elettore di fatto con leggi elettorali democraticamente schifose. Se non ho inteso male, è di questa mattina la notizia del ritorno ufficiale di Prodi nel PD… Chissà perché, pur non essendo mai stato suo elettore, nemmeno alle primarie; pur non condividendo nell’insieme la sua politica, la cosa mi ha fatto piacere. La politica è una cosa seria e lui è sicuramente una persona seria, al di là delle sue convinzioni. Contro l’intelligenza è sempre possibile misurarsi e lottare, ma contro l’idiozia qualunquista si è sempre perdenti.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 15 marzo 2009 alle 12:38

  2. tirarsi giu’ i nomi di tutti quelli che delocalizzano e licenziano e portarsi dietro il cervello quando si mette mano al portafoglio per comprare – basterebbe questo per sistemare la questione una volta per tutte. Gli imprenditori saranno stronzi per natura ma chi li foraggia siamo sempre noi.

    da zioFa   - domenica, 15 marzo 2009 alle 13:30

  3. Ve la do io una buona notizia: ieri a Piombino citta siderurgica, cittadella del PD ( qui la ex sinistra governa dal dopoguerra con maggioranze bulgare)è venuto MARCO TRAVAGLIO, il teatro cittadino era tutto esurito, e fuori c’era folla.Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per garantire la sicurezza. Non si vedeva un pienone così dagli anni 50. Schiaffi a scena aperta per Franceschini,Rienzi, Bassolino e lo sceriffo Cioni, scroscianti applausi del pubblico.Botte da orbi per “il golpe al rallentatore di Berlusconi e l’allegra compagnia dei corrotti in parlamento. Delrio in sala. Che qualcosa si stia movendo? Io proporrei a Robecchi un giro per l’italia. Giornalisti senza peli sulla lingua, siete rimasti solo voi, unica speranza altro che la “serietà” di Prodi!!

    da Paolo Profeti   - lunedì, 16 marzo 2009 alle 03:38

  4. Di Travaglio ce ne vorrebbe uno squadrone..ma mi domando, tutti quelli che ci vanno,lo applaudono, condividono, lo osannano…ma poi, nel segreto delle urne, perchè continuano a votare per certa gente? E’ vero che di scelta ce n’è assai poca, ma continuare a sostenere un governo del genere è da suicidio, morale e materiale.
    Ieri sera di nuovo Report….evviva la Gabanelli giornalista di gran tempra, ma credete che qualcuno si sarà indignato? Io sì, ancora ci riesco…ma evidentemente in tanti sono ormai “decotti”, incapaci anche di capire ciò che vedono e sentono e di incavolarsi come iene. Ecco perchè il nostro paese ha sempre le tasche vuote..altri se le riempiono e fanno anche i verginelli, con quelle faccie di tolla!

    da mietta   - lunedì, 16 marzo 2009 alle 10:14

  5. Così si fa politica da stadio che difficilmente porta a miglioramenti per tutti. Forse si potrebbe arrivare ad un rovesciamento radicale, ma anche se ciò succedesse solo una parte del paese potrebbe beneficiarne ed allora punto e a capo, si rincomincia, in difesa o all’attacco. Io penso che nella politica la cosa migliore sia il dialogo ragionato con le persone giuste, da una parte e dall’altra, su ogni problema. Mi rendo conto delle difficoltà, specialmente quando le forze in campo, come quelle attuali, pensano solo alla poltrona e se ne fottono altamente dei problemi sociali e di quelli della povera gente che oltre ad avere stipendi da fame, in molti casi sta perdendo anche il posto di lavoro. Gente che viene quotidianamente data in pasto all’ultima trovata a pagamento della disinformazione organizzata che affida alla schifezza del televoto la verifica alla Pinocchio della tendenza generale del paese. Allora ben venga il lavoro certosino di Travaglio che ci apre gli occhi aiutandoci nelle lotte contro le prepotenze di chi crede di essere il padrone di tutto.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 16 marzo 2009 alle 11:55

  6. Il guaio è che Travaglio apre gli occhi solo a coloro che lo stimano o hanno voglia di ascoltarlo…troppo pochi!Perchè tra lui, Report, Iacona, Santoro ne hanno messa di carne al fuoco…e la gente, come quella di ieri sera a Report, continua nonostante viva in ambienti di degrado totale (morale e materiale) a votare sempre per i soliti noti, complice S.Agata.Fanno processioni , accendono candele, si racomandano ai santi…ma se esistesse una entità superiore dovrebbe volgere la testa altrove, disgustata dalla mancanza di coerenza e di sincerità.

    da mietta   - lunedì, 16 marzo 2009 alle 12:48

  7. L’italiano da sempre vota a destra.
    Un tempo la DC ora Berlusconi e i suoi.

    da CESARE   - mercoledì, 18 marzo 2009 alle 03:11

  8. A proposito di Iacona, Santoro, Travaglio e Report, il problema è che li seguono solo gli iniziati (noi). Chi avrebbe bisogno di saperle, queste cose, guarda altro! E’ talmente assuefatto alla mancanza di vera informazione, talmente assuefatto alla tv come puro intrattenimento, che si accorge solo dei Gabibbi (qualunquisti e semplicistici, ma dopo ci sono tette e culi, mica Gabanelli!).Credo che sia necessario uscire dall’egemonia mediatica della televisione per tornare ad informare nelle strade, nei supermercati, davanti alle grosse realtà produttive.
    E peraltro non pensare che l’alternativa alla tv sia la rete, come pensa Grillo… Il Paese è pieno zeppo di gente che non la usa (e sono soprattutto quelli che poi votano Berlusconi, come la mia ottantenne suocera che vede solo rete4).

    da Scilla   - venerdì, 10 aprile 2009 alle 12:44

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