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gio
22
gen 09

Pensaci, Severino! Un’altra cazzata cardinale

Gioite gente! Ancora una volta si conferma la tesi: se la chiesa cattolica continua a dire le cose che dicono Ratzinger e il cardinale di Torino Severino Poletto, tra pochi anni Scientology sarà più credibile e avrà più fedeli. Riassunto delle puntate precedenti. Qualche giorno fa il cardinale di Torino era intervenuto sulle moschee, con un salto mortale carpiato con triplo avvitamento: "Io sono favorevole alla libertà di culto che deve essere garantita a tutti i livelli e che nessuno può mettere mai in discussione. Ma un conto è mettere a disposizione una sala per la preghiera di queste persone (anche se devo dire ai parroci che non è opportuno utilizzare per questi scopi locali delle nostre chiese). Diverso sarebbe comunque costruire moschee con un minareto". Tradotto dal cardinalese all’italiano vuol dire questo: facciamo pregare gli islamici, ma non prestiamogli locali delle nostre chiese e soprattutto non costruiamo moschee con i minareti. Insomma: basta che le moschee non siano moschee e va tutto bene. Non contento di questa geniale uscita, il cardinale ha poi rilasciato un’intervista a Repubblica (a proposito del caso di Eluana Englaro) in cui ha sostenuto: "La legge di Dio prevale sulla legge degli uomini (…) dunque, se le due leggi entrano in contrasto è perché la legge dell’uomo non è una buona legge". Non male, eh! Un qualunque mullah iraniano non avrebbe potuto dire meglio. A quando la polizia religiosa?
Nella foto, il cardinal Poletto (pesci) con il suo principale (ariete): la gara a chi le spara più grosse è appena cominciata

3 commenti »

3 Commenti a “Pensaci, Severino! Un’altra cazzata cardinale”

  1. Ciao! Dato che mi sembra un posto frequentato da persone civili non resisto alla tentazione di segnalarvi l’interessante iniziativa bresciana (sostenuta anche dalla diocesi che ha gentilmente messo a disposizione i locali) che intende guarire quei poveri omosessuali che vogliono guarire da questa ‘dolorosa’ malattia’ http://www.gruppolot.it Posso bestemmiare pubblicamente o il porco d*o non è pubblicabile?!

    da Moj   - venerdì, 23 gennaio 2009 alle 21:28

  2. La bestemmia proprio no, per piacere!… Alle parole ed ai fatti che non ci sembrano coerenti con le nostre idee bisogna rispondere con parole civili e fatti alternativi cercando se possibile di essere più convincenti. Adesso vorrei fare una provocazione. Se il concetto del Cardinale di Torino fosse davvero accettato da tutti gli altri Stati, il Vaticano dovrebbe essere l’unico autorizzato a fare le leggi per tutti. Siccome sappiamo che la realtà non può essere così per tante ovvie ragioni terrene, dovremmo domandarci se i preti e le suore che vivono in Italia, tenuti dopo la loro consacrazione a seguire solo le leggi vaticane in cieca osservanza al loro libero voto espresso, continuino ad essere considerati cittadini italiani. I ministri a tolleranza zero Maroni ed Alfano dovrebbero illuminarci in merito… Sono tutti clandestini o sono l’eccezione di comodo elettorale?… La legge di Dio, secondo il mio personalissimo e forse azzardato sentimento, è una legge destinata all’uomo in quanto tale e non all’insieme della collettività. E’ ovvio che se ciascuno di noi rispettasse i comandamenti di Dio, le leggi dell’uomo non avrebbero bisogno del ministro Calderoli per essere sensibilmente ridimensionate. Io ho molto rispetto della religione e delle credenze altrui, ma alle volte mi viene il dubbio che l’indice della Chiesa sia puntato più verso lo sfarzo vaticano che verso il Paradiso.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 24 gennaio 2009 alle 11:57

  3. io sono contro ogni tipo di censura, soprattutto quando si tratta di ‘fiction’.

    da daniele   - domenica, 25 gennaio 2009 alle 11:29

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