Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
dom
21
nov 10

Voi siete qui – Cronache dall’Italia futura

In ordine sparso, le notizie di cronaca politica che leggerete sui giornali la prossima settimana.
Undici tonnellate di rifiuti lasciano le strade di Napoli per passare a Futuro e Libertà. Appello dei vescovi perché Mara Carfagna scenda dalla gru. Dell’Utri presenta a un boss mafioso il termovalorizzatore di Acerra. Bobo Maroni va in tivù da Fazio e Saviano a fare l’elenco delle fiaccolate leghiste organizzate negli ultimi anni contro la ‘ndrangheta: sei minuti di silenzio, 28 per cento di audience. Settanta tonnellate di macerie de L’Aquila lasciano il centro storico per approdare all’Mpa di Lombardo. Il Pd perde le primarie a Castagnito (Cuneo). Bompiani pubblica i falsi diari di Hiro Hito, inspiegabilmente scritti in sardo. I radicali offrono appoggio al Klu Klux Klan, ma solo se verranno ascoltati sulla giustizia. Daniela Santanché si spara in un piede: “mi sono sbagliata, mi sembrava un finiano”. Il Pd perde le primarie a Perarolo di Cadore (Belluno). I fiumi straripati in Veneto allagano Pompei e protestano per l’incuria del sito archeologico. Consiglio dei ministri: il cinque per mille destinato agli avvocati di Dolce & Gabbana. Bompiani pubblica i falsi diari di Calderoli, inspiegabilmente scritti in italiano. Carovita: il deputato centrista arriva a toccare i settantamila euro al chilo. I Tonton Macoutes e la milizia privata di Bokassa firmano un appello in difesa di Vittorio Feltri. Orrore a Roma: le colombe di Futuro e Libertà usate per esperimenti scientifici. Il Pd perde le primarie a Ortucchio (L’Aquila). Da Sotheby’s a Londra offerta record per un deputato del gruppo misto: ventisei milioni di euro. Festa a Milano per l’arrivo di un treno pendolari da Novara, era partito nel 1949. Moda: i golfini di Marchionne saranno cuciti in Serbia su turni di quindici ore. Alfano: c’è uno spiraglio per la crisi, ma la spazzatura di Napoli torni nel PdL. Comunicato della ‘ndrangheta: la Lombardia non ci interessa, troppo difficile strapparla a Cl. Buona settimana.

28 commenti »

28 Commenti a “Voi siete qui – Cronache dall’Italia futura”

  1. Detto così sembrerebbe da ridere… Ma è tutto vero, ragazzi!…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 21 novembre 2010 alle 13:21

  2. Ecco il piano di rinascita dell’Italia: anarchia e caos totale.

    da ab   - domenica, 21 novembre 2010 alle 15:37

  3. Ciao Robecchi, ma tu e Serra vi siete messi d’accordo? La sua “amaca” di oggi è pressoché identica (concettualmente) al tuo articolo. La realtà del nostro paese è ormai così iperbolica che anche le più argute e capaci penne satiriche (quali voi due siete) fanno una gran fatica a tenere il passo con il Barnum italiota. Buona fortuna, a tutti noi.

    da antonio   - domenica, 21 novembre 2010 alle 16:55

  4. già. siamo proprio qui.

    da giulia-calvin   - domenica, 21 novembre 2010 alle 18:44

  5. dovendo sceglierne una sola, magari questa: “Comunicato della ‘ndrangheta: la Lombardia non ci interessa, troppo difficile strapparla a Cl.”
    (sceglierne una sola è un’impresa difficile!!)
    :-)

    da giuliano   - domenica, 21 novembre 2010 alle 21:16

  6. grandissimo robecchi!!! dici le cose che sappiamo tutti, ma le dici in modo così comico e geniale, che nonostante ci sia tanto da piangere, alla fine piangiamo anche a forza di ridere GRAZIE
    li ammazzeremo con una grande risata?!?

    da antonella   - lunedì, 22 novembre 2010 alle 10:38

  7. Questa è psichedelica!
    Grande Robecchi.

    da Tarkus   - lunedì, 22 novembre 2010 alle 11:03

  8. Questa sera il Ministro Maroni, entrerà di prepotenza nella trasmissione TV “Vieni via con me” di Fazio/Saviano, per dirci tutto davanti ad una marea di persone che altrimenti se la sarebbe sognata affidandosi solo al suo carisma personale. Ormai si è fatto invitare dappertutto, ma vuole essere sicuro che tutta l’Italia si bei della sua presenza. Fra un lodo e l’altro votati ad occhi chiusi dai cortigiani pdl e dalla Lega Nord a favore esclusivo del sultano padrone, potremo così conoscere quale sia stato il ruolo dei partiti di governo nella cattura dei numerosi numero due delle organizzazioni malavitose. Ci dirà poi perché la Lega Nord abbia votato per l’immunità di un parlamentare sospettato di collusione con la camorra… Finalmente sapremo anche dove siano finiti i numerosi miliardi di euro confiscati alla malavita ed i criteri usati per la loro distribuzione nel sociale, visto che nella pratica mancano soldi per ogni cosa, addirittura anche per la cultura. Temo che ne rimaremo delusi…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 22 novembre 2010 alle 11:07

  9. Per AB:
    l’anarchia è un ideale che sublima la libertà e io trovo alquanto odioso e inappropriato che questa parola venga utilizzata come sinonimo di disordine e caos.

    da Tarkus   - lunedì, 22 novembre 2010 alle 12:20

  10. @ Tarkus,
    capisco la tua nota e la apprezzo. La parola “anarchia” difatti si tira dietro una stratificazione che non può essere avvilita in un uso ridotto a sinonimo di “disordine sociale o caos”. Vero. Ma accanto all’anarchia come ideale, c’è anche l’anarchia come realtà.
    Nella frase sopra io intendo riferirmi appunto alla concretezza del qui ed ora nostro: “anarchia” come dal senso etimologico o “non governo”=impazzamento ipertrofico dell’insieme paese a cui segue di necessità un “caos totale” (come sopra ben descritto dalle pertinenti e micidiali frasi minime di Robecchi).
    Uno specchio che si frantuma è pure anarchia di forze fuori controllo.

    da ab   - lunedì, 22 novembre 2010 alle 17:31

  11. Dove non ci sono regole c’è anarchia. L’anarchia non è un ideale di libertà perchè in qualche modo l’anarchico lede la libertà altrui per salvaguardare la propria. Un governo di cortigiani come il nostro vive in una forma di anarchia di fatto in quanto fa le regole per salvaguardare la libertà degli interessi economici ed etici del sultano padrone e quando sono i cortigiani stessi a non rispettare le regole già esistenti si rendono ugualmente liberi abolendole o dichiarandosi immuni per divinità casta.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 22 novembre 2010 alle 23:25

  12. Scusa aR, mi sta andando di traverso la risata, a leggere i commenti: “l’anarchico lede la libertà altrui”… ? Gli anarchici non professano affatto l’assenza di ordine e di regole, ma un ordine libero, fondato sulle diversità individuali, dove l’individuo agisce in piena autonomia rifiutando ogni forma di autoritarismo. E’ una forma di società basata sul libero accordo, sulla solidarietà, sul rispetto di ognuno: il caos presuppone la totale assenza di ogni elemento ordinatore (giuridico od etico), e nessuna teoria anarchica ha mai teorizzato l’assenza di regole e di interazioni sociali, in quanto l’anarchismo non lascia nulla al caso, ma propone un nuovo modo di concepire la società, costruito intorno a norme e principi etici egualitari, condivisi e non imposti dall’alto!

    altro o.t., questa volta per Tarkus: se nel tuo ultimo post volevi far vedere un cappello, bastava un’inquadratura alla spalla no? 😀

    da angie   - martedì, 23 novembre 2010 alle 05:38

  13. Assolutamente d’accordo con Angie su tutto e spero voglia perdonare le mie idiosincrasie.

    da Tarkus   - martedì, 23 novembre 2010 alle 10:08

  14. Tarkus è grande, ha solo un difetto ma grosso, anzi enorme: è interista.
    :-)

    da giuliano   - martedì, 23 novembre 2010 alle 10:10

  15. Allora… Non desidero polemizzare sia ben chiaro. Ho in sostanza espresso quello che penso dell’anarchia. Farà ridere, ma a me non tanto. E’ questione di logica: se c’è un accordo non c’è più anarchia. Se c’è condivisione di pensiero l’accordo è inutile. Le regole sono sempre imposte. Che ci volete fare, io sono convinto così!…
    Infine prego “Angie” di non soffermarsi su una sola parte di un concetto per formulare una critica, naturalmente ben accettata e della quale la (o lo?) ringrazio…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 23 novembre 2010 alle 11:02

  16. Il Ministro Maroni ha imposto la sua presenza in una trasmissione rai di grande richiamo per sfoderare la sua virtuale ruota del pavone ai fini beceri di un corteggiamento elettorale. In sostanza, come volevasi dimostrare, si è riempito degli elogi tipici, ripetuti fino allo sfinimento, della coalizione dell’ “abbiamo fatto”(ma non si vede, dico io). Non ha detto nulla di come siano stati impiegati nel sociale i miliardi requisiti alla malavita; non ha detto nulla della contestata dichiarazione di “regolarità” sul caso “Ruby”; non ha detto nulla sul futuro dei giovani; non ha detto nulla sulla disperazione degli immigrati; non ha detto nulla sulle numerose leggi votate a favore del capo della coalizione… Si è limitato a dire che qualcun altro ha catturato dei criminali col suo consenso!…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 23 novembre 2010 alle 12:08

  17. Bel tema amici del blog. Ditemi se mi sbaglio. Un gesto nobile di anarchia fu quello di Petronio (66 a.c) che fu coinvolto nella congiura di Pisone contro Nerone. Durante un sontuoso banchetto, circondato da tutti i suoi amici più cari, si tagliò le vene per togliere al dittatore il gusto della vendetta nei suoi confronti. La chiamavano dolce morte.
    La storia è piena di esempi simili. Nel gesto di Petronio ci sono tutti i concetti su espressi. Non viene lesa e imposta nessuna regola o violata la libertà degli altri salvo togliere al satrapo di turno il piacere di abusare della tua libertà. Quel gesto può essere espresso in vari modi senza bisogno di arrivare a gesti estremi. Buona giornata.

    da EDOARDO   - martedì, 23 novembre 2010 alle 12:15

  18. Moda: i golfini di Marchionne saranno cuciti in Serbia su turni di quindici ore….

    mentre i cardigan in cashmere
    rigorosamente fatti a mano con ferri num 6
    modello (su disegno di Lapo) con e senza trecce,
    verranno prodotti a Pomigliano nelle pause pranzo.

    Ciao Alessandro, ciao belle anime!
    ps: Edoardo, ti mancavo, vero?
    😉

    da stefania   - martedì, 23 novembre 2010 alle 12:41

  19. io appena hanno annunciato Maroni ho girato canale se l’avessimo
    fatto tutti si sarebbe registrato un picco in discesa da 8 milioni a zero anche così si manifesta il dissenso in fondo
    l’altro canale riproduceva ‘senza traccia’ ovvero la storia di
    maroni borghezio cota ovvero il nulla akuel profilattici da usare per non disperdere il seme dell’intelligenza

    da renato   - martedì, 23 novembre 2010 alle 13:22

  20. @ Renato,
    io l’ho visto Maroni ieri, sono abituata a orde di immagini feroci tutti i giorni; non mi ha stupito, mi aspettavo proprio questa frigidità politica e lista della spesa della cena che dice ci offre lui.
    Mi è piaciuta molto la trasmissione, si superano ogni puntata come la progressione in incipit dal monte Bianco in su, le tre montagne più alte del mondo a cui segue l’ultima che pare essere la montagna di rifiuti in cui ci siamo ridotti, la più puzzolente che ci sia. E infetta financo letale per combinazione chimica accertabile, non secondo opinioni volatili.
    Persino quel pisserino di Fazio mi sta incominciando a stare simpatico, sembra non si tenga più è tutto lanciato nella causa di abbattere il sistemadimerda che è l’Italia. “La mafia è una montagna di merda!” ha detto l’immortale Impastato e a ragione.
    Saviano ha una pulizia di parole e di concetti che fa invidia. Commovente il suo continuo sforzo chiarificatore per divulgare i fatti e loro legami accertati. Che forza viva!
    Grazie ad Emma, questa sì che è una donna che vive la politica come servizio al bene comune.

    da ab   - martedì, 23 novembre 2010 alle 16:06

  21. Sì, è stata sinora la migliore puntata e credo che l’ultima le batterà tutte.Bravi a tutti, compreso Loris Mazzetti che tanto si è battuto, Fazio che da intrattenitore domenicale di pallone sta dimostrando grande capacità di crescita e di aver coraggio.Bravi gli intervenuti a parte, sapete chi!Si va a dormire con la consolazione di sapere che non siamo soli.

    da Mietta   - martedì, 23 novembre 2010 alle 16:29

  22. Ciao Stefania. Ecco due testi che potrebero essere letti a “Vieni via con me” da Fazio e Saviano: quest’ultimo di Alessandro e questo che vado a segnalare.

    Ecco una parte della lettera che L. Costa ha inviato alla sua amica S.Camusso il giorno dopo la sua elezione a capo della CGIL.
    “Ovvio che sai benissimo cosa ti aspetta da domani, però qualche piccolo consiglio, come dire, di costume mi sento di dartelo. Ti intervisteranno moltissimo, e soprattutto su stronzate, tipo da che parrucchiere vai, chi è il tuo stilista preferito e se preferisci i collant o le autoreggenti. Ai primi due quesiti rispondi con nomi di fantasia, così diventano matti a cercarli su google; al terzo sgrana gli occhi stupefatta e rispondi con voce roca «ovviamente solo reggicalze e calze di seta fatte a mano e su misura da Valeria Marini» ,così ti invitano Vespa, Floris, Lerner, Giletti, Santoro, Paragone, e ovviamente Valeria Marini. Se (o forse dovrei dire quando) il Presidente del Consiglio ti dirà in diretta televisiva che sei più bella che intelligente rispondi sorridendo, “Anche lei, presidente, anche lei”. A chi inevitabilmente ti sfinirà chiedendoti se vorrai essere chiamata “segretario” o «segretaria» rispondi che nonostante la desinenza in a «pirla» è un epiteto squisitamente maschile. E a chi più o meno in buona fede ti domanderà cosa intendi fare per la «questione femminile», prova a spiegare pazientemente che non esiste una sola “questione femminile” che non riguardi l’intera umanità, e che sul controllo e la libertà delle donne si gioca il futuro del pianeta.”
    Tanto di cappello!!!!

    da EDOARDO   - martedì, 23 novembre 2010 alle 16:40

  23. infatti la mia non voleva essere una critica, Vittorio Grondona – tanto meno a te o qui e ora – ma il mio pensiero (con parole anche altrui, ma a noi interisti il copyright ci fa un baffo).

    p.s.: “sul controllo e la libertà delle donne si gioca il futuro del pianeta”: è per questo che ci sarà la fine del mondo… lo so, dovrei essere più seria perché la gente sta veramente morendo (ma non certo quelli che se lo meriterebbero – e questo è retaggio comunista)!

    da angie   - martedì, 23 novembre 2010 alle 23:48

  24. Io sono rimasto allo spareggio per lo scudetto Bologna-Inter 1963/1964 2-0. …Campionato nel quale il “Bologna” giocò il più bel calcio d’Italia…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 24 novembre 2010 alle 10:37

  25. mah..sarà..
    a me Saviano non convince proprio così tantotantotanto.
    Mentre ho seguito l’altro giorno l’intervista di Piroso a Nicola Gratteri che, forse, ne sa qualcosina in più.

    da stefania   - mercoledì, 24 novembre 2010 alle 12:42

  26. Pensieri che mi son venuti a rileggere questa conversazione tutta ispirata dalle immagini micidiali e realistiche di Robecchi. Un flash!
    Concordo con angie nel focalizzarsi sull’espressione “sul controllo e sulla libertà delle donne si gioca il futuro del pianeta”, ma dissento dalla sua visione meramente distruttiva “”è per questo che ci sarà la fine del mondo”) come fosse una legge naturale ineludibile o fine del tutto.
    Fine di questo mondo basato sulla meccanica delle guerre, vorrai dire, e moventesi verso un universalismo dei diritti, della dignità degli individui, verso una concordia possibile. Mondo nuovo secondo un approccio femminile alle cose, certo! comprensivo per così dire, abbracciante, sintetico; un linguaggio pacifico possibile così come ben espresso nella parola russa “mir” che significa “mondo” e “pace” al contempo.
    … vedete? Quando si vede la differenza fra “ideale” e “reale”, accade che si prendono nella giusta considerazione anche gli aspetti materiali dell’esistenza o co-esistenza di più individui, comunità, culture. Per non implodere facilmente nella visione teologica distruzione/creazione, diversa dalla visione dell’evoluzione o trasformazione materiale…
    Io non vedo tutto buio davanti a me. Ho delle linee guida, per così dire, non credo alla fine del mondo, ma di questo mondo sì. E pertanto mi muovo per un’azione possibile al fine di non tradirci in ciò di cui dobbiamo esseri fieri: l’idea di una società a culture plurime regolate dal diritto mite e tollerante secondo la nostra migliore tradizione europea e illuministica. Altrimenti si cade nell’arroganza del diritto feroce, o caos retto dal caso di forze non interattive e prevaricatrici… boh!

    da ab   - mercoledì, 24 novembre 2010 alle 13:12

  27. Non ho potuto vedere tutta la trasmissione, ma i video sì, e c’è stata una cosa che mi ha dato fastidio: la compresenza di interventi femministi e del monologo di Davide Anzalone che includeva tra i vantaggi dell’handicap la possibilità di toccare il culo impunemente alle donne e il sesso passato dalla mutua “purtroppo solo in Olanda”. Se quest’ultima cosa è vera, mi sembra raccapricciante (e riguarderà solo gli handicappati uomini?), ma non è questo che voglio sottolineare. Quello che mi ha dato fastidio è stato il fatto che finiti gli interventi femministi si è tornati alla norma, le donne come corpi a disposizione di chiunque e il fatto che ci si possa scherzare su tranquillamente. Combattere il sessismo passa soprattutto dal lavoro su cose apparentemente insignificanti come questa. Ho provato anche a scrivere alla trasmissione, ma ci vuole un programma che il mio computer non ha.

    da Irene   - mercoledì, 24 novembre 2010 alle 13:34

  28. ma sei un veggente?!!

    da Saamaya   - mercoledì, 24 novembre 2010 alle 20:52

Lascia un commento