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Voi siete qui – Telefonia militare

Buongiorno, shalom. Sono il telefonista dell’esercito israeliano di turno dalle 8 alle 21. Lavoro noioso. Mi danno una lista di numeri di telefono di Gaza o altri posti in Palestina e io li chiamo e gli dico: ehi, gente, tra cinque minuti vi tiriamo un missile. Al resto pensano i ragazzi dell’aviazione. E’ un lavoro nuovo, ne parlano tutti i giornali del mondo. All’inizio c’è stata un po’ di confusione amministrativa per capire se ero in forze all’esercito o all’ufficio propaganda, e sono stato tre giorni senza buoni pasto. Seccante. Secondo la nostra propaganda, noi siamo in grado di ammazzare un signore barbuto in casa sua, senza svegliare i bambini che dormono nella stanza accanto. Certe volte non si svegliano proprio più. Quindi nessuna emergenza umanitaria, l’unico problema è che crollano tutti i muri della casa. Lo so che i missili intelligenti non li abbiamo inventati noi, ma è una scemenza che viene utile quando cominci a tirarli. Insomma, io telefono a questi palestinesi, ma la cosa è più complicata di quanto sembri. Certe volte è occupato, certe volte non sentono il telefono perché stiamo bombardando la casa di fianco. Certe volte, lo confesso, non li chiamo neanche, chissenefrega, o faccio degli scherzi telefonici, o sbaglio numero apposta. Dopotutto è irrilevante che io telefoni oppure no, basta che lo dicano i telegiornali, e alla fine non restano molti testimoni delle telefonate. Vivi, intendo. Poi hanno deciso: sono in forze all’ufficio propaganda, e i buoni pasto sono arrivati subito. Comunque, non è un lavoro pesante, e rischio pure di diventare famoso: mi sto ritagliando tutti gli articoli che dicono quanto siamo bravi a avvisare la gente prima di ammazzarla. E’ una cosa che dà soddisfazione. Ma scusate, ho chiacchierato troppo, ora devo lavorare. Pronto? Chi sei? Passami mamma… papà è in casa? In che stanza? Va bene, dì a mamma che avete sei minuti per lasciare il palazzo. Quattro, anzi… forse uno… Pronto? Pronto?

18 commenti »

18 Commenti a “Voi siete qui – Telefonia militare”

  1. Mi sono riunito in una assemblea straordinaria da me indetta. Ho avanzato una mozione di condanna contro Israele che dopo rapida discusione è stata votata all’ unanimità. Il testo è durissimo e parla di genocidio e quant’altro. Non ci sono stati veti, come mi aspettavo.

    Adesso vado in tinello e passo a stilare le sanzioni.

    Non sarà molto ma l’ indignazione mi fà compagnia..

    da luca   - domenica, 4 gennaio 2009 alle 17:46

  2. Mi hai fatto rabbrividire. Ti copio sul mio blog, posso?

    da stellavale   - domenica, 4 gennaio 2009 alle 19:24

  3. Marcia funebre per un missile – (Francesco Cocco)

    Rit. Ali d’argento nel cielo dorato
    Il tuo sacrificio verrà ricordato

    Quanto eri bello, eri giovane e forte
    Tre tonnellate di amore alla morte
    Dal tuo cantiere sortisti d’inverno
    Fuori era freddo, tu portavi l’inferno.

    Ali d’argento nel cielo dorato
    Il tuo sacrificio verrà ricordato

    “Strike” era in codice il tuo appellativo,
    nome ben degno di un razzo esplosivo,
    ma tu facevi la guerra al terrore
    e ti chiamarono “Liberatore”.

    Ali d’argento nel cielo dorato
    Il tuo sacrificio sarà ricordato

    Fulgido orgoglio del tuo arsenale,
    Sognavi una scuola o un ospedale,
    ché più l’eccidio fa vittime e pianti,
    più i diritti umani, sì, vanno avanti.

    Ali d’argento nel cielo dorato
    Il tuo sacrificio verrà ricordato

    Bombardamenti a futura memoria
    Solo sui morti si scrive la storia,
    Però il destino non fu a te propizio
    Riuscisti solo a centrare un ospizio

    Ali d’argento nel cielo dorato
    Il tuo sacrificio sarà ricordato

    Fece contorno ai tuoi estremi tormenti
    Carne di vecchi ormai senza parenti
    E del massacro che tanto speravi
    Neanche un frammento finì sui giornali

    Ali d’argento nel cielo dorato
    Il tuo sacrificio verrà ricordato

    Quanto eri bello, eri giovane e forte
    Tre tonnellate di amore alla morte
    Dormi sepolto fra i sepolti di Gaza
    Lieve ti sia questa tabula rasa.

    da Francesco Cocco   - domenica, 4 gennaio 2009 alle 20:35

  4. Luca

    Non sei solo…sottoscrivo la tua mozione di condanna con annesse sanzioni!

    da marilu   - domenica, 4 gennaio 2009 alle 23:54

  5. Sottoscrivo anche io. In questi tempi orribili l’indignazione è la compagna di molti. Insieme all’impotenza.

    da Antonella   - lunedì, 5 gennaio 2009 alle 17:20

  6. Sono nauseato…

    da Antonio(ReAnto)   - lunedì, 5 gennaio 2009 alle 23:47

  7. Vuoi mettere quei democratici botti fatti in nome del diritto di uno Stato alla legittima difesa ( e fin qui ci siamo, ci saremmo) col trauma che ciascuno di noi ha provato all’atto della nascita? Quel venire al mondo lacerante, quel caldo e liquido nido abbandonato, e quella luce accecante, e quelle mani che ti abbrancano per farti emettere il tuo primo respiro, quel vagito non a caso che si declina in pianto? Vuoi mettere quelle poche vite spezzate di bambini nati e già cresciuti, ai quali, per altro, non saranno negati i loro canonici quindici minuti di celebrità, con l’immane strage quotidiana e silenziosa di cui sono vittime milioni di embrioni?

    Nei TG che hanno preceduto la notte di capodanno, sono andati servizi nei quali si richiamava l’attenzione a non spaventare i nostri sensibili animali domestici coi botti e i fuochi d’artificio. Giusto. E cretino chi si diverte con l’inutile baccano. Povere bestiole. E bestia chi non se ne cura e li spaventa. I nostri cani e gatti e canarini.

    E a Gaza?

    da oximor   - martedì, 6 gennaio 2009 alle 03:00

  8. mi metto nei surreali panni delle compagnie telefoniche della zona: il risarcimento economico della potenziale pedita di clienti da un lato, mediante il ritocco delle tariffe da un’altro.

    da daniele   - martedì, 6 gennaio 2009 alle 10:23

  9. Io credo che distruggendo interi Paesi per colpire sostanzialmente quei pochi personaggi che li opprimono o che in realtà oscalino con il loro regime gli interessi dei potenti del mondo, sarà difficilmente possibile ottenere risultati positivi. La vera libertà si conquista dall’interno… I Paesi “altri” che con la scusa di liberare da una dittatura occupino con la forza territori altrui, di solito hanno lo scopo di cambiare solo il tipo di regime, che comunque si rivelerà sempre di stampo dittatoriale anche se apparentemente più soft. In sostanza il popolo interessato cambia solo padrone…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 6 gennaio 2009 alle 12:39

  10. questo articolo non puo altro che farmi pensare fino a che punto possa arrivare la crudelelta umana e nonostante la storia ci insegna che alla fine di qualsiasi guerra non vi sono mai dei vinti e vincitori si inventano le cose piu atroci x uccidere persone inermi,ma questa diatriba non cessera mai .io domando sempre e mai possibile che personee che nel 2ondo conflitto mondiale hsnno subito di tutto, a distanza di 65 anni si comportino nello nstesso modo dei loro aguzzini.

    da raffaele   - martedì, 6 gennaio 2009 alle 13:52

  11. E’ un paese da condannare, un paese vergognoso con più 40 anni
    di guerra. Israele educa i loro figli a far la gurra a maneggiare armi. Il problema è che gli Stati Uniti fanno affari con le armi che gli vendono,l’Europa conta poco,
    con certi personaggi poi (Frattini).La Russia è occupata
    ad arraffare tutto quello che un tempo era bene pubblico nel proprio paese. E’ un mondo difficile senza futuro.

    da blob   - mercoledì, 7 gennaio 2009 alle 20:04

  12. – Yawwwn.. Che sonno… E di cosa hanno parlato al tiggì di stasera, Adelina?
    – Mah… qualche centinaio di morti in Palestina…
    – Cazzarola! Eccheccacchio è successo?
    – … Mica ho capito bene… Per la neve, me sembra!
    – Per la neve?
    – Eh, sì… è venuta giù una scuola, per quanta ne ha fatta! Ma si sa, lì la situazione della scuola è quello che è!
    – E poi ce lamentiamo della Germìni! Ma che freddo che fa anche qui! Che non li hanno accesi i termosifoni, nel palazzo?
    – E che ce voj fa’? Sarà colpa dell’Ucraina che ha tagliato il gas a Israele!
    – Figurati, che gente! Con quello che costano ’ste badanti, manco stai sicuro de chi te metti in casa…! A proposito… La Borza?
    – No, statte tranquillo che io in casa nun ce faccio entra’ manco er postino!
    – Ma che hai capito, dicevo Piazza Affari!
    – A quest’ora? Ma che te sei proprio rincojonito? I Pacchi finiscono alle nove!
    – See, vabbe’.. buonanotte!
    – Bonanotte! … I Pacchi… a quest’ora…
    – E zitta!
    – Bbonanotte.

    http://www.brioches.ilcannocchiale.it

    da Francesco Cocco   - giovedì, 8 gennaio 2009 alle 00:19

  13. Estrapolo questo pensiero dall’intervista al Cardinale Martino che trovate sul Corsera da ieri sera.
    Mi sembra renda l’idea:
    …”A pagare sono sempre le popolazioni inermi. Guardiamo le condizioni di Gaza: assomiglia sempre più a un grande campo di concentramento.”
    Sono daccordo con quel sovversivo del Cardinale.

    A volte la storia è ciclica: da vittime a carnefici.
    Ma che sarebbe successo se Hamas avesse ucciso 600 esseri umani di passaporto israeliano in 10 giorni?
    Nuclearizzavano Gaza?…
    Che avranno da ridere con la Livni a Bruxelles i nostri rappresentanti europarlamentari? Sempre sorridenti…boh.
    Se davvero Isreale usa bombe al fosforo su civili, quale tribunale internazionale potrà mai giudicarli adesso?

    Chiudo con una cosa scritta da un certo A.B. sul Manifesto
    il 7 marzo 2005:
    …”Proprio un tragico errore, mi arrendo, accetto la tesi del Pentagono (leggasi di Israele).
    Umano, umanitario, ideologico, culturale, militare e politico.
    Un immendo errore senza ritorno.
    La guerra.”

    Ciao, R

    da Roberto Pirani   - giovedì, 8 gennaio 2009 alle 10:34

  14. http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_07/martino_gaza_concentramento_5b34a2d4-dcb0-11dd-8a8f-00144f02aabc.shtml

    da Roberto Pirani   - giovedì, 8 gennaio 2009 alle 10:39

  15. per fortuna esistono cardinali come Martino e come Martini che usano bene il cervello e non temono di esprimere liberamente e con umanità il loro pensiero.

    da mietta   - giovedì, 8 gennaio 2009 alle 12:48

  16. UN’OTTAVA (monovocalica) PER LA PACE

    L’armata santa a Gaza fa mattanza
    I missili di Tzipi Livni, vili,
    Vann’a far pàm fra l’araba paranza
    Di bimbi tristi tristi, di civili
    Hamas s’allarga, Allah spaparanza
    Cinici gl’inni di militi virili
    Logoro orror, torbo pozzo profondo
    costoro sono l’orco, porco mondo!

    da Atride   - venerdì, 9 gennaio 2009 alle 15:51

  17. toccante.

    da Gaberiele   - venerdì, 9 gennaio 2009 alle 20:06

  18. Per chi non lo conosce, un serio e competente osservatore dell’attualità, oltre che un ottimo giornalista e scrittore.
    Marco Cedolin:
    http://ilcorrosivo.blogspot.com/2008/12/piombo-fuso.html

    da Roberto Pirani   - sabato, 10 gennaio 2009 alle 15:47

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