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ott 12

Attenzione! Ecco una cosa seria. Su la testa (in alto a sinistra)

Due o tre cosette (semi)serie su una cosa (molto)seria. Durante l’estate qualche chiacchiera con qualche amico che stimo mi ha informato di uno strano progetto. Fare un gruppo di pressione che dicesse alle forze di sinistra di questo Paese che ci sono delle questionmi che gente come noi non considera troppo negoziabili, né troppo soggette a scambi. Un "gruppo di pressione" si è detto. Il cui nome dice molto: Su la testa! Con allegata spiegazione per i più pigri: L’Italia ricomincia da te.
Settimana dopo settimana, aggregando e interessando gente come noi, è cresciuto, ha messo in fila dei punti, ha elaborato una specie di programma. Come noi chi?, direte. Ecco: gente che desidera cambiare questo paese e trasecola vedendo invece la deriva in atto. Gente chiaramente orientata a sinistra insoddisfatta della politica della sinistra, che non ha ambizioni politiche nel senso di cariche o medagliette da appuntare alla giacca, ma che è stufa di sentirsi impotente, che ha qualche idea e voglia di dirla. E magari (ma sì, fa’ vedere che abbondiamo!) con l’ambizione di vederla realizzata. Raramente (veramente quasi mai) firmo appelli o petizioni e solitamente rifuggo dai gruppi organizzati. Se faccio un’eccezione questa volta è perché spero (e credo) che sia davvero una grossa eccezione. Non solo alle mie abitudini, ma anche all’andazzo generale.
Il documento da cui si parte contiene proposte concrete, sulle quali sono totalmente d’accordo. In più, stimo e conosco molte delle persone che hanno avviato questa proposta, un elenco di promotori, diciamo così, un gruppo che può forse davvero fare un po’ di pressione. E in più, mi piace l’idea di costruire dal basso, di pensare e proporre, e qui tutti possono farlo. Tutto quesdto lo trovare su ricominciadate.it. Fateci un giro, aderite se volete, e parliamone. O meglio, parliamone sul blog di su la testa, che accoglie proposte e dibattiti, chiarimenti, adesioni e contributi.
Alle persone che hanno messo in piedi tutto questo va il semplice e sentito grazie che si deve di solito a quelli che si muovono mentre tutto pare immobile o peggio. A quelli arrivati e che arriverranno, e sono già un bel po’, un altro grazie. Io ci sono.
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12 commenti »

12 Commenti a “Attenzione! Ecco una cosa seria. Su la testa (in alto a sinistra)”

  1. Certo ..hai ragione..perché no? Sono interessata ma titubante…quante volte abbiamo provato? Anche fb ogni tanto si é prestato a diventare gruppo di pressione politico! Comunque tira una brutta aria, bruttissima, poco lavoro, molte tasse, la sensazione che questi tecnici non stiano facendo un gran lavoro, ma come alcuni dicono non aiutano la ripresa…certo…hai ragione..bisogna fare qualcosa e non abbattersi..ma non é facile! Ho letto il programma o le proposte , alucne, non tutte :-), mi piacerebbe anche parlare del testa,entombiologico e dell fine aiuto, un campo dove svolgo un po di volontariato, proprio in nome di quei valori della sinistra che sono in noi e non solo fuori di noi…insomma..certo ..hai ragione.. Condivido.. Non si puó pensare di essere d’accordo proprio su tutto.. Insomma.. Anch’io ci sono.

    da Giulia   - sabato, 13 ottobre 2012 alle 17:28

  2. C’è una disperazione diffusa. Parlando con amici di varia estrazione politica, avverti che si portano appresso un senso di nausea di quanto ci è successo negli ultimi anni, e la frustrazione per il presente con un governo che manganella studenti, pensionati ed operai e tratta con i guanti bianchi politici, alti burocrati, poteri forti, interessi tutelati da ingombranti protezioni politiche (vedi Mediaset).
    E poi ti trovi con un organismo geneticamente modificato (PD) ed il resto di una sinistra frantumata, priva di carisma, senza un progetto minimo condiviso.
    Come alzare la testa in alto a sinistra? Verso quale sinistra? Con chi?
    Saluti
    COSMA

    da Cosma Di Leone   - sabato, 13 ottobre 2012 alle 17:30

  3. Bisogna che anche noi, se vogliamo rimettere in sesto il campo progressista, diventiamo un po’ pragmatici; come il cancelliere Kohl che, di fronte alle solite lamentele sugli americani, tagliò corto dicendo: “Bene, gli americani saranno pure quello che dite voi, ma sono gli unici americani di cui disponiamo…”.
    Anche l’attuale sinistra è l’unica sinistra di cui disponiamo e, come si dice a Milano, piuttosto che niente…. meglio piuttosto!
    Faccio gli auguri a tutti i partecipanti a questa nuova iniziativa.

    da saro grassi   - sabato, 13 ottobre 2012 alle 20:00

  4. No Saro Grassi,
    La sinistra va ricostruita, ci vorranno anni (financo, nella disponibilità peggiore, decenni!) per avere una forza di sinistra che valga davvero questo nome in Italia, che abbia più numeri, che sia capace d’incidere fattivamente nella realtà politica. La sinistra in Italia è stata divisa da chi s’è fatto beffa della “questione morale” berlingueriana. La questione morale, una questione non più attuale secondo una dichiarazione inquietante di tempo fa dell’onorevole Violante. Pazzesco!!!
    Ad oggi, non c’è impronta che incida profondamente in una direzione specifica, laica e mirante alla tutela dei diritti fondamentali, si sta andando alla deriva sempre più; ed io sono per la dignità dell’ideologia: o so va a destra o si va a sinistra; non si possono più confondere. Basta con l’entropia degli ambigui retori, diavoli folletti!
    Oggi c’è un pensiero unico omologante a livello generale, che è diventato il senso comune: un sistema di pensiero antiquato e suicida perché tendente alla distruzione non alla coesione fra genti diverse.
    Il Pd è un cesso in proposito perché mal si distingue dal Pdl: non ha idee in una viva direzione di difesa dei diritti; li ha difatti smantellati tutti quelli fondamentali del lavoro in questi anni grazie ai suoi inciuci, e ora è inerte (salvo che per lo spettacolino delle primarie) come una medusa spiaggiata. Dobbiamo aspettare ancora, dici? E chi ancora? Bersani, forse? Vendola? Renzi?
    Ma fammi il piacere: siamo sempre lì inchiodati nell’agenda di D’Alema, l’uomo che è seduto lì da decenni, eppure dice “di non essere attaccato alla poltrona.” Pazzesco!!!!!

    Saluto di conseguenza con piacere qualsiasi iniziativa che porti all’unione e alla ridefinizione delle componenti di una nuova sinistra dignitosa e coraggiosa e determinata allo scopo, ma prima devo leggere bene perché sbirciando i punti qua e là mi son persa e ne ho letti taluni un po’ messi lì (tipo: “ricerca libera”… bisogna parlarne, secondo me, perché la ricerca libera significa tanta roba che mica è tutta positiva nell’ambito della sperimentazione scientifica, ad es., ma anche artistica direi). Ma, ripeto, non ho avuto tempo di leggere, sono giustificata nel caso.

    In Bocca al Lupo a tutti noi, allora! Partiamo una buona volta in qualche progetto collettivo trasversale, essia! Bisogna darsi una mossa data bene, casomai era meglio partir prima! A la revolution en Italie… urrà!

    Allons enfants à la Bastille…

    da ab   - sabato, 13 ottobre 2012 alle 23:12

  5. E per chi si è stancato di essere numero? Costruire dal basso non mi appare semplicissimo perché chi sta appena appena più in alto del basso guarda solamente più in alto, mai sotto… e le questioni più complesse si tende a parlarne dopo, più in là… insomma…magari fare un gruppo di pressione! ma dove ognuno si senta, davvero, cervello pensante non numero…belle parole..eh!?

    da Tiziana   - domenica, 14 ottobre 2012 alle 07:36

  6. C’è un geroglifico egizio, che informò l’Umanesimo fiorentino tramite Marsilio Ficino, perfetto per dare l’idea del principio di proporzione in natura ricordatomi da Tiziana:
    “Ciò che sta sotto è come ciò che sta sopra”.
    Guardate un albero, ad es.: cresce in alto se e solo se ha un’equivalente massa di radici… un equilibrio fisico, per così dire, necessario per progredire, crescere in salute. Un rapporto di forze, non una corrispondenza univoca causa-effetto!
    Analogamente nel mondo delle idee: allorché la cultura degli uomini rompe tale principio di equilibrio fra forze, il rapporto tra fisico e morale salta e la sproporzione (il max dei mali nelle società) si fa sovrana generando guai a ondate che si autoalimentano.
    Questi legami che ho descritto sopra derivano da una visione scientifica del mondo, sperimentabile da tutti nella nostra vita materiale e spirituale.
    Tutti abbiamo esperienza del fatto, ad es., che per saltare in alto occorre prima potenziare il corpo scendendo in basso; in profondità, verso la gravità.

    da ab   - domenica, 14 ottobre 2012 alle 08:10

  7. Scusami ab,
    lungi da me voler instaurare una polemica a due. Volevo solo precisare che il mio non era un invito a riciclare chi si è già riciclato ampiamente e in più occasioni: non sei l’unica ad averne pieni i cabasisi dei balletti e delle indeterminazioni.
    Ma, nella certezza che ci vorranno tanti anni per riparare i danni degli ultimi decenni (che hanno visto un abbassamento anche del livello cognitivo) mi chiedo se sarà possibile e giusto, nelle more dell’attesa, fare a meno di tener presente che il PD, comunque, esiste e rappresenta ancora un quarto dell’elettorato che il “progetto collettivo trasversale” dovrà incontrare.
    Quanto alla presa della Bastiglia … speriamo che ce l’abbiano lasciata una Bastiglia da prendere e non l’abbiano trasformata (come a Parigi) in un grande ospedale, magari della fondazione Maugeri!

    da saro grassi   - domenica, 14 ottobre 2012 alle 08:35

  8. Scusami, non avevo capito bene Saro.
    Ho pensato che tu dicessi: meglio il ‘piuttosto’ (l’esistente massa proteiforme del Pd) che il ‘nulla’ che ha da venire.

    Quanto al finto fronte di sinistra capeggiato dal Pd, te lo dico io come sta, se lo si vuole incontrare davvero (intendo, l’establishment): la carta una e trina (Pd, Sel, Psi… chiaro? I cracsiani, proprio!) ci sottolineano non ha continuità con Monti. bene, dico io.
    Tutti a dire all’unisono: ha vinto Vendola!
    Manco per idea, dico io: ha vinto sempre D’Alema, che vuol rimporsi da vero ossessivo nelle istituzioni post Monti, la politica sua tornerebbe così sovrana.
    Ma fanno finta che sia una concessione a Vendola, cosicché Vendola si sentirà costretto a concedere qualcos’altro ancora alla linea bersaniana (che è poi sempre quella dalemiana), credendo d’aver ottenuto autorevolezza sul tavolo. Un delirio di ominicchi, direbbe Sciascia.
    L’unico che salvo della sinistra attuale è Ferrero, che seguo con interesse come la Federazione della sinistra tutta ma purtroppo la democrazia si conta sui numeri… E l’elettorato piddista che ancora sostiene il Pd è compromesso parecchio col sistema di merda attuale.

    Quindi, ci vuole un’unione aggregante di forze attive; e non è un’idea nuova, ma della buona tradizione.

    da ab   - domenica, 14 ottobre 2012 alle 09:38

  9. Non ho avuto ancora tempo di informarmi sulla questione. In via di principio sono d’accordo con chiunque tenti di cambiare in meglio le cose incominciando dai più deboli, avendo comunque presente che la base del diritto e della serenità è l’amore per il prossimo… E noi siamo il prossimo di chi ci sta a fianco. Le cose non vanno bene soprattutto perché la società si è trasformata in avidità personali influenzate dalla mala informazione e dalla mala politica. Riempirsi quotidianamente la bocca della famiglia di stile cristiano e poi nella pratica penalizzarla con provvedimenti cravattari, non mi sembra il modo migliore per aiutarla. Prendiamo per esempio l’ultima manovra di questo imposto governo del menga: lo zuccherino amaro del punto in meno sui redditi (irpef) bassi è una beffa truffaldina. Lo Stato ri riprenderà indietro il tutto con gli interessi in quanto ha nel contempo previsto la modifica scriteriata in basso delle riduzioni in generale, dell’aumento della franchigia per le spese sanitarie, dell’aumento definitivo delle accise sulla benzina , dell’aumento dell’IVA. Io penso che prima di alzare la testa sarebbe opportuno incominciare ad analizzare meglio cosa c’è nel basso… Giù la testa e poi… su la testa!… E giù bastonate elettorali!…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 14 ottobre 2012 alle 10:25

  10. Fatto! io non semtterò mai di provarci e crederci nonostante tutto. Con lo schifo che mi circonda da anni qualsiasi iniziativa di questo genere è una boccata d’ossigeno.

    da maria   - lunedì, 15 ottobre 2012 alle 09:01

  11. e va bene, riproviamoci . Siamo in una situazione disastrosa e non starò qui a ripetere i motivi, le cause perchè le conosciamo tutti ( chi più chi meno ).Non è facile ricredere in un movimento collettivo quando il collettivo è stato fatto a pezzi e siamo tutti un pò depressi, delusi, distaccati, schifati . Ma forse , con questo atteggiamento, facciamo solo il gioco di chi ha voluto avere un popolo sfiancato, stanco e distaccato dalla politica. riprovamoci allora. confrontiamoci. la strada è tutta in salita ma forse, come Sisifo, l’unica cosa che possiamo fare è rirpenderci il masso sulle spalle e continuare il cammino. Insieme.

    da roberta   - lunedì, 15 ottobre 2012 alle 21:40

  12. That’s the best answer by far! Thanks for contrtibuing.

    da Zariel   - domenica, 28 ottobre 2012 alle 03:55

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