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Micromega – Italia 2024, il Regime è caduto…

Cari tuttti, oggi esce nelle edicole il nuovo numero di Micromega, che si intitola DESTRE E/O LIBERTA’, dedicato alla bella destra che governa l’Italia, un mix entusiasmante tra gli affreschi pornografici di Pompei e una finanziaria delle Cayman. Scrivono tra gli altri: Camilleri/Granata, Marco Travaglio, Simonetta Fiori, Valerio Gigante, Sergio Petrini, Pierfranco Pellizzetti, Guido Caldiron, Gianni Barbacetto, Roberta Carlini, Lidia Ravera, Alessandro Robecchi, Ravera/Perina, Federico Rampini, Smolenski/Beylin, Michele Serra. Il mio consiglio è di procurarselo, magari avete dei parenti ricchi, ma in ogni caso sono 14 euri spesi bene (risparmiateli da quelli che spendete per il televoto del Grande Fratello, magari). Per quanto riguarda il mio pezzo, si tratta di una ricostruzione storiografica che elenca i maggiori testi storici pubblicati dopo la caduta del regime. Per ora accontentatevi del sommario, il pezzo seguirà tra qualche settimana. Sappiate che dopo la caduta del regime (2024) la saggistica storica ha avuto un nuovo impulso, e ricercatori e storici si sono cimentati sui più vari aspetti del Trentennio berlusconiano. E dunque…
Italia 2024: il Regime è caduto…
Come ricostruiranno gli storici del futuro le tormentate vicende del Trentennio berlusconiano? Lo svela questo irresistibile viaggio nel tempo di Alessandro Robecchi: nel 2024 il regime cadrà tragicamente per mano delle potenze democratiche europee unite alla Resistenza italiana. Solo allora – grazie a opere importantissime, quali Come sei alto, Silvio! Servi sciocchi e meno sciocchi nell’Italia del Trentennio e I ragazzi di Salò e altre puttanate – sarà possibile guardare con obiettività e rigore storico a ciò che è accaduto dopo il 1994.
Insomma… Io ve l’ho detto. Buona lettura
 

18 commenti »

18 Commenti a “Micromega – Italia 2024, il Regime è caduto…”

  1. Nel 2024 si sbellicheranno dalle risate, forse…se le cose non saranno peggiorate ulteriormente (una saggia massima dice che al peggio non c’è mai fine!) oppure faranno studi approfonditi sui fossili per capire chi caspita abbia tenuto sotto regime la penisola italica in quel periodo…degli alieni, una congrega di allucinati dediti all’uso del fungo magico o semplicemente dei delinquenti? Sarà più tosta per i nostri posteri capire perchè folle scalmanate scendessero in campo per osannarli…mahhh, non vorrei essere nei panni degli studiosi.

    da mietta   - venerdì, 5 marzo 2010 alle 13:20

  2. Nel 2024? Accidenti, chissà dove sarò io… Dai, facciamo che cada prima!… Mi piacerebbe davvero vedere la faccia dei fans calpestare con rabbia il dischetto “beato che Silvio c’è”! E Gasparri? Si rifugerà in Vaticano insieme a Giovanardi e Casini? E la Santanché? Donzelletta che vien dalla fascistaia, dove si rifugerà? Sarà diventata comunista nel frattempo? E Bossi? Ritornerà nelle galassie da dove è venuto? E Quagliarello, al quale più della legge soddisfa la sostanza, con quale stratagemma riuscirà ad eludere lo sberleffo della folla?… Quanti interrogativi… E non finiscono qui!… Non vedo l’ora di (almeno) leggermi la realtà futura su Micromega…

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 5 marzo 2010 alle 13:58

  3. Lapsus: Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato…

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 5 marzo 2010 alle 14:18

  4. Non manco mai di comprarmi i numeri speciali di MICROMEGA. Mi fa passare qualche ora interessante sicuro di non trovarci “pennivendoli al soldo di..”. Alessandro nel 2024 si renderanno conto che il fenomeno che ha facilitato un ventennio extralarge come quello che si prospetta è simile a quello del ventennio più famoso (fascista). Li hanno esercitato un ruolo determinante: il 70% di analfabetismo della popolazione, una opposizione molle, balbettante, quasi inesistente. Oggi la cosa si ripete magari con mezzi diversi. Certo la televisione ha prodotto il 60% di assoggettati inconsapevoli, analfabeti politicamente. E l’opposizione? Roba da corsi e ricorsi: divisa, inconcludente, decisamente balbettante come 80 anni prima. La stessa cosa dicasi con la classe di intellettuali e opinion leaders illuminati e democratici: muti e assenti. Buonanotte a tutti.

    da EDOARDO   - venerdì, 5 marzo 2010 alle 14:20

  5. …io non ce la faccio fino al 2024…

    da eve   - venerdì, 5 marzo 2010 alle 14:30

  6. Perle di saggezza di Flaiano..evidentemente non siamo cambiati nè mai cambieremo!
    «Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore».
    «La situazione politica in Italia è grave, ma non seria».
    «Gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura».
    «Fra 30 anni l’Italia non sarà come l’avranno fatta i governi, ma come l’avrà fatta la televisione».
    «L’italiano è un tentativo della natura di smitizzare se stessa. Prendete il Polo Nord: è abbastanza serio, preso in sé. Un italiano al Polo Nord vi aggiunge subito qualcosa di comico, che prima non ci aveva colpito».
    «In Italia la linea più breve fra due punti è l’arabesco».
    «In questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Altri paesi hanno una loro verità. Noi ne abbiamo infinite versioni».
    «In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti».
    «Per gli italiani l’inferno è quel posto dove si sta con le donne nude e con i diavoli ci si mette d’accordo».
    «Le dittature hanno questo di buono, che sanno farsi amare».
    «Oggi anche il cretino è specializzato».
    «Ho poche idee, ma confuse».

    da mietta   - venerdì, 5 marzo 2010 alle 14:51

  7. Quoto Edoardo, specialmente per quella stoccata finale al cuore del problema: cioé, il ruolo svolto in questi decenni dagli intellettuali (?) italiani, dimostratisi buoni solo a parlare del sesso degli angeli nei loro libri morti, a fare i piazzisti dei loro portaborse e a far chiacchiere vane; allo stesso modo di una manciata di grezzoni che sprecano tempo a intessere maldicenze in un barrettino di provincia.
    Per definizione, costoro sarebbero chiamati a riflettere/intervenire sul corso dell’evoluzione sociale grazie soprattutto ad una posizione di prestigio/privilegio sconosciuta ai più. Viceversa, salvo rare menti aperte (il cui numero è sfacciatamente irrisorio rispetto all’insieme rappresentato dalla categoria nel suo complesso), in generale mi pare che i cosiddetti intellettuali italiani ostentino uno snobismo gratuito, un distacco fantozziano dal sistema, un’inerzia nauseante e un opportunismo meschino che li accomuna perfettamente all’italiano medio.
    Dove sta, allora, la differenza fra l’intellettuale e l’uomo della strada?
    D’altronde, basta ri-leggersi Calamandrei e Gramsci sul tema del comportamento dell’intellettuale italiano per avere le necessarie coordinate del caso contemporaneo; davvero poco abbiamo appreso dai veri maestri, troppo spesso congelati e umiliati, e strumentalizzati vilmente per mera convenienza.
    So di essere radicale, ma se si vuole aprire il vaso di Pandora, benvenga! io non aspetto altro, ma ricordiamoci bene che nel paraculismo e nell’arte dell’intrallazzo più lurido non sono specializzati soltanto i politici corrotti e gli imprenditori assatanati, eh!
    Questi supposti intellettuali, belli seduti in cattedra, sono da considerare ugualmente corresponsabili della putrefazione morale e culturale che caratterizza il nostro Paese da tempo.

    da angela   - venerdì, 5 marzo 2010 alle 16:13

  8. Ma nel 2012 moriremo tutti, lo hanno detto a Voyager!!!

    da Pietro   - venerdì, 5 marzo 2010 alle 20:06

  9. La mamma di un mio amico italiano, tutt’altro che comunista, mi ha detto un po’ di tempo fa: “Quando parlavo con dei ‘rossi’ più giovani di me e
    accusavano la mia generazione di non aver fatto niente contro il
    fascismo, io rispondevo sempre che nessuno si era accorto che
    era diventata una dittatura. E quando loro mi rispondevano ‘è
    impossibile”, io rimanevo sempre un po’ interdetta, perché mi
    rendevo conto che in effetti non accorgersi di una cosa del
    genere suona ridicolo. Beh, adesso ho capito come è successo.”

    da gianguido mussomeli   - venerdì, 5 marzo 2010 alle 20:20

  10. Emanato il decreto ad paninum.
    Da stasera la democrazia in Italia è ufficialmente defunta.
    Un conato di vomito in memoriam.

    da gianguido mussomeli   - sabato, 6 marzo 2010 alle 01:05

  11. Siamo arrivati al punto che occorre un decreto per interpretare l’orologio.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 6 marzo 2010 alle 02:03

  12. E si,alla fine se lo sono fatto il decreto salvaminchiate. La cosa teniamocela in mente. Tra pochi mesi avranno la faccia come il sedere e diranno che era stato un complotto dei magistrati rossi, con le mutande rosse e la parannanza rossa. Figuriamoci se possono correre il rischio di lasciare la Lombardia in mano alla sinistra e non al gruppo Formigoni-Moratti il malloppone miliardario dell’EXPO’. Lo diranno: non fu un errore e frutto di fregnoneria, fecero il decreto per forza maggiore. Sono anni che dicono la stessa cosa della caduta del primo governo Berlusconi del 1994. Golpe dei magistrati. Invece fu Bossi che lo sfanculò quattro a zero chamandolo pure mafioso e “Berluskaiser”. Che pena.

    da EDOARDO   - sabato, 6 marzo 2010 alle 09:30

  13. Ma sì, facciamole votare tutte queste teste di cazzo, consapevoli o meno di essrlo. Ma allora andiamo anche tutti noi “sani” a votare così da metterle a tacere una buona volta!!!

    da adele5   - sabato, 6 marzo 2010 alle 10:12

  14. Solo apparentemente potrebbe sembrare un off topic.
    News fresche fresche dall’Europa: la Germania offre una chance alla Grecia per rialzarsi dal pantano in cui la corruzione della sua classe dirigente l’ha piombata nel corso di questi anni e le dice: “Ok, noi ti diamo una mano per riprenderti a patto però che tu ci dia in cambio un migliaio di isolotti, sai com’é… ai tedeschi piace tanto il mare.”
    Chiamasi svendita a buon mercato di un Paese sull’orlo del collasso o bancarotta: vi ricorda qualcuno di nostra conoscenza questo stato putrefatto della cosa pubblica o incapacità di autoregolarsi in modo democratico?

    da ab   - sabato, 6 marzo 2010 alle 10:38

  15. Mi chiedo, allora: Quali Paesi al mondo, oltre la Grecia, possibili dirsi ugualmente, dati alla mano, in bancarotta?
    Che io sappia, molti. Fra i quali anche l’Italia?
    Se sì, come ciò è possibile considerato che noi abbiamo sul nostro territorio il 30 per cento almeno di beni artistici di interesse mondiale? (ciò, occorre ricordare, tali bellezze di costruzioni intendo sono state possibili anche Grazie al ruolo positivo nell’arte del mecenatismo che la Chiesa di Roma ha svolto nei secoli)
    Eppure: quando in centro a Firenze, come in altre città d’Italia, voglio entrare in una specifica Chiesa (ad es., in Santa Maria Novella a Firenze), devo assistere all’operazione indecente di vedere i turisti che pagano un ticket mentre nei musei pubblici a Londra l’offerta è free?
    Dov’è finito il bene pubblico in Italia?!?
    L’acqua è pubblica (!) oppure stanno decidendo di farla privata everywhere sul nostro suolo?
    Che aria si respira, in Italia, compagni miei di viaggio?

    da ab   - sabato, 6 marzo 2010 alle 15:28

  16. visto il decreto ad paninum con tanto di accettazione da parte del nuovo lacchè del mafiosetto di arcore mettiamoci tutti d’accordo:
    al termine ultimo del pagamento della prossima rata del mutuo, dell’assicurazione, di qualsiasi bolletta anzichè andare a pagare andiamo a mangiarci un panino tanto grazie a napolitano non possono piu’ farci un cazzo !

    da king Mob   - sabato, 6 marzo 2010 alle 19:44

  17. Sono disgustosi.

    Ringrazio anche il pd, il partito nato morto, che come sempre si è supinamente piegato alle volontà di Silvio (come sempre dai tempi di baffino). Adesso son tutti lì a difendere quel rinnegato di Napolitano, invece di dire “Sapete una cosa? Le elezioni fatevele da soli”.

    Per quanto mi riguarda prossimamente devo andare al consolato di Stoccarda per il rinnovo del passaporto, e lo farò senza presentarmi con i documenti necessari. Mi limiterò a dire che essendo una formalità, ripasserò con gli stessi tra qualche mese. Son curioso di vedere se si farà un decreto apposito.

    da gianguido mussomeli   - sabato, 6 marzo 2010 alle 20:31

  18. 2024… prima… o dopo…
    non è (tanto) importante la questione tempo,
    quello chè importante è che quando accadrà ( perchè accadrà ), di sta feccia di LADRI fascisti si faccia piazza pulita una volta per tutte, fino al secondo o terzo grado di parentela;
    e non come nel 45 che si lasciò il lavoro incompiuto.

    FASCISTI LADRI MAFIOSI TANGENTARI
    siete la feccia della società

    da alex   - sabato, 6 marzo 2010 alle 21:48

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