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lug 09

Micromega – Io lo chiamerei Cln

La valutazione politica delle recenti elezioni europee, inspiegabilmente tenutesi anche in Italia, non è delle più semplici. La destra ha vinto ma il suo leader ha perso. La sinistra ha perso, ma si è convinta grazie allo yoga, alla meditazione e all’autoipnosi, di avere vinto. E’ uno di quei fenomeni paranormali che ogni tanto si verificano e germogliano nelle menti più impressionabili.
Certo, ci sono molti modi di valutare la situazione. C’è chi dice che il bicchiere è mezzo vuoto. C’è chi dice che il bicchiere è tutto vuoto. E c’è chi dice. “Ehi, c’era un bicchiere qui, dove cazzo è finito?”. Ma, e penso soprattutto all’elettorato di sinistra, è inutile disperarsi, stracciarsi le vesti. A stracciarsi le vesti si rischia di finire come Topolanek, che tutti gli uomini dicono con invidia: “Ah, però, ‘sto Topolanek!”. E tutte le donne dicono con ammirazione: “Ah, però, ‘sto Topolanek!”. E solo la moglie di Topolanek dice: “Io lo conosco bene: quell’affare non è di mio marito!”. In ogni caso, di chiunque sia l’affare di Topolanek, resta il fatto che Topolanek ha vinto le elezioni nel suo paese. E’ l’effetto Villa Certosa… e poi dice che si diventa ceki!
Ma andiamo con ordine.

7 secondi e 84 centesimi, primato nazionale, miglior prestazione stagionale e record mondiale omologato. Il segretario del Pd Dario Franceschini, nella riunione di valutazione del voto europeo ha abbracciato con lo sguardo la stanza, ha fissato negli occhi i dirigenti del suo partito e, conscio del ruolo che la Storia gli ha riservato, ha pronunciato la fatidica frase: “Restiamo uniti”. 7 secondi e 84 centesimi dopo è partita la prima sberla, seguita da due dichiarazioni, una precisazione polemica, tre esternazioni di D’Alema di cui una attribuita a Latorre, una decina di comunicati stampa di diverso tenore e alcune succose anticipazioni dei prossimi libri di Velardi e Rondolino. Soltanto la terribile minaccia di Veltroni (“Ora parlerò anch’io”) è riuscita a placare gli animi, provocando un fuggi-fuggi generale. L’ammirazione del mondo è stata unanime, i giornali sportivi di ogni nazione hanno registrato la performance con toni ammirati, l’Associazione Mondiale Masochisti ha inviato un telegramma di complimenti e la prestigiosa rivista Science ha ottenuto di poter pubblicare i risultati sul prossimo numero. Richiesto di un parere, il nuovo premio Nobel per la medicina ha detto: “Litigare su Gheddafi dopo aver perso un terzo dei voti in un anno è come curarsi la prostata sparandosi nel sedere con una colubrina ad avancarica”. Incredibilmente, nelle poche province rosse rimaste, la vendita di colubrine ad avancarica ha fatto registrare una strabiliante impennata.
In ogni caso si attende il congresso, che si svolgerà in un Palasport, sempre che prima non ci siano altre elezioni. Nel qual caso basterebbe il tinello di Bersani, sempre che prima non ci siano altre elezioni. Nel qual caso una cabina del telefono andrebbe benissimo, e starebbero larghi.

E pensare che le prime ore dopo le elezioni erano parse gravide di novità e colme di ottimismo. La gioia del Partito Democratico per non essere morto sul colpo – ma soltanto ferito e mutilato, senza una gamba, cieco, sordo e dissanguato – si coniugava con le ottime notizie che venivano dal quartier generale nemico. Il previsto sfondamento non era avvenuto. Silvio Berlusconi aveva avuto soltanto 2.706.794 preferenze, cioè appena trentamila in meno dei voti complessivi di Prc-Pdci, Sinistra & Libertà e Radicali messi insieme. Grande delusione perché non sono arrivati i 170 milioni di voti di preferenza attesi, di cui 12 milioni in  topless. Il Popolo della Libertà si fermava a un misero 35,3 per cento e non arrivava al 40, al 45, al 56, al 78, al 127 per cento più volte annunciati. Questo rappresenta una grandissima innovazione nella scienza statistica: il risultato delle elezioni non dipende dai voti che conti dopo, ma dalle cazzate che dici prima. Da Papi ci aspettavamo tutto, ma non che si facesse fregare dalla sua stessa propaganda: un errore da comunista.
Rispetto alle politiche dell’anno scorso il Pdl ha preso due punti in meno, due milioni e ottocentomila elettori se ne sono andati. Sono più gli elettori del Pdl che sono rimasti a casa o hanno votato per  qualcun altro, di quelli che hanno scritto “Berlusconi” sulla scheda. Povero Papi, si vantava di piacere a 75 italiani su cento, ma solo 6 italiani su 100 hanno scritto il suo nome sulla scheda: c’è gente che è diventata alcolista per molto meno. Ma si tratta comunque di un grande risultato. Ora, soltanto un nuovo incredibile, potentissimo scandalo potrà incrinare il potere di Silvio Berlusconi. Qualcosa che non ti aspetti, qualcosa di assolutamente inconcepibile, di inedito, di raccapricciante, tipo la foto di qualche ragazza che gira per Villa Certosa completamente vestita. Impensabile.

Dopo 48 ore di stordimento per non essere stato acclamato miss Italio 2009, assorbita la delusione cocente di non essere amato da tutti compresi gli animali domestici, passata la stizza perché qualcuno del suo partito ha preso più preferenze di lui in qualche remota circoscrizione, Silvio Berlusconi si è subito ripreso. Con una breve ma intensa cerimonia in Parlamento, ha cancellato la possibilità di indagare con lo strumento delle intercettazioni, ha limitato la libertà di stampa, reso ricattabili i suoi colleghi editori e aiutato un bel po’ di delinquenti a farla franca in nome della privacy, e venti deputati dell’opposizione hanno votato per lui rimanendo in incognito.
Niente male per uno che ha perso le elezioni, pensate se le vinceva!
Naturalmente il premier ha cercato febbrilmente di mettere a fuoco le cause del suo mancato trionfo, e le ha individuate in un disegno eversivo ai suoi danni, compiuto da un tale S.B., 73 anni, da Arcore, sessualmente esuberante, benestante, imprenditore. Sarebbe, questo S.B., l’unico uomo in Italia capace veramente di rovinare Silvio Berlusconi, e c’è da giurare che lo farà.

Ha vinto la Lega, non bisogna negare l’evidenza. E a proposito di Padania, è innegabile che in un’ottica di lungo periodo, il voto amministrativo che oggi ci sembra tanto lugubre finirà per premiare le regioni del Sud. Proprio così. A nord del Po la sinistra è scomparsa, le amministrazioni sono tutte di centrodestra, le province rosse sono state sciolte nell’acido, ovunque governa il Klu Klux Klan. Ciò significa che nel giro di qualche anno l’intera pianura padana sarà efficiente e produttiva come un immensa, sconfinata Malpensa, la pista di bocce più lunga del mondo. Se gli uomini di Bossi riusciranno a fare alle regioni del nord quello che hanno fatto all’aeroporto di Varese, presto i milanesi guarderanno a Catanzaro come se fosse Parigi, sogneranno di trasferirsi a Benevento, un posto dove Mastella ha preso 24.000 preferenze, e non è un caso di omonimia.
Sul cervello del milanesi, comunque, presto la scienza dirà la sua: gente che premia con 67.000 preferenze Gabriele Albertini, l’uomo che fece comperare alla città milioni e milioni di titoli tossici spacciandosi per “amministratore di condominio”, andrebbe ricoverata d’urgenza. Con tutti questi ricoveri, gli amichetti affaristi della Compagnia delle Opere potrebbero mettere da parte un altro gruzzoletto. Se poi qualche chirurgo di clinica privata milanese decidesse di farli a fettine per arrotondare lo stipendio, pazienza, senza intercettazioni non lo saprebbe nessuno.

Prima di spirare per le ferite ricevute, qualcuno a sinistra osserverà che in Italia non è arrivato il vento schifoso, razzista, xenofobo, fascista e in certi casi addirittura filonazista che si sente altrove. In Ungheria, in Olanda, in Finlandia in Austria, le camice brune esultano per la vittoria, forse già preparano roghi e deportazioni, mentre qui la piccola Hitlerjugend di casa nostra, i Fiore, le Fiamme tricolori, i naziskin ripuliti con la balla delle radici cristiane, i giovinotti col coltello in  tasca e i cretini sparsi che salutano col braccio teso, hanno fatto schifo e compassione. Questa Wehrmacht de noantri non è entrata nemmeno in classifica e va a concimare quei mucchietti di voti catalogati sotto la voce “altri”. C’è chi se ne rallegra, ed è giusto. C’è chi ne fa un dato d’ottimismo, il che è spiegabile solo con lo stato confusionale indotto dalla batosta ricevuta. Se i razzisti conclamati non sfondano qui da noi è solo perché hanno già sfondato, hanno il 10 per cento, occupano quattro ministeri, sono forza di governo e prendono decisioni in materia di immigrazione. Mentre il nazismo avanza in tutta Europa, l’unico paese al mondo in cui alcuni imputati per istigazione all’odio razziale militano nello stesso partito del ministro degli Interni è l’Italia. Un altro record. Quanto alle radici cristiane e all’orgoglio cattolico, non c’è problema, verranno caricati su un vagone piombato e portati in Europa da Mario Borghezio e da Magdi Cristiano Allam, e questo è quanto.
Ditemi voi se tutto ciò non finirà per incoraggiare l’ateismo.

I tempi passano e le mode cambiano. I bambini più intelligenti, i piccoli geni, quelli che sanno risolvere i più difficili rompicapi, non chiedono più in regalo in cubo di Rubik, ma il kit della sinistra radicale. E’ senza alcun dubbio il più difficile gioco di prestidigitazione esistente, è l’unica cosa che metterebbe in difficoltà persino il mago Silvan, figurarsi il mago Vendola. L’anno scorso si sono presentati uniti hanno preso il 3,1, e non bastava. Ora che si sono presentati separati hanno preso ognuno il 3 e qualcosa, e non basta. In pratica hanno raddoppiato la percentuale, ma se la sono divisa e sono rimasti fuori lo stesso. Uniti non vanno da nessuna parte. Divisi non vanno da nessuna parte. Secondo uno studio pubblicato su “Giochi matematici”, la rivista dei comunisti pugliesi, intorno al 2042 ci saranno circa 120 formazioni di sinistra ognuna con il tre per cento, dunque l’intero corpo elettorale voterà unanime per formazioni politiche molto coerenti che non conteranno un cazzo pur avendo la maggioranza assoluta. I comunisti di una volta erano noti per riempire manicomi e gli ospedali psichiatrici. Quelli di oggi potrebbero fare lo stesso, chiedendo spontaneamente il ricovero e dunque con un notevole risparmio sulla polizia politica.

Molti interrogativi pone il voto centrista. Tante domande e nemmeno una risposa certa. Amianto? Inquinamento da termovalorizzatori che crea danni cerebrali permanenti? Quale causa naturale può aver indotto quasi due milioni di persone a votare per l’Udc? Le 56.442 persone che hanno scritto “De Mita” sulla scheda elettorale potranno essere curate gratis? Quanti dei deputati Udc alla camera hanno votato in segreto a favore della galera per i giornalisti che pubblicassero intercettazioni? Totò Cuffaro resterà a piede libero ancora a lungo? Perché il principe Emanuele Filiberto di Savoia non è riuscito ad essere eletto? E, soprattutto, i 22.420 italiani che l’hanno votato sono contagiosi? Verranno abbattuti? E quale sarà l’impatto economico sul Paese?

A proposito di economia, ho speso 154 euro di tasca mia per mandare una corona di fiori al funerale del bipartitismo. Non sapevo cosa scrivere sul nastro e così ho dovuto pensarci a lungo. “Riposa in pace” mi sembrava banale, e allora ho chiesto al fiorista di scrivere qualcosa nel nobile idioma padano, che forse diventerà presto obbligatorio negli atti amministrativi e nella lingua parlata a Nord di Firenze. Una frase semplice, una prece senza fronzoli, qualcosa di diretto e popolare. “Vadavialcù”, ecco, in modo che anche gli intellettuali della Padania possano capire. Poi ho deciso di non essere volgare, ho pensato alla battuta più divertente e ai comici più geniali e mi è venuto il mente il referendum di Segni e la posizione del Pd. Così sulla corona di fiori che ho mandato alle esequie del bipartitismo ho fatto scrivere: “Vota sì”. Al funerale ridevano tutti fino alle lacrime.

E comunque! Come ampiamente previsto, Tonino Di Pietro ha vinto in carrozza le elezioni europee. 2 milioni  452mila e 569 persone hanno dimostrato di provare simpatia per le minoranze linguistiche, di apprezzare la vita contadina, e soprattutto di credere ancora che si possa difendere la giustizia in Italia. Il successo dell’Italia dei Valori, la vera e propria ovazione raccolta da Luigi De Magistris, pongono ora diversi problemi all’opposizione, forse più di quanti ne creino alla maggioranza.
Da tempo immemorabile il vecchio Pci (e succ. mod.) si è dannato l’anima per sterminare qualunque possibile alleato, o amico, o fiancheggiatore, o complice critico alla sua sinistra. Ha provato con il curaro, con il gas nervino, con il veleno per i topi e non c’è mai riuscito. Poi ha provato con Veltroni e finalmente ce l’ha fatta. Per la prima volta alle politiche del 2008 il Pd si è svegliato senza nulla che gli rompesse i coglioni a sinistra. E ora si trova alle europee del 2009 con Tonino che gli rompe i coglioni a destra. E’ una specie di legge del contrappasso.
Io non so e non voglio dire se e quanto e come il successo dell’Italia dei Valori cambierà il modo di fare opposizione in questo paese. Di sicuro farà stare un po’ zitti tutti quelli del governo che spiegano all’opposizione come fare opposizione. Quando Cicchitto, o Bondi, o l’ingegner Castelli, o – salendo di livello intellettuale – Mara Carfagna o addirittura Capezzone dicono… Non è così che si fa opposizione… Non è che con Di Pietro che vincerete… Ogni volta che questo accade, i voti di Di Pietro aumentano. Gli analisti e gli esperti di flussi elettorali spiegano che quasi tutti i voti in più di Tonino (oltre un milione) vengono dal Pd. Per un partito che voleva bastare a se stesso e avere una “vocazione maggioritaria” è la peggiore delle lezioni possibili. Il povero Walter era morto, peccato. Era sepolto ed era quasi dimenticato, peccato. Ora l’8 per cento dell’Idv alle elezioni europee costruisce sul suo sacro sepolcro un centro commerciale con parcheggio, e tanti saluti – per sempre – al “principale esponente dello schieramento a noi avverso”. Che volete farci: la vita continua, per fortuna. E ora si riparte. Si ricomincia.
Non so se si chiamerà mai più Unione, o Ulivo, o come cazzo vi pare. Io lo chiamerei CLN.
Così, per scaramanzia.

19 commenti »

19 Commenti a “Micromega – Io lo chiamerei Cln”

  1. Oggi ti sei proprio impegnato…un trattato hai fatto :-) ma quante verità ci sono.
    Il PD è tafazziano..ormai la battuta è scontata. Ieri su un altro blog si discuteva della Serracchiani e della sua battuta infelice, di Franceschini….di un possibile rinnovamento di idee e di persone. Un putiferio ne è uscito..”ma che siamo matti, vogliamo sparare a vista sulla vecchia anomenclatura che si riaffaccia sgomitando?” Nooo, su De Rica non si pò….e poi non tutto è da buttare….in effetti qualcuno si può conservare ma basta qualche dito di UNA mano! Io comincerei da mister baffetto…di danni ne ha fatti, grandi come case, e ne continuerebbe a fare…poi contiuerei con altri compreso il Uolter, che ieri si è riaffacciato alla ribalta. Cosa ha in mente….minare alla fondamenta la già traballante casa del PD? Oggi leggo della possibile candidatura di Ignazio Marino..personalmente ne sarei assai soddisfatta, è persona seria e convincente e soprattutto da credente mette al di sopra di tutto la laicità dello Stato. Non sarebbe manipolabile…è ciò che vorremmo in tanti ma sarà il suo tallone di Achille. Spesso mi domando, con altri, ma il PD auspica una eventuale possibilità di governare oppure perpetua l’antico vizio della sinistra di essere autolesionista, votata a perdere? Ma che hanno paura? Ed ora, di fronte all’avanzata con i cingolati di leggi che ci riportano a tempi assai cupi, non sarebbe il caso di metter da parte invidie e sgambetti e fortificare l’opposizione unendosi veramente con l’idv? Gli altri,alla loro sinistra, li hanno già ammazzati e del resto continuano a farsi hara kiri da soli. Se non ci sarà un’inversione di tendenza, se non daranno a qualcuno la possibilità di tirarci fuori da questo pantano nauseabondo, continueranno a perdere e noi con loro.

    da mietta   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 11:17

  2. La miglior analisi del voto sentita finora…altro che Ilvo Diamanti! Infatti mi sono rivisto totalmente nell’identikit di chi stavolta a votato Di Pietro (anche se il PD, per ora, non l’ho mai votato!)… Comunque ho letto dell’immininente candidatura (l’unica decente) di Ignazio Marino alla segreteria del PD: è già partita la crew d’alemiana per distruggerlo?

    da Mauro Pigozzi   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 11:25

  3. … sacrosante verità!!! ma qualche proposta?! … perché forse è questo che rende debole la sinistra in Italia: tanta satira/critica su tutto, ma proposte!!!??? Se passa una legge RAZZISTA senza troppo scandalo dei cittadini italiani, anzi con parole tipo “almeno provano a fare qualcosa sulla sicurezza!” completate poi “ma la sinistra che cosa ha fatto?”, qualche motivo ci sarà?!
    Il motivo è che mentre si perde del tempo a criticare tutto e tutti non si dice mai da persona di sinistra come si risolverebbe o affronterebbe le questioni più “popolari”: lavoro, immigrazione, legalità. E se Di Pietro “raddoppia” il consenso è per un solo motivo… tratta con l’aggettivo appropriato il capo del governo: da delinquente!

    da gennaro   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 13:29

  4. @ gennaro

    E’ vero,criticano ma non si propongono le alternative o dei programmi condivisibili dagli italiani. Ma Marino, se si candida e se lo fanno candidare, mi pare che abbia detto chiaramente quali sarebbero i suoi di programmi. Non ho avuto ancora modo di leggerli a fondo…ma mi sembrano buoni.

    da mietta   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 14:12

  5. per conoscenza:

    vedi l’istruttivo video http://www.youtube.com/watch?v=sAci23iQeh8

    trattasi della presentazione del libro di michele de lucia sui “baratti” altrimenti detti inciuci fra le variazioni moderne del pci e il berluska via veltroni e compagnia bbbella.
    daltronde, io l’ho sempre sostenuto che il pci è morto con enrico berlinguer, l’unico che si poneva come centrale la questione morale…

    da angela   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 14:59

  6. Ehh, angela…ce en eravamo già fatti un’idea vedendo una della puntate di Report. E pensare che fino a quel punto ritenevo di aver trovato in Uolter uno dei migliori sindaci di Roma…ma de cheee!
    Ora non mi voglio far troppe illusioni perchè le fregature son sempre dietro l’angolo, ma spero che I.Marino si voglia e si possa candidare (dalemik&C permettendo)….potrebbe (uso apposta il condizionale) essere la persona giusta al momento giusto!

    da mietta   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 15:12

  7. bellissimo articolo, da spanciarsi se non fosse tutto vero

    PS: ma Topolanek ha vinto le elezioni o le erezioni?

    da zioFa   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 15:38

  8. Cin Cin al bell’articolo di a.r.
    Non sono d’accordo sul fatto che la sinistra sarebbe capace solo di criticare e di rendere ridicole le cose che fa la maggoranza. Il sistema antidemocratico, messo in essere dalla destra becera, supportata dall’arroganza opportunista della Lega, grazie alle forze esagerate che entrambe si sono regalate coi vari premi di maggioranza, sfruttando al massimo la legge elettorale porcata di Calderoli, non consente più le necessarie civili discussioni parlamentari. Se si mette male il Governo ricorre alla fiducia e tutto finisce lì per chiunque non sia d’accordo. La delocalizzazione del lavoro perseguito dalle imprese e da una politica ammiccante, comunque dedicata al profitto e non al bene del popolo, ha determinato la facile ricattabilità del mondo operaio. Del mondo che conta e che produce. La precettazione continua degli scioperanti sta facendo il resto. In sostanza l’operaio, o meglio, la parte più debole del Paese, non sa più a quali santi votarsi. Questo è in sostanza quello che sta accadendo: l’operaio è allo sbando e la politica che potrebbe difenderlo è stata bandita dal Parlamento grazie alla rincorsa veltroniana dello sciocco bipartitismo ad ogni costo che oltre ad avere determinato la fine del governo Prodi, ha voluto nella sostanza imporre ad un popolo uscito dalla guerra animato da un grandissimo desiderio di pensare finalmente con la testa propria, in piena libertà di movimento e di azione politica. Di questo desiderio la nostra bellissima Costituzione rappresenta la prova più concreta. Ora, mancando proprio la leva provvidenziale che solleva il mondo, e mi riferisco a chi ancora potrebbe organizzare le giuste proteste dei deboli, siamo arrivati al punto in cui le urne sono disertate ed i pochi che votano ancora contano solo se si piegano al volere dei potenti rinunciando definitivamente alle proprie idee. Il politico nominato fa altrettanto pur di ottenere uno scranno parlamentare che oggi altro non fa che arricchire chi ci siede sopra. Come al solito, tocca a noi svegliarci, chi ci sta umiliando con provvedimenti fascisti come la legge sulla sicurezza appena aprrovata, si è già svegliato da un pezzo!…
    Vittorio Grondona

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 16:17

  9. Ottima analisi… Pertini diceva che bisogna imparare a lottare anche quando non c’è speranza. Mi pare che ci siamo.
    In quanto alla Lega: Malpensa è un vero monumento all’incompetenza leghista, ma anche il Credito Euronord non è da meno. Ve la ricordate la loro banca, tutta su fondo verde? Beh, i brillanti banchieri padani, con cinque operazioni ben mirate hanno bruciato tutto il capitale e l’hanno mandata fallita. Almeno qualche soddisfazione la avremo anche noi…

    da Isoladinverno   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 19:12

  10. … vi propongo un sogno (d’autunno):
    Marino eletto segretario del PD;
    la disoccupazione sfonda il 10%;
    prime manifestazioni spontanee di piazza col rischio di vere rivolte;
    si allarga l’inchiesta di Bari: Berlusconi “spinto” alle dimissioni (ha contro anche la CHIESA);
    Vendola leader di coalizione (UDC-IDV-PD-SL) a mezzo primarie con un benedetto programma!!!.
    è surreale?!
    secondo me non troppo!!! IO MI PREPARO A COSTRUIRE L’ALTERNATIVA!

    da gennaro   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 21:23

  11. Non posso che condividere. Faccio parte di quella larga maggioranza “divisa” che non conta una emerita cippa: “troppo intelligenti” per andare insieme. Vi ricordate di Tafazzi? L’eredità l’abbiamo raccolta noi. Ma solo il 3 poer cento per ogni gruppo o gruppetto. Anche qui niente maggioranza
    Poveri noi.
    Saluti.
    mauspezz

    da mauspezz   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 21:48

  12. mi inchino a tanto talento nell’esaminare ironicamente la situazione (politica mi sembrava una parola grossa)italiana.
    Chapeu.

    da cloro   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 22:51

  13. Ma chi vince veramente le elezioni?
    Domanda: se la D’Addario si ripresenta alle elezioni ( in qualsiasi lista) e ottiene 21 voti ( cioè riesce a triplicare quelli della precedente elezione) può in forza del eccezionale risultato ( + 300%) ambire ad un assessorato anche se non eletta?

    da oximor   - venerdì, 3 luglio 2009 alle 23:57

  14. @ gennaro,
    carissimo mi permetto amichevolmente due note critiche al tuo divertente post:
    1. non mi citare il ruolo della chiesa nella faccenda berluskonistan perché altrimenti bisogna parlar chiaro sennò si continua a sguazzare contenti nel marciume: la chiesa arriva sempre “dopo i fochi” come si dice a firenze; vale a dire, da potere navigato e astuto qual è, essa assorbe sempre tutto ciò che c’è di buono a giro e gioca da millenni il ruolo di chi resiste ai buoni cambiamenti mossi dalla consapevolezza civile. stop! perché altrimenti a pronunciare/scrivere certe parole quali: “vaticano”, “ratzinger”, “encicliche varie” mi viene subito l’orticaria… soffro, infatti, di allergie concettuali io!
    2. poi, vendola quale leader di una nuova coalizione? ma stai scherzando?! l’ho sentito io con le mie orecchie l’anno scorso mentre tornavo dal mare connessa a radioradicale quando mi son sorbita l’intero congresso di rifondazione. ebbene, il vendola in questione allora era pro unione col pd (molto probabilmente sotto l’influsso celeste della mano longa dalemiana), mentre ferrero negava giustamente ogni compromesso con quella parte annacquata e torbida. difatti, vendola perse. poi lo risento recentemente su u tub in un’intervista volante e dice che sinistralibertà non ha nulla a che fare con veltroni e quella politica! ciliegina sulla torta, vengo a sapere che a firenze è andato a braccetto con il renzone per supportarlo come candidato a sindaco. ma la coerenza ha senso per queste vanitosette con gusti personalissimi oppure vale sempre la regola d’oro dell’inaffidabilità italica, della serie: “volta la carta, che cambio la maschera?”
    scusami, ma quando ci vò…
    un caro saluto,
    a.

    da angela   - sabato, 4 luglio 2009 alle 12:08

  15. Nelle more di tutti abbiamo vinto, il ducione è atteso al varco… Ora l’ho chiamato non a caso ducione, anziché ducetto, in quanto con la vergognosa legge sulla sicurezza, voluta da lui, come ha confermato più volte, ha superato il maestro in fatto di repressione totale della dignità umana dei più deboli. Una promozione sul campo gli era quindi dovuta. Certo non è stato facile superare in cattiveria la legge razziale fascista, ma i suoi collaboratori, noti filantropi mondiali, ci sono riusciti senza nemmeno chiedere il parere del Parlamento, costituzionale solo quando fa comodo. Ora ci aspettiamo perquisizioni e accertamenti a tappeto nelle grandi e piccole aziende del ricco nord est, del nord in generale e nel sud, specialmente nelle piantagioni di pomodori e nelle imprese edili, alla ricerca dei fuorilegge clandestini. Sarebbe un gran segno di coerenza… Ci aspettiamo quindi retate a palate… Punizioni pubbliche sul sacro prato della libertà della Padania a Pontida, fra i mandriani esultanti pitturati di verde marziano… Temo invece che ci andranno di mezzo solo le povere badanti e i lavavetri ai semafori. Dovrà inoltre farci sapere e soprattutto quanto ci costerà l’iter burocratico necessario per potere riscuotere le pene pecuniarie inflitte ai clandestini, la reclusione nei centri di identificazione e infine la loro espulsione. Li accompagneranno le ronde al paesello natio o continueranno ad andarci (col cavolo) da soli?… O le ronde si limiteranno a spruzzare urticanti sui pacifici passanti antipatici, così tanto per farli arrabbiare ed avere la scusa per poterli picchiare a piacimento con l’aiuto della forza pubblica?… Divertente sarà l’anagrafe dei barboni… Io sto sotto il terzo ponte sulla riva sinistra del Po, giaciglio 3 che a volte cambio col giaciglio 6 sotto il quarto ponte sulla riva destra quando i topi del terzo ponte dicono sul serio e vogliono per loro tutto il posto disponibile… Bello poi il carcere più duro per i mafiosi… Prima o poi quasi tutti si pentono e ce li troviamo addirittura scortati in giro per le nostre città, più liberi di noi e soprattutto più stimati del ladro di mandarini che ha scontato invece per intero la sua durissima pena. Mi guardo allo specchio con rassegnazione e penso abbozzando un amaro sorriso: il governo del mio paese mi deve proprio avere preso per cretino!…

    da Vittorio Grondona   - sabato, 4 luglio 2009 alle 13:03

  16. Ho saputo una notizia agghiacciante, ma non so se sia vera. La racconto qui: http://oltreilponte.blogspot.com/2009/07/damore-e-dombra.html

    da stellavale   - sabato, 4 luglio 2009 alle 14:54

  17. @ vittorio grondona,
    sottoscrivo ogni passaggio del tuo post sul ducione che fa tanto rima con “imbroglione”, “sudicione” e “coglione”.
    anche la tua amarezza mi appartiene, direi tutta.
    con stima,
    a.

    da angela   - sabato, 4 luglio 2009 alle 14:55

  18. L’hobby del Comunismo…

    La notizia di oggi è questa:per il momento nessun nuovo partito della sinistra è nato né tanto meno una nuova formazione comunista.
    La giornata di ieri, segnata da un’afa particolarmente fastidiosa, registra la nascita di un refrigerante nuovo partito comunista,o lobby morale per ammissione dello stesso fondatore:Marco Rizzo.

    Comunisti-Sinistra popolare è il nome roboante con il quale si presenta al grande pubblico e all’affollato panorama dei partiti a sinistra del Pd.

    Nella campagna elettorale delle sciagurate elezioni politiche dello scorso anno ricordo i sogni di gloria di alcuni dirigenti che prevedevano una sinistra a due cifre…solo oggi comprendo appieno il significato letterale di quella speranza il dato era riferito al numero di formazioni (al momento 7)e non al risultato elettorale.
    Il prossimo censimento verrà infatti affidato all’Istat,l’unica in grado di fotografare in tempo reale la geografia e fauna politica di cui andiamo popolandoci…

    La tristezza è grande,specie nel vedere il comunismo risolto ad un aspetto museale o folkloristico; alla prima categoria appartengono le proposte di ritorno della salma del povero Lenin in Italia,alla seconda le magliette indossate ieri da due operai della Fiat che sedevano al fianco di Marco Rizzo:Classe Operaia a caratteri cubitali. Sono loro la garanzia che sarà una cosa seria?
    Come se non bastasse la crisi economica,si vedono oggi ridotti a comparse al fianco di politici con la loro storia personale stampata su una maglietta.

    Propongo fin da subito congressi simultanei dei soggetti della Sinistra a Ginevra,al Cern, per osservare tutti assieme l’accellerazione delle particelle e dei partitelli in un luogo con strumenti adeguati alla situazione.

    Parlando della morale, ieri Marco Rizzo ha detto che loro saranno una lobby di pressione e non ho francamente compreso se la parola fosse tutta intera o con un apostrofo… l’hobby del comunismo in cammino verso l’universo immaginario degli hobbit.

    Una risata ci salverà…

    da Luca Cassano   - sabato, 4 luglio 2009 alle 15:07

  19. geniale

    da umberto palazzo   - lunedì, 6 luglio 2009 alle 21:03

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