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giu 09

Voi siete qui – In ginocchio da Gheddafi

Fa davvero piacere vivere in un paese tutto d’un pezzo, moralmente ed eticamente granitico, fiero della sua coerenza, capace di anteporre i principi alle basse questioni di bottega. Osservare il rigore dei nostri benemeriti imprenditori di fronte al colonnello Gheddafi è stato molto istruttivo. Bello il passaggio quando Gheddafi ha detto: “Ora tutti a saltellare sull’alluce sinistro!”. E quelli, la crema della crema del mercato italiano, a saltellare sull’alluce sinistro, dignitosi ma ubbidienti. Il colonnello si è molto divertito: “Ora abbaiate sull’aria dell’Aida!”. E quelli tutti ad abbaiare sull’aria dell’Aida, nella speranza che un contrattino, qualche chilometro di autostrada, una piccola ferrovia, un appaltino, venissero a casa esentasse. Atmosfera familiare e spensierata, un po’ come quando zio Paperone umilia il nipote Paperino in cambio di qualche cent. Ancor più divertente l’incontro con le donne, dove il colonnello ha detto tutto e il contrario di tutto davanti alle signore della destra italiana più o meno estasiate. Certe tigri in tacchi vertiginosi, dal look aggressivo, pre e post velinico, cammellate a battere le mani a un dittatore che le ha soavemente prese per il culo dicendo cose che sarebbero considerate misogine persino in una sala biliardo (Santanché: “Un discorso avanzato”). Donne leghiste giunte in pullman da Treviso (Alabama) entusiaste per un tizio che si chiama Muammar, e di cui in situazioni normali chiederebbero il respingimento in mare. Per non dire di papi Silvio, mai visto così prono, con il cappello in mano, vero questuante insieme ai suoi burbanzosi colonnelli in sedicesimo, o al Klu Klux Klan leghista onorato della visita. Tutti in ginocchio davanti all’amico Gheddafi, il che ha fatto sghignazzare la stampa mondiale più delle foto di Villa Certosa. E questo non certo perché abbiamo in passato ucciso e torturato e imprigionato il popolo libico, no. Ma per ringraziare Gheddafi di uccidere, torturare e imprigionare altri popoli che altrimenti verrebbero qui da noi.

21 commenti »

21 Commenti a “Voi siete qui – In ginocchio da Gheddafi”

  1. secondo me, quella di papi è solo invidia 😀

    da jagemal   - domenica, 14 giugno 2009 alle 10:11

  2. Invidia? Ve lo immaginate il Cavaliere solo tra mille donne impiasticcate da mille cremine, a comando plaudenti entusiaste alle sue balle-barzellettiere, protetto da veline mozzafiato in divisa “cameratesca”? Più che invidia è rabbia… Purtroppo a villa Certosa non c’è posto per tutte in una volta, per ora…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 14 giugno 2009 alle 11:07

  3. diobono Robecchi oggi hai pucciato la penna – o meglio – i polpastrelli nel curaro? non ti vedevo cosi’ cattivo dai tempi di Cuore
    brutto segno…o forse buono, non saprei dire…

    da zioFa   - domenica, 14 giugno 2009 alle 12:10

  4. I produttori e rivenditori di Viagra stavano già facendo un sacco di soldi con Silvio, non vedevano l’ora di avere una testa dipone in Libia. Profitti record in vista per il 2009.

    da Mario   - domenica, 14 giugno 2009 alle 12:40

  5. La cosa più bella in assoluto è il fatto che ha parte il manichino della Standa (il ministro degli esteri, ma per circostanza), nessuno ha detto niente di niente quando ha paragonato gli USA e il terrorismo di Bin Laden…da gentaglia che ha avvallato tutte le guerre di Bush, senza, grazie alla nostra stampa libera e indipendente, pagarne le conseguenze, è proprio la ciliegina sulla torta della visita del colonnello!

    da Mauro Pigozzi   - domenica, 14 giugno 2009 alle 13:08

  6. Caro Alessandro, in questi giorni ho i bioritmi bassi come non mai e ho “percepito” 😉 che anche i tuoi non sono alle stelle. Volevo dare un contributo alle tue considerazioni con questo post tratto dal blog di Giuseppe Aragno.
    Buona lettura e buona vita.
    http://giuseppearagno.wordpress.com/2009/06/13/massimo-dalema-piu-realista-del-re/

    da Claudio L.   - domenica, 14 giugno 2009 alle 14:08

  7. @ Mauro Pigozzi che dice:
    “nessuno ha detto niente di niente quando ha paragonato gli USA e il terrorismo di Bin Laden”

    e che doveva dire? forse e’ stata l’unica volta che SB si e’ comportato bene visto che ormai, dopo 8 anni, pure un cialtrone come lui sa che l’11/9 e Bin Laden e’ stata una montatura cia con la complicita’ del governo bush e quindi non poteva far di meglio che stare zitto, proprio perche’ quello schifo lo ha avvallato pure lui…

    da zioFa   - domenica, 14 giugno 2009 alle 15:26

  8. A completamento dell’articolo di Alessandro, vorrei dire la mia e svelare il segreto che pochi sanno.
    Leggete il resto e scoprirete cosa è successo nella notte nelle tenda a Villa Panphili, a Roma. Buona lettura.
    mauspezz

    CLAMOROSO A ROMA:

    Berlusconi e Gheddafi si accordano nella notte per lo scambio Carfagna-Amazzoni.

    Tremano le donne del PDL e Sandro Bondi.

    Incazzata la Prestigiacomo: “La Sicilia e la Libia sono vicine. Tocca a me lo scambio”.

    Svelato il mistero dell’incontro notturno tra l’Imperatore Berlusconi e il Rais Gheddafi.
    Da indiscrezioni di palazzo emerge uno scambio economico senza precedenti: sembra che il Rais abbia chiesto Mara Carfagna in cambio di 10 amazzoni, sua guardia personale.
    Berlusconi davanti questa proposta sembra abbia vacillato non poco: averne 10 sempre disponibili per villa Certosa, al posto di una, anche se ministra, è grande cosa. Due grandi prospettive immediate: far divertire da subito con carne nuova gli ospiti abituali della villa e mandare a fare in culo Emilio Fede, i suoi book e le sue minorenni.
    Da ambienti vicino al Primo Puttaniere trapela l’ansia da affari e sembra che non sia facile trovare il modo di convincere Mara Carfagna a fare il passo e ad accettare il trasferimento, malgrado la stessa abbia sempre dichiarato amore eterno ed incondizionato all’Imperatore. “Se ho ceduto Kakà, fregandomene della bandiera e dei milanisti, sai quanto mi frega della Carfagna, che io ho creato e io posso distruggere in un batter di ciglia” queste le sobrie e controllate parole del Nanetto.
    Riunito nella notte un gabinetto d’emergenza, presenti l’avv. Ghedini, pronto a scovare una causa compromissoria per liberarsi della Carfagna; Confalonieri, intento ad organizzare una campagna di disinformazione e di depistaggio sulle reti Mediaset, tipo progetto eversivo e altre minchiate simili; Dell’Utri, con i picciotti sempre all’erta; Bondi, intento a recitare il rosario; Brunetta, appoggiapiedi, Capezzone, domestico di casa; Emilio Fede, l’uomo del thè. C’era anche Mills, l’avvocato corrotto, ma non si è accorto di nulla, intento com’era a contare i dollari elargiti dal Grande Corruttore.
    Nel caso la Carfagna dovesse rifiutare, forte di una clausola di salvaguardia, pari a due legislature, pronto il piano P(2), si opterebbe per la Brambilla, la Santanchè, la Gelmini e Noemi, più collaudata e di maggiore età.
    Dall’America trapela lo scontento di Clinton: “Per una proposta così, altro che sotto la scrivania, lo farei ovunque, anche su l’affusto di un cannone il giorno della parata nazionale”.
    Dopo questa notizia, le quotazioni azionarie del Viagra si sono impennate, fino a sospendere il titolo per accesso di rialzo.

    da mauspezz   - domenica, 14 giugno 2009 alle 17:41

  9. prossimamente in 1a serata su canale 5 AMAZZONI: la selezione per le nuove guardie del “corpo” del cainano
    conducono carfagna e signorini
    la giuria sarà composta da:
    boncompagni, manganelli, santache, schifani, la russa
    sono ammesse alla selezione tutte le italine dai 15 ai 30 anni purchè pure candide e illibate

    da king Mob   - domenica, 14 giugno 2009 alle 18:03

  10. ZioFa hai ragione, ma infatti io posso anche essere d’accordo con Muammar, ma i cialtronacci di destra di casa nostra, in teoria, lo dovevano essere un pò meno… Invece, zitti e a cuccia scodinzolanti, ma è sempre stato il loro mestiere preferito…

    da Mauro Pigozzi   - domenica, 14 giugno 2009 alle 19:35

  11. Nel frattempo Minosse, quale gran “conoscitor de le peccata”, venuto a conoscenza dei misteriosi intrighi “velinosi” italiani, ha proposto a Satanasso un “piano inferno” urgente di ampliamento, almeno del 20 %, dei gironi del secondo cerchio, al fine di far fronte al prevedibile eccezionale afflusso di un corposo stuolo di arricchiti prepotenti, festaioli lussuriosi…

    “Or incomincian le dolenti note
    a farmisi sentire; or son venuto
    là dove molto pianto mi percuote.”
    (Dante D.C. – Inferno Canto quinto).

    Là non c’è Maroni che tenga: i respingimenti non sono ammessi, il lodo Alfano non vale, “doppio boia” chi non fa le intercettazioni e, soprattutto, nessuno può fare l’assenteista…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 14 giugno 2009 alle 20:24

  12. Il colonnello è paro paro a Michael Jackson, so’ uguali.

    da RickHelmut   - domenica, 14 giugno 2009 alle 22:46

  13. @Mauro Pigozzi
    si e’ vero, soprattutto in prossimita’ dell’incontro con Obama.
    speriamo girino in abbondanza filmati per la rete, che non me li voglio proprio perdere

    da zioFa   - lunedì, 15 giugno 2009 alle 12:07

  14. … è proprio vero: l’italia è in africa, non in europa.
    daltronde, i dittatori dicono sempre quello che vogliono fare, non ne fanno mai mistero; la storia delle peggiori pagine dell’umanità insegna molto in proposito.
    svegliamoci, gente! altrimenti le ronde fasciste ce le ritroveremo moltiplicarsi come scarafaggi giganti in un film di fantascienza perché il terreno è putrido e pure infetto, dunque adattissimo alla loro riproduzione…

    p.s.: sabato scorso son stata al ritrovo a milano organizzato da quimilanolibera; che bella cosa la libertà di pensiero!

    da angela   - lunedì, 15 giugno 2009 alle 23:34

  15. ah ah ah!
    ma l’avete letta l’ultima della Lega? “Stranieri via dai giardinetti” (copyright Davide Boni, capodelegazione nella giunta lombarda).
    Ma d’altronde è giusta, il leghista medio non vuole essere disturbato quando fai i suoi bisogni nel parco.

    da RickHelmut   - martedì, 16 giugno 2009 alle 18:29

  16. Il fatto Rick è che più le sparano grosse più la gente li vota!

    da Mauro Pigozzi   - martedì, 16 giugno 2009 alle 19:53

  17. Se le “donne” (supposto che siano tali) della destra italiana godono ad inginocchiarsi davanti ai dittatori, ieri alcune insegnanti e mamme di Milano, assieme naturalmente ad altri presenti incazzati, non si sono di certo inginocchiate davanti alla ministra Gelmini, la quale è stata costretta con i suoi fidi Giordano e Confalonieri a rinunciare alla presentazione del libro “5 in condotta”. Ho visto il video stamani ed ho goduto di soddisfazione: così si fa, perdio!
    L’Italia che conta esiste, amici cari; basta darle fiducia e voce.

    da angela   - martedì, 16 giugno 2009 alle 20:23

  18. @ angela

    Voce, purtroppo ce ne danno sempre di meno…persino internt rischia ed è ad oggi l’unico mezzo veramente libero, dato che la stampa ed i giornalisti non di regime sono sotto schiaffo. Quanto alle contestazioni siamo in tanti ad esserne contenti…ma numericamente siamo ancora troppo pochi! Di solito è la massa che mette inquietudine al potere, sebbene “questi” non si facciano remore di usare mezzi che ricordano troppo quelli del ventennio.Dobbiamo rinforzarci, trovare i metodi…necesse st, prima che accada l’irreparabile.

    da mietta   - mercoledì, 17 giugno 2009 alle 08:30

  19. cara mietta,
    segni seppure fievolisssimi di positività ci sono, lo sai anche tu altrimenti non ti avrei incontrata qua. il nostro caro robecchi non è certo uno che si tira indietro a dar voce alla resistenza vs. l’ipocrisia e quant’altro di losco c’è a giro e, come lui, ci sono altri giornalisti affidabili e altrettanto motivati. saranno pochini contro i servi dei padroni, certo, ma se si connettono, acquistano una forza ben superiore alla mera somma dei robottini del ducetto di hardcore e suoi cloni infinitesimali: è scritto nella natura delle cose e nei miti più antichi dell’umanità.
    altri segni timidi sono, appunto, le contestazioni nelle quali io credo fermamente. queste, sebbene troppo troppo rare stanno ciononostante attecchendo anche da noi (non solo in iran… il che è tutto dire!). bisogna parteciparvi però (!), spostarsi se necessario in altre città e conoscere gente altrettanto consapevole; questo dà una bella scossa interna non male, direi. altrimenti se si sta sempre alla finestra o al computer, il diluvio è sicuro che ci spazzerà via.
    quel che più conta, sec. me, è la matrice individuale o spinta del soggetto che agisce con parole e azioni per la strada, alla coop, dovunque si trovi. per me, daltronde, non è una novità: io son sempre stata una protesta vivente (con grave peso per chi mi sta intorno e mi vuol bene, naturalmente), cosa che mi ha conquistato certamente l’astio dell’italiano medio, portato come si sa alla viltà, all’omertà, alla lamentela lagnosa e insopportabile.
    far sentire la nostra voce dappertutto, la vera voce delle donne (mica quelle mignotte gommonate o finte femmine ridotte a meri corpi in affitto, povere creature sprecate e tristi!).
    ecco la mia ricetta per non implodere, per non deprimersi e per ributtare al mittente tutta la merda che ci rovesciano addosso ogni giorno. è tempo che diciamo “basta” agli stronzi che mirano a confusionarci il cervello: BASTA! si può fare organizzandoci sia singolarmente che collettivamente.
    se ognuno fosse realmente motivato e facesse la sua parte, sarebbe di certo dura ma potremmo farcela a muovere le cose dal basso; ripeto, dal basso sì da farli fuori sti mafiosi del cazzo, tutti quanti però (…).
    solo allora si potrebbe riscoprire il gusto di far parte di un’unità nazionale realmente antifascista e moderna. io mi piaccio così e continuo su questa strada; è questa la mia natura e la storia che mi sono costruita, non ho scelta: w giacomo matteotti! sempre!

    da angela   - mercoledì, 17 giugno 2009 alle 19:15

  20. @ angela
    Ti somiglio ed anche io mi piaccio così…mi chiamano la ribelle! Hai ragione, bisognerebbe esser più attivi ed in ogni dove e in ogni modo. Non credere…ci provo, anche se non mi muovo molto perchè non son tanto giovincella, ahimè! Provo con la gente, con chi mi circonda, con amici, parenti, colleghi di lavoro…ti posso dire che è un’impresa ardua specialemnte per chi non è portato per la zuffa ma predilige il dialogo anche se accalorato? Il più delle volte finisco sconfitta e non perchè mi manchino gli argometi, ma in quanto fanno fronte comune e ti ritrovi da sola. Sono arroganti, presuntuosi, pieni di idee del cavolo anzi…forse se fai toc toc sul cranio non risponde nessuno.
    Ma ad es. da un amico ingegnere..anche se la laurea spesso non testimonia cultura vera, che si diverte ad ingrandire la foto dell’ospite di villa certosa per osservare le dimensioni di ciò che era all’aria, cosa ci si uò aspettare?
    Nessuno di costoro ha purtroppo l’attitudine all’ascolto, all’approfindimento, al venire incontro nel discorso,al ripensamento…sono granitici.Dai politici di qualunque colore ormai non mi aspetto niente….a sinistra avrebbero avuto modo se onesti e coerenti di bloccare questa situazione, di metterci al riparo dal porco che ovunque si espande e porta metastasi..invece nisba, tutto un mercato delle vacche.
    Speriamo di poter far qualcosa noi della cosiddetta società civile, guidati e stimolati da persone in gamba come Robecchi ed altri…ce lo dobbiamo, il paese è nostro e dei nostri figli che ci dovranno vivere.

    da mietta   - giovedì, 18 giugno 2009 alle 10:54

  21. Dear Friend,
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    da gianguido mussomeli   - giovedì, 18 giugno 2009 alle 15:24

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