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ott 14

Per pagina99, Piede Libero di oggi. Il potere non è House of cards

Narrazione di fiducia e speranza, parlantina sciolta e collezione di edificanti storielle. Bello, per carità, il parallelo tra l’iPhone e l’articolo 18. Suggestiva anche l’immagine dell’Italia come una macchina ammaccata che il carrozziere ci renderà aggiustata e lucida, la più bella del mondo. Affascinante anche la metafora dell’auto con la batteria scarica che ora il governo – invece di demolirla – ha cominciato a spingere verso sorti luminose e progressive. Insomma, bello il pop, la comunicazione, la “disintermediazione” (quel che un tempo era il vituperato vizio di mandare videomessaggi ai tg), la fiction. Ma poi arriva un signore per niente pop, il ministro dell’economia Padoan, e riporta tutti coi piedi per terra: la situazione è gravissima e la società è a rischio. Chissà forse dopo il sacrosanto appello “Beppe esci dal blog” è il momento di dire: “Matteo, esci da House of Cards”.

pagina99

1 commento »

Un Commento a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. Il potere non è House of cards”

  1. Temo che Renzi non uscirà mai dalla fiction perpetua che sta interpretando. Gli piace troppo l’apparire ed è maestro nell’intrigo propedeutico al potere reale e d’immagine che vuol perseguire a qualunque costo. Un ottimo alunno berlusconiano, insomma. Il TFR, per esempio, l’aumento a costo zero statale da farsi guarda un po’ con i quattrini dei lavoratori, che vuol fare credere essere invece un generooso apporto di sinistra al portafoglio operaio, oltre che distogliere l’attenzione mediatica dalle manovre occulte dell’accordo del Nazareno, dove a mio parere è stato partorito fra l’altro anche il progetto per l’abolizione dell’art. 18, è il classico pesciolino finto che gli serve per pescare quello vero. Sindacati, non abboccate anche voi all’amo renziano.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 2 ottobre 2014 alle 17:21

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