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Marchionne minaccia la FIOM: “Il 1 maggio lo faremo in Serbia”

Festa dei lavoratori in tono minore, ma secondo l’Istat la festa dei disoccupati sarebbe affollatissima – Crisi a Milano nonostante l’Expo: assume solo la ‘ndrangheta

Oggi, primo maggio, si è svolta in tutta Italia la festa dei lavoratori. Molte le iniziative in varie città, ecco la cronaca dei fatti più salienti.
Torino. Secondo la proposta Marchionne, il primo maggio va celebrato su tre turni di lavoro, senza intervalli, con riduzione della pausa mensa e obbligo di straordinari per donne e bambini. In cambio, sostanziosi investimenti e rilancio dell’orgoglio Fiat: nella grande fabbrica torinese gli operai potranno svuotare i posacenere dei Suv americani della Chrysler. Cisl e Uil hanno già firmato per il bene del Paese. Ai tentennamenti della Fiom l’azienda ha risposto con la consueta disposizione al dialogo: “O firmate anche voi o il Primo maggio andiamo farlo in Serbia”.
Roma. Il ministro del lavoro Sacconi, deciso a partecipare alla grande kermesse per la festa dei lavoratori, ha sbagliato piazza ed è finito nel mezzo delle celebrazioni per la beatificazione di papa Wojtyla. Il suo discorso ha avuto accenti lirici e intensi, specie nel passaggio dedicato ai “papi stranieri che vengono qui a sottrarre lavoro ai papi italiani”. Linciato dalla folla, le sue reliquie saranno esposte in San Pietro nel corso di una toccante cerimonia.
Milano. Primo maggio di festa anche per Batman, il figlio del sindaco Moratti. Chiuso nella sua Bat-caverna costruita abusivamente ha organizzato un lungo corteo (circa quattro chilometri e mezzo) dalla piscina al salotto. Poi, tutti in motorino fino in cucina, dove si è tenuto il comizio finale, molto applaudito da Robin e Cat-woman.
Firenze. Il modernissimo sindaco Matteo Renzi ha arringato i cittadini via Facebook con un ispirato discorso in difesa dei diritti dei lavoratori. In particolare, ha parlato dei lavoratori americani e giapponesi che festeggiano il primo maggio a Firenze e rischiano di trovare chiusi i negozi Vuitton. Ha dunque annunciato la precettazione dei lavoratori del commercio, condotti sul luogo di lavoro su speciali autobus piombati e costretti a cantare “Meno male che Renzi c’è”.
Arcore. Nell’intento di “superare gli stanchi riti della sinistra”, come ha detto nel suo comizio il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il corteo di minorenni che si è snodato dal mausoleo della villa di Arcore alla sala del bunga-bunga ha assunto le sembianze del trenino. Le ragazze non hanno però rinunciato a vestire la tenuta di lavoro, autoreggenti bianche e tanga in filo interdentale. Nessun incidente, se si eccettua l’intossicazione da colla del ragionier Spinelli che ha dovuto leccare e sigillare 4.673 buste contenenti denaro contante.
Rho-Pero. Giornata di intensi festeggiamenti nei cantieri dell’Expo milanese. Ai responsabili delle ditte appaltatrici sono giunti preziosi regali: teste di cavallo nel letto, lettere minatorie e buste con proiettili. “Nel nostro territorio – ha detto il presidente della regione Roberto Formigoni – sappiamo costruire modernità senza dimenticare le antiche tradizioni”.

5 commenti »

5 Commenti a “Marchionne minaccia la FIOM: “Il 1 maggio lo faremo in Serbia””

  1. Ma non è una guerra. E’ una spedizione militare umanitaria.
    Non è stato solo un matrimonio. E’ stata la prova generale del vero evento del secolo: l’ unione di Barbara e Pato.
    Non è una beatificazione. E’ una gigantesca raccolta fondi.

    da gianguido mussomeli   - domenica, 1 maggio 2011 alle 10:24

  2. Una commessa di un negozio di Milano ha scritto: “molte sere finiamo dopo le 21:00, torno a casa e mangio alla 22:00, mio marito e i figli stanno davanti la televisione e mangio da sola. Non ho più un weekend con la famiglia perchè il sabato e la domenica lavoriamo. Le festività non le passo più con i miei. Non esistono più festività libere come il 1° novembre, il 7 e l’8 dicembre, il 6 gennaio , il 25 aprile, il 2 giugno, 15 agosto e pasquetta. Ora anche il 1° maggio la festa dei lavoratori”. Dove stanno tutti quei difensori della famiglia tradizionale cattolica che si strappano i capelli per ogni libertà individuale da aggiungere e non da levare? Il tessuto sociale di questo sgangherato paese si stà sfilacciando sempre più. Il settimo giorno si riposò anche Lui, il Padreterno. A quella povera madre non è concesso. La farei santa, la farei.

    da EDOARDO   - domenica, 1 maggio 2011 alle 11:01

  3. Fantastico Robecchi!
    Auguri a tutti.

    da Tarkus   - domenica, 1 maggio 2011 alle 11:48

  4. Una panoramica interessante in giro per l’Italia, Paese che sempre di più rappresenta il teatrino comico del mondo. Un fantastico Paese dei balocchi dove sulla pelle dei poveracci si divertono alcuni furbi balordi che hanno saputo manovrare la fortuna personale senza il minimo scrupolo umano.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 3 maggio 2011 alle 09:28

  5. “Nel nostro territorio – ha detto il presidente della regione Roberto Formigoni – sappiamo costruire modernità senza dimenticare le antiche tradizioni”.

    La sottolineo perché è un capolavoro. Tra ciellini e leghisti, tradizione è solo queste qui…(la büsecca la comperano in Romania, la polenta si fa col granturco del Canada, la farina dei pizzoccheri viene da Kyssadove, invece lupara e cemento sono ormai tradizioni consolidate in Lombardia)

    da giuliano   - martedì, 3 maggio 2011 alle 17:01

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