Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
mar
26
ago 14

Per pagina99, Piede Libero di oggi. Scuola: viva la riforma. Però

Mancano pochi giorni e poi sapremo quali clamorose sorprese ci riserverà l’annunciatissima, radicalissima, innovativissima (sorry) riforma della scuola. Dunque aspettiamo con ansia senza, pregiudizi e senza entusiasmi preventivi, con saggia neutralità. E però. Già. Però. Che i primi assaggi di quel che conterrà la riforma dell’istruzione in un paese laico vengano presentati dal ministro competente alla festa di Cl, davanti alla plaudente convention di un’associazione di stampo religioso, di più, una lobby di militanza religiosa, fa già un po’ impressione. Nel paese che vanta il più alto numero di talk show televisivi del pianeta, che ha decine di sale lussuose per le conferenze stampa, si toglie (parzialmente) il velo al monumento della riforma scolastica in un ambiente dove laicismo e laicità suonano come parolacce in chiesa. Bizzarro. O forse no. Aspettiamo, vediamo, valutiamo. Però.

pagina99

6 commenti »

6 Commenti a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. Scuola: viva la riforma. Però”

  1. Modello Tavecchio: sponsor privati e competitività

    da david   - martedì, 26 agosto 2014 alle 09:10

  2. Magari un bello scherzo da prete proprio dietro l’angolo …

    da Marco da Zurigo   - martedì, 26 agosto 2014 alle 10:13

  3. La scuola apre ai privati… Il governo vuole valutare gli insegnanti… Il governo in sostanza vuole imporsi… Se ne frega se il personale docente italiano é il meno pagato in assoluto… La ministra vuole pagare gli insegnanti in base alla valutazione… Chi valuta a questo punto? Il politico? In base a che cosa? Il preside? In base a che cosa? I genitori? In base a che cosa?… La valutazione deve essere fatta prima dell’inserimento del docente in ambito della scuola con regole trasparenti e uguali per tutti… La scuola privata non dovrebbe avere contributi dalla comunità carpiti iniquamente a famiglie che spesso non riescono nemmeno a pagare la retta per le scuole pubbliche frequentate dai figli.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 26 agosto 2014 alle 11:39

  4. Abbiamo una sinistra che detta legge ai sindacati… Vi rendiamo conto a quale livello di prepotenza siamo arrivati?… È il sindacato che fa? Stende il palmo della mano e pronuncia la storica puerile frase: glielo dico alla maestra!…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 26 agosto 2014 alle 11:53

  5. E’ dalla fine del secolo scorso, quando ministro era Luigi Berlinguer, che le riforme scolastiche e universitarie si fanno in sacrestia sotto la protezione del dio mercato, distruggendo quanto di “eccellente” c’è nel pubblico e consegnando al privato, spesso confessionale, il resto.
    Ora manca qualche ciliegina sulla torta ormai ben confezionata. Dobbiamo rilanciare campagne per la scuola, uguale per tutti e tutte, per il finanziamento dell’istruzione e della ricerca, per la libertà dell’insegnamento. Credo che ci sia tanto da fare da parte di genitori, associazioni laiche e quanti credono che la libertà si impari in una scuola libera, aperta a tutti/tutte al di là delle differenze economiche e sociali.

    da dada   - martedì, 26 agosto 2014 alle 13:21

  6. questa è fantastica: dal Corriere “Supplenti assunti ma senza cattedra fissa”

    da david   - mercoledì, 27 agosto 2014 alle 07:59

Lascia un commento