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Voi siete qui – Il nervosometro della Lega

Il centro studi de Il manifesto, in collaborazione con il Cern di Ginevra e la scuola Radio Elettra, è lieto di comunicare al mondo la sua più recente e clamorosa invenzione: il Nervosometro della Lega ®. Si tratta di un complesso macchinario in grado di misurare quanto gli girano le balle ai padani, di tradurre il disagio in un grafico, di trasformare il grafico in tabelle, di realizzare quelle tabelle in ghisa, e infine di darle sulla capoccia al Bossi. Il Nervosometro della Lega ® funziona egregiamente, è Calderoli-resistente e viene alimentato con i biogas che promanano dalle dichiarazioni di Cota, Zaia e Castelli. I primi test sono incoraggianti (il dispositivo effettivamente funziona) e al tempo stesso preoccupanti (il Nervosometro della Lega ® registra livelli altissimi). La nomina a ministro di non-si-sa-cosa del signor Brancher ha fatto saltare un paio di valvole, il probabile annullamento delle elezioni regionali in Piemonte danneggerà qualche fusibile, il flop dell’Expo milanese metterà a dura prova i circuiti. Ma secondo i tecnici non c’è rischio: il Nervosometro della Lega ® si è dimostrato fino ad oggi piuttosto resistente. Ha accettato senza batter ciglio episodi di nepotismo clamorosi (il Trota alla regione Lombardia che guadagna ogni mese come 16 operai), favori ai potenti (tutte le leggi ad personam di Silvio) e politiche economiche ipercentraliste (la manovra di Tremonti). Su una scala da 1 a 100, il Nervosometro della Lega ® segna oggi un preoccupante 98. Al resto penserà la morte imminente del federalismo, che potrebbe polverizzare in pochi minuti vent’anni di puttanate celtiche. Insomma, ai padani tra un po’ gli salta il tappo, meglio stare pronti: la Calabria non è attrezzata per accogliere milioni di profughi umiliati, imbrogliati e impoveriti dai loro stessi dirigenti. E’ triste. Ma consideriamo il lato positivo: sarà un piacere vedere il ministro dell’interno Maroni ordinare alla celere il manganellamento dei suoi elettori. Al sud si dice: cornuti e mazziati. E al nord? Al nord si dice: bravi pirla!

12 commenti »

12 Commenti a “Voi siete qui – Il nervosometro della Lega”

  1. Ma dai, che il Bossi sta solo tirando sul prezzo… :-)
    Il colore vero della Lega Nord è il grigio, grigio cemento con bordature nero asfalto: grattacieli, condoni edilizi, strade inutili a bizzeffe, l’expo… Più che un verde prato, un verde locusta (però poi quando passano le locuste l’erba può ancora ricrescere, quando passa la Lega non cresce più niente).

    da giuliano   - domenica, 27 giugno 2010 alle 09:31

  2. Adesso si capisce il “ROMA LADRONA”. Era un programma e un serriamo le fila del tipo “O ROMA O MORTE”. Oddio, con secoli di Vaticano a farla da padrona già la refurtiva era sparita da tempo, compreso i marmi dei ruderi romani. ROMA LADRONA era proprio un desiderio: trasferiamo a Roma tutti i ladroni e gli evasori fiscali della Padania e li facciamo anche ministri, con o senza portafoglio (senza portafoglio è meglio. A Roma non si sa mai). Un Lunardi se lo sognava un palazzetto come quello acquistato a due lire. I GIOVANI PER AVERE UN MUTUO PER ACQUISTARE UNO STRACCIO DI CASA DOVE POTER SPERARE DI FAR CRESCERE UN FIGLIO SI DEBBONO METTERE IN GINOCCHIO DAVANTI AL DIRETTORE DI BANCA E CAMMINARE SUI CECI. MA CHE MINCHIA DI PROPACANDA FIDE FANNO COSTORO, CON CHI E PER CHI? SE IL DIAVOLO ESISTESSE SAREBBERO LORO. QUANTO AI LEGHISTI SI PUO’ DIRE SOLO CHE HANNO UN FONDOSCHIENA FORTUNATO. VIVONO E SI INGRASSANO IN UN PAESE DI IGNORANTI, CON SCARSA CULTURA DEMOCRATICA. BASTA CHE ESCANO FUORI DA QUESTI CONFINI E RACCOGLIEREBBERO SOLO VALANGHE DI CALCI IN CULO.

    da EDOARDO   - domenica, 27 giugno 2010 alle 10:44

  3. Verdevomito, verde vomito è il vero colore degli elettori leghisti indemoniati con i loro eletti perché pian piano si scoprono i perfetti rappresentanti di una “Roma ladrona!” corrotta e suddita!
    Quanto ai nuovi strumenti scientifici in cantiere, anticipo che sarebbe molto utile anche un rivelatore di cazzate da usare al posto del microfono quando ‘sti ipocriti di politici/managersss/uomini di cultura in genere rilasciano dichiarazioni pubbliche; temo che nelle interviste by Rai e Merdaset in combutta, il termometro non scenderebbe mai sotto la soglia di allarme rosso. Altro che ddl…

    da ab   - domenica, 27 giugno 2010 alle 10:48

  4. FA-VO-LO-SO!!!! Dai, che li ammazziamo tutti con una risata!!!

    da antonella   - domenica, 27 giugno 2010 alle 10:59

  5. Oggi mi servirebbe davvero il Nervosometro della Lega ® per testare i miei limiti di resistenza alle teorie, lontane anni luce dalla realtà, espresse dall’On. Bonino su Radio Radicale. La sua insistenza sul prolungamento dell’età pensionabile delle donne è addirittura stomachevole. A parte questa premessa sfogo, mi ha sorpreso davvero la presenza di nervi nei bronzei corpi leghisti. Per me i loro logorroici dirigenti rappresentano la peggiore calamità del dopoguerra. Senza battere ciglio hanno votato tutto e di più per favorire gli interessi di una sola persona e nel contempo hanno avuto il coraggio di predicare il rigore assoluto per gli altri. Tutto questo per il loro scopo finale rappresentato dal virtuale paradiso federalista/secessionita, che in gergo significa coprirsi di denaro mandando a ramengo i bisognosi. Dividere l’Italia è davvero il miraggio dei gonzi… Quello che è certo è il fatto che la crisi economica attuale, creata dalla magica maestria della finanza creativa internazionale, dai loro alleati capitalisti di governo e non, dalle avide banche, dai managers senza scrupoli, dagli imprenditori senza soldi che si affidano alla compiacenza politica per lavorare tranquillamente appunto con i soldi pubblici, manderà in fumo il loro costosissimo sogno farlocco… Consiglio pertanto alla Lega di rinunciare al misuratore d’ansia e di bersi in sua vece un bicchiere di latte pugliese. Così, tanto per capire dove sta la differenza rispetto al latte (sic) importato. E’ un latte quello che non diventa azzurro… Salviamo almeno la mozzarella!…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 27 giugno 2010 alle 12:58

  6. Da Bresciano dico: SE NEGLI ULTIMI 40 ANNI, N0N CI FOSSERO STATI I MERIDIONALI E GLI EXTRACOMUNITARI SAREBBE UN’ITALIA PEGGIORE! non ci avrebbero fatto specchiare nella nostra miserabile e ridicola ignoranza coperta dal senso di superioreità del nostro illusorio benessere economico fatto di status simbol con pezze al culo e bollette insolute.Auguro a tutti i lavoratori dipendenti leghisti di esser licenziati ma di trovare lavoro il giorno dopo sotto le dipendenze di un cinese un bosniaco un albanese un congolese un peruviano.Il nervosometro sarebbe con la lancetta fuoriscala, allora si che capirebbero che i 200.000 stranieri che enrano in italia ogni anno che aiutano il nostro ammosciato PIL, sono determinanti! Non siamo tutti uguali, ma abitiamo lo stesso pianeta, e non siamo nemmeno immortali, lo occupiamo per un breve periodo e lasciamo qui tutto. Banale ma ce lo scordiamo facilmente.

    da omar   - domenica, 27 giugno 2010 alle 23:15

  7. “Mi no so gniente, mi son foresto!” – pare abbia risposto l’ex-secessionista Zaia, alla denuncia del Corriere della Sera che attribuisce al Veneto 61 uffici all’estero – ribadendo che: “Senza la Padania non esiste il Meridione”; potrebbe darsi il contrario (La questione meridionale prima dell’Unità d’Italia: la pressione fiscale del Regno delle Due Sicilie era la più bassa d’Europa, mentre i conti pubblici piemontesi erano stati gravemente inficiati dalla politica espansionistica adottata da Cavour – Wikipedia’s link)… e la lancetta del nervosometro sale!

    da angie   - lunedì, 28 giugno 2010 alle 01:24

  8. ahah ottima idea Alessandro, finalmente la tecnologia, dopo averci rincoglionito con inutili gadget di ogni fatta, produce qualcosa di realmente utile, uno strumento indispensabile.
    Spero si riesca a produrlo in massa, come sai c’e’vero progresso solo se il passo avanti coinvolge tutti e non solo una nicchia fortunata e facoltosa.

    A proposito: mi duole segnalare che, dopo averla ordinata da anni, sto ancora aspettando la mia tuta anti-cazzate. Out of order mi dicono sul sito dove l’ho acquistata.

    Carlo

    da Carlo   - lunedì, 28 giugno 2010 alle 07:58

  9. La vendita del Nervosometro aumenta di giorno in giorno. COTA ne ha uno fumante nella scrivania. I voti taroccati in Piemonte sembrano tanti da far intrevedere scenari da incubo per la lega. Il nervosometro di Brancher indica di accendere il “testadiminchiometro” per saperne di più. Ora è preso da una incontinenza di minchiate senza limiti. New Entry il Cardinale Bertone che fa la vittima e urla allo stalinismo e comunismo per la retata di prelati da parte della gendarmeria belga che tenta di acchiappare pedofili anche sotto il letto e nei box. Lui, il cardinalone, di queste cose ne sa a strafottere. La Santa Inquisizione per secoli ha fatto sfraceli tanto che il diavolo ha sofferto di una patologia depressiva infernale per tanto tempo. Che li possino ammazza a tutti.

    da EDOARDO   - lunedì, 28 giugno 2010 alle 10:28

  10. ho sentito che…
    nei picchi più alti, il nervosometro®, emana raggi UVA!
    alla notizia, i giovani imprenditori padani noti per la loro scaltrezza, hanno esultato con un:
    “weeee..fiiigaaataaa©!! meno tempo/denaro sul trifacciale, più happy hour!!”
    eh..beh..
    chiamali pirla!
    😉

    da stefania   - lunedì, 28 giugno 2010 alle 12:44

  11. Scusa Robecchi.
    Segnalazione. Altro media, lascio a te la facoltà di pubblicare o meno:

    Scrive or ora La Repubblica in home page:
    “Da molti mesi vedo una disinformazione inconcepibile”.
    Le opposizioni: “E’ ossessionato, allergico alla libera informazione”.
    Quali opposizioni???
    Il PD fa opposizione ? ma questa è una NOTIZIA.
    (falsa ovviamente, ma i titolisti di Repubblica tengono famiglia)

    da Zoran Menez   - lunedì, 28 giugno 2010 alle 22:49

  12. @ Zoran Menez,

    il PD (e mi sa che Il Manifesto lo dice da sempre) è alleato del puttaniere, lo ha sempre sostenuto alla bisogna. Chissà perché…
    Se qualcosa si sta muovendo nell’opinione pubblica contro questa forma aggiornata di fascismo versione p2 non è certo perché il PD ha fatto opposizione perché ha sempre snobbato tutte le manifestazioni di piazza mortificandole, ha sempre giocato ambiguo (le percentuali a precipizio della base elettorale di Massimino denunciano chiaramente il fallimento). Se qualcosa si sta muovendo in positivo è perché una minoranza in crescita di cittadini consapevoli nn ce la fa più a sopportare questo scempio costituzionale e si sta organizzando in unità di forze antifasciste. Semplice: è la fisiologia della cultura civile che si ribella, non il PD.
    Di conseguenza, dovremmo incazzarsi a maggior ragione contro coloro (traditori) che si son presi i nostri voti in funzione antiberlusconiana, cioé il PD. Perchè come cadrà il regno di Arcore, vedrai, questi ingannatori diranno che loro son sempre stati in prima linea contro quello schifo di cose, sempre politically correct naturalmente…
    Cosa si meritano se non calci nel culo e via di corsa???
    Ci vuole una rifondazione della sinistra in Italia, daccapo; ci vorranno decenni mi sa, e nemmeno Vendola mi pare avere le caratteristiche adatte per un nuovo corso di cose a lungo termine, ahinoi.

    Ciao.
    AB

    da ab   - martedì, 29 giugno 2010 alle 09:39

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