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Trent’anni senza Beppe Viola. Un maestro. Ecco la sua figurina

"Sono stato assunto in Rai dopo aver risposto negativamente alla domanda: lei è comunista?". Di tutti quelli che ci mancano, di quelli che ci hanno insegnato a scrivere anche se non li conoscevamo di persona, di quelli che sapevano cucinare una battuta come si deve, lui è quello che manca di più. Beppe Viola moriva trent’anni fa nella sede Rai di Milano, chino sulla macchina da scrivere. Faceva il giornalista sportivo nel tempo libero. Di lavoro, invece, giocava ai cavalli, mangiava, beveva, scriveva canzoni insieme al suo amico Enzo Jannacci, collezionava mal di testa e colesterolo, tirava tardi la notte, scriveva libri e racconti e altre cose le raccontava a voce, e viveva come un uomo libero, così libero che gli funzionava il cervello. Enorme battutista, filosofo da bar, mirabolante paroliere di canzoni (Quelli che…, Vincenzina), consulente per il dialetto milanese (Romanzo Popolare, di Monicelli), collaboratore di Linus… basta, la finisco qui. Prima di mettermi a dire che a quei tempi là Linus era Linus, e Milano era Milano e persino il calcio era più calcio di adesso. E, insomma, questo qui è uno che mi ha anche insegnato a scrivere, e a ridere, e a fare quello che faccio. Ciao Beppe. Beccati sta figurina e se mi capiti in sogno dammi un cavallo alla terza corsa. Non uno dei tuoi, uno che vince!

FIGU – Album di persone notevoli. Un programma di Alessandro Robecchi e Peter Freeman. Produttore esecutivo: Erica Vitellozzi. In redazione: Cristiana Turchetti, Paolo Zappelloni, Paola Ippoliti. Stagione 2009-2010, Rai Tre.


14 commenti »

14 Commenti a “Trent’anni senza Beppe Viola. Un maestro. Ecco la sua figurina”

  1. Bravo Robecchi, un ricordo di un giornalista dalla poliedrica attività (anche autore di cabaret, attore a tempo perso e milla altre piacevolissime attività)oltre che bravo, ironico ed intelligente e con un tono sempre sdrammatizzante che ci ha lasciato troppo presto e del quale sento ancora di più la mancanza ogni volta che lo rivedo nei vecchi servizi televisivi…tempo fa c’era Beppe Viola con Mario Poltronieri, insieme ad altri vecchipiloti della MIlle Miglia che parlavano a tavola delle loro gesta in quella corsa (quella vera, ovvio) con un tono amabilissimo tanto che, così abituato come sono ai servizi esagitati di oggi, quasi quasi non credevo che questi pezzi di giornalismo calmo, pacato ed ironico fossero mai esisiti (ed io che ho 51 anni sa quanti servizi di quel genere ho visto, eppure mi era quasi passato di mente)…

    da Paolo Carlesi   - mercoledì, 17 ottobre 2012 alle 08:57

  2. Scusi Robecchi, ma vorrei aggiungere due cose di Beppe Viola: cio’ che lei diceva nel suo commento (mangiava beveva mal di testa colesterolo) lo si si è sempre dedotto fin da quando in Rai fu introdotto in pianta stabile il colore, grazie al quale paonazzo del suo volto da solo esprimeva tutto un mondo…la seconda è il più bel commento calcistico che abbia mai sentito, ogni volta che ci penso mi scappa da ridere come la prima volta e che cito ogni volta che posso…riguardava Lo Sciagurato Egidio rossonero (Calloni): “Al diciottesimo azione pericolosa del Milan ma Calloni sventa la minaccia!”. Una battuta così ti scotenna ferocemente! Io non so cosa farei per essere un dissacratore come Beppe Viola. Mi manca tanto!

    da Paolo Carlesi   - mercoledì, 17 ottobre 2012 alle 09:13

  3. Io non ho mai amato il calcio. Quando qualche volta in passato mi capitava di accompagnare un famigliare allo Stadio non vedevo l’ora che la partita finisse. Non mi piace l’euforia incontrollata delle folle spettatrici in quanto potrebbe al limite diventare perfino pericolosa. Ho visto perfino “seri” papà picchiarsi a seguito di divergenti opinioni sulle “azioni” di partita dei loro figlioli in campi di calcio amatoriali messi a disposizione per il divertimento dei ragazzi… Beppe Viola aveva un modo personalissimo di raccontare gli avvenimenti e all’occasione lo ascoltavo sempre molto volentieri e compiaciuto. Grazie ad a.r. per averlo ricordato con questa magnifica “figu” in questo anniversario. Un personaggio come lui oggi manca davvero nel mondo dello spettacolo televisivo, del giornalismo e (simpaticamente) della “vita spericolata”…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 17 ottobre 2012 alle 09:59

  4. quelli che si ricordano di Beppe Viola, oh yeah
    :-)
    (e quelli che hanno in casa il vero Linus, Gandini e OdB…)

    da Giuliano   - mercoledì, 17 ottobre 2012 alle 10:05

  5. Scusi Robecchi, apprezzo molto i suoi articoli ma non ho ben capito la battuta su Linus (di cui ho la collezione completa dal 1983 ad oggi).
    Secondo lei dovrebbe uscire oggi con le stesse strisce, pur stupende, degli anni ’70 ?
    Nel panorama generale dell’editoria italiana mi sembra una rivista, non solo di fumetti, di ottimo livello.
    Non mi pare di avere mai visto su altri giornali/riviste italiani Doonesbury, Dilbert, Calvin and Hobbes, Bloom County etc…

    da walter_66   - mercoledì, 17 ottobre 2012 alle 21:11

  6. posso rispondere io? quando vedo il Linus odierno in edicola mi viene da piangere. L’ho sfogliato, ogni tanto lo guardo; e poi lo rimetto a posto.
    Se la collezione di Walter parte dal 1983, c’era ancora OdB e Gandini era ogni giorno nella sua libreria di via Verdi.
    PS: Schulz è morto nel 2001, se non ricordo male; e Watterson ha smesso di disegnare Calvin e Hobbes da più di dieci anni.
    Il nuovo Linus forse è facebook, per chi si accontenta.

    da Giuliano   - giovedì, 18 ottobre 2012 alle 08:36

  7. Ciao a tutti,

    mi sento comunque di spezzare una lancia in favore di Linus..
    la mia collezione inizia dal 1980, è vero, Pazienza non c’è più, OdB ci ha lasciato, Watterson ha smesso, i vecchi Opus sono reperibili solo negli USa e BC manca da morire.
    E’, comunque, sempre l’unica rivista di fumetti che pubblica gente come RAlf Koenig (le rivisitazioni della bibbia e della vita di San Paolo sono grandissime), fumetti come Dilbert e ancora l’evergreen Doonesbury.
    non avrà la forza rivoluzionaria degli anni settanta ma come si dice a Milano..piuttosto che niente è meglio piuttosto…
    alba

    da alba   - giovedì, 18 ottobre 2012 alle 12:49

  8. Vedo che l’accenno a Linus ha creato qualche risposta. Spiego meglio. Il Linus di quegli anni non era solo un ottimo giornale di ottimi fumetti (che in parte è rimasto, grazie ai fumetti). Era il Linus dell’inserto “politico” creato da OdB. Era il Linus di Pazienza, di AlterLinus, di sperimentazione, di anni furibondi e dolorosi (ma anche bellissimi, sarà perché avevo 30 e passa anni di meno…), anni in cui “ideologia” non era una parolaccia, in cui la parola “lotta” non faceva storcere il naso alla sinistra e dove noi piccolini imparavamo a scrivere e a leggere con spirito critico con la stessa buona lena con cui tiravamo i sassi o occupavamo il liceo. Scusate le scemenze nostalgiche. Il fatto che oggi sia un buon giornale di fumetti non cambia nulla. Le persone che fanno Linus oggi sono in qualche caso anche quelle che lo facevano ieri (penso alla mia amica Stefania, che è una grande) e dunque la polemica non è diretta al Linus di oggi, o almeno non solo. Ogni giornale racconta i tempi che attraversa (A/traversa, qualcuno ricorda?) e attraversare i tempi di oggi non è facile per nessuno… Ecco.
    a.r.

    da alessandro robecchi   - giovedì, 18 ottobre 2012 alle 13:52

  9. perfetto, Robecchi… Linus, che ha ormai quasi cinquant’anni, è stato una finestra aperta su un’infinità di cose, si leggeva il giornale e veniva voglia di continuare, di cercare, di informarsi. Non erano solo fumetti, Snoopy che legge l’inizio di Guerra e Pace (eccetera) è l’opera di qualcuno che ha letto, che ha studiato, che si è informato, che ha trovato delle cose belle e che ha il piacere di trasmetterle anche agli altri che non le conoscono.
    C’erano tanti altri bei giornali di fumetti in quegli anni, è stata la stagione d’oro del fumetto, ma Linus era un’altra cosa.
    (forse poteva succedere perché noi non vivevamo con le cuffie nelle orecchie?)

    da Giuliano   - giovedì, 18 ottobre 2012 alle 15:22

  10. Grazie Robecchi per la precisazione.
    Mi ha fatto piacere e mi trova d’accordo il commento di Alba, un’altra rara “collezionista” ed appassionata di un giornale che abbastanza pochi (purtroppo) conoscono.
    Auguro a Giuliano di imbattersi in qualche fumetto, su Linus o altrove, che lo riporti alla sua stagione d’oro.

    da walter_66   - giovedì, 18 ottobre 2012 alle 20:59

  11. Già che ci siamo, “riprendiamola in mano, riprendiamola intera, riprendiamoci la vita, la terra, la luna e l’abbondanza”. Riprendiamoli quegli anni meravigliosi. Anni di Linus ed Eureka, e del meraviglioso Eternauta. Di Zagor e Tex (per me più il primo del secomdo), Alan Ford e l’Intrepido…..

    da paolo stradi   - venerdì, 19 ottobre 2012 alle 14:41

  12. giusto, erano diversi gli anni ma soprattutto era diversa la sinistra…
    alba

    p.s.: uh l’eternauta!

    da alba   - domenica, 21 ottobre 2012 alle 14:50

  13. @ alba…se ti può interessare è stata pubblicata l’anno scorso la storia completa, in un meraviglioso volume, per la 001 Edizioni. E visto che siamo in argomento non dovresti farti sfuggire pure CONTRATTO CON DIO – LA TRILOGIA di Will Eisner (Fandango Libri) : arte pura

    da paolo stradi   - domenica, 21 ottobre 2012 alle 18:13

  14. Grazie, da integrare con articolo di Gianni Mura:
    http://www.minimaetmoralia.it/?p=9850

    da cristina2807   - lunedì, 29 ottobre 2012 alle 15:03

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