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Il Pd a guida autonoma: persino l’algoritmo ha alzato bandiera bianca

Fatto210318Ora che da Tempe in Arizona sappiamo che il famoso algoritmo al volante può essere disastroso come l’ubriaco del paese che rincasa zigzagando, ci sentiamo un po’ meglio: forse non saremo tanto presto governati da macchine (che comunque, rispetto a chi ci governa da decenni è un’ipotesi suggestiva). Ma, come accade spesso, il cittadino comune non ha nemmeno la più pallida idea dei progressi che, a sua insaputa, sta facendo la ricerca in materia di automazione. Ecco il punto della situazione

L’auto a guida autonoma. La macchina che si guida da sola aveva molto impensierito le grandi compagnie assicurative: se nessuno mette più sotto nessuno, noi che fine facciamo? Angoscioso dilemma risolto a Tempe, Arizona, un problema di meno, vedi che la ricerca serve? Ora un’altra questione è al centro degli studi più avanzati: come si trova un parcheggio? Uber e Google stanno studiando una macchina a guida autonoma con mini-betoniera che spiana il marciapiede e ci disegna delle strisce, nei modelli più costosi munita di algoritmo-motosega per tagliare gli alberi e parcheggiare al posto loro. Quasi pronta la macchina-asfaltatrice per le buche. Qualche preoccupazione nei campus delle scuole americane per il timore di nuove stragi: “Oh, no! Hanno di nuovo sparato sui compagni?”. “No, hanno truccato la macchina di papà”.

Le opere pubbliche a guida autonoma. Segretissima sperimentazione tutta italiana, la Grande Opera a guida autonoma rivoluzionerà molti settori della vita pubblica. Si tratta di un algoritmo che valuta i progetti, le ricadute economiche, gli appalti, le concessioni pubbliche, e poi affida i lavori per grandi progetti infrastrutturali a un suo amico. Sarà una vera rivoluzione, perché  il lavoro che oggi viene fatto da centinaia di politici, imprenditori, grandi cooperative, mediatori, facilitatori, traffichini, lobbisti, corrieri di banconote non segnate in piccolo taglio, sarà eseguito da una macchina. Grandi ricadute anche sulla magistratura, perché un algoritmo può sostenere lunghi interrogatori anche senza bere o mangiare e non è così scemo da consegnare valige di contanti al bar. Certo resterà un margine di errore umano, tipo ingegnere e assessore intercettati. “Lo interrogano da tre giorni, corriamo rischi, cumpà?”. “Ma no, tranquillo, l’algoritmo non parla”.

La moglie a guida autonoma. Ecco un caso in cui la sperimentazione sta andando malissimo. Il rivoluzionario algoritmo della moglie italiana dovrebbe prevedere nervi d’acciaio, capacità atletica e riflessi fulminei per evitare le pallottole dei mariti, lanci di pietre e stoviglie, assalti con armi da taglio e altre aggressioni, capacità che andrebbero rafforzate in caso di separazioni e divorzi, quando lui si presenta armato come Rambo perché “Cara, dobbiamo parlare”. Il mondo della ricerca è diviso e c’è chi chiede un cambio di prospettiva (“Perché non studiamo l’algoritmo del marito-meno-stronzo?”), ma per ora è soltanto un dibattito teorico (anche perché i finanziatori della ricerca sono tutti uomini).

Il Pd a guida autonoma. Non poteva mancare la politica tra le più avanzate ricerche sull’intelligenza artificiale. La sperimentazione fatta nel Pd negli ultimi anni è stata assai deludente. Coordinare segretario, adoratori della prima, seconda, terza ora, commentatori politici, titolisti e retroscenisti, arredatori di Leopolde, psicoanalisti, incapaci scrittori di riforme farlocche, e poi riprogrammarli perché diventino avversari della prima, seconda, terza ora, poi scrivere tutti i tweet, inventare gli hashtag… anche l’algoritmo alla fine si rompe i coglioni e vota per qualcun altro. La tecnologia allo studio è stata così deludente che l’algoritmo è stato momentaneamente disattivato. Le sue ultime parole: “Non abbiamo saputo comunicare le cose buone che abbiamo fatt….”

5 commenti »

5 Commenti a “Il Pd a guida autonoma: persino l’algoritmo ha alzato bandiera bianca”

  1. Dell’algoritmo sulla sorte pd e di ciò che ne rimarrà,non me ne può fregare di meno,più durerà l’arroccamento sugli attuali padroni del partito e più spariranno dalla scena.

    Sull’automazione e sull’avvento degli androidi per le prossime generazioni,penso che sarà un problema non da poco per le sorti di 7-8 miliardi di umanità.

    Molto probabilmente nasceranno altre figure e opportunità lavorative,l’interrogativo è,quanti ne faranno parte?

    L’auto a conduzione automatica,come quelle volanti, penso che ci vorranno ancora parecchi anni prima che dimostrino una sicurezza assoluta,anche se diventeranno una realtà prima o poi,le assicurazioni con tutta probabilità avranno solo polizze sul furto incendio.

    Il tutto non porterebbe timori per la sopravvivenza decorosa degli abitanti su questo pianeta,se la ricchezza fosse distribuita in modo orizzontale,ma da quando esiste l’homo sapiens non è mai stato possibile,anzi ultimamente lo skyline umanitario pare simile a New York rispetto a Los Angeles.

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 21 marzo 2018 alle 10:35

  2. Caro Robecchi, mi consenta una domanda. Vedo che nel suo blog lei alterna commenti di gusto umoristico a commenti d’argomento serio; una scelta che trovo intelligente. Devo pero’ confessarle un fatto curioso: i suoi commenti umoristici mi inducono a riflessioni serie, ad esempio sulle sorti di certo attuale umorismo; mentre, al contrario, a farmi ridere sono i suoi commenti seri. Insomma, sembra che funzioni un po’ al rovescio. Ebbene, vorrei sapere se questa sua forma molto originale d’umorismo inconsapevole rientra in qualche recente avanguardia, e chi ne sono eventualmente altri esponenti.

    da egidio scrimieri   - venerdì, 23 marzo 2018 alle 14:52

  3. Ma certo. E’ una lettura possibile. L’altra è che sia stupido lei. Chi legge può giudicare. In generale, però, questo è un luogo di dibattito civile. Se uno passa di qua mai per dire una cosa seria ma solo per fare stupidelle provocazioni da terza media allo scopo di avere un po’ di visibilità (che si vede le manca nella sua attività, qualunque sia), non dovrà poi stupirsi se la noia prende il sopravento e certe scemenze vengono cassate. Sa, c’è una valutazione di qualità, però ovviamente può farsi un sito suo e dire tutte le cose intelligentissime che pensa. Chissà, magari ci stiamo perdendo le elucubrazioni di un genio. La probabilità è la stessa che un meteorite cada sul centrocampo durante la finale dei mondiali, ma perché mettere limiti alla provvidenza? Ho riletto alcuni suoi commenti e credo che la probabilità sia ancora minore. Non se la prenda, capita a molti che si credono intelligentissimi di fare la figura dei pirla. Saluti

    da Alessandro   - venerdì, 23 marzo 2018 alle 15:02

  4. Non so Alessandro,

    Ho come l’impressione che le tue repliche tanto ironiche quanto esplicite non facciano altro che spronare il genio inespresso (che sono convinto celi nel suo intimo più recondito) del buon egidio s…

    Nel caso, ti prego, non cadere nella tentazione di tenerle tutte per te!
    Non privarci delle perle che il nostro brama divulgare attraverso il tuo sito, segnali tangibili, prove inoppugnabili di mente illuminata, meritevole di essere non solo divulgata ma tramandata ai posteri!(aldilà del bene e del male)…

    In fiduciosa attesa del prossimo meteorite, che gli astronomi temono possa precipitare nel mese di luglio sulla capitale russa, ringraziando anticipatamente, un cordialissimo saluto

    da degiom   - lunedì, 26 marzo 2018 alle 11:42

  5. l invidia Sig Chimieri è davvero una brutta bestia , contnuare a girarci intorno la riduce allo straccione che dimostra di essere.
    come già consigliato : si faccia un blog o scrivacchi altrove , se ancora non le é chiaro i suoi spoloqui non sono graditi . se ne faccia una ragione ; uomini e donne oppure il blog di Migliore o di Romano per me fanno al caso suo.

    da elena   - mercoledì, 28 marzo 2018 alle 02:48

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