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lug 08

Misteri italiani: c’era Braccobaldo nella tomba di De Pedis

Continuano i misteri italiani intorno alla banda della Magliana. In seguito alle clamorose rivelazioni sul caso Emanuela Orlandi, è stata aperta la tomba di Enrico De Pedis, detto Renatino, capo della banda della Magliana e molto amico del Vativano, al punto da essere sepolto tra cardinali e vescovi.  Per mesi il mistero è stato fitto e si sono avanzate le più svariate ipotesi. Ora è certo: nella tomba di De pedis nella basilica di Sant’Apollinare in Roma sono stati trovati alcuni reperti che possono svelare alcuni tra i più impenetrabili misteri italiani. Ma la cosa che ha sconcertato gli inquirenti è stata la presenza di Braccobaldo, l’eroe dei cartoni misteriosamente scomparso da anni. Che ci faceva lì? De Pedis era implicato nella sua sparizione? Gli inquirenti ci stanno lavorando. I genitori, Hanna & Barbera, sono stati avvertiti.

7 commenti »

7 Commenti a “Misteri italiani: c’era Braccobaldo nella tomba di De Pedis”

  1. In realtà, Braccobaldo era stato adottato: il suo cognome infatti è Bau, come il noto disco di Mina, che è la madre naturale dello sfortunato cane e che con quel disco volle dichiarare tutto il suo amore per il figlio, abbandonato solo perché era troppo giovane per affrontare le responsabilità.
    Del padre si sa poco, di certo era nobile. Potrebbe essere Vittorio Emanuele (non quello, l’altro) ma la Casa Savoia nega.
    Certo questo spiegherebbe la sepoltura in incognito ma in così nobile loco.

    Non posso credere che sia morto! Un ultimo omaggio allo sfortunato e nobile bracco, col cuore, da tutti quelli che lo hanno amato: “E tutti insieme, vogliamo vedere braccobaldo shooooooooooooooooow”

    da viviana   - martedì, 1 luglio 2008 alle 11:22

  2. @viviana: concordo sulla paternità Savoiarda. Del resto, come spiegare il suo colore se non con… Il sangue blu?

    da Andrea   - martedì, 1 luglio 2008 alle 12:58

  3. hanna è morto nel 2001 e il vaticano lo sapeva già da molto prima.

    da daniele   - martedì, 1 luglio 2008 alle 19:29

  4. @andrea: elementare, watson! 😉

    da viviana   - martedì, 1 luglio 2008 alle 22:03

  5. parliamo del vero mistero. chi ha fatto cosa a Silvio B. Un vero totopompino.
    Pare che Mara, parlando non si sa a chi, raccontasse dei pompini fatti a Silvio. Ma potrebbe essere anche essere stata Michela. O Giorgia. Quindi Carfagna, Brambilla o Meloni? Io dico Brambilla e ci punto una birra. Allora facciamo TotoPompini: chi ha fatto cosa a Silvio B?
    Anche su questo noi Italiani siamo avanti. In Belgio Tania Derveaux ha promesso un pompino per ogni voto. Chiaramente una vetero-democratica: in Italia se ne fai uno giusto poi diventi direttamente ministra. E’ il porcellum? Qui le info: http://dagospia.excite.it/articolo_index_41721.html
    Praticamente il governo potrebbe cadere da un momento all’altro sopratutto se il pompino fosse “avVenuto” prima del voto: ergo lo tengono per le palle…

    Aggiornamento: Mi dicono che la Michela sia stata trombata proprio all’ultimo sia dal ministero della salute sia da quello dell’ambiente. Quindi non è ministra ma sottosegretaria. Considerando dunque che Michela è stata trombata due volte e che invece qui si parla di un pompino solo non rimarrebbe, stando a Dagospia, che la sobria Mara. La stessa Mara che scrive a Repubblica di condividere “le parole del Papa quando afferma che la 194 e’ una ferita, che oggettivamente ha fatto perdere all’Italia milioni di vite provocando un danno spirituale e demografico del Paese.” Come si sa ci sono sistemi contraccettivi più efficaci e spirituali.

    da gioegio   - giovedì, 3 luglio 2008 alle 18:37

  6. il link è stato messo a pagamento da Dagospia.
    si può trovare il testo completo dell’articolo qui:

    http://www.welfarecremona.it/wmview.php?ArtID=9786

    http://gioegio.noblogs.org/post/2008/07/03/totopompino-chi-ha-fatto-cosa-a-silvio-b

    da gioegio   - giovedì, 3 luglio 2008 alle 21:31

  7. Ah ah, povero Braccobaldo, e’ sempre dappertutto.

    da demonglam   - venerdì, 4 luglio 2008 alle 09:43

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