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La nostra piccola Guernica

Posteggiare la Jaguar al posto del disabile, e poi, quando quello chiama i vigili, aspettare che posteggi lui, scendere, procurarsi un oggetto aguzzo, chinarsi dopo aver guardato di qua e di là e tagliargli le gomme. Ecco: se riuscite a immaginare qualcosa di più stupido e cattivo vi danno la tessera onoraria del PdL. Ora, naturalmente prendersela con il bucatore di gomme Antonio Piazza, presidente dell’Aler (edilizia residenziale) di Lecco (PdL, appunto), sembra troppo facile. Troppo facile: la stessa cosa che dicevamo ieri di Franco Fiorito, tritatore di fatture. Troppo facile, bersaglio grosso, come sparare sulle ambulanze. La stessa cosa che potremmo dire dei consiglieri comunali che si inventano una casa lontana per farsi rimborsare i chilometri di viaggio, oppure del farmacista di Sciacca nominato presidente di un parco una settimana prima che l’ente parco venisse istituito. O ancora del deliberare 800.000 euro di spese alle 23.40 del trenta agosto, dieci minuti prima di dimettersi (23.50 dello stesso giorno) come ha fatto il presidente della provincia di Trapani Girolamo Turano (Udc). O ancora, e ancora, e ancora… basta sfogliare la margherita delle cronache locali, il rosario dei piccoli e grandi scandali, la miserabile cronistoria contemporanea del Paese. Certo, il presidente dell’ente di nomina politica che buca le gomme al disabile è imbattibile, sembrerebbe una barzelletta di Berlusconi. E il bello è che è una barzelletta di Berlusconi. Proprio come tutto il resto. Un impasto mefitico e a volte esilarante (se non siete il disabile, il precario espulso per far posto alla fidanzata del presidente, il contribuente truffato, il fruitore di servizio tagliato…) di impunità e arroganza, di giustificazioni puzzolenti, di facce come il culo, che rappresentano il sottoprodotto culturale di vent’anni di cultura dell’impunità.
Ora, chi legge questo giornale sa che la facile retorica sulla casta non ci piace. Che il grido ottuso del “non se ne può più”, per quanto innegabile, andrebbe un po’ articolato o almeno declinato politicamente. Che l’enorme vaffanculo grillino non ci convince almeno quanto la trita retorica che recita “né di destra né di sinistra” (che in italiano significa “di destra”). Ma insomma, se il motore dell’incazzatura generica e anche un po’ qualunquista ha ogni giorno a disposizione così tanta benzina, gentilmente fornita dalle gesta di cotanto potere e sottopotere, come fermare la marea? E soprattutto, perché fermarla?
Quando gli ufficiali nazisti videro Guernica, chiesero a Picasso: “Questo l’ha fatto lei?”. E Picasso rispose: “No, questo l’avete fatto voi”. Perfetto. Allo stesso modo se domani si deplorerà che qualcuno abbia messo mano ai forconi, non bisognerà andare a chiederne conto agli incazzati, agli umiliati, ai depredati, agli offesi, ma rivolgersi gentilmente ai signori Piazza, Fiorito, Polverini, Turano e agli altri migliaia e migliaia di campioni che hanno fatto saltare il tappo. Perché alla base di comportamenti tanto smaccatamente e arrogantemente criminali c’è una cosa sola, la vecchia massima del Marchese del Grillo: “Io so’ io e voi nun siete un cazzo”. E noi, che per storia e cultura stiamo dalla parte di chi “nun è un cazzo”, non vorremmo un domani trovarci a deplorare contriti un tragico passare alle vie di fatto,  che forse in altri luoghi, in altre latitudini, in altri contesti meno ottenebrati, sarebbe già avvenuto.

8 commenti »

8 Commenti a “La nostra piccola Guernica”

  1. Hai proprio “dipinto” perfettamente la nostra tragica, devastante realtà…infinita tristeza, ma anche tanta tanta rabbia!

    da raffaella   - giovedì, 4 ottobre 2012 alle 10:49

  2. finchè ci saranno quelli che li hanno votati ci saranno loro. e, se anche non dovessero esserci loro, ci saranno dei perfetti sostituti. berlusconi ha fatto molti più danni di quelli che si palesano attraverso i rappresentanti del popolo. berlusconi ha geneticamente modificato il popolo. e ci vorranno molte generazioni prima di una nuova generazione di persone civili. e molta, molta istruzione.

    da mic   - giovedì, 4 ottobre 2012 alle 11:11

  3. Uno dei tuoi (consentimi il tu) migliori pezzi che ho letto da quando ti seguo. Complimenti!

    da Giancarlo   - giovedì, 4 ottobre 2012 alle 18:11

  4. No, davvero, la prima “notizia” credevo l’avessi inventata, estremizzando un poco un atteggiamento comune, quello dello scarso rispetto delle regole, soprattutto se sono regole di rispetto degli altri… guardando il tg3 delle 14.20, l’ho sentita per davvero! Ma non è possibile!! Io che sono portatrice di handicap, lieve, quasi invisibile, forse invisibile, e che per questo mi viene negato il riconoscimento della mia laurea, dei miei corsi post universitari e mi si “declassa” dal ruolo di docente a quello di assistente amministrativo, io, non credevo a quello che hai raccontato!!!! Beata ingenuità, eh? del resto, noi “nun semo un cazzo, loro so loro”.
    Robecchi, davvero, mi fai ridere, più di una volta, ehi, nel senso più che positivo!

    da Tiziana   - giovedì, 4 ottobre 2012 alle 19:32

  5. La notizia è davvero incredibile. Secondo me è la cartina tornasole del modo di pensare di molti appartenenti alle fasce più esageratamente facoltose di questo paese. Questo signore che gira in jaguar si è sentito vittima di un sopruso, ed ha agito di conseguenza, come farebbe qualsiasi disperato in cerca di cibo per i figli affamati. Questo episodio lo considero emblematico e molto prossimo a tutto quello che viene detto da questi signori, quando dicono che la bassa produttività è tutta colpa dei lavoratori che si mettono in malattia per andare a vedere la partita della squadra del loro padrone, quando dicono che le leggi troppo garantiste sul lavoro hanno danneggiato l’economia del paese e hanno penalizzato la piena occupazione. Robecchi questi signori sono davvero incazzati!!! Ha ragione sto tizio di lecco: c’è chi fa di peggio….

    da Giovanni   - giovedì, 4 ottobre 2012 alle 20:08

  6. Come notizia fa talmente schifo che ci vuole un genio come Robecchi per riuscire , nonostante tutto, a strappare un sorriso.

    da ignazio042   - giovedì, 4 ottobre 2012 alle 20:20

  7. Spariti gli ideali si fa strada la fame incontenibile di ricchezza ad ogni costo. La mala politica è uno degli strumenti idonei a smorzare l’insano appetito. Basta farsi nominare fingendosi servo fedele ed il gioco è fatto. Una volta passata la soglia del non contare niente, magari rischiando un poco (ma poco) di galera, il politico disonesto si trova finalmente nella condizione massimale del Marchese del Grillo.. Per lui anche il disabile è un nemico che può disturbare la sua presunzione di privilegiato sociale e quindi non esita a “tagliargli le gomme”… Anche quelle della vita se si rendesse necessario per il bene suo personale portafoglio… Insisto: preferenze!… preferenze!… Diamoci da fare per riprenderci il principale scopo costituzionale delle elezioni democratiche… Senza di esse non c’è scampo, ci ritroveremo ala guida gli stessi soggetti che ci hanno portato a questo livello di schifo politico nazionale. Dietro l’angolo, poi, c’è il pericolo di un “Monti bis”.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 5 ottobre 2012 alle 08:37

  8. Fiorito sta per ora dentro. Se non avesse come avvocato Taormina (detto Della Pena Massimo o Massimo Della Pena) già starebbe fuori. Piazza fa parte proprio di quella razza che sta fuori, cinica, arrogante, truffaldina, falsa, opportunista, tutti in fila per trovare posto nell’unica casa comune che li accoglie a braccia aperte. Però poi si lamentano se la magistratura gli morde il culo. In un’altra situazione simile, verificatasi circa un anno fa, la povera vittima lasciò un foglio sul vetro del Suv del debosciato: ti sei preso il mio posto, perché non ti prendi anche la mia malattia?
    Purtroppo abbiamo una Guernica giornaliera, questa anche europea, che è lo specchio dei tempi. C’è da tagliare? Tagliamo i fondi al Programma Erasmus e così i paesi come l’Italia, insieme all’Italia, cancellano i fondi da dare all’Europa con la scusa della crisi e dalla prossima settimana il programma va in deposito. Tutti a casa. L’unico modo per fare dei cittadini europei, quelli di oggi e di domani, una speranza per i giovani, con una cultura dei popoli, contaminati e tanto tanto giovani. Ora sempre più incazzati, depredati, derubati dei loro sogni. Grazie anche a Piazza e a tutti i Fiorito del c…o.

    da Edoardo   - venerdì, 5 ottobre 2012 alle 15:36

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