Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
gio
10
nov 16

“Ehi, Barack, e se premo il bottone rosso?”

fatto101116Oggi, nel corso di una toccante cerimonia, Barack Obama ha ricevuto Trump alla Casa Bianca. In esclusiva mondiale, il Fatto Quotidiano può raccontare ai suoi lettori i dettagli rimasti segreti

– Questa è la camera da letto…
– Uff! Niente specchio sul soffitto? Niente letto rotondo?
– Ehm… no. E questo è il mio studio, la sala ovale…
– Bello! E questo bottone rosso? Per la servitù? Posso provare?
– No! Non toccare!
– Ok, ok, calmino Barack… E questo è il bagno?
– Sì, Donald, questo è il bagno
– E quello?
– E’ il bidé, Donald
– Ah, capisco… l’orto di Michelle dov’è?
– Là dietro… sono contento che ti interessi, gli ho dedicato molti tweet
– Devo capire le misure… per il parcheggio, io devo metterci molte jeep
– Beh, Donald, la casa l’hai vista, ma non voglio forzarti, se non ti piace puoi rifiutare…
– No, no, è carina… Anzi, Barack, volevo dirle… E’ un onore ricevere la chiavi da lei, io l’ho sempre considerata il miglior presidente americano. Il migliore a… scendere le scalette dell’aereo… a giocare a basket… a chiacchierare coi cantanti… davvero bravo… Ora può andare, ecco dieci dollari
– Ma… Donald… mi dai del lei?
– Ah, già che sei negro! Eccoti cinque dollari, sparisci!
– Scusa Donald… però… avrei una domanda
– Dimmi, su, veloce, che ho da fare
– Ma come hai fatto? Avevi contro tutti, i giornali, le televisioni, la sinistra…
– La sinistra? What is sinistra?
– Ma sì, Hillary, De Niro, Springsteen, Madonna…
– Ah, dici quelli che vivono negli attici di Manhattan?
– Beh, sì, anche loro…
– Ma io quelli li conosco bene! Glieli ho venduti io, gli attici a Manhattan! E alcuni sono ancora in affitto…

5 commenti »

5 Commenti a ““Ehi, Barack, e se premo il bottone rosso?””

  1. Il siparietto è molto divertente, però caro Alessandro, spero ti renda conto che non esiste nessun bottone rosso 😉

    da r1348   - giovedì, 10 novembre 2016 alle 11:40

  2. ciao Alessandro
    certo che ti si semplifica la vita!

    al discorso di insediamento (ho visto solo l’estratto su Sky) DT ha ricominciato dal “sogno”. sembrava l’imitazione di Briatore by MC (and you)

    vi piace guadagnare facile…. come Carlo M., direi

    eterogenesi dei fini. Stamani letto un paio di pezzi di Moore: gli USA sono andati avanti in questi anni culturalmente, la politica è indietro. e da risultati come questo. ma magari un pessimo candidato diventa un presidente mediocre o sufficiente e da corso – x motivi di business – proprio all’America che ha fatto progressi

    esempio: ieri sera sempre su Sky un contestatore voleva cambiare paese perché omosessuale, si sentiva in pericolo. Ma ormai i diritti delle minoranze sono molto più accettati(tanto che Donald, nel motivare il divieto agli islamici, diceva che non voleva che una cultura retrograda mettesse in pericolo i diritti delle minoranze LGT)e ci si fanno soldi (in Florida, i resort sono pieni di coppie di pensionati gay…); quindi nessun interesse contrario. e in più, un Pres di dx ha più facilità a sdoganare queste cose politicamente che uno di sx, che teme di esere attaccato (vedi Nixon e l’apertura alla Cina)

    certo Obamacare, diritto alle armi e riscaldamento globale li vedo male. ma i primi 2 sono problemi interni, di cui mi posso dispiacere; ma riguardano loro. il terzo è più rilevante, ma vediamo, anche lì c’è un business da fare (o da scegliere di fare)

    in ogni caso su ognuno dei 3 punti una speranza c’è. alla fine il voto popolare è stato favorevole a Hillary, e questo con la candidata “peggiore” (falco in politica estera, moderata e poco simpatetica con i millenials); e l’opposizione politica si riesce sempre a fare. in questo senso la chiamata alle armi di Moore stamani. che secondo lui passa per una rifondazione o una nuova leadership dei Dem. vediamo

    glk

    da glk   - giovedì, 10 novembre 2016 alle 12:02

  3. Ottimo il siparietto,non troppo surreale a parer mio,certe affermazioni non le farà,ma le penserà sicuramente…

    Questo fa capire con che razza di personaggio hanno perso i democratici,un po’ come se l’Italia del calcio perdesse con il Liechtenstein,altro che lacrime e cartelli “Trump not my President”,scelgano meglio i candidati,poichè sarebbe bastato un piccolo sondaggio per capire che la Clinton sta sugli zebedei un po’ ovunque.

    E se un Bernie Sanders appare come un comunistone nella terra delle stelle e delle strisce,avrebbero potuto scegliere assai meglio,perdere con un sociopatico come ha predetto Michael Moore,si va assai di più dell’avvilente.

    da Ivo Serenthà   - giovedì, 10 novembre 2016 alle 12:43

  4. Ricordo a tutti il famoso testo “The oval Office” con la scurrile chiacchierata tra Condoleza Rice e Bush Junior …

    Se pensiamo a politici americani come Reagan, Schwarzenegger, Bush Junior e Sarah Palin, per nominarne solo alcuni così a memoria, dobbiamo concludere che lo stato americano deve avere un sistema di sopravvivenza al di sopra di qualsiasi dubbio. Qualsiasi altro paese sarebbe colassato irrimediabilmente. Quindi gli USA sopravviveranno a Trump senza grossi scossoni. Vedo piuttosto un problema per noi europei, con tutti coloro sempre pronti a scimiottare quello che arriva dagli states. A pensarci bene anche noi non siamo messi male, se un comico può mettersi alla testa dell’opposizione …

    da Marco da Zurigo   - giovedì, 10 novembre 2016 alle 23:13

  5. Donald Trump è comunque consapevole che il virtuale bottone rosso è stato attivato già diverse volte, e che ogni “pigiata” dello stesso ha contribuito non poco alla prosperità delle sue fortune. Per certa gente baciata dalla fortuna (spesso poco cieca) la disoccupazione, la miseria e le migrazioni dei poveracci sono oro che cola… per pompose promesse!

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 11 novembre 2016 alle 12:01

Lascia un commento