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lug 16

Non solo cannabis: Anche Verdini e Salvini sono droghe (leggere?)

Fatto270716Poche cose al mondo hanno un effetto psicotropo potente come il dibattito sulla legalizzazione della cannabis. L’Organizzazione Mondiale della Sanità conferma: leggere gli emendamenti della signora Binetti o del signor Giovanardi causa nei giovani danni permanenti, distacco dalla realtà, vuoti di memoria e, nei casi più gravi, alopecia e gomito del tennista. La tesi è nota: chi si fa una canna è meglio che la compri da brutti ceffi, di nascosto, finanziando le mafie e rischiando una denuncia, piuttosto che annaffiare una piantina sul balcone. Non fa una piega: è come teorizzare che per fare il pieno alla macchina sia meglio bucare un oleodotto col trapano invece che andare al distributore.

In attesa che i millemila emendamenti facciano il loro corso, che la legge torni in commissione, poi in aula, poi in commissione, poi vada al cinema, al circo, poi di nuovo in aula, poi su Saturno (vedi il reato di tortura), ci preme segnalare al gentile pubblico altre sostanze psicotrope, libere e gratuite, su cui gli italiani possono contare senza rischi legali, ma con grandissimo rischio della propria salute mentale.

I discorsi di Salvini – Disponibili in forma scritta e orale, perfettamente legali anche in non modica quantità, producono nel consumatore una passeggera ondata di autostima. L’effetto sui neuroni è immadiato: davanti alle parole di Salvini, infatti, chiunque si sente improvvisamente più intelligente. L’effetto dura fino al prossimo discorso di Salvini, che il consumatore cercherà avidamente sui giornali, segno che quel sentirsi intelligenti era un’illusione.

Mario Adonolfi – Il simpatico situazionista ultracattolico è legalmente distribuito sui social network, alla portata anche dei più piccoli e indifesi. Al contrario della cannabis, genera assuefazione e dirige il giornale La Croce, che la cannabis dirigerebbe meglio. Controindicazioni: servono cartine enormi perché anziché in grammi, Adinolfi è distribuito a quintali. Secondo gli esperti, l’assunzione massiccia di Adinolfi causa disfunzioni sessuali, rende impossibile la masturbazione e il sesso prima del matrimonio di chiunque. In compenso genera crisi di riso irrefrenabili.

Denis Verdini – Tipica droga “prestazionale”, si assume quando servono voti al Senato, e quando non servono si finge di disprezzarla e di non conoscerla. Nonostante l’uso diffuso (ogni senatore Pd ne ha in tasca una bustina) non è esattamente una droga legale, come dimostrano i numerosi rinvii a giudizio. Sull’uso e abuso di Verdini il dibattito è aperto: i bersaniani restano proibizionisti, mentre la segreteria Pd è più elastica e ne teorizza la liberalizzazione per uso personale.

Debora Serracchiani – Speciale sostanza psicotropa di sostengno, ha conosciuto una grande popolarità nei primi tempi del renzismo, ma è stata ritirata dal mercato dopo il disastro delle elezioni amministrative, non si sa se per decisione delle autorità sanitarie o per disaffezione dei consumatori. Gli effetti sull’organismo erano di fatto nulli, se si eccettua una vaga ilarità nei primi minuti seguenti l’assunzione.

Edward Luttwak – Grazie alla sua diffusione di massa attraverso i talk show, questa droga sintetica può risultare pericolosissima per chi possieda droni, bombardieri, portaerei e missili a testata multipla, ma anche per tutti gli altri. Gli effetti sono aggressività e senso di onnipotenza: dopo aver assunto Luttwak in dosi massicce si tende a vestirsi come un marine ed invadere pasticcerie, bombardare ritoranti e provocare colpi di stato e cambi di gestione nelle lavanderie sotto casa. Secondo gli esperti, si tratta di una droga pericolosa perché il consumatore tende a passare a droghe più pesanti, cioè si comincia a farsi di Luttwak e si finisce a volere una dose di Trump.

4 commenti »

4 Commenti a “Non solo cannabis: Anche Verdini e Salvini sono droghe (leggere?)”

  1. Si Luttwak è da considerare il perfido stratega di sturmtruppen,ce lo vedo bene in un serial che si rifà al risiko.

    Ma a parte sciacquette maschili o femminili che ha trattato,che c’entrano come i cavoli a merenda sul tema della liberalizzazione della cannabis,ci sono esempi che vanno avanti da anni in varie parti del globo, e non mi pare che abbiano fatto marcia indietro sul tema.

    Anche perché quello dello spaccio e della criminalità organizzata non si sconfigge con la cannabis,sono ben altre le sostanze su cui fanno affari,perlomeno non gli si da anche quel tipo di foraggio,il quale pare più inoffensivo del tabacco,a detta di alcuni esperti.

    Altrimenti si mettano al bando,appunto il tabacco,l’alcol e soprattutto certi personaggi a livello mediatico.

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 27 luglio 2016 alle 10:09

  2. In tutte le cose un pochino di droga leggera ci sta bene per default. Nell’informazione politica, per esempio. I furbetti del cartellino stanno tenendo banco per alimentare senza concreta ragione lo sfoltamento dell’impiego pubblico. E poi… Gli stipendi dei dirigenti Rai… ma cosa diavolo fanno? A sentire i conduttori dei vari programmi la loro trasmissione si paga da sola… I film, nonostante le numerose interruzioni pubblicitarie, perfino in sopra-impressione per rovinare maggiormente l’attenzione, trattengono per ore gli appassionati al misero costo di dvd di vecchia generazione. Le numerose repliche del passato si moltiplicano in maniera esponenziale ogni anno… Insomma, il nostro sistema si “incanna” sempre di più con le “stradroghe” mediatiche… E, sempre in tema di Rai e della televisione in genere, i cittadini pagano un’iniqua ingente tassa per il semplice possesso di un apparecchio televisivo addebitata in una bolletta stracarica di altre tasse unitamente all’importo della corrente consumata per ascoltare, loro malgrado, gli annunci pedanti e ripetitivi di tutti i ricchi imprenditori concessionari che grazie al sistema hanno messo insieme l’enorme quantità di quattrini necessaria per le loro impavide scalate di potere… Per ultima cosa mi chiedo come affronterebbero la legalizzazione delle groghe leggere, il velocissimo (come si vocifera a vanvera) nuovo Parlamento a maggioranza regalata e l’uomo solo al comando nel caso deprecabile in cui saranno confermate le infelici riforme della legge elettorale e, ahinoi, della nostra Costituzione.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 27 luglio 2016 alle 10:21

  3. Ti stimo Robecchi!

    Riesci sempre a divertirmi, nonostante temi e personaggi trattati siano vere e proprie tragedie per l’umanità…

    Nel merito, per chi comincia a farsi di luttwak passando rapidamente al trump in delirante escalation, l’estremo tentativo di uscire da siffatta allucinata realtà risulta la pera di Vinavil (cit. Rankxerox)… ;-D

    da degiom   - mercoledì, 27 luglio 2016 alle 10:22

  4. ciao
    hai dimenticato questo:
    http://ecodellalunigiana.it/2016/08/01/salotti-deuropa-lislam-secondo-magdi-cristiano-allam/
    lo trovi a basso costo un po’ dappertutto perché chi lo spaccia è il primo a doverne fare uso. massiccio.
    genera allucinazioni alla kubrik. ci si convince di vivere in un horror splatter. gli armatori ringraziano e foraggiano.
    fra i primi a sperimentare la sostanza la fallaci.
    ah già, scusa, o.t.: non è una droga leggera… :-(

    da a.   - martedì, 2 agosto 2016 alle 06:38

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