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Voi siete qui – Prontuario governativo per la fuga

La stabilità del governo non è in discussione e non c’è all’orizzonte alcun rischio per l’esecutivo. Nonostante ciò, sento il dovere civico di devolvere il mio spazio settimanale a piccoli annunci economici per cittadini che versano in gravi difficoltà.
Cure odontoiatriche. Impianto di numero una (1) capsula di cianuro nel molare, euro 800. Sconti: 10 per cento per portavoce e capigruppo. Affrettarsi, disponibilità limitata.
Facilitazioni esilio. Le palazzine vista-mare ad Hammamet sono quasi esaurite, possibili soluzioni in condivisione. Monolocali pianoterra ancora disponibili (da euro 5.000 mq). Mutui agevolati per le seguenti categorie: avvocati difensori deputati, avvocati difensori semplici, procacciatori di signorine, chitarristi napoletani.
Ville. I paesi che non hanno trattati di estradizione con l’Italia non sono molti, ma qualcosa si può ancora trovare. Trattative riservate solo per ministri in carica. Località possibili: Manhaus (Amazzonia), Caucaso interno e zone rurali della Liberia. Pagamento anticipato. Controllare disponibilità voli prima dell’acquisto. No rimborsi in caso di arresto in aeroporto.
Nuove identità. Nuovi documenti, curriculum completamente riscritti  e testimonianze giurate di finti parenti che attestano la nuova identità, euro 15.000. Soluzione ideale per direttori di telegiornale, anche recentemente insediati. Aggiunta di interventi di plastica facciale, euro 22.000. Con abrasione delle impronte digitali, euro 26.000. Sconti con aziende convenzionate (Mediaset, Mondadori) e con strutture parificate (Porta a Porta, Matrix).
Prevendite. Ancora da definire il luogo dello spettacolo, ma già disponibili i biglietti. Piazzale Loreto: balcone, euro 150. Finesta semplice, euro 120. Parterre e marciapiede, euro 70. Vie adiacenti, accesso libero. In caso di pioggia la cerimonia si terrà all’Hotel Raphael.

18 commenti »

18 Commenti a “Voi siete qui – Prontuario governativo per la fuga”

  1. :D:D:D:D:D
    sono 15 anni che riempio un sacchetto di monetine da 10c – mi par di capire che e’ quasi giunto il momento di svuotarlo

    da zioFa   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 09:37

  2. Cade, cade. E visto che e` nano, neanche si sentira`il botto.

    da Enrico Marsili   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 09:51

  3. Ma Piazzale Loreto dispone di spazio sufficiente?Sapete com´é,stavolta di Clarette ce ne saranno almeno una dozzina…

    da gianguido mussomeli   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 10:01

  4. Mi sembra prematuro e comunque ci sono soluzioni meno costose: gli amici del Vaticano che già dopo l’ultima (?) guerra si prodigarono per i colleghi e superiori dell’attuale papa e gli amici di quello di allora, il compagno Putin, Gheddafi che ci ha pure il gusto della guardia femminile. Chissà se ci si può fidare di quello abbronzato a cui è tanto piaciuta la nostra visita e Sarkò che ci abbiamo dato la sua donna. Cribbio non mollare!!!11

    da juhan   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 10:05

  5. Vista la continuità tra Craxi e Berlusconi, sono curioso di sapere chi sarà il nuovo Unto del Signore. Complimenti alla Chiesa e ai suoi silenzi, forse questo weekend papa Ratzinger era troppo impegnato a omaggiare padre Pio.

    da CoB   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 10:51

  6. ma perché dargli tanta importanza, a ‘sto cialtrone? un calcio in culo ben assestato e via, senza sporcarsi troppo.

    da Pietro   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 12:56

  7. # Pietro

    Intanto, bisognerebbe averne la voglia vera (mi riferisco alla pseudo opposizione e alle altre forze avversarie)…e poi non è mica così facile! E’ attaccato al suo scoglio come una cozza patella!

    da mietta   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 13:27

  8. Qualcuno riesce a capire cosa veramente sta dicendo Cossiga al suo amico?
    (copio e incollo dal Corrierone di oggi)

    «Silvio, non chiedere scusa a nessuno»
    Cossiga scrive al premier: «Non credo che tu sia vittima di un com­plotto, ma delle tue imprudenze e ingenuità»

    Francesco Cossiga
    Caro Silvio, ti scrivo da amico e da politico, non da «amico politico», benché legato a te da un’ami­cizia personale che data dal 1974 e che non è mai venuta meno. Non sono mai entrato nella tua vita privata pur, come tu ben sai, non con­dividendo alcune manifestazioni di essa. Ri­tengo che i giudizi sulla vita privata di una per­sona che non attengano alla funzione pubblica esercitata – e in particolare la vita eufemisti­camente chiamata «sentimentale» ma più esattamente «sessuale» – debbano essere di­stinti dai giudizi politici.

    Non mi sembra che il giudizio politico di al­lora e il giudizio storico di oggi abbiano bollato con il marchio dell’infamia John Fitzgerald e Robert Kennedy, le cui attività galanti supera­rono di gran lunga le tue, e ebbero anche aspet­ti inquietanti sui quali la giustizia americana non volle inquisire fino in fondo. E che dire del primo ministro britannico Wilson, che fece no­minare dalla Regina, che non batté un ciglio, alla carica di Pari a vita con il titolo di barones­sa una sua collaboratrice, collaboratrice per così dire, in senso piuttosto lato? E qui mi fer­mo… Ora tu ti trovi, a torto o a ragione, in un brutto impiccio: per motivi «sentimentali» e anche per motivi, diciamo così, mercantili. Vi è chi, movimenti politici e potentati economi­ci, con o senza giornali di loro proprietà, sono terrorizzati che tu possa governare il Paese per altri quattro anni; e sperano che titolari di alte cariche istituzionali, al primo, al secondo o al terzo posto nelle precedenze, riescano a farti uno sgambetto.

    Vorrei darti qualche consiglio, anche se so che tu ritieni che pochi consigli possano darti quelli che furono attori o, come me, solo com­parse in quello che tu chiami il «teatrino» del­la politica della Prima Repubblica. È vero che una coincidenza è solo una coin­cidenza, che due coincidenze sono un indizio e che tre coincidenze possono essere una prova. Ma io non credo che tu sia vittima di un com­plotto. E poi, complotto di chi? Dei nostri servi­zi di sicurezza? Ma al loro apice, da Gianni Di Gennaro a Bruno Branciforte e Giorgio Picciril­lo, ci sono dei fedeli e capaci servitori dello Sta­to, sui quali non può gravare alcun sospetto e che sono impegnati, oltre che a svolgere le loro mansioni, ancora a capire, per colpa della leg­ge e del Governo, quali esse siano e quali siano i confini tra le loro competenze e quelle del ser­vizio di informazione e sicurezza militare dello Stato Maggiore della Difesa…

    Complotto di un servizio estero? Di Cia o Dia americane? Certo, i mezzi e le competenze li hanno, eccome! E perché mai Barack Obama dovrebbe aver ordinato una tale campagna di «intossicazione»? Perché sei amico di Putin e della Federazione Russa? Ma immaginati. Al­la fine Putin preferirà Obama a te e viceversa. Noi siamo un grande Paese, ma non una gran­de potenza: smettiamolo di crederlo. Io penso che tu sia vittima dell’odio dei tuoi avversari ma anche delle tue imprudenze e ingenuità. L’odio dei tuoi avversari è eviden­te: e non penso al mite e sprovveduto Dario Franceschini, né al freddo, politico e onesto e corretto Massimo D’Alema, anche se si è la­sciato scappare una battuta che più che te e lui sta mettendo nei pasticci il «lotta-» o «lob­by- continuista» magistrato di Bari. Questo odio io l’ho patito sulla mia pelle. Perché a te il noto gruppo editoriale svizzero dà dello sciupa­femmine, ma a me per quasi sette anni ha da­to del golpista e del pazzo, nel senso tecnico del termine…

    Lascia stare i complotti, e respingi anche l’odio che è un cattivo consigliere anche per chi ne è oggetto. Vendi Villa La Certosa, o meglio regalala allo Stato o alla Regione Sarda: è indi­fendibile e «penetrabilissima». Lascia anche Palazzo Grazioli, che ha ormai una fama equi­voca e trasferisciti per il lavoro e per abitarvi a Palazzo Chigi. Non chiedere scusa a nessu­no, salvo che ai tuoi figli, quelli almeno che hai in comune con Veronica. Non mi consta che gli altri due grandi sciupafemmine come Kennedy e Clinton abbiano mai chiesto scusa al loro po­polo… Fai la pace con Murdoch: tra ricchi ci si mette sempre d’accordo. Cerca un armistizio con l’Anm: porta alle lunghe la legge sulle inter­cettazioni e quella sulle modifiche del Codice di Procedura Penale e dai ai magistrati un con­sistente aumento di stipendio.

    Vuoi, invece, fare la guerra? Allora vai in Parlamento: ma al Senato per carità! E non alla Camera, per non correre il rischio di ve­derti togliere la parola o espulso dall’aula. Tie­ni un duro discorso sfidando l’opposizione, fa presentare una mozione di approvazione delle tue dichiarazioni, poni la fiducia su di essa e, come ai gloriosi tempi della Dc con il Governo Fanfani, fatti votare contro dai tuoi, impeden­do con i voti la formazione di un altro gover­no, porta così il Paese a inevitabili nuove ele­zioni… Perché la guerra è sempre meglio per te, per l’opposizione e per il Paese, di questo rotolarsi nella melma.

    Con affetto ed amicizia

    Francesco Cossiga
    presidente emerito della Repubblica
    22 giugno 2009

    da Gianfranco Bertani   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 15:31

  9. Io sono convinto che prima di vedere crollare la piramide del nulla ne leggeremo ancora delle belle. Non a caso ho detto “leggeremo”. Penso infatti che se continuasse così, dai direttori dei più quotati TG nazionali e privati, quali sono ora Minzolini (TG1) e Mimun (TG5), per citarne solo un paio, non potremmo avere di certo notizie contrarie alla logica padronale del Cavaliere. Viviamo quindi nella situazione in cui la maggioranza della gente, berlusconiana e non, che vive di calcio e di cretinerie varie, come quella osannante alla ricchezza pur essendo quasi ridotta in miseria dallo stesso osannato e dalla sua politica affaristica, non leggendo i giornali come spavaldamente invita a fare l’aspirante ducetto, non viene a conoscenza di quello che sta bollendo nel caldernone putrefatto della politica attuale e soprattutto di quanto si vocifera che avvenga ai danni dello Stato facilmente ricattatabile nientemeno che dalla corruzione in gonnella sguinzagliata da aspiranti appaltatori senza scrupoli di lucrose attività pubbliche. In base alla tesi del grande giornalista Rossella – esagerare qualche volta è un segno di subdola strategia per significare il contrario o per conquistare la fiducia dei mediocri – secondo la quale Patrizia D’Addario, la donna che registra i suoi incontri amorosi per il semplice prudente motivo, stile Monica Lewinsky, “non si sa mai, potrebbe essermi utile in futuro”, avendo spontaneamente confermato di essersi donata per la modica cifra di 2000 euro, abbia nel contempo implicitamente ammesso di essere ufficialmente una prostitua… Ergo qualcuno deve averla pagata profumatamente per una tale degradante ammissione al fine meschino di incastrare addirittura il Presidente del Consiglio. Nemmeno Pinocchio azzarderebbe un pensiero così profondo… Nell’era del Grande Fratello, dell’Isola dei Famosi, della Fattoria e di altre corbellerie del genere, di aspiranti Patrizia D’Addario si riempiranno le nostre televisioni…
    Vittorio Grondona

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 16:06

  10. Leggo solo ora la lettera di Cossiga… Io ritengo che una lettera dall’apparenza così personale avrebbe dovuto essere inviata direttamente all’interessato e non ad un giornale, stile Veronica Lario. E’ agli effetti pratici un pavoneggiamento bello e buono tanto per dire al popolo “non ti scordar di me”… In politica non si danno consigli, ma si spiegano le strategie. Le spiegazioni del Presidente emerito Cossiga se li aspettano con ansia tutti i cittadini, non un Presidente del Consiglio, sbadato ed incurante nei fatti della sensibilità morale dei suoi amministrati, come il nostro. Come si fa a distinguere i fatti privati da quelli politici quando i primi, se provati, condizionano pesantemente i secondi?

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 16:43

  11. Secondo me i poteri forti si sono rotti le palle di avere al governo un cialtrone che sta sfasciando l’Italia e hanno aperto i rubinetti del “kompromat” (come si diceva in URSS). E’ una vita che il Berlusca si fa vagonate di ragazzette, perchè viene fuori tutto solo ora?
    Potrebbero esserci dietro anche alcuni dei suoi, desiderosi di avere un … Visualizza altroberlusconismo senza berlusconi… Insomma, qualcosa di vero nella storia del complotto c’è: a non entrarci una mazza, invece, è la sinistra. Se lasciano fare a Franceschini Berlusconi governa fino all’entropia cosmica…

    da Guido   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 19:35

  12. Secondo me i poteri forti si sono rotti le palle di avere al governo un cialtrone che sta sfasciando l’Italia e hanno aperto i rubinetti del “kompromat” (come si diceva in URSS). E’ una vita che il Berlusca si fa vagonate di ragazzette, perchè viene fuori tutto solo ora?
    Potrebbero esserci dietro anche alcuni dei suoi, desiderosi di avere un “berlusconismo senza berlusconi”… Insomma, qualcosa di vero nella storia del complotto c’è: a non entrarci una mazza, invece, è la sinistra. Se lasciano fare a Franceschini Berlusconi governa fino all’entropia cosmica…

    da Guido   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 19:36

  13. La lettera di Kossiga puo’ essere ritradotta cosi':

    “Machettenefotte? Tanto i servizi ce li hai in mano tu ancora per 4 anni, trova i “fedeli” servitori dello “Stato” e falli fuori. Il resto sono cazzate. Del resto con le tv in mano tua fai quel che ti pare. Le congiure di palazzo (l’opposizione non esiste e ti fa solo ‘na sega) restano di palazzo, gli italiani sono immobili.”
    Tuo fedele servitore dello Stato delle Stragi
    Franz

    da usgrund   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 20:06

  14. Ma qualcuno ha ascoltato il tg1 di stasera, lunedì 22? Il direttore ha detto che loro non si allineano a certa stampa che fa solo gossip e pettegolezzi….da vomito!

    da Pat   - lunedì, 22 giugno 2009 alle 21:00

  15. ma dove sta la decenza di un paese i cui politici (di dx e di sin passando per il centro, naturalmente) vengono abbattuti almeno 20 volte alle urne e pure dicono di aver vinto il match?
    ne abbiamo una caterva di sti schizofrenici, che ci governano (all’esecutivo e all’opposizione, perfettamente complementari, come dice beha).
    questi son talmente fuori di testa e scollati dalla realtà che risorgono dalle ceneri come sfingi d’altri tempi andati e, dopo aver sostato in una sorta di quarantena coatta, come virus latenti si ripresentano con qualche aggiustamento superficiale secondo la logica: “volta la carta che gioco con le parole”.
    mi viene in mente, non a caso, il sempiterno d’alema (bleahhhh!), che mai si è assunto una responsabilità (dico, una!) circa lo sbandamento della sinistra antiberlusconiana.
    eppure, sta lì da millenni, sempre dietro a manovrare i suoi filini da decenni con la spocchia di fare lo scienziato della politica, sempre illeso, con una flemma che pare un lord … eppure sulle intercettazioni è daccordo col berluska, ad es., eppure si è sempre mostrato snob, per non dire schifato, dei vari movimenti dal basso di contestazione al potere corrotto (vedi girotondini e dintorni). aveva proprio ragione moretti su questo punto. che delusione ste vanitosette da 4 soldi.
    di conseguenza, non solo il pappone dovrebbe dimettersi all’istante (e con lui tutti i suoi schiocchi servetti, maschietti e femminucce, certo).
    per avere il gusto di una boccata d’ossigeno, caro robecchi, ci vorrebbe una ventata ben ragionata che se li portasse a quel paese tutti quanti sti buffoni, a partire da bertinotti che rilascia interviste una tantum da far rabbrividire anche un infante. lega in blocco, non ne salverei uno, perché mi fanno terrore ma anche quelli più soft come cofferati, rutelli, veltroni, d’alema e compagnia bella che hanno tradito nel tempo il loro mandato.
    dimettetevi dall’italia, ecco cosa direi loro. andatevi a fare un giro sull’icaro tutti quanti, godetevi appieno la vostra volgare vanità e incompetenza.
    pensavate di farla franca, non è così? ma chi ha occhi per vedere si nausea alla vostra vista.

    da angela   - martedì, 23 giugno 2009 alle 08:05

  16. E che dire della rete ammiraglia, che non ritiene di mandare in prima serata una trasmissione di informazione sui risultati dei ballottaggi e sui referendum falliti? Solo La7 l’ha fatto,anche se in maniera abbastanza raffazzonata…

    da mietta   - martedì, 23 giugno 2009 alle 08:54

  17. Avete letto il testo dei tre quesiti oggetto del referendum? Chi secondo voi ha avuto la pazienza di analizzarli, confrontandoli con i corrispondenti vari comma, con le parole, con gli articoli interi dei vari decreti chiamata in causa per riuscire a capire dove si sarebbe andati a parare (Decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361- quesito 1; Decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533 – quesito 2; ed ancora Decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361 – quesito 3)? Un tale sistema di confezionare le domande è destinato a fallire per il semplice fatto che è di difficile interpretazione per tutti. Per esempio, se ci fosse stato richiesto: volete abolire il premio di maggioranza? Tutti avremmo capito e le urne sarebbero state riempite. Se ne sono però ben guardati da proporre un quesito così facile. Troppo comodo il premio per tutti i partiti. L’On. Cota della Lega Nord ha commentato l’astensione con queste parole: “La gente si identifica in quello che dice la Lega” (TG 3 del 22/6/2009 ore 18,15 circa). Va mo là!
    Per quanto riguarda la TV sembra che l’estate voglia dire: avanti solo le repliche… I vari salotti chiudono e chi si è visto s’è visto. Col caldo via libera a Cossiga e alle sue picconate… Una scorsa sul digitale terrestre, tanto decantato. Equivale ad una scorpacciata di inviti commerciali o di richieste di inserimento delle varie tessere a pagamento… Dietro l’angolo ci sono purtroppo sempre le fregature, TG4 compreso, per gli ingenui creduloni!

    da Vittorio Grondona   - martedì, 23 giugno 2009 alle 10:12

  18. I quesiti referendari erano un trabocchetto…tranne il 3°. Ma che volevamo dare a colui che vorremmo far fuori politicamente anche il bel regalo di poter ottenere, eventualmente, un bonus che l’avrebbe portato al 55%? Erano posti male, sarebbe bastato appunto come dice Vittorio G chiedere..vuoi abrogare ‘sta fetenzia di premio di maggioranza? Forse in tanti avrebbero votato, compresa me.Ora purtroppo la legge rimane quella e chissà mai se qualcuno si deciderà a cambiarla….

    da mietta   - martedì, 23 giugno 2009 alle 10:41

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