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feb 14

Per pagina99, Piede Libero di oggi. Vittorio Barbablù

Vittorio Feltri ha detto la sua sul processo per l’omicidio di Meredith Kercher. Sostiene che non c’è il movente: “Non ha senso incriminare Sollecito, perché doveva farlo?… Aveva una fidanzata bellissima… va a scopare questa qui che non era neanche eccezionale?”.
Insomma, la vittima non era abbastanza bella da giustificare l’omicidio. Ben pensata.
Non è la prima volta che Vittorio Feltri si occupa con tatto e misura di donne uccise in Italia. Scrisse in novembre a proposito di femminicidio: “128 donne massacrate sono in assoluto troppe, ma su 60 milioni di italiani statisticamente sono pochissime”.
Una questione statistica, insomma, sulla quale si potrebbe obiettare. Per esempio, sempre su 60 milioni di italiani, un Vittorio Feltri pare moltissimo.

pagina99

5 commenti »

5 Commenti a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. Vittorio Barbablù”

  1. Feltri è ormai alla disperata ricerca di un po’ di attenzione.

    da r1348   - venerdì, 28 febbraio 2014 alle 13:06

  2. ci fosse solo feltri di troppo insulso…

    da nik   - venerdì, 28 febbraio 2014 alle 13:17

  3. “moltissimo”?????????????????????????????
    Troppo, eccessivamente troppo!… come dire che, forse non sai bene quello che dovrebbe starci in questo mondo, però sai con certezza quello che non dovrebbe.

    da Tiziana   - venerdì, 28 febbraio 2014 alle 13:44

  4. Anche su 7 miliardi di donne e uomini 1 Feltri è eccessivo

    da Gianluca   - venerdì, 28 febbraio 2014 alle 13:55

  5. La “fortuna” di chiamarsi Vittorio. Chi nasceva durante il fascismo fino all’inizio della guerra civile dell’ 8 settembre 1943, come fu il caso mio ed anche quello di Vittorio Feltri, aveva sulla testa l’incubo dei genitori per la scelta del nome. Per prenderci o per passione a molti nati in quell’epoca nefanda veniva imposto il nome di Benito, di Romano… Nomi in sostanza che piacevano al Duce… Caro Feltri, l’abbiamo scampata bella, mi sembra!… A parte questa innocente ironia sui nomi, io penso che in Italia qualsiasi delitto sia veicolato subito dai media verso il più probabile facile indiziato, il solito “maggiordomo” per continuare nell’ironia. Dopo tanti anni ed un processo di appello di assoluzione io penso che qualche dubbio sul caso di Meredith Kercher sia abbastanza ammissibile da parte di un profano che in sostanza deve stare ai “detti” e fidarsi comunque della Magisgtratura. Vediamo cosa deciderà la Cassazione. Feltri, come al solito fa la sua parte ben studiata di giornalista “fracassone” per tornaconto mediatico… Fa audience, per capirci, come i plastici di Bruno Vespa e le inchieste della TV spazzatura.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 1 marzo 2014 alle 03:08

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