Si può pensare tutto il male possibile di Matteo Renzi, del presidente Napolitano di Berlusconi Buonanima e di tutti gli altri, compreso il droghiere che sbaglia il resto e il cretino che vi tampona al semaforo. Ma una critica, per essere credibile e magari condivisa, dovrebbe restare all’interno del sistema solare, o almeno della galassia. Quindi dire che Renzi e Napolitano sono “peggio di Pinochet”, come ha fatto ieri Beppe Grillo ha la stessa efficacia e la solida fondatezza di chi dice che giovedì ci sarà la fine del mondo, all’ora dello spritz. E’ che la politica è meglio maneggiarla con cura, come anche la Storia. Il rischio è di passare dalle pagine degli interni al colonnino di destra dei giornali on line. Ah, Napolitano e Renzi come Pinochet? Beh, sarà, ma il ghepardo che legge Shakespeare è più interessante.
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Stupito? Why? :-O
Solo chi non abbia idea di chi sia Beppe può stupirsi. Chi lo sa invece è passato dal mal di stomaco – e susseguente assunzione di Maalox – al sospiro di stanca rassegnazione. Rassegnazione al fatto che ormai simili sparate saranno ancora più frequenti, data l’esigenza di visibilità che anima il nostro Circolo Casaleggesi.
Non hanno altro da sparare, e lo spareranno fino ad esaurimento cartucce (loro) e palle (nostre).
da Enrico S. - lunedì, 4 agosto 2014 alle 14:21
Fa il paio con quanto detto da Zaia per l’esondazione a Refrontolo ( Veneto ) :” un altro Vajont!!!!
da miti feliciani - lunedì, 4 agosto 2014 alle 17:59
Fa il paio con quanto detto da Zaia per l’esondazione a Refrontolo :” un altro Vajont!!!!
da miti feliciani - lunedì, 4 agosto 2014 alle 18:00
Tutte le cose iniziano dallo stesso punto… Poi vanno avanti. Tutto sta a vedere a quale punto del loro percorso si fermeranno. Il traguardo ci dirà se saranno cose buone o se saranno cose cattive. Dove si fermerà, per esempio, il progetto sconosciuto, ma per questo motivo impunemente variabile in base alle convenienze dei contraenti, della coppia Berlusconi/Renzi?… Personalmente sento puzza di bruciato!… In questo momento gli italiani sono molto fragili, 43 % di disoccupazione giovanile, posti di lavoro a rischio ogni giorno, sindacati insicuri e sotto tiro. E poi, siamo in piena estate… Sono questi i momenti propizi alle politiche un tanto al kilo per trasformare in peggio le cose buone che abbiamo favorendo così singole personali ambizioni di potere e di ricchezza a scapito del popolo bue che, stremato dalle incertezze di vita, completamente disinformato, finge di accontentarsi della libertà rimastagli, peraltro di questo passo ancora per poco, di potere mettere i piedi a bagno d’estate.
da Vittorio Grondona - martedì, 5 agosto 2014 alle 09:07