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apr 10

Grande concorso! Bersani cerca dieci parole per il cambiamento. Aiutiamolo!

Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha presentato ieri il progetto Italia 2011, arrendendosi al fatto che l’Italia 2010 ce la becchiamo così com’è. Toccante e convincente il suo discorso: "Bisogna trovare dieci parole per il cambiamento". Questo piccolo sito, certo di fare cosa grata alle moltitudini disperse del Pd, ci tiene a fare bella figura e accetta la sfida. Presto! Troviamo dieci parole per il grande progetto del Pd. Per esempio: "Veltroni e D’Alema potrebbero andare in Africa tutti e due", sono esattamente dieci parole. Oppure: "Troviamo tutti insieme una bella torre e buttiamo giù Latorre", sono altre dieci parole. Oppure: "Con questi dirigenti non vinceremo mai, come disse Nanni Moretti", e sono altre dieci parole. O ancora: "E’ candidando Marianna Madia che tutti i voti volano via", e sono dieci parole anche queste. Coraggio, quando il grande partito chiama non possiamo certo sottrarci. Aiutiamo chi sta peggio di noi! Aiutiamo il compagno Bersani a trovare dieci parole per il cambiamento. Per esempio queste: "Ma possibile che nel 2010 abbiamo ancora un segretario dalemiano?". Sono dieci, visto? Non è difficile. O ancora: "Chiediamoci chi siamo: siamo proprio quelli che non volevano Vendola!". E sono dieci pure queste! Coraggio, ragazzi! Al lavoro, alla lotta! Il partito ha bisogno di voi in questa fase di transizione che dura ormai dai tempi di Berlinguer…
Nella foto (Ansa-Togliatti), un’immagine del segretario insonne, mentre cerca dieci parole (clicca sull’immagine per ingrandire)
 

58 commenti »

58 Commenti a “Grande concorso! Bersani cerca dieci parole per il cambiamento. Aiutiamolo!”

  1. io impongo il mio secco NO alla prima possibilità .. non capisco cosa ci abbia fatto l’Africa per meritarsi d’Alema e Veltroni 😀

    da Giancarlo   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 16:36

  2. Bersani mi chiede 10 paroline per un cambiamento reale all’interno del PD, tipo “cuore sole e amore”?
    Eccolo servito: “Legatevi tutti all’albero maestro dell’Icaro e datevi foco!”

    da ab   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 17:04

  3. Se dicono “torniamo al servizio pubblico, basta con questa cazzata della privatizzazione!” quante parole fanno? Secondo me viene su un’ondata… (i postini delle Poste Private continuano a fare casini orrendi, era impossibile fare peggio di prima ma ci sono riusciti; i treni deragliano ogni giorno ma i notiziari non ne parlano quasi più, andiamo in pensione a 70 anni chi ci riesce, siamo tutti precari e con stipendi ridotti a un quarto…)

    da giuliano   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 17:13

  4. Gli italiani hanno bisogno di risposte fatemi tutti delle domande

    da marco silveri   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 17:21

  5. Esatto Giancarlo! Sono d’accordissimo!
    Le mie 10 parole: “Gli elettori PD sono già arrivati, stiamo aspettando i leader”, prendendo a prestito le parole Luttazzi.

    da Nicolò   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 17:22

  6. Vale “vaffanculo” 10 volte?

    da Mik   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 17:26

  7. @mik: sì,vale anche 20 volte ( 10 le metto io)

    da Adele5   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 18:25

  8. Le mie dieci parole:
    “Crozza fa Bersani molto meglio di quanto lo faccia tu”

    da Pietro   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 19:38

  9. Mi aspetto un generatore automatico di dieci domande per il Peppone del terzo millennio.

    da Ed   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 22:27

  10. Politica di sinistra?… Dio mio, come sei caduta in basso!…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 23:08

  11. “Non servono dieci parole, basta solo un programma di sinistra”

    da enzo   - mercoledì, 28 aprile 2010 alle 23:58

  12. Se otto ore vi sembran poche provate voi a lavorar

    Sono dieci parole.

    Provino, i Bersani, a cercare il cambiamento ispirandosi al senso di quel canto che esigeva giustizia e diritti.
    Invece, i Bersani, inseguono ancora il canto della sirena dell’impresa “la sola figura sociale legittimata a una egemonia sulla società moderna” (Rossana Rossanda http://www.unita.it/news/italia/97980/rossana_rossanda_la_sinistra_non_ha_linguaggio_e_programma)

    da carlo.e   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 05:07

  13. La vostra opposizione non avrebbe potuto essere migliore. Firmato: Berlusconi

    da siu   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 05:28

  14. “I politici hanno un’etica tutta loro ed è una tacca sotto di quella di un maniaco sessuale o serial killer” Woody Allen.

    Quelli di sinistra: “magari, almeno darebbero segni di vita e speranze in più” (e so dieci).

    da Edoardo   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 07:02

  15. “Non andrò più a votare tappandomi naso e bocca. Ciao”

    da paolab   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 09:06

  16. Dirigenti Pd: ” Una vita spesa a skivar la fresa” vero?
    10 parole 10

    da Doni   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 09:32

  17. “ Bersani? Me lo ricordo da quando cantava ‘Chicco e Spillo’ “

    da Franz   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 09:33

  18. ma d’alema ancora pensa all’interlocutore fini???
    boh io fini me lo ricordo da giuliano ferrara in una trasmissione degli anni 80 credo (lezioni d’amore o qualcosa del genere) che impediva insieme ad un gruppetto di missini a grillini di parlare gridandogli “froci froci froci”
    e che ti vuoi interloquire con uno così???
    ah già 10 parole
    ufff
    ok mi associo al coro di mik…

    da eve   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 10:28

  19. A parte le spiritosate, peraltro sempre utili in una discussione, io penso che in questo periodo di crisi sarebbe difficile per qualunque opposizione trovare la forza necessaria per ribellarsi ad un assolutismo di maggioranza artificialmente ottenuto da politici irresponsabili dell’ultima ora. Gli operai sono impegnati a raggranellare il minimo necessario per affrontare la vita di ogni giorno e di conseguenza, loro malgrado, sono obbligati ad accettare il ricatto del capitale, peraltro reso ancora più prepotente da un’amministrazione padronale che tra un inciucio e l’altro si è ancorata in pianta stabile nel nostro Parlamento. Si parla di riforme, ma in sostanza nessuno le vuole. Soprattutto non le vuole la maggioranza. Il centro destra ha tre unici precisi obiettivi: 1) salvare dai processi il padrone assoluto, in quanto è di fatto l’unico titolare del potere di nomina dei parlamentari lautamente compensati con i soldi degli italiani; 2) schiavizzare il popolo per renderlo definitivamente innocuo, quindi del tutto impotente per affrontare qualsiasi protesta; 3) far credere alla birocciata verde che assicura di fatto al sultano uno stabile potere, che si farà finalmente il tanto atteso federalismo fiscale. Promessa questa fatta probabilmente a vanvera in quanto nessuno degli irresponsabili politici promettenti è in grado di sapere dove verranno presi i soldi per il relativo costosissimo avvio. Nel nostro Paese si sta selvaggiamente seguendo la potente tattica del tozzo di pane gettato all’affamato… Panem et circenses. Si pane e giochi!… Ecco cosa ci frega… “Cassa integrazione a spizzichi” e “calcio a volontà”… Della qualità della vita sembra non importarci più nulla. La ruota gira e si ritorna sempre al punto di partenza: ricchi più ricchi e poveri più poveri… Guardiamo cosa succede nel mitico ricco nord-est. Zone nate povere e sempre cristianamente aiutate al fine di altrettanti cristiani ristorni elettorali. Ricordiamo tutti i venditori di “sdazzi” e le “servette” che da quelle zone arrivavano numerosi nelle regioni socialmente migliori nel dopo guerra… Ora sono diventati per modo di dire ricchi e per difendere, chissà da cosa, quel poco che hanno ottenuto con sacrifici enormi del tipo “solo casa chiesa e lavoro” si sono appoggiati ad un partito sboccato, pagano o cristiano a seconda degli interessi elettorali del momento, prepotente, giustizialista nei confronti dei più deboli… Di quelle deboli persone che sono ora come erano molti di loro e molti anche di noi quando insieme dovevamo affrontare la ripresa dal terribile soffocamento sociale fascista. In sostanza voglio dire che dobbiamo essere noi a dare la sveglia al letargo politico di sinistra, senza la forza del popolo, anche il migliore dei capi diventa inutile.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 10:31

  20. “Liste bloccate, tette & culi in tv: Cosa desiderare più?”

    da Giorco   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 10:43

  21. “sembra talco ma non è serve a darti l’allegria.”
    per favore fatelo desistere.
    grazie.

    da uomo beta   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 10:48

  22. “Come cazzo ci è venuto in mente di candidare Calearo”

    da proteustien   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 11:16

  23. AHAHAHHAHA. Accipicchia! perdindirindina! quest’uomo fa sul serio!. c’è il modo , la maniera di metterli tutti a pane e acqua per sempre?. E’ possibile bloccare i Conti correnti di tutti questi dirigenti senza mandarli neanche in Cig?. potrebbe essere una maniere vera di farli tornare su questo pianeta invece di pontificare su futuri prossimi inesistenti. La realtà è ora , adesso.

    da Maurizio   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 11:22

  24. “Avete rotto le balle, andate tutti a quel paese, grazie!”

    da Antonio   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 11:26

  25. “E’ finito il tempo delle parole, costruiamo un programma condiviso!”
    Non vi sembrano 10 parole adatte?

    da Luciano Lodoli   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 11:29

  26. Suggerisco le seguenti:

    Azzeriamo la classe dirigente del “Partito” “Democratico” perché fa schifo

    Sono 10 vero? Quanto ad altre 10 parole:

    Sinistra
    Laicità (=Laicismo)
    Pace
    Lavoro
    Libertà
    Anticapitalismo (=antiberlusconismo; =antifascismo)
    Giustizia sociale
    Cultura
    Moralità
    Merito

    Ergo

    In poche parole un’altra Italia!
    In poche parole un altro PD!
    In poche parole fuori D’Alema!
    In poche parole fuori Veltroni!
    In poche parole fuori Violante!
    In poche parole via i cascami della DC e i clericali!
    In poche parole fuori Fassino!
    In poche parole fuori dalle sporche guerre!
    In poche parole lavoro e piena occupazione!
    In poche parole…la Sinistra!

    da Mauro Cassano   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 11:44

  27. siate tutti più onesti e umili riducendovi lo stipendio ok ?

    da Massimo   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 12:00

  28. dateci fiducia non faremo un cazzo ma lo faremo bene

    da king Mob   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 12:11

  29. non siamo neppure riusciti a mettere la tassa sui suv

    da king Mob   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 12:12

  30. faremo un programma di 500 pagine, poi non lo rispettermo

    da king Mob   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 12:12

  31. non facevo un cazzo come ministro che farò da premier ?

    da king Mob   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 12:14

  32. “periodo pieno di sorprese, non si contano più le offese”

    da un altro Bersani, Samuele: per il cambiamento… della colonna sonora!

    da angie   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 14:40

  33. conflitto di interessi ? scordatevi che il pd faccia una legge

    da king Mob   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 15:14

  34. Perchè dieci parole? ne bastano tre soltanto.. Andate a LAVORARE!

    da zoe   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 16:02

  35. Alla segreteria del partito mettiamoci colaninno padre o colaninno figlio

    da Vins   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 19:00

  36. d’alema, veltroni, la torre , violante, bindi, bersani …andate a casa please

    da eraldo   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 19:41

  37. la supercazzora brematurata ha perso i contatti col talapia tapioco

    da king Mob   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 20:06

  38. Via la dirigenza che da anni inciucia con il nano.

    da gianguido mussomeli   - giovedì, 29 aprile 2010 alle 20:42

  39. Roma è tappezzata da un MERAVIGLIOSO manifesto dei creativi del PD, sempre molto abili nella propaganda.
    Mano ignota ne ha completato i plurimi significati:

    “Il PD è fondato sul lavoro” SI, QUELLO DEGLI ALTRI

    son dieci pure queste, toh!

    da Zoran Menez   - venerdì, 30 aprile 2010 alle 07:46

  40. Non ci vuole molto, però penso che il ‘compagno’ Bersani abbia bisogno di stimoli veri, affinché ci si renda conto che il vero problema non è la dirigenza, ma il PD in sé e per sé, un enorme contenitore vuoto, in cui ci si può infilare di tutto, da Violante, a Capezzone( per fortuna ha fatto er salto de qualità)arrivando a Rutelli&Casini e chessò a macchiette tipo Luxuria e Chiambretti: un moloch, un orribile Leviatano morente incapace di esprimere alcunché,nel quale chiunque ne faccia parte rimane avvinghiato nella melma melensa del moderatismo leccaculaio del potere…
    Quindi ecco il mio slogan:

    Sciogli
    sto
    PD
    nun
    s’è
    mai
    vista
    na
    merda
    così!

    da giovanni   - venerdì, 30 aprile 2010 alle 08:02

  41. Certo che la fantasia non manca in questo Blog… Mi sarebbe piaciuto anche qualche suggerimento finalizzato a come si potrebbe fare concretamente per arginare il potere esagerato che la poco prudente Italia ha messo nelle mani di un solo uomo. Bocchino è stato costretto a dimettersi ed ha cambiato di colpo il suo parere sul partito dell’amore. Partito che invece aveva glorificato fino alla nausa quando era in auge… Fini, dopo la fatale decisione di “fondersi” nell’acido berlusconiano, visto l’andazzo della pseudo democrazia trovata nel nuovo partito, si è solo ora accorto di essere caduto dalla padella alla brace e di non contare più niente. Tenta disperatamente, ma per adesso ancora invano, di svincolarsi dalle graticole mediatiche feltriste e belpietriste, entrambe messe in funzione chissà da chi, considerato che il sultano si è dichiarato innocente e in riferimento poggia con pomposità dolorante una lacrima nel lacrimatoio delle falsità dei prepotenti. Bersani, politico doc di indubbio fertile passato professionale, si trova spaesato da costanta falsa mestizia generale che impera nella maggioranza, ormai palesemente divisa, perché proprio in questo provvidenziale momento avrebbe bisogno di vere professionalità al suo fianco per ribaltare la situazione politica dalla parte della povera gente che non ce la fa più ad andare avanti soffocata dal capitale, pure esso falso nel nostro Paese… Invece nel PD ciascuno va per conto suo a mostrare in giro la propria coda di pavone. Io penso che a questo punto tutta la sinistra si debba responsabilizzare e mettersi insieme per consegnare, finalmente uniti negli ideali sociali, il certificato di pensione definitiva al sultano sorridente.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 30 aprile 2010 alle 11:37

  42. grazie a quelli come santoro Berlusconi vincerà sempre(per questo gli esponenti del centrodestra sognano di murarlo vivo fuori dalla rai,tutte le notti).Con i nostri silenzi invece noi abbiamo contribuito anche a seppellire lo statuto dei lavoratori.Ricordatevelo quando capita

    p.s. secondo me dovrebbero ripensare la gioiosa macchina da guerra traendo ispirazione dal seguente video:

    http://www.youtube.com/watch?v=CQzUsTFqtW0

    da diamonds   - venerdì, 30 aprile 2010 alle 11:50

  43. Be si, ci vuole poco e non costa tanta fatica mettere in fila dieci parole, è come sparare su Pietro Micca (e mo hai rotto con sta stampella!!). Difficile è l’esercizio di consigliare, suggerire, spingere, esortare. L’astensionismo a sinistra del Pd non aspetta altro che vedere quei quattro partiti ex comunisti, più il movimento ecologista, mettersi insieme e fare un partito unico, di provare a fare un pò di opposizione a sinistra (quella vera) togliendo a Di Pietro il monopolio dello scontro con il Sultano e i suoi scendiletto. Se lo avessero fatto prima del voto di due anni fa oggi stavano in Parlamento e costringevano il PD ad alzare il sederino e la voce. Dieci parole dite? “E l’ora di alzare il culo, i disoccupati aumentano di giorno in giorno come la marea di petrolio della Luisiana. Se non ora, quando?” 24 parole – licenza poetica. ENBE’!

    da Edoardo   - venerdì, 30 aprile 2010 alle 12:47

  44. il Bersani visto ad Annozero almeno ha abbandonato per una sera quella vesta anemica dimessa e rassegnata che si porta sempre in giro, anche se ha detto parecchie sciocchezze.
    se il Pd avesse veramente difeso gli operai e gli altri ceti de4boli non avrebbe certo perso tutto quel consenso.. se i cittadini non sono informati delle malefatte del nanetto perchè non lo fa l’opposizione?
    Siamo stufi di gente incapace che è lì da 40 anni e che ha collezionato solo sconfitte , snaturando il concetto di sinistra e gettando le persone nell’apatia più completa.
    non è vero quello che dice D’Alema che la leadership non conta e contano i processi materiali.. Il pD purtroppo non ha nè un’analisi adeguata dei processi, nè una leadership credibile , nè un programma.
    Bersani ti arrabbierai ma purtroppo questa è la realtà

    da eraldo   - venerdì, 30 aprile 2010 alle 13:05

  45. Togliere “sinistra” dopo “centro” aiuterebbe gli elettori a non confondersi.

    da tiziana   - venerdì, 30 aprile 2010 alle 19:23

  46. Mi inserisco ancora qui, solo apparentemente fuori tema, per parlare della Grecia. Io penso che se passasse il concetto che i disastri sociali creati da amministrazioni incompetenti e dal becero capitalismo senza soldi debbano essere pagati solo da disumani sacrifici pretesi dei lavoratori e dalle piccole imprese, si determinerebbe un precedente pericoloso per i lavoratori non solo dell’Europa, ma di tutto il mondo. Il guaio si allargherebbe a macchia d’olio in tutti i paesi, primi fra i quali quelli a maggiore rischio per gli alti debiti maturati, peraltro in continua drammatica crescita. Il capitalismo senza soldi, o meglio con i soldi della comunità e delle banche compiacenti che da una parte prevedono interessi irrisori sui depositi dei piccoli risparmiatori e tirano nel contempo il freno nella concessione di prestiti alle piccole imprese in crisi, dall’altra regalano al capitale virtuale degli amici degli amici somme ingenti. Concessioni di questo tipo ci hanno portato all’attuale crisi economica mondiale. Io sono del parere che la Grecia vada aiutata dalla comunità, ma nel contempo che non si debba pretendere che i costi del prestito siano pagati solo dai lavoratori di quella nazione. La comunità europea si faccia carico anche di questo umano problema!… Tornare alla schiavitù dei meno abbienti è lo scopo che si nasconde appunto nelle strategie di questa drammatica vicenda greca.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 1 maggio 2010 alle 09:38

  47. Altre dieci parole non le trovo…quando si parla del PD mi vengono in mente solo parole irripetibili!

    da gianguido mussomeli   - sabato, 1 maggio 2010 alle 11:41

  48. “Fintantoché ci saranno inciuci alla Massimino, il nano sarà primo!”

    da lili brik   - sabato, 1 maggio 2010 alle 12:12

  49. Anche il PD gioca un po troppo a nascondino con le donne…perchè si parla sempre dell’influenza degli ex segretari ed,invece con un piccolo sforzo, la stampa (partiamo da lei)non analizza/riporta il pensiero politico di Rosy Bindi, di Anna Finocchiaro, di Laura Puppato, di Livia Turco., ecc. ecc. Le cose potrebbero andare peggio di così ?(con tutta la mia stima a Bersani).Le 10 parole: Se la parola è diventata suono, allora l’esempio sia tuono.

    da Angela   - sabato, 1 maggio 2010 alle 13:55

  50. Un aiutino per Gianguido Mussomeli
    “Abbi fiducia in noi sinistri che ti aiutiamo a vincere”

    da Vittorio Grondona   - sabato, 1 maggio 2010 alle 14:20

  51. Con tutto il rispetto per la persona dell’onorevole in questione, ma Anna Finocchiaro non porta certo nel dibattito politico un punto di vista altro da quello di D’Alema, mi scusi Angela.
    Io che sono una femminista, non sono però per esaurire la questione “donne” solo in base ai numeri di genere in campo. E’ ridurre il problema; non sono le mezzedonne che devono parlare.
    Ciò che conta prima di tutto, secondo me, è aprire il dibattito a un approccio altro rispetto a quello maschilista basato sulla logica di guerra, da sempre finalizzata all’obiettivo indipendentemente dai mezzi usati; agli “inciuci politici” per tornare al tema specifico del post.
    La donna integra che intendo io invece, se è tale, è capace di creare novità anche dal punto di vista mentale. Una Gelmini che misconosce la realtà della scuola e la demolisce ogni volta che può secondo l’agenda di Gelli, non crea: distrugge.
    E parimenti una Finocchiaro che si fa trombetta dell’ottica/inciucio dell’establishment facente capo a D’Alema, non crea: distrugge la pluralità di voci tutte equivalenti che fanno l’identità di una sinistra in Italia.

    da ab   - sabato, 1 maggio 2010 alle 15:23

  52. Dopo la dimissioni di Bocchino, gli amanti del sesso orale sono in angoscia. Per il capo è stato un brutto colpo. Dovrà trovare un altro modo per espletare il suo mandato esplorativo teso ad esaminare la preparazione dei candidati ministri per il suo governo.

    da gianguido mussomeli   - domenica, 2 maggio 2010 alle 13:04

  53. Confesso che non avevo mai letto gli interventi di Anna Finocchiaro in chiave dalemiana. Potresti avere ragione, AB, ma non mi sento di essere così “tranchant”. Sento nelle tue parole, l’importante radicamento alla cultura di genere. Ripartire dalle giuste analisi femministe ed integrarle con azioni interne ai circoli regionali, con scadenza!, da portare a Roma, affinchè la segreteria, che penso sensibile, lo divenga ancora di più (in una parola, tornare, senza farli tremare…chissà).

    da Angela   - domenica, 2 maggio 2010 alle 20:03

  54. Il momento e’ serio e allora voglio seriamente formulare le mie dieci parole per un vero rilancio del PD a Bersani che, nell’ordine, sono:

    Fiducia
    Unita’
    Onesta’
    Ricerca
    Internet
    D.i.c.o.
    Amore
    Laicita’
    Popolo
    Democrazia

    da zioFa   - lunedì, 3 maggio 2010 alle 08:37

  55. (Off Topic) Non so chi scrive i vari testi, ma visto che sei uno dei coautori, ti faccio i miei complimenti per il caleidoscopio satirico di Crozza alive, con particolare preferenza per questi frammenti: l’architetto FUFFAS (inarrivabile), Napolitano, Steve Jobbs, Kazzinger!A Bossi & famiglia ben gli sta “excalidür”….. una piccolissima critica: non mi piace quando gli attori ridono delle loro battute, sa di una captatio benevolentiae che non è necessaria

    da Adele5   - lunedì, 3 maggio 2010 alle 08:50

  56. Io la penso così:
    – per la spalla la battuta è sempre sapientemente da contestare al fine di favorire la battuta successiva, quindi una buona spalla non ne ride;
    – per il comico la battuta è sempre una lampadina di verità che accende, quindi può starci il fatto che se ne compiaccia;
    – per il bubblico la scenetta satiro/comica nel suo insieme è sempre la consapevolezza di scoprirsi in situazioni poco allegre, verso le quali ride, ma nel contempo riflette.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 3 maggio 2010 alle 09:47

  57. “così se va tutto a puttane la colpa è vostra”

    da daniele   - lunedì, 3 maggio 2010 alle 21:44

  58. Con D’Alema e con Veltroni, dove vai, mio bel bietolone?
    Ecco, 10 parole.

    da gab   - martedì, 4 maggio 2010 alle 17:23

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