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Università, riforma della geografia, l’Italia vicinissima al Cile

I nuovi programmi didattici delle Università trasformate in fondazioni private sono allo studio di una speciale commissione governativa. Prima novità, la riforma della geografia. L’Italia non è contenta dei suoi attuali confini, vedersela con Francia e Germania non è più di moda, sulle emissioni di anidride carbonica il Paese preferirebbe confinare con la Polonia, che è più alla nostra portata. Sulle questioni di democrazia e ordine pubblico, invece, l’Italia confina sempre più con il Cile di qualche anno fa. "I ragazzi non sanno per che cosa protestano – ha detto in conferenza stampa Silvio Berlusconi – pensate che già migliaia di universitari della Fondazione Mediolanum hanno imparato a fare cerchi nella sabbia con un bastoncino". Dopo la geografia, comunque, sarà la volta della riforma della storia: il ministero della ricerca ha già ordinato migliaia di uniformi in tela di orbace.

Nella foto, Silvio Berlusconi con al sua junta (clicca sulla foto per vedere meglio)

9 commenti »

9 Commenti a “Università, riforma della geografia, l’Italia vicinissima al Cile”

  1. oooooooh finalmente hai messo online il formato grande delle immagini, era ora, bene!

    da zioFa   - giovedì, 23 ottobre 2008 alle 14:53

  2. beh ma forse stavolta ha ragione: i ragazzi non sanno per cosa protestano cosi’ come gli italiani non sanno chi hanno votato e che cosa stanno vedendo quando guardano la TV, perche’ se lo sapessero lui non sarebbe li’, e’ evidente.

    da zioFa   - giovedì, 23 ottobre 2008 alle 14:57

  3. Si ma il nostro ha anche detto che i media in questo paese danno un’ informazione sbagliata ed ansiogena. Mi aspettavo che qualcuno gli chiedesse se quindi se ne fà una colpa ma nessuno ha fiatato.

    Poi per sdrammatizzare ha detto che farà intervenire la forza pubblica ..

    da luca   - giovedì, 23 ottobre 2008 alle 15:10

  4. “il nostro ha anche detto che i media in questo paese danno un’ informazione sbagliata ed ansiogena”

    ha detto davvero cosi? WHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
    ma cosi’ si da’ del pirla da solo HAHAHWHAH!
    lo dico sempre che e’ un idiota ma nessuno mi crede…

    da zioFa   - giovedì, 23 ottobre 2008 alle 15:15

  5. La storia va così… Il potere in mano ad uno solo è come dare un mitra carico ad un pazzo omicida assetato di sangue… Per evitare un tale macabro epilogo le Nazioni civili e libere hanno inventato la Costituzione. Peccato davvero che adesso stiano proprio calpestando la nostra senza che s’alzi un forte grido di dolore!

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 23 ottobre 2008 alle 18:04

  6. “Mai pensato alla polizia nelle scuole.”

    HANNO LA FACCIA COME IL CULO

    da oliver   - giovedì, 23 ottobre 2008 alle 20:27

  7. http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406

    ma questa l’hai gia letta?

    da p   - giovedì, 23 ottobre 2008 alle 20:55

  8. […] Gli universitari, invece? «Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».

    Dopo di che? «Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».

    Nel senso che…

    «Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».

    Anche i docenti? «Soprattutto i docenti».

    Presidente, il suo è un paradosso, no? «Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che in- dottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!» […]

    Interessante l’intervista a Cossiga. Scusate la crudeltà, ma francamente spero che una di quelle sirene che dovrebbero sovrastare sia il segnale di arrivo per lui.

    da Antonella   - venerdì, 24 ottobre 2008 alle 03:04

  9. L’intervista a Kossiga (ma non era tanto malato?) è veramente inquietante..bisogna star in campana perchè non vedono l’ora di poter sferrare attacchi polizieschi per metter tutto a tacere e debellare le proteste…basta qualche infiltrato che inneschi l’incendio! Siamo messi male ma ora è inutile piangere sul latte versato…ci si doveva accorgere da molto tempo che il paranoico non era persona cui dare nemmeno un briciolo di fiducia.Invece la sinistra, che ormai neanche stimo più, l’ha fatto venire avanti ed anche con tanti salamelecchi. Puah, in che paese di m……siamo vissuti e viviamo senza speranza se non riusciamo a trovar il modo di uscirne.

    da mietta   - venerdì, 24 ottobre 2008 alle 12:13

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