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set 08

Voi siete qui – Telecomando di ricino

Che bisogno c’è di usare il manganello quando già si impugna un telegiornale? E’ innegabile che il trucchetto del capro espiatorio non solo funziona, ma si allarga a macchia d’olio. E’ passato appena un anno da quando i cattivi da eliminare erano i lavavetri di Firenze. Dài e dài, come la goccia scava la roccia, la propaganda convinceva tutti che del declino di una città fossero responsabili quattro straccioni. Era un inizio in sordina. Poi vennero gli zingari, gli stranieri in generale, i senza diritti, i senza garanzie. Il sistema funziona così bene che ce lo troviamo oggi applicato ai lavoratori dell’Alitalia (per esempio), dipinti ogni giorno come vampiri della loro azienda, gente che fa il nababbo mentre tutto affonda, per cui si sente parlare di assistenti di volo e hostess come si parlasse di Briatore. Se il capo del governo vede andare in crisi il suo truffaldino piano di “salvataggio”, va trovato un colpevole: la Cgil, i lavoratori. Il manganello picchia lì. Altro esempio, la polemica sui famosi “fannulloni”, che nel volgere di un annetto scarso ha partorito Brunetta e creato la sensazione diffusa che chiunque lavori per la pubblica amministrazione sia lì a rubare lo stipendio. Lo stesso (aspettate e vedrete) succederà tra breve, quando si tratterà di licenziare alcune decine di migliaia di maestre elementari. Si dirà che non sono all’altezza del compito (la Gelmini l’ha già detto), che costano e non producono. Il manganello mediatico comincerà a lavorare sodo: sono troppe, lavorano quattro ore al giorno, il tempo pieno allontana i bimbi dalle famiglie, eccetera eccetera, finché leggeremo in uno di quel sondaggi volanti che vanno tanto di moda: l’80 per cento degli italiani non ne può più delle maestre! E  poi? E poi avanti un altro, la platea dei manganellandi è infinita, comprende chiunque ancora pensi di avere qualche diritto, parola che il linguaggio del manganello subito traduce in “privilegio”. La chiamano modernizzazione, e hanno ragione: prendere l’olio di ricino col telecomando è una bella comodità.

10 commenti »

10 Commenti a “Voi siete qui – Telecomando di ricino”

  1. Oppure quelli che sono esenti da manganellate mediatiche. Prendi Catania, per esempio. La città di Catania. Non passa giorno che in tv non si parli di Napoli per il fatto della monnezza e di come sia stata male amministrata. Di Catania invece non si parla mai. Eppure è una città, la nona d’Italia, con l’acqua alla gola, dove la notte le strade sono al buio perché il Comune ha forti debiti con l’Enel e di giorno i cassonetti vengono rovesciati per strada dai netturbini inferociti perché non vengono pagati da mesi. Catania, la splendida Catania, è stata amministrata per dieci anni da Umberto Scapagnini, il medico personale di Berlusconi, colui che dice di averlo reso eterno. Deve essere per questo che in TV non ne parlano mai: perché Scapagnini è culo e camicia col Berlusca e…, no, ma cosa mi sto inventando? Solo che mentre rendeva immortale Silvio uccideva Catania. Comunque tranquilli, Scapagnini adesso è… deputato. E Catania non entra nei tg.

    da albertazzo   - domenica, 21 settembre 2008 alle 10:36

  2. a mio avviso uno a forza di manganellare prende la scimmia, ad un certo punto le categorie prese di mira finiranno, non rimarrà solo che quella dei coglioni. e alla fine ne resteranno solo due.

    da daniele   - domenica, 21 settembre 2008 alle 11:07

  3. Fosse solo un telegiornale… Pare che una gran parte di giornalisti faccia a gara per piacere al Cavaliere senza cavallo. Perfino personaggi di spiacevole spicco mediatico come il Prof Ichino, ipocritamente definito di centro-sinistra, se ne esce dicendo che i lavoratori dell’Alitalia hanno gioito per la rinuncia simulata CAI per il semplice fatto di essere garantiti comunque dalla cassa integrazione lunga. Per lui chi rinuncia alla schiavitù del ricatto di finti imprenditori, come nel caso della cordata furbacchiona di affaristi che si vogliono comprare con due lire il buono dell’Alitalia, non dovrebbe essere tutelato in disoccupazione.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 21 settembre 2008 alle 15:37

  4. incredibile… oddio forse nemmeno troppo…
    ho letto il post stamattina… e poco fa in quella specie di televendita che chiamano tgcom lo speaker diceva più o meno così “a (non ricordo la città) è polemica: ben 9 maestri in una classe” poi boh non ricordo bene ma mi pare di aver sentito cose tipo “sprechi” eccetera…

    da eve   - domenica, 21 settembre 2008 alle 15:42

  5. ma i media-squadristi non hanno fatto i conti con una potentissima arma di difesa: l’interrutore di accensione/spegnimento del TV!!!! se lo si schiaccia una seconda volta dopo averlo accesa, il TV si pegne e tutta la merda che ne cola fuori SVANISCE come per magia! provate anche voi!!!!
    @albertazzo: radio popolare ne sta parlando gia’ da un mesetto – poveri catanesi, ma anche no: mica glielo ha ordinato il dottore di votare PDL…

    da zioFa   - domenica, 21 settembre 2008 alle 15:45

  6. parole sante. il metodo thatcher arricchito dal tg di proprietà è inarrestabile. che fare? io non so proprio…

    da gioegio   - domenica, 21 settembre 2008 alle 22:46

  7. Io ho profondo rispetto e stima dell’intelligenza dei siciliani… Non credo che sia il dottore a ordinare come votare…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 22 settembre 2008 alle 11:18

  8. A proposito della Sicilia leggo oggi su La Repubblica che quella Regione ha 21.104 impiegati ivi compresi 2.320 dirigenti. Un dipendente ogni 239 abitanti ed un dirigente ogni 8,4 dipendenti. La Sicilia ha tanti regionali quanto Lombardia, Piemonte, Lazio, Emilia, Veneto, Liguria, e Friuli messe insieme… Numeri da bancarotta commenta la Corte dei Conti. La spesa per gli stipendi si aggira intorno al miliardo di euro l’anno. Pare inoltre che in alcuni casi le assunzioni avvengano in modo alquanto strano, quasi per telefono, per metterla sul ridere. La stessa La Repubblica nell’art. di Emanuele Lauria fra l’altro ci racconta infatti che la figlia ventisettenne dell’Assessore Giovanni Ilarda, definito dai regionali il “perfido Brunetta” siciliano per la sua integerrima caccia ai fannulloni, sia stata assunta con chiamata diretta come dirigente per cinque anni. E noi ci meravigliamo del disastro economico di Catania?… e di come votano i siciliani?… Secondo me laggiù c’è molta puzza di bruciato elettorale…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 23 settembre 2008 alle 13:14

  9. Bisogna aver paura..

    da stellavale   - giovedì, 25 settembre 2008 alle 00:56

  10. It’s much easier to unerdtsnad when you put it that way!

    da Rangler   - domenica, 3 luglio 2011 alle 09:18

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