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Editoriale – Abuso di potere

Giunto avventuosamente al potere, il dittatore dello stato libero di Bananas comunicava ai sudditi le sue prime riforme. Tra queste, l’obbligo di indossare la biancheria sopra i vestiti, e non sotto. Divertente. Ma ci scuserà Woody Allen se consideriamo la sua immaginazione superata – almeno nella repubblica delle banane che abitiamo noi – dal ministro degli interni e dai sindaci di mezza penisola. Alle “ordinanze creative” e alla “fantasia” dei sindaci si era appellato qualche settimana fa Roberto Maroni, quello che persino una sonnacchiosa Europa dei diritti ha saputo riconoscere come un mix di malafede, xenofobia e razzismo. Ora che la fantasia è stata declinata in azione repressiva, lo scenario appare chiaro quanto grottesco. A Novara (sindaco leghista Massimo Giordano) non si può stare al parco in più di due dopo il tramonto. A Voghera non si può sedersi sulle panchine di notte. A Cernobbio se ti sposi arriva un’ispezione sanitaria a casa. A Rimini non si può bere dalla bottiglia per la strada  (titolo sul Resto del Carlino: “Vietato bere dalle bottiglie anche di giorno”, Woody, dilettante!). Lo stesso a Genova, dove non si può nemmeno passeggiare nel centro storico con una bottiglia o una lattina di bevanda alcolica in mano. A Firenze, la città del mitico assessore Cioni, è vietato agli strilloni vendere i giornali ai semafori, ma si vigila attentamente anche sui ragazzini che giocano a pallone in un parco pubblico, grave attentato alla sicurezza. Estinti i lavavetri, la mamma dei capri espiatori è sempre incinta, e le multe serviranno a comprare nuove telecamere di controllo.  A Venezia non si può girare per le calli con grosse borse (indizio di commercio abusivo). Groppello (comune di Cassano d’Adda, sindaco forzista Edoardo Sala), chiude nel giorno di ferragosto l’unica spiaggia sul fiume perché è in programma una festa di cittadini senegalesi. Motivazione: “Sicurezza del territorio, ma anche di questi immigrati, che arrivano in gran numero facendo confusione e rischiando di annegare”. Come fantasia, come creatività, potrebbe bastare, ma non è che l’inizio. L’arrivo – ci siamo – è l’imagine della prostituta nigeriana segregata e abbandonata a Parma da vigili urbani diventati secondini, privata di ogni dignità e fotografata come una bestia in gabbia. Per il nostro bene, per la nostra sicurezza, per la nostra tranquillità, piccole Abu Ghraib comunali crescono, nella certezza che le coscienze se ne faranno una ragione. La chiamano fantasia, o creatività, ma si tratta sempre della stessa cosa: un digeribile travestimento dell’abuso di potere. E infatti, che razza di fantasia ci sarebbe nel picchiare, deportare, angariare, multare, incarcerare, umiliare i più deboli? Nessuna. Inventare un’emergenza sicurezza è stato semplice, sostenerla e propalarla grazie ai media controllati dal capobanda che ha vinto le elezioni anche. Dedicarle aperture di telegiornali e allarmati fondi sulla stanpa pure. E ora? Ora che non si sa bene quale sicurezza garantire, e da che cosa, e da chi, si fa appello alla fantasia. Qualche senegalese non potrà fare il bagno nell’Adda, la prostituta nigeriana (con clienti italiani) non creerà più allarme, il paese è salvo. Fantasia. Del resto, sapete dire cos’ha trasformato il vecchio caro ed evocativo manganello in una semplice “mazzetta distanziatrice”? Sempre lei, la fantasia. La fantasia al potere. Ai tempi del colera.

12 commenti »

12 Commenti a “Editoriale – Abuso di potere”

  1. Su alcune coste toscane è vietato giocare a palla, a racchettoni, farsi fare massaggi e anche, udite udite, costruire castelli di sabbia sul bagnasciuga.
    Hai ragione, ci vuole una bella fantasia…

    da klochov   - giovedì, 14 agosto 2008 alle 11:01

  2. sigh…

    in UK ci sono 4 milioni di telecamere a circuito chiuso e non c’e’ un momento della tua giornata in cui sei a spasso senza qualcuno che ti riprenda.

    Non c’e’ l’esercito per strada pero’…

    buon ferragosto a voi che non lavorate!

    da liveon35mm.com   - giovedì, 14 agosto 2008 alle 11:03

  3. la panzana che viviamo in mondo insicuro in cui ti devi blindare e’ difficile da sradicare. e’ vero, c’e’ gentre che ha subito violenze, furti, rapine. una volta nella vita. piu’ volte spesso significa farne un mestiere. e se si subisce una violenza, un furto, una rapina un giorno dei 30.000 che normalmente viviamo, vuol dire che forse il mondo non e’ cosi’ pericoloso. e’ che le notizie brutte si attaccano addosso, le altre evaporano. un giorno un ragazzo romeno mi disse: prova a fermare una persona per strada e dirle: “fra due ore ti investe un camion”. per due ora quella persona andra’ in giro con una latente insicurezza che l’incidente possa davvero avvenire. alla stessa persona prova a dire “fra due ore qualcuno ti regalera’ un sacco di soldi”. se va bene si fara’ una grassa risata e si dimentichera’ della cosa all’istante.

    da allihies   - giovedì, 14 agosto 2008 alle 11:40

  4. Siamo un paese grottesco ormai, e senza il minimo senso del ridicolo.

    da s|a   - giovedì, 14 agosto 2008 alle 15:32

  5. Robecchi sei il solito allarmista – in italia non c’e’ nessuna limitazione delle liberta’ ma invece un costruttivo stimolo alla fantasia e all’iniziativa, per esempio:
    – a Voghera non si può sedersi sulle panchine di notte? mi porto una branda da casa!
    – a Firenze è vietato agli strilloni vendere i giornali ai semafori? col traffico che c’e’ e le macchine quasi ferme si vende bene anche in mezzo alla strada!
    – a Rimini non si può bere dalla bottiglia per la strada? mi riempio un secchio di vodka e bevo dal secchio!
    – a Novara non si può stare al parco in più di due dopo il tramonto? mi faro’ una pippa nel parco!
    e gia’ che ci siamo: il dittatore di Bananas impone lo svedese come lingua nazionale perche’ a Milano non il padano?

    da zioFa   - giovedì, 14 agosto 2008 alle 16:09

  6. c’è qualcosa di veramente preoccupante, in questi deliri di fantastica sicurezza. è come se per anni avessimo fatto a meno di rispettare le regole più elementari, come fare la fila, non passare col rosso, mettersi la cintura di sicurezza, pagare le tasse, ed ora ci attaccassimo al fumo della pippa per far rispettare tutto quel che cervelli bacati si inventano.
    però, certo, tutti questi estracomunitari che vengono qui da noi che ci abbiamo già tanti casini, devono imparare a rispettare le regole, eccheddiamine!

    da Icekent   - giovedì, 14 agosto 2008 alle 22:06

  7. Tutto secondo programma. Si è incominciato coi divieti, con la minaccia della galera per i contestatori ed ora sono arrivati a nominare i Podestà di triste memoria… I più intraprendenti di questi ducetti si sono messi subito in moto dando sfogo alle più idiote manie di potere. Coraggio, ancora un po’ di pazienza e poi tutti in fila a prendere la nostra razione quotidiana di olio di ricino. I più cattivi si prenderanno anche un calcio nel sedere ed i peggiori disubbidienti pure una bastonata in testa. Nel frattempo il Vaticano prende le sue brave distanze dalla famiglia… cristiana. E’ tanto il trambusto terreno creato dall’esercito di bananieri che ha invaso il nostro Parlamento che anche gli angeli custodi hanno perso la testa e non risconoscono più i loro protetti.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 14 agosto 2008 alle 22:22

  8. Ultime dalla Toscana.
    A Firenze l’assessore Cioni, per vedere di nascosto l’effetto che fa, lancia a ferragosto un sondaggio via sms chiedendo a cittadini e simpatizzanti di esprimersi sulla sua eventuale prossima candidatura a sindaco, vista l’unanime approvazione delle nuove misure che tutelano la città da sporcizia, cicche, panni stesi, mendicanti bradi e indigenti molesti.
    Il presidente della Provincia di Firenze e suo possibile competitor politico interno, Matteo Renzi, ha dichiarato giorni fa che prendere le impronte digitali ai bimbi rom è una iniziativa che ha un vago sapore razzista.
    Tutti e due sono di area PD.
    Quesito con la Susi:unendo con un trattino di penna le dichiarazioni dei due esponenti politici che cosa apparirà ?
    Troverete la soluzione capovolta nel numero di Famiglia Cristiana in edicola.

    da felsner   - giovedì, 14 agosto 2008 alle 23:54

  9. se io ti dicessi che ho 58 anni e da tre disoccupatoo,e sono stato un giorno assunto dal comune di sinistra di casalecchio di reno con l’approvazione e il silenzio della cguil bi bologna sono stato demansionato ingiustamente? tutto documentato!!!ci credereste? la repubblica delle banane, ma no le vere banane sono i sindacalisti inutili e parassiti, e solo per i loro interessi e specialmente la cgil che marciume!!!!!io sono documentatissimo ho tutte le prove chi le vuole sono a disposizione totalmente.la mia e.mail si puo’ anche pubblicare io dico solo la verita’ e nient’altro,ciao Paolo

    da paolo   - venerdì, 15 agosto 2008 alle 11:44

  10. sarebbe il caso che tutti quelli che hanno subito dei torti si unissero.contro i potenti prepotenti se non si è in tanti non si ottiene nulla

    da mariateresa lombardo   - mercoledì, 20 agosto 2008 alle 21:11

  11. uniamoci e facciamo valere i nostri diritti. contro i prepotenti potenti da soli non si può combattere

    da mariateresa lombardo   - mercoledì, 20 agosto 2008 alle 21:12

  12. i potenti e prepotenti,molte volte anche i sindacalisti della chil sono potenti e prepotenti,a me per esempio la cgil di bologna nelle persone dio Nadalini e Serra hanno permesso delle ingiustizie grazie alla loro potenza e prepotenza mi hanno ignorato,sono documentatissimo non rispondono perche’ sono vigliacchi anche la cgil di roma Alessandro Chieregayto Soldini Dettori rossanna et c etc tutti in silenzio mi hanno fatto fare del male che bastardi vigliacchi!!!!!!!!!!!!!!

    da paolo   - lunedì, 13 ottobre 2008 alle 10:36

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