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Beppe, Matteo, mi avete convinto. Voto Lista Tsipras (ecco perché)

Dunque, mi pare giusto dire per chi voto a queste europee. Per vari motivi. Il primo (copio la motivazione del mio amico Alessandro Gilioli) è una specie di questione di trasparenza: scrivo praticamente tutti i giorni, qui e altrove, anche e molto di politica, e mi sembra onesto dire prima da che parte sto. Non ho la pretesa di convincere qualcun altro, anche se credo che in una serena discussione tenterei di farlo, e questo è il motivo per cui non lo scrivo sui giornali coi quali collaboro, ma qui, in casa mia.
Voterò lista Tsipras per molti motivi e anche “nonostante” alcuni motivi. Eccoli.
Sono profondamente europeista, mi piacerebbe avere una vera Europa, con diritti comuni, un buon livello di welfare, un superamento delle logiche dell’austerità che ci hanno inchiodati qui (a noi, figurarsi ai greci o ai portoghesi) e un’attenzione per il lavoro, inteso come forma di dignità e non come forma di sfruttamento sempre più precario, flessibile e sempre più “variabile dipendente”.
Detto questo, so che molti, oggi, dicono che bisogna superare l’austerità. Ma lo dicono, appunto, oggi, mentre ieri mettevano  il pareggio di bilancio nella Costituzione, impedendo ogni politica keynesiana. Tante parole contro un fatto incontrovertibile.
In più, non mi piace la maschia contrapposizione in atto (in Europa) tra tifosi del rigore e fans della Troika e antieuropeisti (di cui molti in schifoso odor di nazismo). Non mi piacciono i populismi facili perché penso che il popolo sia una cosa seria. E per quanto riguarda l’Italia, trovo inadeguate sia le ricette di Grillo (che fatico a capire, peraltro), sia le ricette di Renzi (che capisco benissimo e non mi piacciono). In più, sono un po’ stufo di sentire veri conservatori (thatcheriani del settimo giorno, blairiani rinati e fuffa consimile) dare del “conservatore” a chi parla di diritti e spacciarsi per “progressisti” mentre vantano “profonde sintonie” con chi si sa bene.
Anch’io sono stufo – come molti, come credo tutti – di quella che si chiama “sinistra radicale”, delle sue stupidaggini e di certi suoi tic ormai insopportabili. Ma credo che se una forza europea di sinistra si affermerà e porrà delle basi per crescere potrà avviarsi finalmente un processo che ricominci a chiamare le cose col loro nome (sinistra la sinistra, destra la destra, mercato il mercato, diritti i diritti, furbetti i furbetti).
In Europa questo può succedere, in Grecia è già successo, qui vedremo.
So che la partita qui si gioca sulla soglia del quattro per cento e che quindi non si conquisterà il mondo e forse nemmeno un seggio. Ma credo importante che al parlamento europeo ci sia una voce, possibilmente forte e chiara, che dica che l’Europa così com’è stata costruita fino ad ora non va bene, danneggia i popoli, crea diseguaglianza e protegge solo gli interessi forti. Dunque io voglio un’Europa giusta, e non quella che c’è. Ma la voglio. Si dirà che è un voto di testimonianza. Mi va bene anche questo: tutto quel “vinciamo noi”, “no, vinciamo noi” che sento gridare in giro mi sa più di rissa machista che di politica, cioè vita, speranze e desideri.
Voto nel collegio nordovest, non conosco tutti i candidati, ma farò i compiti per tempo, e già so che Loredana Lipperini merita la mia preferenza, me ne restano due, posso farcela.
Aggiungo che votare con il proporzionale è una cosa che mi piace: posso votare un programma e persino un’idea senza farmi tante pippe “Se voto questo perde quell’altro”. Insomma, ho un solo voto, è il mio, e mi pare assai utile. Spero che la lista Tsipras superi la soglia di sbarramento. Se non succederà non mi metterò a lutto: meglio dignitosamente minoritari che maggioritari contro i propri principi e le proprie idee.

37 commenti »

37 Commenti a “Beppe, Matteo, mi avete convinto. Voto Lista Tsipras (ecco perché)”

  1. Quel che si dice una linea convinta
    http://www.milanoweekend.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/02/linea.jpg

    da david   - martedì, 20 maggio 2014 alle 18:02

  2. Perfetta sintonia con Alessandro. Siamo pochi? Permettetemi una battuta di Arbore: “meno siamo. Meglio stiamo”.

    da pablox   - martedì, 20 maggio 2014 alle 19:39

  3. …e dai Alessà! Posso dimostrarlo, non sono così filorebecchiano da non avere una mia idea: giuro avevo deciso di votare Lipperini da tempo, ho le mail scritte agli amici!

    da michelemà   - martedì, 20 maggio 2014 alle 19:54

  4. Perché non ti sei candidato tu? Se avessi …….anni di meno ti farei una corte spietata

    da Dbruni   - martedì, 20 maggio 2014 alle 19:57

  5. Comunque voto convintamente “Lista Tsipras”

    da Dbruni   - martedì, 20 maggio 2014 alle 19:59

  6. Grande Alessandro.
    Domenica (ri)comincia la nostra Lunga Marci, comunque vada con la “sogliola” (ma andrà bene, lo so: in fondo è un pesce stupido…). 😉

    da Luca   - martedì, 20 maggio 2014 alle 20:14

  7. Probabilmente voterò tsipras non vorrei sprecare il voto e fare il gioco di grillo. ciao Marisa Conti

    da marisa conti   - martedì, 20 maggio 2014 alle 21:32

  8. Condiviso sul mio profilo facebook. E altroche’ se cerco di convincere qualcuno a votare Lista Tsipras

    da Rossella   - martedì, 20 maggio 2014 alle 22:00

  9. Ci sono strade, persone, idee e pensieri. Elaborare lucide riflessioni, renderle semplici, attraenti, divertenti, non è facile. In ogni caso più semplice che entrare nel merito delle follie di questo mondo e di questo tempo sempre più disperato e vile. A te riesce bene l’uno e l’altro: la scelta lo dimostra, le tue ragioni lo spiegano. Un altro pezzo di strada insieme.

    da massimom   - martedì, 20 maggio 2014 alle 22:10

  10. il voto non mi interessa più fino a quando ci sarà una nuova sinistra che deciderà di lottare fuori dalla cabina elettorale, fuori dallo scranno in parlamento. E’ la prima volta in 40 anni che non voterò. Rimango ugualmente vivo e incazzato duro come un fabbro.

    da ribio   - martedì, 20 maggio 2014 alle 22:29

  11. Ale, si sapeva, e un pò sticazzi.

    Sono d’accordo sul fatto che è bellissimo votare col proporzionale. Ho ripostato il tuo requiem per l’italicum… Ma avrei apprezzato che tu dicessi chiaramente chi lo ha sventato (i 10 milioni che domenica voteranno per grillo).

    E te lo faccio notare perché credo che qualcosa di buono può nascere solo a sinistra, e perché vorrei fair play tra tsipras e grillo.

    da Cafe1979   - martedì, 20 maggio 2014 alle 22:47

  12. non ci fosse stata sta lista questa volta non avrei votato nemmeno io, invece ci vado a votare e spero pure in un buon risultato! (non avevo dubbi né sulla scelta di gilioli né sulla tua)

    da eve   - martedì, 20 maggio 2014 alle 22:53

  13. ps (dimenticavo! stavolta nemmeno dovrò turarmi il naso…

    da eve   - martedì, 20 maggio 2014 alle 22:54

  14. sono perfettamente d’accordo, aggiungo che queste sono elezioni importanti per l’Europa stessa e che condivido il piacere del voto con il sitema proporzionale, mi sento rappresentata…da Tsipras e dalla sinistra greca in questo momento… e non voglio essere espropriata anche del diritto al voto (conquista recente per le donne, tra l’altro) cosa che è accaduta con il porcellum
    nazionale…e poi a me quel democristiano di merda di renzi mi fa veramente orrore

    da milva   - martedì, 20 maggio 2014 alle 23:02

  15. Per la preferenza (Nord-ovest) posso suggerirti di studiarti la vita e le opere di Domenico Finiguerra, operoso e decennale sindaco di Cassinetta di Lugagnano? Si narra che vietando alcuni posti auto nei pressi di un lussuosissimo ristorante del suo centro storico fece scacco matto, recuperando alla cementificazione selvaggia da tangenziale demenza centinaia di ettari di suolo agricolo. Un genio, umilissimo. :)

    da paolo.tr   - martedì, 20 maggio 2014 alle 23:34

  16. molto d’accordo, e molto contento di leggere questo post. Per una delle 2 preferenze rimanenti… non posso che consigliare Alessandra Quarta. non solo per la quasi omonimia =) ma perchè è una giovane avvocatessa davvero piena di competenze e passione, attorno alla quale ha preso forma un progetto collettivo di moltissimi giovani, che credono in una rinnovata forza politica di sinistra.

    da dado   - mercoledì, 21 maggio 2014 alle 02:20

  17. Condivido in pieno Milva. Le tue riflessioni mi appartengono e sono felice di poter dare il mio voto senza la molletta al naso

    da Iside   - mercoledì, 21 maggio 2014 alle 05:54

  18. europeista, buon welfare, oltre l’austerità, il lavoro e la dignità, maschi contro maschietti, e il 4%.
    ottimo e abbondante.
    apro una parente. quanti di consensi femminili! chiusa la parente.
    primo passo: imparare a memoria gli alti ideali di cui sopra. secondo me sono tutti giusti.
    poi, quando non vi vede nessuno, nelle urne.
    tanto la coscienza è sempre stata complice, anche se è soggetta all’impurità cosmiche, mica vi ha mai rimproverato qualcosa.
    fate finta di niente e la mano, a vostra insaputa, raggiunge cinque stelle e trac.
    un bel respiro profondo prima di uscire.
    guardate fissi negli occhi chi vuole indagare dentro di voi per sputtanarvi. e se qualcuno insiste gridate: … chiiii? IOOOOOO!!!?…
    se vi si piegano le gambe consiglio la maria.

    da mario   - mercoledì, 21 maggio 2014 alle 07:08

  19. la maria, per il momento, è l’unica che non ha commentato. quindi non impazzite a cercare il suo scritto sopra

    da mario   - mercoledì, 21 maggio 2014 alle 07:10

  20. Ho sempre votato psr la cosidetta sinistra,questa volta voto 5 stelle ho conosciuto i alcuni candidati della mia circoscrizione elettorale al sud e posso assicurarti che sono giovani preparati che non voglionno uscire dall’europa ma cambiarla e non c’e’nessuna ombra di razzismo,molte volte si e’prevenuti con i candidari 5stelle io credo che meritino fiducia in virtu’snche delle battaglie chei in questo anno nel parlamento italiano hanno fatto con proposte alternative a questo modelli di sviluppo

    da maurizio   - mercoledì, 21 maggio 2014 alle 07:17

  21. Sandro bravo, semplice e sostanzialmente conciso.

    da giancarlo nostrini   - mercoledì, 21 maggio 2014 alle 15:03

  22. Condivido veramente tutto, tranne (ma forse capisco male?) una sottile venatura di compiacimento sul “voto di testimonianza”, che ha dato subito adito all’infelice commento: “meno siamo e meglio stiamo”. NO! Se siamo troppo pochi il nostro voto (e quindi anche il mio, naturalmente) sarà inutile, e staremo sicuramente molto peggio. Dobbiamo convincere il più possibile, non accontentarci di aver fatto una scelta coerente con i nostri principi.

    da adelina   - mercoledì, 21 maggio 2014 alle 16:54

  23. Concordo pienamente…a quando Robecchi in parlamento?

    da Roberto   - mercoledì, 21 maggio 2014 alle 20:25

  24. Mi auguro di superare il 4% e posso dirti un paio di nomi da aggiungere alla Lipperini? Nicolò Ollino, Daniela Padoan, Alfredo Somoza, ma vanno bene tutti, basta che ce la facciamo!

    da Fernanda   - mercoledì, 21 maggio 2014 alle 23:47

  25. Beh dai, alzi la mano chi è sorpreso… Scelta perfettamente coerente tra l’altro: Tsiparas è effettivamente quello che più ti si avvicina ideologicamente, quanto meno da quello che traspare dai tuoi scritti.
    Ammetto di essere stato anch’io attratto da Tsiparas, ho perso speranza però quando ho visto chi si è tirato in barca qui in Italia: la solita sinistra, quella della Sinistra Arcobaleno e di Rivoluzione Civile, con i suoi micro-partiti e le sue divisioni ideologiche incomprensibili, che ancora si ostina a non voler superare i propri egoismi nonostante i segnali chiarissimi che sono arrivati dall’elettorato nell’ultima decade. Mi dispiace ma da me non avranno più nessuna carta in bianco.

    da r1348   - mercoledì, 21 maggio 2014 alle 23:47

  26. ma…meno siamo e meglio stiamo????
    non si tratta di essere duri e puri mi sembra, queste divisioni sono idiote e rispondono perfettamente alla logica del “divide et impera” che storicamente ha prodotto i fallimenti dei “meno”.

    più siamo, anche se sparsi tra 5 stelle e tsipras, l’importante è che si combatta per un’Europa dei diritti e non della finanza.
    Per favore!!! ancora lì a farci la guerra tra noi quando ci stanno sputtanando le sovranità e soprattutto le costituzioni, con i diritti tanto faticosamente guadagnati con il sangue??

    Ne siamo degni? rimettiamoci in carreggiata, solo facendo fronte comune, anche con quei “poveracci” che votano per lo schieramento minoritario opposto. (i 5 stelle hanno sempre dichiarato che avevano necessità di avere fiducia verso chi faceva proposte, per riconoscere fiducia, non sono “separati” a priori.

    Buon voto.

    da Claudia   - giovedì, 22 maggio 2014 alle 06:04

  27. Lipperini brava bella e buona. Ma ci va poi a Strasburgo e Bruxelles, su e giù con le valige, e partecipare alle commissioni…la vedo così innamorata del suo lavoro e della sua vita “qui” in italiuccia nostra!

    da donella   - giovedì, 22 maggio 2014 alle 08:32

  28. mi permetto di commentare il post di robecchi rubando da un commento chiaro, e che condivido, della rete nazionale noisaremotutto.org

    Il 25 maggio saremo chiamati a rinnovare il Parlamento europeo. Elezioni che, nella retorica politica mainstream, dovrebbero certificare il fatto di vivere in una comunità politica sovranazionale. Pur imperfette, le elezioni dimostrano il carattere tutto sommato democratico delle istituzioni europee, tali per l’appunto perché suffragate da continue tornate elettorali. Il Parlamento europeo è l’unica istituzione europea che viene eletta tramite il voto. Tale istituzione non ha potere di proporre leggi, decreti o politiche d’indirizzo per la Commissione europea, cioè l’organo esecutivo della UE. Il Parlamento non ha, quindi, lo stesso ruolo che riveste nei singoli contesti nazionali. Non è, cioè, un organo legislativo. Nonostante ciò, tramite l’elezione, cioè la certificazione popolare degli equilibri politici esistenti, dovrebbe avvenire la composizione della Commissione europea. Altro errore. La Commissione, unica istituzione pesante della UE (la BCE, pur essendo una istituzione UE non è vincolata politicamente alle istituzioni), capace di imporre le politiche economiche nei contesti nazionali, non viene nominata in base agli equilibri politici usciti fuori dalle elezioni. Infatti, a differenza dei contesti nazionali, non è il Parlamento che elegge un suo governo, ma questo viene nominato da una riunione dei Primi Ministri degli Stati aderenti. Il trattato di Lisbona infatti afferma che il Consiglio Europeo (cioè la riunione dei Primi Ministri) dovrà tenere conto dei risultati elettorali, ma senza che questi costituiscano un impedimento alle proprie decisioni. Il parere del Parlamento non è cioè vincolante.

    Alle prossime elezioni due sono i candidati forti, e cioè gli esponenti del Partito Popolare e del Partito Socialista. I primi candidano Jean Claude Juncker, i secondi Martin Schultz. Siccome però la formazione della Commissione non dipende dalle elezioni, questa verrà formata da un accordo fra Stati. Siccome sulla figura di Martin Schultz pende il veto di Angela Merkel, l’unico candidato possibile, che sarà il prossimo presidente della UE, e che dunque formerà la Commissione e la guiderà, sarà Juncker, il candidato del PP.

    Dunque, ancor prima di sapere quale sia l’esito elettorale, e qualsiasi parere potrà produrre il Parlamento europeo, questi eleggerà un governo già designato. Già oggi sappiamo chi sarà il prossimo presidente della Commissione UE, cioè dell’istituzione che ha il potere di decidere sulle politiche economiche degli Stati appartenenti alle UE. Oltretutto, il Parlamento non avrà alcun modo modificare, integrare o migliorare il lavoro della Commissione, che è in tutto e per tutto slegata da ogni rapporto di fiducia con quel Parlamento e nominata tramite accordi politici determinati dalla voce dello Stato economicamente più forte della UE.

    L’inutilità di queste elezioni e degli organi che queste vanno ad eleggere è fin troppo palese. Non è il Parlamento europeo il luogo dove portare la lotta di classe. Il Parlamento europeo, così come la Commissione, sono istituzioni da abbattere, irriformabili perché essenza stessa di un potere economico che maneggia altrove le leve di comando. Chiamano Parlamento un organo che non ha niente a che vedere con i Parlamenti nazionali. Continuare a cadere nel gioco delle formalità borghesi non farà altro che alimentare le ragioni della nostra sconfitta.

    da bart   - giovedì, 22 maggio 2014 alle 12:31

  29. giusto BART, per questo non mi farei venire il mal di testa a chiedermi chi (quale persona) eleggere.
    se hanno un senso residuo queste elezioni è quello di delegittimare + possibile l’attuale esecutivo italiano.
    sperando che grillo non abbia ragione quando dice che il movimento serve a fermare le proteste.
    altrimenti il prossimo weekend tutti a casa. così si gonfia prima e + forte la protesta.

    da mario   - giovedì, 22 maggio 2014 alle 15:18

  30. Mi dispiace abbia dato adito a interpretazioni tristi e negative la mia battuta riciclata da Arbore. Preciso che, come Alessandro, non baratto i miei ideali con un posto nella piazza più trendy del momento. Per essere più chiaro: non voto un movimento che ha avuto bisogno di fare un referendum per decidere della sorte dei migranti…

    da pablox   - giovedì, 22 maggio 2014 alle 21:58

  31. Nella tua circoscrizione è candidato Domenico Finiguerra. Ottima candidatura.

    da Pietro Del Zanna   - venerdì, 23 maggio 2014 alle 08:04

  32. grazie alla disastrosa serie di “scelte coerenti con i nostri principi” ci siamo beccati 20 anni di Berlusconi, spero di non doverne subire altri 20 di Casaleggio-Grillo. Per fortuna e molto probabilmente morirò prima.

    da Gianni   - venerdì, 23 maggio 2014 alle 18:19

  33. Voto lista tsipras perché gli mi hanno deluso!!!

    da Daniela   - venerdì, 23 maggio 2014 alle 21:21

  34. VOTO LA LISTA TSIPRAS PERCHè è RICCA DI PERSONE CHE HANNO DATO LUSTRO AL NOSTRO PAESE IN TUTTO IL MONDO, MA SOPRATTUTTO HA IN TSIPRAS, UNA PERSONA CON LE IDEE CHIARE MA SOPRATTUTTO DI SINISTRA.

    da Armando Bianco   - venerdì, 23 maggio 2014 alle 21:43

  35. non capisco se dici di non capire bene “le ricette di grillo” perche’ non ti informi e perche’ invece le giudichi “inadeguate” senza averle comprese? Capisco che tanti in italia abbiano pregiudizi perche’ siamo 70mi al mondo per liberta’ di stampa, quindi c’e’ chi lavora per creare pregiudizi verso il m5s, ma al giorno d’oggi ci vuole poco a informarsi e le idee del movimento 5 stelle non sono nemmeno tanto complesse. Si spera alla portata di chi si propone per commentare fatti politici.

    da alex   - sabato, 24 maggio 2014 alle 18:25

  36. ” se dici di non capire bene “le ricette di grillo” perche’ non ti informi ”
    perchè non ha senso sprecare tempo a leggere il programma per le elezioni EUROPEE di un tizio che dice apertamente che userà il voto ESCLUSIVAMENTE a fini di politica interna? QUando Grillo dice “se vinciamo se ne devono andare Napolitano e Renzi”, il programma europeo è “dell’Europa non me ne può fregare di meno”, c’è poco da discutere.

    da giovanni   - domenica, 25 maggio 2014 alle 00:40

  37. Posso suggerirti la notav Nicoletta Dosio?

    da santino bonfiglio   - domenica, 25 maggio 2014 alle 16:52

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