Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
mer
8
apr 15

Expo, precari e tasse sulla casa, è in arrivo l’Ufficio Promesse

Fatto080415Tra le tante riforme avviate, annunciate, in via di votazione, aggiustate strada facendo, riviste, corrette, ne manca una essenziale: la creazione di un piccolo Ufficio-promesse. Basta una stanzetta, un computer e un funzionario. Chissà perché, me lo immagino come quei travet dei grandi romanzi russi, grigi e aridi, ma puntigliosi e precisi fino alla pignoleria. Uno, insomma, che controlli lo stato delle promesse, anche e soprattutto quando queste hanno forma di impegni scritti, timbrati e sottoscritti. Il caso più recente è il famoso pareggio in bilancio nella Costituzione. Non una bella cosa, anzi una specie di imbragatura da alpinista che impedisce politiche keynesiane o investimenti strategici. Doveva scattare nel 2015, è stato rinviato al 2016 dicendo che era una eccezione, ora si chiede di rinviarlo al 2017. Un caso di promessa molto rigida (si è addirittura modificata la Costituzione) diventata molto elastica alla bisogna. Ora che comincia il balletto sul Def se ne sentirà parlare. L’omino dell’Ufficio-promesse avrà un bel daffare, e gli servirà parecchio bianchetto per cancellare tutti quei bei discorsi sul pareggio di bilancio inserito nella Costituzione perché “ce lo chiede l’Europa”.
Altra cosa di cui si sentirà parlare, un grande classico, sono le tasse sulla casa. Ora, a pochissima distanza dalla creazione della Babele di sigle inventate per sostituire l’Imu (fu Ici), si parla di una tassa unica. Ma per questa faccenda il piccolo travet dell’Ufficio-promesse si troverà alle prese con un groviglio inestricabile. Berlusconi voleva abolire l’Imu. Abolita l’Imu (sulle prime case) si disse che bisognava aumentare l’Iva per compensare. Aumentata l’Iva si “ridisegnò” la politica fiscale sulle case. Risultato di tre anni (2011-2014) di indefesso lavoro: l’Iva che doveva sostituire l’Imu è aumentata e la tassazione sulle case è aumentata anche lei, del 178 per cento (fonte: Confedilizia). Insomma all’Ufficio promesse il computer glielo darei bello grosso, e forse dovrebbe anche aumentare il personale. Magari pescando dai precari della scuola, che si promise di assumere in massa (150.000), rivedendo poi i numeri (120.000) e arrivando forse a 50-60 mila, se si farà in tempo e se ci saranno i soldi, e comunque sempre lasciandosi dietro una scia di scontenti, prima illusi e poi fregati.
E comunque, se esistesse un ufficio promesse, dovrebbe aumentare l’organico per occuparsi dell’Expo. Fermi tutti, non parliamo qui di costi, né di ritardi, né di malversazioni, corruzione e porcate, ma proprio delle promesse. Quelle messe nero su bianco ai tempi della candidatura di Milano e presentate al Bie (Bureau International des Expositions). Milano (regnante sua maestà lady Moratti) si impegnò a fare: la Biblioteca europea, la Città dello sport, la Città della giustizia, la Città del gusto , il Centro europeo di ricerca biomedica, 70 chilometri di vie perdonali e ciclabili, venti chilometri di canali, nonché di piantare 50 mila nuovi alberi in città. Non una di queste solenni promesse è stata mantenuta. Ora che si litiga sulle opere “fruibili” ma non “finite”, su ritardi e gufi, quelle promesse sono totalmente dimenticate, e un buon funzionario dell’Ufficio promesse dovrebbe perfezionare questa amnesia. Oppure, in alternativa, così come si secretano i lavori di Expo, manco si fosse in un’economia di guerra, si secretino dopo un certo tempo anche le promesse, con apposito avviso: “Attenzione, questa promessa si autodistruggerà tra sei mesi”. Promesso.

14 commenti »

14 Commenti a “Expo, precari e tasse sulla casa, è in arrivo l’Ufficio Promesse”

  1. Egregio sig. Robecchi,
    siccome vedo dal colonnino del twitter che si diverte con LaCroce, mi permetto di segnalarLe le iniziative di tutela del lavoro di ImpresaOrante.org.

    da david   - mercoledì, 8 aprile 2015 alle 10:19

  2. Come sempre i tuoi articoli sono gradevoli e divertenti, ma negli stessi a volte ci si dimentica di qualche particolare e di qualche persona. Mentre leggevo speravo di trovare un nome, e di sentire come avresti giudicato il suo operato riguardo all’Expo, ma sono rimasto deluso. Il nome in questione è quello del sindaco Pisapia. Mi ricordo l’entusiasmo (anche mio malgrado non sono di Milano) quando fu eletto, proprio perchè speravo potesse prendere delle decisioni importanti, proprio in merito alla realizzazione dell’expo, e tutto quello che ne sarebbe conseguito (forse molti di quelli che lo hanno votato si aspettavano interventi più radicali proprio riguardo all’expo). Sarebbe stato utile avere un tuo giudizio, sapere da chi sta sul posto e puo vedere e tastare il polso della situazione, se quelle PROMESSE che lui aveva fatto in campagna elettorale sono state poi mantenute mantenute

    da domenico   - mercoledì, 8 aprile 2015 alle 11:36

  3. La promessa, e particolarmente quella di tipo elettorale, è un atto altamente creativo ed un valore fondamentale del mondo politico occidentale. Forse l’unico esportato con successo in tutto il resto del mondo.

    da Marco da Zurigo   - mercoledì, 8 aprile 2015 alle 14:11

  4. non avremo la legge sulla tortura ma – sostituito Lupi – il PdR vuole liberare un’altra casella in Finmeccanica

    da david   - mercoledì, 8 aprile 2015 alle 14:35

  5. E visto che siamo in tema, lascio qui questa chicca: http://pdmilano.net/new/expo/652-vivi-con-noi-expo-2015

    Avevano finito i set di pentole…

    da r1348   - mercoledì, 8 aprile 2015 alle 14:56

  6. Caro Domenico, penso che il peccato originale di Expo sia la faccenda dei terreni, comprarli dai privati (carissimi) invece di usare spazi pubblici fu la rapina primaria (Moratti/Formigoni/Penati). Credo che Pisapia si sia trovato la patata bollente per le mani e alla fine che sia quello che ha meno colpe. E’ vero: sarebbe stata molto (moltissimo) migliore l’idea esposta durante la sua campagna elettorale: un’Expo diffusa per la città e l’hinterland che valorizzasse luoghi, edifici, quartieri e lasciasse, dopo, una città migliore. Non gliel’hanno fatto fare, non so fino a che punto e fino a che punto invece avrebbe potuto impuntarsi. Però diciamo che dopo 10 anni di Albertini e 5 di Moratti, Pisapia è sembrato veramente una boccata d’ossigeno. Poteva fare meglio? Sì. Poteva andarci peggio? Sì anche a questo.

    da Alessandro   - mercoledì, 8 aprile 2015 alle 15:03

  7. Non c’è niente da capire: quando Renzi vuol veramente fare una cosa fa un decreto legge (Jobs Act) quando non la vuole fare un disegno di legge (scuola, reato di tortura).
    Oggi è giusto ricordare anche l’Ordine dei Medici di Genova, che ha dato solo sei mesi di sospensione al dott. Giacomo Toccafondi.

    da david   - mercoledì, 8 aprile 2015 alle 16:41

  8. Il Governo non ha nessun dubbio sulle qualità di De Gennaro, ha detto Matteo Renzi ad Arnaldo Cestaro.

    da david   - giovedì, 9 aprile 2015 alle 15:21

  9. Orfini resta della sua idea, ma non si vergogna più

    da david   - giovedì, 9 aprile 2015 alle 16:19

  10. Ogni promessa è debito si diceva una volta… Forse è proprio grazie alla fantasia governativa che il nostro debito nazionale continua a salire a velocità vertiginosa.!

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 10 aprile 2015 alle 01:21

  11. Com’è che per il direttore dell’ANAS (mai neppure indagato per i fatti di cui) il Governo non spende la retorica garantista spesa per il prefetto De Gennaro ? Verso gli azionisti ANAS non abbiamo responsabilità ?

    da david   - lunedì, 13 aprile 2015 alle 17:15

  12. il Corrierone contro il governo Renzi:
    http://www.corriere.it/foto-gallery/cronache/14_febbraio_07/lavori-eseguiti-terribilmente-male-168fda42-8feb-11e3-b53f-05c5f8d49c92.shtml

    da david   - martedì, 14 aprile 2015 alle 15:30

  13. Adesso ci vorrebbe un bel tuìt di Orfini

    da david   - martedì, 14 aprile 2015 alle 17:48

  14. Sbaglio o il virile coraggio e la maschia determinazione di Fabio Frainteso Tortosa si sono improvvisamente ammosciati?
    Secondo me a faccia scoperta non può più entrare da nessuna parte, altro che alla Diaz.

    da david   - mercoledì, 15 aprile 2015 alle 15:42

Lascia un commento