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Voi siete qui – Milioni di alberi nella foresta delle cazzate

A costo di farmi internare, vorrei prendere sul serio una promessa elettorale di Berlusconi: quella sui cento milioni di alberi da piantare nei prossimi tre anni. E’ la cosa più cretina che abbia mai sentito, pur nell’ampio campionario che sappiamo, e dunque credo si debba approfondire. Per piantare cento milioni di alberi si spenderebbero dai 25 ai 100 miliardi di euro (cito un professore perplesso che ha scritto al Corriere commentando la proposta). Non si saprebbe dove diavolo prenderli, cento milioni di alberi. E soprattutto non si saprebbe dove piantarli: escludendo i boschi che ci sono già, le cime delle montagne e le spiagge dove non crescerebbero, avremmo un albero ogni metro e mezzo di terreno, comprese le autostrade, le piste degli aeroporti, i parcheggi dei supermercati, gli stadi, le ferrovie e gli ospedali. Circondati finalmente da una foresta impenetrabile potremmo avere alcune soddisfazioni impagabili, come sapere Sacconi mangiato da un’anaconda o Calderoli disperso nelle paludi di mangrovie intorno a Bergamo. In compenso avremmo un clima di tipo equatoriale, animali feroci, malattie tropicali e Scajola dovrebbe tagliare alberi per liberare spazio per le centrali nucleari indispensabili per procurarci energia necessaria a tagliare alberi. Di positivo c’è che potremmo organizzare una guerriglia nella giungla; di negativo c’è che La Russa tirerebbe il napalm. Di positivo c’è che ci sposteremmo con le liane, più puntuali dei treni pendolari, di negativo c’è che avremmo sempre il timore di vedere un tipino isterico sporgersi da dietro un tronco urlando “sono stato frainteso!”. La situazione insomma, sarebbe assai deprimente, ma mai deprimente come vivere in un paese che crede a cazzate tanto enormi e magari vota pure chi le dice. Per fortuna ha promesso anche di sconfiggere il cancro, sempre nei prossimi tre anni, oscurando con una volgarità crudele una scemenza manifesta. Ma andiamo! Cento milioni di alberi! Non sarà esagerata una simile foresta per un Macbeth così piccolino?

20 commenti »

20 Commenti a “Voi siete qui – Milioni di alberi nella foresta delle cazzate”

  1. Tutto questo è da aggiungere al milione di nuovi posti di lavoro.

    Speriamo almeno che si trovino fondi per una cassa integrazione
    degli alberi che resistono nonostante i “poderosi sforzi” anti
    inquinamento sbandierati dall’attuale governo.

    Evviva l’Italia che sognava un futuro di ideali veri e non solo
    “numismatici”

    da tonino   - domenica, 28 marzo 2010 alle 10:36

  2. … ma ci penserà FarFuturo (o FuturBalla?!… boh!) a disboscare il territorio italico dai nodi della jungla primitiva voluta dall’isterico; e così saremo tutti belli e contenti e soddisfatti del nuovo corso.
    Come accadrà l’ennesimo miracolo italiano? Grazie ad un pensiero illuminato, laico e all’avanguardia, naturalmente! Quello di Montezemolo/Fini/D’Alema… più nuovo di così!

    da angela   - domenica, 28 marzo 2010 alle 11:30

  3. ehm, non per rompere le uova nel paniere, ma:
    100.000.000 di alberi, diamogli cinque metri quadri a testa, fan 500.000.000 di metri quadri, ovvero 5.000.000 di decametri quadri, ovvero 50.000 ettometri quadri, ovvero 500 kilometri quadri (o quadrati, che suona meglio). Cioè un rettangolo di 10 per 50 chilometri. Stringendoli un po’ (mica devono essere per forza sequoie), forse ce la facciamo a metterli in un quadrato di 15 per 15 kilometri, che magari in un qualche parco di qualche villa berlusconiana trovano pure spazio.
    al contrario, visto che in italia ci stanno attualmente, ulivo più ulivo meno, circa 10 miliardi di alberi, la proposta di b. sembra un po’ misera: un aumento dell’1%, non disprezzabile, visti i tempi, ma tutto sommato contenuto.
    e il professore che ha calcolato la spesa in 100 miliardi di euri, forse ha esagerato: 1000 euri per albero sembrano francamente troppi. per chi non fosse ferrato in giardinaggio, specifichiamo che di solito gli alberi si piantano quando sono piccoli, ad un costo di qualche decina d’euri l’uno, per una spesa totale di qualche miliardo in tutto.

    saluti, eh…

    da ruphus   - domenica, 28 marzo 2010 alle 12:24

  4. E perchè siete scettici, siete. Bisognerebbe avere più fiducia nelle minime del Cavaliere (non sono massime, di certo, e neanche promesse). L’altro giorno a Torino, oltre ad offendere la Bresso, ha promesso un centro oncologico di eccellenza nel Piamonte in caso di una vittoria di Cota. Ci sarebbe da essere allegri come la vispa Teresa. Qualcuno gli ha chiesto: “e se Cota non vince?”. Lui, in un attimo di rara lucidità, ha realizzato di avere sparato una supercazzata difficile da cancellare o ignorare…..è passato immediatamente a promettere altre cose mirabolanti e quindi nessuno se ne è accorto. In altri momenti lo avrebbero rincorso con forconi, falci e martelli. E’ mille volte meglio Gasparri. Quello non ha idee, non pensa e non crede in nulla, ma come si batte bene per quel nulla che non ci sono rivali che lo possono superare.

    da EDOARDO   - domenica, 28 marzo 2010 alle 12:34

  5. conti alla mano ha quasi ragione Ruphus. Piantando gli alberi a circa 5 metri di distanza basterebbe un quadrato di 22 km di lato (15×15 li devi stringere di più).
    Poi le cazzate rimangono cazzate e anche sui costi mi sembrano tanti mille euri ad albero.
    A cosa servirebbe l’operazione, rimane un mistero. Gli alberi sono utili, ma basterebbe smettere di avvelenare le acque e cementificare: ci penserebbe la Natura a regalarci un 1% in più di alberi. Gratis.

    La morale qual è’?
    «Macbeth non verrà mai sconfitto finché il grande bosco di Birnan non avanzi verso l’alto colle di Dunsinane contro di lui»

    da Logico   - domenica, 28 marzo 2010 alle 14:10

  6. lui non lo sa, e forse nenache voi, ma Silvio ci sta facendo risparmiare una montagna di soldi. Vi spiego come e perchè.
    Una decina d’anni fa, il capo della polizia di Toronto (Canada), un italiano che si chiama Fantino, disse che lui avrebbe curato i bikers facendoli lobotomizzare. Si becco qualche vaffa, perchè i canadesi, essendo molto pragmatici, calcolarono il costo dell’operazione: enorme.
    Berlusca invece, i lobotomizzati riesce a crearli a costo zero. Se andate su Youtube e guardate il documentario della Bbc, girato da Mark Franchetti, trovate le dichiarazioni di tre giovanotti (2 ragazzi e 1 ragazza) di un club “Meno male che Silvio c’è”. Si trovano in una sontuosa sala, arredata con mobili in stile e quadri rinascimentali. Tutti e tre sono molto eleganti.
    Il primo dice: “Sono 15 anni che gli italiani continuano a dar fiducia e a sostenere S.B., con il loro voto democratico. I casi sono due: o tutti gli italiani sono degli sconsiderati e stupidi che non si rendono conto di chi stanno votando o per 15 anni hanno continuato a dar fiducia a B.”
    Il secondo: “B. è un fenomeno nel senso letterale della parola, nel senso che è un fenomeno non solo politico, ma è un fenomeno soprattutto sociale. È l’unico politico in Italia che riesce sempre, ovunque vada a raccogliere delle adunate di folle oceaniche…”
    La ragazza: “…la gente ha percepito, che ciascuno di noi, sulle proprie tasche ha percepito un vero e proprio miglioramento dello stile di vita e di conseguenza la gente continua a votarlo, continua a dimostrargli tutto l’affetto possibile e lui è una persona che qualsiasi cosa ha toccato l’ha resa florida…”
    Questa è stupefacente. Forse vive in qualche college della Cornovaglia.
    Stupidi o disonesti? Io credo entrambe le cose, in più: ignoranti come capre. Costituiscono perfino un’eccezione alla legge fondamentale sulla stupidità di Carlo M. Cipolla, che dice “in un campione statistico qualsiasi, la percentuale di cretini è sempre la stessa”.

    da sergius   - domenica, 28 marzo 2010 alle 18:05

  7. A parte il fatto che la promessa e`assurda, un paio di conti dicono che si puo` fare, a patto di utilizzare aree dismesse (non agricole), che tra l`altro si sottrarrebero alla cementificazione ulteriore.
    Ovviamente si tratterebbe di alberi piccoli, perche` i terrenti su cui crescono sarebbero poco fertili.
    Pero`in termini di gas serra risparmiati non sarebbe una cazzata.

    Certo, la manodopera necessaria e`tanta, alcune migliaia di posti di lavoro per una decina d`anni, facendo una stima degli ordini di grandezza (10 alberi al giorno *100 giorni/anno * 10 anni = 10000 * 10000 =100 milioni). Gli alberi si piantano in due fasi, prima in vivaio, poi in terreno. Lo step limitante sono i vivai, probabilmente.

    Il problema e `che sto usando i miei neuroni per commentare un cazzatone di Berlusconi. Mi scuso per l`evidente inutilita`del mio agire.

    da Enrico Marsili   - domenica, 28 marzo 2010 alle 20:29

  8. A costo di farmi internare, vorrei prendere sul serio una promessa elettorale di Berlusconi ….

    ecco, basta così per oggi ke già ho dovuto votare bortolussi. non mi do pace, mi vergogno, non so se arriverò a domani. ma ki me l’ha fa fatto fare, ecc ecc
    sono un caso disumano, portate pazienza, uffa.

    da riccardo   - domenica, 28 marzo 2010 alle 20:43

  9. Alessà mi devi fare un favore, non mi devi oscurare il vaffanculo a che a brevi manderò a questo nano stronzo.
    Incredibile, ha la faccia come il culo o il culo al posto della faccia, fate un po’ voi.
    E’ mai possibile che un buffone così doveva toccare proprio a noi? che male abbiamo fatto per meritarci uno stronzo fascista di questa risma?
    Giuro, alla prossima che spara cambio nazione e dò ragione a mia moglie: mi trasferisco in Francia, almeno posso sempre dire di essere un cervello marcio che ha lasciato una nazione perchè più marcia del suo cervello.
    Chiedo scusa a tutto: VAFFANCULO STRONZO FASCISTA
    mau

    da mau   - domenica, 28 marzo 2010 alle 21:49

  10. Cento milioni di alberi sono tanti. Nel cortile di casa mia c’è un comunissimo ippocastano il cui sviluppo verso l’alto si porta via sul terreno un’aiuola di circa 30 mq., quale spazio vitale minimo necessario. Sotto potrebbero sostare tranquillamente alcune persone e si potrebbero parcheggiare pure un paio d’auto di media cilindrata, ma non ci starebbe sicuramente un altro albero che avesse la presunzione di crescere in eguale misura. Con a disposizione mille euro dei soldi altrui per albero e la mania di grandezza che lo contraddistingue, la pretesa minima del sultano sarebbe sicuramente quella di non lesinare sulle misure. Andremo quindi ad abitare sugli alberi come Cita, la scimmia di Tarzan… D’altronde in un paese delle banane, per il suddito diventa normale anche fare la scimmia.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 28 marzo 2010 alle 23:36

  11. sinceramente mi meraviglia che qualcuno perda tempo a considerare se la cosa sia fattibile o meno. Ma vi sembra che il capataz abbia tempo da perdere.
    Quella del cancro non è stata neanche presa in considerazione, ovviamente. Eppure sono sicuro che troveremmo facilmente qualche silvio-fan disposto a spiegarci che si può fare. eccheccazz…..

    da sergius   - domenica, 28 marzo 2010 alle 23:41

  12. Si!!! 100 milioni di alberi per una rinata foresta di Sherwood con Robecchi-Robin hood e tutti noi che lo aiutiamo a cacciare il fetentone Silvio di Nottingham ( a chi lo facciamo fare il Principe Giovanni?). Manca solo un bel Riccardo Cuor di Leone che rimette tutto a posto con una bella spolverata di democrazia e siamo a cavallo. 10,100,1000 Sherwood!!!

    da antonella   - lunedì, 29 marzo 2010 alle 08:48

  13. Tutto da buttare, cervello degli italiani compreso. 100 milioni di sinapsi bruciate ogni volta che appare in TV. Devo dire che ho apprezzato tantissimo l’intervento di Luttazzi. Mai paragone più osceno poteva raprpesentare meglio la situazione Italia.

    da Maurizio   - lunedì, 29 marzo 2010 alle 09:56

  14. Caro Robecchi,da lettore abituale del manifesto apprezzo molto i tuoi editoriali.Sicuramente le promesse del nano sono molto spesso ridicole o anche oscene,ma in questo caso dovresti rifare i conti:in Italia ci sono dai 20 ai 40 miliardi di alberi,quindi un aumento di 100 milioni non sarebbe affatto impossibile.Resta il fatto che i boschi esistenti sono degradati e che gli interventi dovrebbero riguardare appunto la loro cura,e si dovrebbe nel contempo fermare l’inquinamento e la cementificazione,cose queste che il nostro ducetto non considera importanti.Con rispetto porgo saluti.

    da Riccardo   - lunedì, 29 marzo 2010 alle 10:49

  15. Facciamo “alberi si” e non se ne parla più. Alberi si senza strafare come fa sempre il DART FENER alla matriciana. Mi accontenterei di abbassare un pò quel 70% di analfabetismo che ancora esiste in questo paese (non si tratta di non saper leggere e scrivere di una volta). Il problema è che è stata neutralizzata quella spinta naturale che è caratteristica principale dell’homo sapiens: la voglia di migliorare se stesso. Quante volte vi è capitato d’incontrare una persona che, attegginadosi a uno tosto e saggio dice: io non vado a votare perchè sono tutti uguali e non mi occupo di politica.
    Costui gonfia anche il petto fiero per aver detto un cosa saggia. Voi chiaramente non lo prendete a “pacchere” perchè site persone civili. Si potrebbe solo rispondere: bene, se non ti occupi di politica, sono i politici che si occupano di te, pertanto comincia a tirare fuori il vasetto con la vasellina. PUNTO

    da EDOARDO   - lunedì, 29 marzo 2010 alle 11:39

  16. L’analfebitismo è aumentato in questi ultimi venti anni..e grazie a chi, lo sappiamo.E per analfabetismo non si itende solo non saper leggere, scrivere e far di conto…ma capire il significato di quel che viene detto,saper andare dietro le righe,conoscere come funziona una democrazia ed anche un po’ di più cosa avviene in altri paesi, purtroppo, assai più avanti di noi…e non solo in Europa.Ieri,giorno di votazione, davanti a numerose chiese romane sono stati esposti dei cartelli che invitavano i “devoti” ahahah a non votare per la Bonino che “vuole” l’aborto….e tutti i decerebrati avranno detto eh sì, quella è una poco di buono. Erano in grado di sapere che l’aborto è GIA’ legge nazionale, che fu voluto da un referendum, che le regioni non si occuopano di tali tematiche? Penso propprio di no…io non ho votato per lei ma non certo per quei motivi.

    da mietta   - lunedì, 29 marzo 2010 alle 12:46

  17. Mi rendo perfettamente conto dell’idiozia e non voglio certo abbracciare le solite folli idee propagandistiche del premier facendole mie, ma dio solo sa quanto avremmo bisogno qui a Milano (e forse anche in altri luoghi) di qualche albero in più. Hanno disboscato interi parchi tagliando alberi secolari per costruire parcheggi o centri commerciali e siamo una delle metropoli europee con minore numero di aree verdi; in compenso respiriamo un’aria tra le più inquinate al mondo. Viva il verde.
    Comunque sempre bravo Robecchi!

    da Marco   - lunedì, 29 marzo 2010 alle 14:12

  18. Per “alberi” penso che intenda la stessa cosa degli architetti dell’arredo urbano: una via di mezzo fra un portaombrelli e un lampione, sistemato in un cerchietto di cemento (ma piccolo, il cerchietto: e se l’albero si azzarda a fare radici, lo si taglia perché le radici sono pericolose, deturpano l’asfalto).
    Ecco, messì così, ognuno nel suo cerchietto, centomilioni di milioni di alberi…(e magari fatti col Lego, o come nei rendering del Ponte sullo Stretto…)

    da giuliano   - lunedì, 29 marzo 2010 alle 18:18

  19. Chiedo licenza di scrivere anch’io:
    VAFFANCULO STRONZO FASCISTA COI TUOI COMPLICI
    E IL TUO POPOLO BUE

    da adele5   - lunedì, 29 marzo 2010 alle 23:01

  20. Bene, io sono talmente stufo, nauseato da questo povero, piccolo e insulso megalomane che prego ogni giorno, nonostante sia ateo, che la divina provvidenza intervenga per toglierlo di torno; lui e tutta la banda dei Berluscloni, popolazione variegata e altrettanto insulsa ( ma estremamente pericolosa), che ha fatto proprio il modo arrogante e sempre sprezzante che il loro fantoccio idolatrato ha proposto e imposto.
    Siamo in mano a dei folli che stanno portando il paese in una situazione di follia collettiva, alla pari di quella che pervase la Germania ai tempi del Nazismo. Io abbandonerò al più presto questo maledetto paese che offre solo corruzione e degrado morale; un paese indegno di ospitare gente onesta, uno stivale, oramai, stracolmo solo di merda. Mi chiedo solo come mai gli italiani onesti, desiderosi di giustizia e democrazia, non scendano tutti in piazza per una rivoluzione come in Thailandia ed altri paesi di persone con veri attributi, per dire basta ad un pagliaccio che offre fumo, che sputa idiozie e che usa il paese a suo tornaconto poichè, checchè il Dio in terra di Arcore dica di rappresentare la maggioranza, rappresenta solo una parte di popolazione e neppure troppo ampia. Ma forse è giusto così poichè ogni popolo deve avere i guai che si cerca e che si merita.

    da LuCyfer   - lunedì, 12 aprile 2010 alle 11:02

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