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nov 09

Informazione – Quei terroristi de Il Giornale

La crisi rende nervosi, crea paura, confonde, e costringe molti a fare due lavori. Come non essere solidali quindi con Francesco Guzzardi, il valoroso cronista ligure de Il Giornale costretto a scriversi da sé le lettere di minaccia firmate Brigate Rosse, a consegnarle in redazione, a leggere con commozione le mail di solidarietà dei lettori? Tutto da solo! Ci chiediamo con angoscia cosa abbia dissuaso Francesco Guzzardi, questo eroe del suo tempo (e purtroppo pure del nostro) dallo spararsi in un piede, dal rapirsi da solo. Pare di vederlo, nel sonno che si urla da solo "comunista!", magari che studia come gambizzarsi e poi che dichiara (ma questo è vero): “Se chi ha scritto questo messaggio intendeva intimorirmi o addirittura costringermi a tacere, è bene che se lo tolga subito dalla testa”. Bravo Guzzardi! Non lasciarti intimorire dalle lettere di minaccia che ti scrivi! Va detto che la lettera minatoria, vergata a mano, con una stella a cinque punte e la scritta Brigate Rosse non era di quelle piacevoli. Diceva testualmente: “Non abbiamo ancora deciso se spaccare il culo prima al vostro servo Guzzardi l’infame della Val Bisagno e degli sbirri o passare prima da voi molto presto lo scoprirete” (la punteggiatura è tutta sua). Non esattamente il solito linguaggio brigatista, tanto che qualcuno si era preoccupato: dove andremo a finire se anche le Br cominciano a scrivere come un concorrente del Grande Fratello? La Digos di Genova, per fortuna, ha messo le cose a posto: è bastato far scrivere due righe al Guzzardi per capire che la vittima delle minacce e il minaccioso brigatista erano la stessa persona. Per fortuna ora è tutto chiarito, possiamo rilassarci, smettere di tremare, leggere con qualche divertimento le lettere di solidarietà all’autominacciato che se la prendono con quei cattivoni di comunisti. E magari andarsi a ripescare le dichiarazioni dei giorni scorsi sul pericolo terrorista. Il ministro Sacconi: “Prosciugare l’acqua in cui nuotano i pesci dell’eversione!”. Giusto! Bravo! Prenda un po’ di carta assorbente e vada a Il Giornale. Lì c’è da far bene.

32 commenti »

32 Commenti a “Informazione – Quei terroristi de Il Giornale”

  1. Feltri è un dirigente aziendale perfetto. (Daltronde non è all’azienda che si affidano nell’immagine per il nostro tristo Paese i nostri umanoidi tipo Alfano e squadraccia?).
    Una sorta di mutante (o nuova categoria di esseri umani specifici), un “ingegnere” o scienziato delle strategie di guerra fredda, o gioco spietato sregolato.
    Sec. me, Feltri è un vero e proprio mercenario, tale e quale è possibile ricostruire dalle sue azioni negli anni; un killer. Cinico, votato allo sprezzo, alla menzogna, alla diffamazione, allo scoraggiamento di un ordine sociale come responsabilità morale.
    Se il fine giustifica i mezzi, Qual è, allora, il suo scopo? Servire il padrone come direttore di un giornalaccio.

    da angela   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 15:34

  2. Il Guzzardi in realtà aveva usato toni troppo duri verso sè stesso e si era spaventato davvero !!

    da luca   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 15:44

  3. Questo dovrebbe far capire a tutti che razza di rotolo di carta igienica sia quel fogliaccio di merda… ma tanto… chi lo dirà? il TG1 del Minzo? Uah Uah Uah Uah!!!!!!!!!!!!!!!

    da Mauro Pigozzi   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 16:28

  4. Belli (si fa per dire) anche i dibattiti su Battisti e sul film dal libro di Segio. Peccato che non si citino mai Fioravanti e la sua signora (assassini anche loro, ma amici di Gasparri e di Fini) e men che meno Izzo, uno spaventoso assassino rilasciato e tornato subito pluriassassino (anche lui amico degli amici; perciò silenzio…)
    Ma, e quelli della Gioventù hitleriana che hanno beccato in Trentino? E quei leghisti veneti armati fino al collo?

    da giuliano   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 16:42

  5. A proposito, L’Avvenire ha un nuovo direttore… Non potevano dare direttamente l’interim a Feltri?

    da giuliano   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 16:48

  6. Magari il ministro dell’interno potrebbe diramare qualche contro-ordine, passare dall’allarme “rosso” all’allarme “Maroni”, altrimenti le squadriglie verdi o le ronde che vigilano sulla nostra sicurezza potrebbero mordere le caviglie ai giornalisti del padrone!
    Mik

    da Mik   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 16:53

  7. E’ dai gloriosi anni di “Piovono Pietre” che ne sono convinto:
    Robecchi è un genio.
    Riesce a far ridere quando ci sarebbe da piangere, o da rabbrividire.

    da Marco   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 20:25

  8. Ma che davero davero?!

    da RickHelmut   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 20:39

  9. Mamma mia… come siamo caduti in basso ..

    da eraldo   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 21:27

  10. Strana idea questa delle BR…i loro preferiti sono sempre stati gli AnarcoInsurrezionalisti…saranno passati di moda…

    da Alessandro   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 22:48

  11. Alemanno per un lieve malore cade rovinosamente in avanti ribaltando una panca mentre era in preghiera all’inaugurazione dell’anno accademico alla Cattolica di Milano (fonte ansa).

    In realtà:

    1) Si era addormentato;

    2) Invidioso per Vasco Rossi;

    3) Ha saputo che hanno recuperato gli altri file dal pc di Brenda;

    Votate grazie.

    da gianguido mussomeli   - giovedì, 26 novembre 2009 alle 23:48

  12. La notizia è talmente ridicola (quasi tragica, ma non seria, avrebbe detto Flaiano) che ci ho scritto un sonetto in dialetto romano.
    Grazie della segnalazione!

    da Mauro   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 01:24

  13. Ma guarda.. anche a schifani ( nomen omen) è arrivata una lettera minatoria…
    P.S. da tagliare incollare sui muri
    “dove andremo a finire se anche le Br cominciano a scrivere come un concorrente del Grande Fratello?”
    ” Il ministro Sacconi: “Prosciugare l’acqua in cui nuotano i pesci dell’eversione!”. Giusto! Bravo! Prenda un po’ di carta assorbente e vada a Il Giornale. Lì c’è da far bene.”

    da adele5   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 01:40

  14. perche’ scherzare su una malattia, prendere in giro gente che sta male in questa maniera? lo sdoppiamento di personalita’, detto disturbo bipolare e’ una malattia seria che colpisce spesso chi usa solamente la parte destra del cervello. Dal dottor Jeckyll a silvio berlusconi, tanti simpatizzanti di destra hanno avuto questo disturbo e quindi smettiamo di prenderli in giro ma piuttosto chiamate presto un’ambulanza quando ne incontrate uno con questo disturbo!
    PS: ma che c’e’ ancora qualcuno che crede che le BR erano di sinistra?

    da zioFa   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 10:04

  15. mi piacerebbe sapere se il “giornalista” del Giornale verrà radiato dall’Ordine (Ordine ?!! mah…)
    mi piacerebbe anche sapere cosa ne pensa Feltri, magari ditemelo voi che provare a leggere il Giornale mi fa un po’ ribrezzo.

    da Rattazzi   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 11:01

  16. beh adesso sono curioso di sapere chi “si è spedito”, sempre al giornale, il video hard della mussolini e fiore

    da king Mob   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 12:00

  17. gianguido mussomeli

    Io voto la 3). Sto aspettando con ansia che si sappia qualcosa dai file di Brenda..anche se non mi faccio troppe illusioni…ma sarebbe una guduria se uscissero fuori nomi di qualcuna di queste acquesantiere…tirate a lucido ma putrescenti dentro!

    da mietta   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 13:29

  18. http://www.youtube.com/watch?v=b79lEyKAPUM&NR=1

    ridiamoci sopra…

    da RickHelmut   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 13:57

  19. complimenti,la prossima volta che ti scrivi una lettera a firma br ,firmati con il vero nome.

    da gabriele   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 13:58

  20. povero Montanelli, se avesse saputo chi andava a scrivere per il suo giornale forse non lo avrebbe fondato!

    da gabriele   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 13:59

  21. Il video della Duciona dev’essere qualcosa di talmente malato che neanche Littorio Letame ha avuto il coraggio di parlarne subito dopo averlo visto… immagino Fiore travestito da Eva Braun e la Mussolini da Hitler che si frustano a vicenda, cose del genere…

    da Mauro Pigozzi   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 14:05

  22. Invito tutti a visitare il blog di Mauro del post 12 perché ricco di notevoli sonetti sull’argomento, sia in romanesco sia in italiano. Vorrei inoltre segnalare che razza di fetecchia stia diventando Dagospia che per parlare della triste avventura del povero Guzzardi non cita né il Manifesto né Robecchi (gli unici a parlarne insieme al Fatto)ma un certo blitzquotidiano uscito un giorno dopo.

    da mariateresa   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 22:56

  23. grazie a mariateresa del consiglio.
    visto il bel blog di mauro (post 12) e messo nei preferiti: il sonetto sul minchione guzzardi è uno spasso. bravo.
    complimenti vivissimi!

    da angela   - venerdì, 27 novembre 2009 alle 23:33

  24. In effetti, a quella dichiarazione di “guerra civile” ci voleva una immediata reazione durissima da parte di Giorgio Napolitano; penso ad una frustata sonora sulle mani atta a ristabilire in modo inequivocabile il rispetto verso l’integrità del nostro Paese, una Repubblica parlamentare che si costruisce sui principi della Costituzione da mai corrodere, ma da aggiornare con saggezza eventualmente.
    Invece, ahinoi, non c’è stata nemmeno una tiratina d’orecchie (e pensare che i roditori ce l’hanno anche belle in vista quelle cartilagini… indi, non vale manco la scusa di dire che il nostro presidente del consiglio, un vero e proprio coniglio sempre in vile fuga dal tempo, non abbia orecchie e lobi belli grossi da acchiappare, eh! pare un elefante da come ce l’ha giganti quelle pale, dai!).
    Così accade che, grazie ad una maestria di parole generanti genericità, Napolitano scambi la retorica per la logica e, presumendo di fare discorsi super partes, in realtà finisce per svilire in modo irreversibile il suo ruolo istituzionale: il bianconiglio Berluska l’ha scampata anche stavolta e dettandoci giorno dopo giorno da più di 15 anni l’agenda delle sue contraddizioni diaboliche ci fa annaspare cretini verso un futuro rovinoso e folle…
    In questa fiction televisiva che è la realtà schizofrenica italiana accade allora che uno studente modello sia costretto ad abbandonare la scuola perché il padre è stato licenziato; che la Veronicatantaroba abbia chiesto qualcosa come 300 milioni di euro al mese (!) al mezzotacco suo exmaritino come buona uscita da quel troiaio di matrimonio; che un giornalista coglione di Feltri scriva di suo pugno e si invii una lettera minatoria firmata Br; che il deus ex machina della sinistra italiana, vale a dire D’Alema (l’altro buono che scappa dal processo Unipol), batta i piedi preso da stizza berlusconiana perché si crede tradito dal partito socialista europeo quando manco sa spiccicare un discorso in inglese! E così via…
    (Ma non sarà che è D’Alema, penso io, che ha tradito la sinistra europea con le sue genialate di bicamerali?)
    Questi gli effetti non straordinari di una realtà sottosopra dove le spade stanno appese e i foderi combattono, dove i ricercatori sono umiliati e i manager falliti e compari sono strapagati e impuniti.
    Ma, dico io, è un Paese che ha bisogno di giochini di parole pensate ad hoc per prorogare ambiguità e rovesciamenti criminali, caro Presidente Napolitano, oppure ha bisogno di paletti fermissimi contro tutti i simboli/pensieri/provvedimenti anticostituzionali? Prima che sia troppo tardi.
    Vale la pena ricordare che Hitler arrivò al potere per via democratica(!) 1. cavalcando la crisi economico-sociale, 2. focalizzando la massa della gente sull’idea che i giudei fossero i veri nemici della Germania e 3. sostenendo che i veri tedeschi -quelli “puri” ovviamente- dovessero essere rigorosamente alti, belli, biondi e pure d’occhio celeste secondo lo stereotipo del nordico aitante.
    Eppure nessuno gli fece mai notare che lui, lungi dall’essere un vichingo bonazzo, era in realtà bruttino, scuro di pelo e parecchio tracagnotto!
    Analogamente il Berluska con i suoi fidi mercenari aizza la massa da anni contro “i comunisti” in genere (gente comune e “toghe rosse”, in particolare), persino ora che di comunisti non c’è rimasta gran traccia in giro. Eppure, nessuno che dall’alto della sua carica istituzionale gli rinfacci di vantarsi del suo amicone russo Putin nonché ex capo del KGB sempre atteso a Villa Certosa chissà perché!
    E così via, di segni e d’inganni ad arte pensati dal potere più bestiale per fottere i deboli ce ne sono a vagoni in questa Italia rimasta ferma ai film del buon vecchio Sordi; cicli e ricicli della storia, direbbe qualcuno. Storia di diseguaglianze e di ingiustizie, che si fanno macroscopiche nel tempo se non arginate, ahinoi. Daltronde è noto che chi non conosce la storia è destinato a riviverla.
    Come mi consolo? Sognando Salvatore Borsellino come prossimo Presidente della Repubblica italiana. Non male, vero?
    Evviva il popolo delle Agende Rosse!

    da ab   - sabato, 28 novembre 2009 alle 09:00

  25. Feltri mi preoccupa. Internet é pieno di figa, proprio i porni con la Mussolini e Fiore e Fini deve andarsi a cercare? Aspettate che scopra Youporn, se non gli becca un infarto vedrete che si ritira in ascetica contemplazione e la smette di infastidirci.

    da gianguido mussomeli   - sabato, 28 novembre 2009 alle 12:23

  26. Robecchi, me lo fai un post su Cicchitto che dice a Papa Ratzinger di star zitto e di non rompere? (è sull’Unità di oggi). Questa è troppo forte, meriterebbe di essere ripresa in grande…

    da giuliano   - sabato, 28 novembre 2009 alle 17:18

  27. segnalo anche quest’altro articolo sull’Unità on line del 28.11.2009
    “Roma, l’asilo comunale chiamato come i campi di estrema destra”di Simone Collini (sottotitolo: “La scuola chiamta “La contea degli Hobbit”, così si chiamavano i campi del Fronte della Gioventù. Il silenzio di Alemanno.”)
    mettiamoci anche gli sgomberi improvvisi dei rom, il reato di clandestinità, i “bianchi natali”,le aggressioni omofobiche.. mi sembrano proprio tornati quei tempi. MA NOI GENTE COMUNE RESISTEREMO, VERO?

    da adele5   - sabato, 28 novembre 2009 alle 19:06

  28. geniale Robecchi! non leggo mai il giornale, leggo solo l’unità e repubblica.

    da ela   - sabato, 28 novembre 2009 alle 19:49

  29. @ 15 Rattazzi
    Per questa volta la aiuto io, qui di seguito incollo l’articolo di Guzzardi:
    “Per me, non lo nego, il mio lavoro è una missione. Quella di raccontare i fatti, cercare i retroscena, portare alla luce le ombre di una cattiva amministrazione del territorio che da oltre 10 anni porto avanti per cercare di migliorare la Valbisagno, vallata che amo e dove vivo. Una zona dove, nel giro di 20 anni, sono cambiate (in peggio) talmente tante cose da renderla irriconoscibile a coloro che da sempre la abitano e considerata, da chi la segue da lontano, area degradata e, come l’ha definita Roberto Cassinelli in occasione dell’incontro in Municipio, zona del terzo mondo. Ho sempre ritenuto importante informare la gente di fatti che reputo gravi. È vero, come ha scritto il mio caporedattore Massimiliano Lussana, che pecco di sintesi, ma ditemi voi come si fa a raccontare in due parole (o in un solo articolo) delle decine di persone costrette a vivere sulla sedia a rotelle e, soprattutto, costrette a non potere uscire di casa a causa del degrado dei marciapiedi, delle strade non asfaltate e delle auto parcheggiate sui marciapiedi. Impossibile non descrivere i disagi degli abitanti di San Gottardo a causa di frequenti scippi, risse e vigliacche angherie alle quali sono sottoposte mamme e bambini che frequentano i giardini pubblici per colpa degli extracomunitari che da anni bivaccano in zona. Indisturbati. Talmente tanti problemi da raccontare e denunciare per i quali ci vorrebbe, ogni giorno, una pagina intera del giornale.
    Le antipatie (e altro) verso di me poi, hanno cominciato a prendere forma da quando iniziai a seguire i consigli di circoscrizione, adesso municipali, denunciando sul Giornale le cose che non andavano.
    I problemi, per me, sono cominciati in quel momento. E fatta eccezione per alcuni amministratori, per molti altri sono diventato non colui che denunciava le magagne del quartiere, bensì la causa dei mali. Paradossale.
    Adesso sono arrivate le minacce sotto forma di volantino anonimo. Lasciamo alla polizia il compito di svolgere le indagini e risalire ai colpevoli. Non ritengo giusto né strumentalizzare, né sottovalutare un simile episodio che può diventare foriero di un’escalation di violenza. La Valbisagno non se lo merita. Come quelli che veramente la amano.”

    Ed ora dal sito dell’AGI (http://www.agi.it)
    (AGI) – GENOVA, 25 nov. – “Un uomo mi perseguitava da mesi fino a quando, mentre mi trovavo insieme a mia figlia di appena due anni e mezzo, mi ha puntato una pistola addosso minacciandomi di morte. Questo e’ successo in seguito alle mie denunce della sua attivita’ criminale fatte sul Giornale, per cui lavoravo come collaboratore esterno. Non avendo ottenuto riscontri di polizia ho deciso di tutelarmi con questa lettera”. E’ la spiegazione fornita dal giornalista free lance Francesco Guzzardi, 49 anni, autore di una lettera minatoria contro se stesso e la redazione genovese del quotidiano diretto da Vittorio Feltri. “Quest’uomo e’ uno spacciatore – prosegue Guzzardi – Per mesi mi ha minacciato. Mia moglie non esce di casa da due mesi. Il 5 ottobre scorso ho sporto una denuncia dai carabinieri a suo carico, ma non c’e’ stato alcun esito.
    Cosi’ ho pensato che una falsa lettera minatoria avrebbe spaventato l’uomo che mi perseguitava, inducendolo a smettere”.
    Secondo quanto riferito da Guzzardi l’eco mediatica avuta dalla lettera avrebbe sortito il risultato da lui sperato. Minacce e persecuzioni sarebbe improvvisamente finite. “A quel punto mi sono autodenunciato alla digos pur sapendo che gli inquirenti non avrebbero avuto alcuna possibilita’ di scoprire la verita’ – ha concluso Francesco Guzzardi – Infatti per produrre la lettera ho usato per meta’ un normografo e per meta’ ho scritto con la sinistra e certamente sulla carta non ho lasciato impronte. Non cercavo alcun tornaconto personale, se non quello di garantire l’incolumita’ a me alla mia famiglia”. Guzzardi e’ stato denunciato per simulazione di reato e procurato allarme.”

    Ho cercato in rete eventuali fatti di cronaca nera della Valbisagno non ho trovato niente tranne due articoli dello stesso Guzzardi in cui si lamenta dei marciapiedi lasciati in balia di extra-comunitari e nomadi; detta così sembra solo un disturbo estetico, quindi chiedo lumi a chi conosce quelle zone.

    Su “Il Giornale”, invece, non ho trovato la notizia del falso volantino.

    Un saluto

    da Gianfranco Bertani   - sabato, 28 novembre 2009 alle 20:58

  30. Ci vuole davvero poco per farsi conoscere a livello nazionale. Io, per esempio, non sapevo manco chi fosse Francesco Guzzardi. Beh, ora lo so. Del resto non sapevo nulla nemmeno di Patrizia D’Addario. Ora so molto anche di lei. Posso dunque rasserenare il mio spirito: sono circondato da persone famose… Che culo! In ogni settore infatti, i falchi dell’informazione inutile hanno bisogno di afferrare l’attimo fuggente. I nostri Tg non fanno altro che pompare ossigeno ai saranno famosi. Stupri, omicidi, ubriachi assassini, drogati… Dei relativi fatti ci raccontanoanche i minimi particolari. I più crudeli ci fanno vedere perfino il plastico dei luoghi in cui quei lugubri misfatti si sono svolti. Il Giornale diretto da Vittorio Feltri è invece molto più raffinato: si interessa delle celebrità… Opera nel settore quasi meglio del professionista Corona. Nel cassetto il suo direttore deve avere un catalogo fornitissimo di video sporcaccione che il suo direttore lancia sul mercato per distrarre l’attenzione del popolo proprio quando è necessario intervenire con maggiore efficacia. Lo scopo è di tenerci occupati a sorridere sarcasticamente come l’omino della sigla di Ballarò…Ultima vittima del pettegolo Giornale è Alessandra Mussolini. Pare sia stata spiata in piacevole compagnia da un guardone che passava di là munito per caso di telecamera… Ma chissenefrega, appunto!…Intanto passa in secondo ordine il sacrificio degli operai che da mesi non beccano lo stipendio o che hanno la triste prospettiva del licenziamento. L’audience dell’orrido è comunque vincente. Lo sa bene la conduttrice Monica Setta che, assetata di successo, ogni pomeriggio oltre al lancio del solito televoto idiota, apre la sua trasmissione “Il fatto del giorno” dicendo che ha tante agenzie scottanti da riferire… Gli spettatori incuriositi stanno automaticamente lì in speranzosa, ma vana attesa… Poi quando la trasmissione è ormai finita la loquace signora informa candidamente che le notizie, ormai diventate inutilmente bollenti, le comunicherà domani per mancanza di tempo… Domani è un altro giorno, ma per lei è uguale al precedente…

    da Vittorio Grondona   - sabato, 28 novembre 2009 alle 21:28

  31. A proposito di Sua Impunità Silvio Berluska che rischia di essere spa(tu)zzato via: spesso ci siamo chiesti come fosse possibile che un ometto così buffo e ridicolo potesse aspirare addirittura all’immortalità (immortalità politica, sessuale, giudiziaria, e forse addirittura fisica!).
    … Ora ci vien da pensare che lui per primo era cosciente della sua mediocrità. Ed è per questo, forse, che ha potuto alzarsi dalla sua miseria solo appoggiandosi a cattivissime frequentazioni. Mentre si alzava anche in statura, appoggiandosi a qualche trampolo di fortuna.

    da Pellizzer   - mercoledì, 2 dicembre 2009 alle 01:23

  32. Chiedo scusa per il mio commento (numero 31), completamente fuori tema. In realtà intendevo riferirmi al post più recente, che tratta appunto sull’argomento. Evidentemente mi sono infilato nella stanza sbagliata.

    da Pellizzer   - mercoledì, 2 dicembre 2009 alle 21:47

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