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GQ – TEMPORALE: Un paese nuovo (ossignùr)

Bene, il Paese si rinnova, la modernità avanza, i simboli non sono più antichi e obsoleti, ma emanano una fragrante aria di novità, come nel caso dello spadone medievale e del vestito da crociato, che ci dimostrano come oggi, nel 2008, non siamo poi molto lontani dal 1176. Ma l’innovazione non sarebbe nulla senza l’aggiornamento culturale, senza accurati corsi di preparazione professionale, insomma, senza la ricerca e lo studio. Per questo, rendiamo note alcune iniziative per permettere agli italiani del 2008 di diventare buoni cittadini in una Rinnovata Italia.
Corsi di padano. Aperti a tutti e pagabili in comode rate, si svolgeranno in ogni capoluogo di provincia speciali incontri articolati in dieci lezioni. L’esatta pronuncia della parola vadavialcù, i mille modi coloriti, semplici ed efficaci per dire via i negher! e fora dai cujùn. Simpatiche gare di tiro allo zingaro. Non è giusto che nella rinnovata Italia certe cose si sappiano solo al Nord, bisogna applicarsi con costanza e finalmente anche un calabrese, un pugliese, un molisano potranno dire: via i terùn!
Storia e geografia. Tutti visitano Roma e a tutti piace Taormina, molti rimangono incantati dai faraglioni di Capri. Ma è giusto che nella rinnovata Italia i flussi turistici guardino anche al Nord, in posti bellissimi e straordinari luoghi per costruire capannoni industriali. Dunque, visite guidate verso Costa Masnaga, Alzate Brianza, Cernusco Lombardone. Ridenti località climatiche come Dalmine o Rovato, tra Bergamo e Brescia vi accoglieranno con i loro intatti skyline attraversati dall’autostrada. Chi ama l’umido e la nebbia troverà il suo paradiso. Speciali seminari storici su Alessandro Manzoni. Cineforum su Alessandro Manzoni. Circoli per coppie scambiste intitolati ad Alessandro Manzoni. E una simpatica retrospettiva culturale: Negri amici degli anni Sessanta: l’Inter di Jair.
Arte e Artigianato. E’ triste vivere in questa Ritrovata Italia senza conoscere almeno alcune delle straordinarie opere dell’artigianato delle valli venete. Alcune realizzate in legno, come per esempio il Modulo per fregare l’Inps, (datato 1400 circa) e custodito oggi presso il palazzo dell’Inps di Vicenza. Ma venendo al moderno artigianato milanese, vero design, deliziose le colorate ghirlande realizzate con contrattini a termine, partite iva, contratti a progetto. Forse saranno esposte al Moma di New York, una cittadina americana gemellata con Cazzago San Martino.
Solidarietà. Parola della vecchia lingua italiana che non ha traduzione nei più avanzati idiomi padani delle valli. Comunque, dimostrando una certa magnanimità, l’Italia Rinnovata intende occuparsi di solidarietà e lancia una grande campagna: Aiutiamoli a casa loro, un’iniziativa benefica che ha per ora favorito molte famiglie. I Brambilla di Cassano D’Adda hanno potuto chiudere il mutuo e i Colombo di Cisano Bergamasco hanno potuto comprare il Suv. Aderite anche voi a… Aiutiamoli a casa loro, essere generosi tenendosi i soldi.

4 commenti »

4 Commenti a “GQ – TEMPORALE: Un paese nuovo (ossignùr)”

  1. quasi quasi ghe disi a me surela che l’è a cà disocupada de fa ripetisiun in dialett. in negher ovvio…

    da daniele   - giovedì, 1 maggio 2008 alle 10:53

  2. Nessuno riuscirà ad espellere gli zingari o gli indesiderati. Nemmeno armando i vigili, nemmeno coi manganelli, nemmeno con le ronde private. I giovani forse non lo sanno, ma al tempo del fascismo esistevano già le ronde, più propriamente chiamate bande. Tenevano l’ordine, si fa per dire, andando per osterie a divertirsi a spese dei deboli. Botte sicure ed olio di ricino a chi protestava. I sindaci sceriffo potranno mandare via gli indesiderati rom o di colore da un posto, ma subito dopo se li ritroveranno fra i piedi in un altro posto o loro stessi o altri sindaci di altre città. Sono molto curioso di vedere come tecnicamente ed economicamente riusciranno a scortarli al confine… Di quale patria, poi? E’ proprio il caso di dire: il zingaretto dove lo metto? L’unico sistema sicuro per sconfiggere la delinquenza spicciola è garantire, finalmente, la pace sociale per tutti. Anche se parlano il lombardo mangiano solo se hanno i soldi.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 1 maggio 2008 alle 12:33

  3. Bello…ma un po´troppo in stile Michele Serra

    da gianguido mussomeli   - giovedì, 1 maggio 2008 alle 23:29

  4. Manca il corso di tiro al segno. Bossi ci terrebbe..

    da stellavale   - domenica, 4 maggio 2008 alle 19:19

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