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Voi siete qui – Se le strade fossero in discesa

Parlare di meritocrazia in un paese che vanta tra le sue eccellenze Sergio Marchionne è come organizzare un mondiale di scacchi tra babbuini: una cosa abbastanza insensata. L’ultima uscita del “vero socialdemocratico” (cfr: Fassino) che guida la Fiat, cioè l’attacco a un concorrente capace di vendere macchine in tutta Europa e nel mondo, è più comica che paradossale. Credevamo che Marchionne fosse un grande sostenitore del liberismo e del mercato, ed eccolo invece invocare una “razionalizzazione” del mercato dell’auto in Europa. Tradotto in italiano: implorare che francesi e (soprattutto) tedeschi facciano e vendano meno macchine. E’ come se un maratoneta si appellasse al giudice di gara per chiedere che i concorrenti corrano con la suocera in spalla, e giustamente il commissario europeo per la concorrenza non gli ha nemmeno risposto, affidando la questione al suo portavoce, che gli ha signorilmente riso in faccia (“Le intemperanze di Marchionne”…). Insomma. Prima era colpa della Fiom. La Fiom venne cacciata con un referendum-ricatto e ora nello stabilimento modello de-fiomizzato si va allegramente in cassa integrazione. Poi fu colpa della crisi e del mercato, ma intanto i concorrenti vendevano più macchine di lui. Allora fu la volta dei concorrenti: come si permettono di produrre e vendere, addirittura di fare una politica dei prezzi? Dove credono di essere, su un libero mercato?  Ora, immaginiamo lo staff di Sergio Marchionne al lavoro per elaborare altre ardite teorie. Tipo prendersela con le strade: “Se fossero tutte in discesa le nostre macchine andrebbero meglio!”. Oppure con le curve: “Se non ci fossero potremmo fare a meno del volante!”. Aspettiamo con ansia, certi che qualche colpevole si troverà. Al momento, Marchionne guida la Fiat con esiti disastrosi da sette anni, l’unico segno più che si ricordi è quello delle sue stock options. E questo sarebbe niente, se non dovessimo anche sentirci recitare ogni giorno come il rosario la ridicola tiritera sulla meritocrazia.

13 commenti »

13 Commenti a “Voi siete qui – Se le strade fossero in discesa”

  1. Vero Robecchi!

    da Tarkus   - domenica, 29 luglio 2012 alle 10:33

  2. Alla baracconata del primo show di Renzi con Civati a fare i dj sul palco a Firenze (ProssimaFermataItalia), sfilarono i vari piddisti in carriera. Andai il sabato pomeriggio per vedere che aria tirava, non nascondendo un esplicito scetticismo.
    Fra i vari personaggi, vidi tra la folla anche Scalfarotto al quale chiesi perché dichiarasse la sua stima a Marchionne. Mi rispose con due occhi sgranati: “Ma vuoi scherzare? E’ un grande imprenditore che ha risollevato un’azienda destinato al fallimento!”
    Se questi sono i giovani volti del PD, i miei scetticismi sono più che fondati.
    L’analisi dell’aria presa a campione nella Stazione Leopolda dette subito questi risultati laboratoriali: mefitica. Ma la consapevolezza collettiva, si sa, ha tempi lunghi da morire e se fotte dei dati.

    da ab   - domenica, 29 luglio 2012 alle 12:40

  3. In questi gorni in cui al nostro attuale governo affamatore spetta anche l’audace compito di mandare al creatore più anziani improduttibili possibile, operazione nascosta fra l’altro dall’euforia delle Olimpiadi di Londra, e dalle fiction di origine tedesco/americano che “rompono” quotidianamente in TV, si è venuto a sapere che, probabilemente su richiesta di una nuova ennesima fiducia all’inciucioso parlamento italiano, passerà il disposto che vieterà ai medici di base di fare prescrizoni per farmaci di marca. Sarà consentito solo il farmaco “equivalente” o meglio, come lo definisce lo scienziato ricercatore Silvio Garattini, il farmaco “simile” all’originale. E’ superfluo dire che “equivalente” e “simile” sono termini che non corrispondono in nessuna lingua del pianeta ad “uguale”. Secondo il nosto Stato imposto, quindi il vecchietto ed il malato in generale, costretti alla mutua nonostante la super tassazione cui sono assoggettati i loro già miseri introiti, saranno obbligati a curarsi col medicinale di Stato, peraltro nemmeno garantito dai rispettivi medici di base… E la chiamano libertà… Mi viene in mente quando per risparmiare, qualche tempo fa avevo ingenuamente acquistato nastri per stampanti “equivalenti” agli originali. Risultato almento il 50% mi crearono problemi che non solo resero inutili i risparmi, ma mi procurarono effettivi gravi danni economici e di tempo. A questo punto temo proprio che l’ideatore di una così straordinaria proposta, in questo caso davvero “uguale” all’idiozia più consumata, sarà condannato dalla giustizia divina dell’al di là ad ingoiare senza sosta per l’eternità quintali di “principi attivi”, previo aggiornamente ai tempi moderni dei gironi del virtuale inferno dantesco… Pure il principio attivo delle auto Fiat è simile alle auto di altri paesi, ma l’evidenza ci conferma che al confronto le rispettive produzioni originali non sono “uguali”. In tutti i casi non è colpa dell’operaio che esegue, ma del dirigente che predispone ed ordina… A volte con caparbia prepotenza…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 29 luglio 2012 alle 14:43

  4. Mi è rimasta in macchina mentale un particolare a completamento della frase: “…ad ingoiare senza sosta per l’eternità quintali di “principi attivi”, “mescolati al fango”…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 29 luglio 2012 alle 14:49

  5. Scopone scientifico

    E’ noto che Sergio Marchionne e Sergio Chiamparino si trovassero, nei loro rarissimi momenti di tempo libero, a giocare a scopone scientifico.

    Che l’abbia persa Chiamparino Mirafiori in una giocata azzardata?

    E’ un’ipotesi che circola, ma i bene informati la smentiscono: Chiamparino non ha mai azzardato niente! Ha pianificato tutto per bene, Marchionne che scappa a Detroit e lui alla Fondazione San Paolo. Lo scopone scientifico lo continuano a fare, questi due buontemponi, in una saletta riservata di Wall Street.
    7 bello!

    da Skorpio Rosso   - domenica, 29 luglio 2012 alle 16:20

  6. Il problema di Marchionne non è la VW che fa prezzi scontati per macchine di qualità, il problema è che le macchine che costruisce costano troppo rispetto a quello che valgono. Qui Landini non c’entra niente. Le macchine Fiat le abbiamo sempre pagato di più al loro valore: prima finanziando con i soldi pubblici le perdite dell’Avvocato e poi comprando la 500 che valeva duecento. Sembra che la lobby dei dentisti, in profonda crisi, abbia chiesto alla Fiat di fare ruote quadrate previo finanziamento sottobanco dell’investimento. Sembra che con la ruota quadrata salti qualche ponte e qualche dente di più.

    da Edoardo   - domenica, 29 luglio 2012 alle 16:38

  7. Il problema più significativo della Fiat è che non ha classe… produce in definitiva un buon prodotto, ma non lo rende gradevole nelle forme e nei piccoli particolari. Inoltre gli operai sono dei numeri. Degli schiavi ai quali si concedono solo le briciole. Le innovazioni sono un costo inutile per il suo a.d. soprattutto in un momento di crisi dove non può più contare sui finanziamenti consistenti dello Stato italiano. La VW, per citare un esempio di concorrenza fruttuosa al nostro marchio di (ex) industria nazionale, ha coinvolto nella produzione e nella gestione aziendale il personale, ricicla i vecchi motori utilizzandoli in altre tecnologie, ricorre all’energia alternativa, paga bene gli operai con gratifiche anche straordinarie… Marchionne si sogna tutto questo abituato com’è a pensare solo al suo tornaconto personale umiliando nel contempo i dipendenti con stipendi da fame e turni di lavoro massacranti. Infine i sindacati. Non andare d’accordo in alcuni casi è un fatto normale, altrimenti ne servirebbe uno solo, il problema è che diventa sempre più difficile organizzare chi è sgretolato moralmente e fisicamente dal ricatto della perdita del posto di lavoro, ricatto peraltro agevolato con evidente compiacimento da un governo tecnico di emeriti ricchi “buontemponi”… Chiedo scusa a “Skorpio Rosso” pe avergli rubato questo attributo veramente azzeccato…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 30 luglio 2012 alle 10:33

  8. occhio alle querele dei babbuini!!!
    mica per altro, sono permalosissimi e hanno dei canini lunghi mezzo metro…

    :-)

    da giuliano   - lunedì, 30 luglio 2012 alle 19:10

  9. Liberista e meritocratico con il c… degli altri 😉

    da L' Alligatore   - martedì, 31 luglio 2012 alle 21:20

  10. Pare che prima di dimettersi il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, abbia nominato alcuni nuovi politici nell’amministrazione che fino a ieri dirigeva. Un segno dei tempi?… Un segno di democrazia?… Un segno di buon comportamento?…Probabilmente sì visto che ha potuto farlo nel nostro Paese. Un Paese dove dopo gli 80 anni di età è estremamente difficile rinnovare il permesso per governare un’auto, mentre è dannatamente più facile governare addirittura uno Stato. Forse dipende dal fatto che per guidare un’auto sono necessari capacità e riflessi personali di un certo rilievo, mentre per “guidare” uno Stato basta avere un nome celebre, conosciuto, di ricca casta. La capacità e i riflessi ce li mettono gli interessi politici di un parlamento scandalosamente “inciucioso”, le banche, le lobby segrete degli affari particolari che normalmente definiscono ogni volta a spese della società supertassata. Per queste ultime categorie di persone la strada è sicuramente in discesa. Per il resto degli italiani, invece incomincia la salita… Una salita la cui percorribilità è stata sconsideratamente permessa a caro prezzo sociale, manco fosse gloriosa e ambita (sic) come quella statale dello Stelvio, dove a partire dal 2013 per salire i 48 tornanti lungo il versante altoatesino dell’omonimo passo bisognerà pagare il pedaggio.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 1 agosto 2012 alle 09:22

  11. La discesa sfrenata di Nichi Vendola verso lo scudo crociato è davvero incomprensibile per la mia limitata fantasia. Addio Vendola!… Controlla i freni, almeno, perché oltre lo scudo c’è il baratro del Vaticano e se non riesci a fermarti in tempo vi cadi dentro pari pari come vi è caduto il PD al termine del suo lungo occhettiano cammino. Capisco che sia difficile essere coerenti con le buone idee originali quando all’orizzonte si prospettino potere e quattrini. Da Vendola però un salto così squalificante non me lo sarei aspettato. Non sono del suo partito, ma mi dispiace ugualmente per la sinistra. Sbarramento al 5% è la solita bubbola data in pasto all’ingenuità generale delle masse. Basta infatti andare a genio al partito che statisticamente raggiungerà sicuramente quella percentuale, essere ammesso in coalizione con esso ed il gioco è fatto anche se si rappresenta solo un singolo signor ignoto. I Radicali, quali iscritti ai gruppi Pd nel 2008, ed anche altri, ne sono un esempio… Inoltre, se si vince, si acquisisce pure l’idiozia del premio di maggioranza (verifica in proposito la legge truffa del 1953)… L’importante è entrare in Parlamento, poi… Le coalizioni si dovrebbero fare dopo le elezioni, quando cioè si sarà dimostrato di avere raggiunto la percentuale dei consensi previsti. In questo caso la percentuale dello sbarramento calerebbe di brutto nelle condizioni della ipotetica nuova legge elettorale.
    Oggi è il 2 agosto, ricorrenza della strage del 1980 nella stazione di Bologna, peraltro ancora avvolta nel mistero più assoluto… Dedichiamo un momento di riflessione al tragico evento perché è importante non dimenticare…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 2 agosto 2012 alle 10:00

  12. si può dire che marchionne è un cretino ?!

    da michele   - giovedì, 2 agosto 2012 alle 10:03

  13. In quegli anni era facile accendere la tv e rimanere affranti per le notizie da paese mediorientale. Quella della strage di Bologna fu terribile perchè colpiva tutti: donne, bambini, vecchi, stranieri, di altre regioni, tutti. Quella di Brescia fu mirata, vigliacca e infame: colpiva i lavoratori, la gente indignata che tentava una reazione. Bisognerebbe sempre ricordare e raccontare. Mi unisco a Vittorio.

    da Edoardo   - giovedì, 2 agosto 2012 alle 16:29

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