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nov 15

Gestori di file, citazionisti o commissari: i nuovi mestieri nell’era renziana

Fastto041015L’Italia che riparte non solo innova, stupisce il mondo e aprirà un Eataly su Giove, ma genera anche nuove professionalità con cui rivitalizzare il mondo del lavoro, creare nuovi posti e avanzare nella civiltà. Ecco alcune professioni in ascesa. Ragazzi, pensateci! Il futuro è nelle vostre mani!
Commissario. Carriera di sicuro avvenire, nell’ottica dell’accentramento dei poteri e delle nomine governative. Commissario di qualcosa è sempre meglio che stare al tornio o in cassa integrazione. Se le cose vanno bene si fa il salto da commissario a politico, se vanno male… non è previsto: il compito del commissario è esattamente quello di dire che va tutto bene, che la sfida è vinta, che siamo orgogliosi. A dire che conquisteremo la galassia sarà il Premier. Entrato nel giro dei Commissari non ne uscirai più: alla peggio farai il Commissario a qualcos’altro. Attenti, ragazzi! Non è tutto rose e fiori: pensate che è commissario di qualcosa anche Orfini. Per la disponibilità di posti di Commissario vedi anche voce successiva.
Commissario alla Spending Review. Posto di lavoro prestigioso ma assai precario. Mediamente il paese consuma un Commissario alla Spending Review ogni sei mesi, ciò vuol dire, nei prossimi due millenni, almeno quattromila posti sicuri. Funziona così: si fa una lista di sprechi e tagli, la si porta a Palazzo Chigi, si osserva mentre la fanno in pezzettini piccoli, e poi si finisce a tagliare a Regioni e Comuni. Il vostro avanzamento di carriera dipenderà da come saprete sorridere mentre stracciano il vostro lavoro di sei mesi.
Tatuatori. Categoria in grande ascesa, molti posti di lavoro disponibili. Chi, oggi, non vuole tatuarsi sulla pelle la frase “L’Expo è stato un grande successo”? Molto richiesti altri fortunati slogan, hashtag vari, frasi del Capo, e per i più virili e arditi anche il tradizionale #cenefaremounaragione, succedaneo del più famoso #menefrego. Per tatuarsi #IoeroallaLeopolda è necessario il certificato di renzista antemarcia, rilasciato dal partito.
Gestori di file. Appurato con il grande successo di Expo che stare in fila otto ore rappresenta una gioia e un’occasione di socializzazione, si cercano animatori per file alla posta, in banca, al pronto soccorso, o per prestazioni varie. Se aspettate una Tac da trentadue anni, vi chiamerà ogni tanto questo entusiasta professionista, per ricordarvi che fate parte di una grande e gioiosa comunità: quelli che aspettano la Tac. Intervistati dai media direte: è bellissimo stare in fila per la Tac, si socializza! Si avvisano gli aspiranti gestori di file che lavoreranno in un call-center (mica che vi aspettate di diventare sindaco di Milano, eh!).
Citazionisti. La moda di inserire in discorsi e interviste fantasiose citazioni scende dal Massimo Vertice e arriva agli ultimi vice-assessori di provincia. Il paese ha bisogno di citazionisti, gente che sappia setacciare internet alla ricerca di frasi storiche da far dire al leader o ai “suoi”. Va bene tutto, dai baci Perugina a Fantozzi, dal filosofo nepalese al telefilm di moda (scusate: serie), da Kant a Franco e Ciccio. Roosevelt? Va bene! Il cantante Zucchero? Bene uguale! Purché la citazione sia sprezzante nei confronti degli avversari, oppure leggera, speranzosa e colma di fiducia se si riferisce al futuro e a chi lo realizza per benino. Non so, qualcosa tipo: “Il futuro è ciò che costruiamo”, frase di Tim Berners-Lee, che naturalmente non ho la più pallida idea di chi sia, e l’ho trovato su Wikipedia. Visto? È facile!

13 commenti »

13 Commenti a “Gestori di file, citazionisti o commissari: i nuovi mestieri nell’era renziana”

  1. Sempre più amaro, Robecchi; del resto, che possiamo farci, i tempi son questi. Comunque, “in amaritudine salus”. :-))

    da Beppe De Nardin   - mercoledì, 4 novembre 2015 alle 10:30

  2. Sono sempre piu` convinto che l`attuale esecutivo sia un poltergeist, e che siamo stati risucchiati dal televisore mentre andava in onda Rieducational channel

    http://youtu.be/_-dTZ_TFaS0

    da diamonds   - mercoledì, 4 novembre 2015 alle 10:57

  3. Che bel paese dove poter sbattere la testa nel reperire un lavoro…

    Poi ci sono delle Ministre che scoprono l’acqua calda,ieri la Madia ha affermato che i dipendenti pubblici che bollano e vanno in spiaggia devono essere licenziati,e si siamo entrati nel terzo millennio,da ieri è ufficiale…

    Non si preoccupino gli statali,quelli che lavorano e non,sono un esercito di voti,non li toccherà mai nessuno!

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 4 novembre 2015 alle 13:09

  4. Quindi per il Partito della Nazione la sinistra è la parte politica che fa cose nè di destra nè di sinistra, mentre la destra è la parte politica che fa cose nè di sinistra nè di destra.

    da david   - mercoledì, 4 novembre 2015 alle 18:16

  5. Il Commissario Tronca vuol milanizzare Roma … Preparati Alessandro, ci sarà da scrivere full power …

    da Marco da Zurigo   - giovedì, 5 novembre 2015 alle 00:33

  6. vanno molto anche i subcommissari.. che poi magari figliano tra loro e noi saremo invasi, che ci vorrà il DDT per sterminarli.
    http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/11/04/news/roma_nominati_sei_subcommissari_per_la_squadra_di_tronca-126649285/?rss&refresh_ce

    da paola   - giovedì, 5 novembre 2015 alle 01:21

  7. Tim Berners-Lee ha inventato il Web!

    da guru   - giovedì, 5 novembre 2015 alle 08:51

  8. Quello che non volevo assolutamente era che il PDR potesse essere definito di sinistra da nessuno se non da sè stesso.
    Con dolore, ma direi che ormai posso stare tranquillo.

    da david   - venerdì, 6 novembre 2015 alle 16:58

  9. Mancano nell’elenco i gestori dell’ignoranza tipica della massa popolare. Ogni tanto il cilendro di questi affaristi opportunisti sforna un nuovo soggetto con idee poco idoneee al bene della pace sociale. E’ la volta di Tito Boeri, presidente (onorario?) dell’INPS. Si è intromesso impropriamente nel nostro Parlamento per cercare di imporre le sue stupefacenti teorie volte al massacro definitivo delle pensioni. Ora, Renzi in primis, fanno tutti finta di non approvarle, ma esperienza insegna che una volta divulgata la voce il provvedimento buttato lì quasi per caso comincerà concretamente a farsi strada e allora, addio pensione, addio vittorie sociali, addio assistenza medica…Rimarranno solo le briciole indistintamente per tutti i “sudditi” e indipendentemente dalla qualità lavorativa di ogni singola persona. Tutti abbiamo diritto a vivere una vecchiaia serena e per questo paghiamo le tasse. Non è giusto che le risorse necessarie siano prelevate dai diritti conquistati dei pensionati. Stiamoci attenti. Soprattutto voi giovani. Non è vero che i vostri vecchi, ed io sono uno di quelli, siano stati più fortunati di voi. Quel poco che siamo riusciti ad ottenere l’abbiamo conquistato piano piano con grossi sacrifici personali e famigliari. Il capitale non è avvezzo a regalare…

    da Vittorio Grondona   - sabato, 7 novembre 2015 alle 10:39

  10. Certo che noi italiani siamo davvero forti, soprattutto quando ci scegliamo, o meglio ci impongono senza peraltro reclamare, il ducetto di turno. Per esempio la situazione del dissesto idrogeologico che esiste da sempre in Sicilia invece di indurre il capo del Governo italiano a programmare seri interventi di sistemazione, ha in sostanza alimentato la fantasia di potere dello stesso nella frase riciclata: il ponte sullo stretto si farà…
    E poi, in una situazione radiotelevisiva italiana in cui si trasmettono in un anno 155 milioni di secondi di pubblicità (v. La Repubblica del 7/10/2015), si vuole inserire il canone nelle bollette dell’energia elettrica. Per quanto mi riguarda sono d’accordo per tale semplificazione, ma solo per il fatto che possiedo la TV e mi fa piacere guardarla in alcuni programmi. Gradirei però in proposito un pizzico di giustizia. I percettori dei ricchi guadagni provenienti dalle varie pubblicità dovrebbero rimborsare sempre in bolletta al popolo italiano l’importo speso per l’energia elettrica consumata obtorto collo per quei 155 milioni di secondi di noiosissima pubblicità.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 8 novembre 2015 alle 11:42

  11. Attenzione che ora i voti della sinistra gli servono.
    Attenzione che devono spiegarci perchè sono meglio Alfano Sacconi Verdini e Giovanardi di Grillo.
    PS, io non li voto ma sarà comqunque divertente.

    da david   - martedì, 10 novembre 2015 alle 11:44

  12. io ho avuto un posto da rottamato – wow

    da giuliano   - martedì, 10 novembre 2015 alle 21:16

  13. Ho realizzato che De Luca è un perfetto Frank Underwood.

    da david   - giovedì, 12 novembre 2015 alle 17:22

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