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Dai New Romantic ai Nudisti, tutti i raggruppamenti del Pd

Fatto050315Comprereste un’auto che per legge non potrete immatricolare? Probabilmente no, e vi capisco. E dunque stento a capire l’elezione di Vincenzo De Luca alle primarie del Pd in Campania, un candidato governatore che rischia di restare molto candidato e poco governatore, a meno che non si cambi una legge dello Stato, e la Severino diventi una legge ad Delucam. Dicono gli osservatori che ora si aprirà la battaglia e qualcuno si interroga su come reagirà il grande partito di Renzi alla nuova complicazione politica interna (traduco: una bella rogna). Naturalmente ci sono argomenti più interessanti delle dinamiche, alleanze, smottamenti e assestamenti tettonici all’interno del Pd, tipo l’avventurosa vita dei lamellibranchi o le corse dei cani, ma siccome ci sono movimenti in atto, conviene darne conto. Ecco una piccola summa. Pronti? Allacciate le cinture.
Civati – Battagliera corrente composta da Civati.
Bersaniani – Nobile pattuglia che un tempo gestì la Ditta prima dell’arrivo del nuovo CdA. Si dividono in duri e puri, dialoganti, vegani, animisti voodoo e post-prodiani (ma sono di più gli animisti voodoo, eh!).
Dalemiani – Pare ne siano stati trovati due nascosti alla Camera, ma si sono arresi quasi subito e nessuno si è fatto male. Si cerca attivamente un terzo disperso.
Giglio magico – E’ il il privé del Partito Democratico, il cuore del potere renziano. Ci stanno Renzi, Boschi e pochi altri, più un addetto che va ad accendere le luci a Palazzo Chigi alle sei del mattino.
Renziani ortodossi – Quelli che hanno fatto richiesta per il Giglio magico e aspettano in corridoio cercando di farsi notare dai talent scout del capo.
Catto-Renziani – Corrente nata da pochi giorni, capitanata da Graziano Delrio e Matteo Richetti, con aderenti devoti in egual misura al premier e alle sfere più alte dei corpi celesti. Una specie di baluardo di protezione del renzismo, organizzato per fronteggiare l’assalto dei nuovi arrivati, profughi di Scelta Civica, Cinquestelle delusi, varie ed eventuali. Hanno scelto il nome di Spazio Democratico, evidente omaggio al Signor Spock di Star Trek recentemente scomparso. Parola d’ordine: “Non siamo una corrente”.
Renziani di sinistra – A cavallo tra i renziani ortodossi e i catto-renziani, devono ancora trovare un nome alla corrente, e si tratta di una cosa urgente, perché renziani-di-sinistra farà certamente ridere anche loro che, essendosi scelti quel nome, devono essere assai spiritosi.
Renziani paritari – Si tratta di 44 deputati (tre quarti dei quali del Pd) che chiedono insistentemente più soldi pubblici per la scuola privata. Lo fanno firmando appelli, scrivendo articoli, esercitando pressioni e sono trasversali alle molte correnti. Sono laici e a-confessionali, se si esclude un dogma della loro religione: non leggere mai l’articolo 33 della Costituzione, specie nella riga che dice: “Senza oneri per lo Stato”.
Naturalmente mi scuso per la semplificazione. La situazione è in frenetico movimento, in ogni momento, forse addirittura mentre leggete queste righe, può nascere una nuova corrente, come i Renziani-new romantic (giacche con le spalline), i Renziani-nudisti (niente giacche) e i più impegnati Renziani per il liberismo corretto (Fernet). Resteremo sintonizzati e in attenta osservazione. Nel frattempo, ci piace salutare con una frase dell’amato leader: “Se vinco, il segretario del partito lo faccio io. Non soltanto le correnti spariscono, ma la prima corrente che sparisce è quella dei renziani”. Era il novembre 2013.

8 commenti »

8 Commenti a “Dai New Romantic ai Nudisti, tutti i raggruppamenti del Pd”

  1. per curiosità ho guardato su Wikipedia alla voce correnti del PD e ne sono uscite 23 + 4 ex correnti. I nudisti non sono stati ancora inseriti, del resto l’aggiornamento è al 7.2.2015,
    magari al prossimo 😉

    da paola   - giovedì, 5 marzo 2015 alle 12:47

  2. Bravo Robecchi, sublime riassunto. Grazie

    Imperdonabile però aver dimenticato la corrente trasversale alle correnti:le ladylike – nome del piffero cui spero lavoreranno – il cui obiettivo è cancellare lo stile Rosy Bindi. E non parlo del coiffeur

    da Anna Romanelli   - giovedì, 5 marzo 2015 alle 14:37

  3. E pensare che ora il PD ha aderito al Partito Socialista Europeo ma di socialista non ha proprio nulla, nemmeno una corrente.
    Nessun riferimento a personaggi storici (citano infatti Moro e Berlinguer come se fossero stati uguali) né tantomeno riferimenti di metodo politico (il riformismo del PD non è certo quello che ha permesso la nazionalizzazione dell’Energia elettrica o la nascita dello Statuto dei Lavoratori).
    Tutto il contrario del Socialismo Democratico.
    Poveri noi :(

    da Davide T   - giovedì, 5 marzo 2015 alle 15:06

  4. sarebbe molto importante capire cosa sia realmente successo al PD in questi ultimi due anni.Dalla segreteria Bersani, a voto dei 101, e al meteorite Renzi , oggi signore incontrastato. Grazie, buonasera.

    da gis   - giovedì, 5 marzo 2015 alle 20:46

  5. e mentre questi 44 si preoccupano delle private, segnalo che il terzo decreto attuativo del jobs act, art. 27, comma 2 lett. c) esclude espressamente dalla conversione a tempo indeterminato “i contratti stipulati con il personale docente ed ATA per il conferimento delle supplenze” nella scuola pubblica con tanti saluti alla Corte Europea.
    keep on swollowin’, PD

    da david   - venerdì, 6 marzo 2015 alle 12:16

  6. rectius swallowin’

    da david   - venerdì, 6 marzo 2015 alle 12:18

  7. Le primarie così come sono state manipolate dal PD nominato si sono evidenziate nel concreto dei veri tiri mancini ai danni della popolazione più debole del nostro Paese. Nella sostanza hanno reso possibile ai diversi partiti politici, notoriamente avversari, di far eleggere un proprio simpatizzante capo di quel partito. Mi pare una di quelle “str….te” che si sentivano nelle scenette del trio comico Trettré degli anni ’80. Ora rassegnamoci ad essere tutti renziani. Chi non salta renziano non è… Acc!… Non credevo proprio di ritrovarmi ad un punto avanzato della vita nel triste passato sociale che avevo da sempre cercato di migliorere con tutte le mie forze.. Saltiamo quindi uniti con la lingua a penzoloni… Non ci posso credere. Siamo tartassati e siamo felici. Abbiamo perso la garanzia dell’art. 18 e siamo felici. Saltano le aziende a ritmo continuo e siamo felici. L’euro si deprezza ogni giorno e ciò nonostante ci rende felici perfino il pensiero che incassiamo meno dalle esportazioni e paghiamo di più le importazioni… Una vera goduria!… Ora tocca alla RAI… Saltiamo, ragazzi, saltiamo… Le sorprese non sono finite. La costituzione, infatti, è lì che piano piano si sta cancellando nell’indiffenza generale…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 9 marzo 2015 alle 18:00

  8. Ricostituire il partito fascista e’ reato, potrebbe esserlo anche rifondare la DC ???? ;-)))

    da michele   - martedì, 10 marzo 2015 alle 13:37

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