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ven
15
feb 08

Vita, morte e preti. Silvia Ballestra su L’Unità apre il dibattito: quando ci lasceranno vivere e morire in santa pace?

Ma davvero è stata una semplice scopatella in un film a far imbizzarrire la Cei? Ma davvero dobbiamo farci dettare l’agenda da Ferrara? Ma davvero…
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8 commenti »

8 Commenti a “Vita, morte e preti. Silvia Ballestra su L’Unità apre il dibattito: quando ci lasceranno vivere e morire in santa pace?”

  1. Secondo me l’agenda se la fa dettare chi cade nel riflesso pavloviano dell'”allarme son fascisti”. L’avete letto “Non pensare all’elefante rosa?”. Politicamente l’unico vero pericolo strategico è che la lista di Ferrara potrà essere una spina nel fianco dell’eventuale governo Veltroni e un alleato in più dell’eventuale Governo Berlusconi.
    Eticamente, sono questioni anche molto personali e spinose, anche se c’è molta ipocrisia in proposito, soprattutto a destra. Sia Ferrara che Casini hanno dichiarato che non intendono modificare la legge 192. Non si capisce però per quale motivo non abbiano diritto di criticarla. Esiste forse una santità laica di una legge dello stato?

    Ognuno vede quello che vuol vedere, come Don Nicolò Anselmi quando ha visto inesistenti scene di sesso al TG1. :-) http://yogasutra.areablog.it/ognuno-vede-quel-che-vuol-vedere

    da Gianni   - venerdì, 15 febbraio 2008 alle 18:14

  2. Ma il problema è proprio questo Gianni…
    Ferrara può fare quel che fa perchè:
    1)qualcuno gli da i soldi
    2)ha degli appoggi politici
    3)ha accesso alla TV e quindi
    4)se la può cantare e suonare da solo
    esattamente come chi vede scene di sesso inesistenti (ma lancia lo stesso l’anatema).

    Il problema con i preti e con berlusconi è che loro hanno il potere di imporre l’agenda politica, aldilà delle possibili sopraffine e furbissime strategie di veltroni.

    da N3m0   - venerdì, 15 febbraio 2008 alle 23:18

  3. La tua analisi, oltre che per i preti e Ferrara, vale anche per Veltroni, Bertinotti, Mastella, Casini e Storace: tutti e cinque hanno i soldi, gli appoggi politici, l’accesso in tv.

    Il problema invece è che, reagendo al drappo rosso della legge 192, movimenti femminili e sinistra arcobaleno cadono nella trappola di Ferrara: Aborto si’, Aborto No. Con l’ulteriore trappolone per cui chiunque sia vagamente favorevole al centro-sinistra diventa “pro-aborto”.

    Sarebbe molto piu’ intelligente prenderli in parola: non volete toccare la 192 ma volete che sia “interpretata meglio”? Ok, allora parliamo anche di contraccezione. Parliamo anche di pillola e preservativi sin dalle scuole medie.

    da Gianni   - sabato, 16 febbraio 2008 alle 11:17

  4. Secondo me l’approccio con l’aborto che si sta facendo adesso non ha nulla a che fare con l tragico problema che esso rappresenta per tutti, credenti o non credenti che siano. Non c’è dubbio che la pratica, prima clandestina ed ora per fortuna sotto controllo, fa parte della nostra realtà. Continuerebbe Comunque, nonostante le proibizioni fondamentaliste del Vaticano e dell’insignificante opportunista Giuliano Ferrara. Anche il più idiota dei quaraquaqua capisce che è un bene mantenerla sotto controllo, per la salute non solo della donna, ma anche di tutta la società. Soprattutto perché è l’unica via possibile, umana e cristiana per limitarne il ricorso. Se non lo capisce vuol dire che fa il finto tonto di mestiere.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 16 febbraio 2008 alle 13:55

  5. Sì, ma il problema di questo paese è che tutte queste tattiche sono abbastanza inutili. Dall’altra parte c’è chi ha il potere di fare l’agenda e di distorcere il dibattito…

    da N3m0   - sabato, 16 febbraio 2008 alle 15:13

  6. E dai con il potere di distorcere l’agenda. Giuliano Ferrara ha un quotidiano da 10.000 copie (forse) e fino a ieri parlava da una Tv che ha il 5% dell’ascolto, con a fianco Ritanna Armeni che offre a Liberazione la stessa visibilita’ televisiva di Ferrara.

    L’agenda la detta chi è piu’ intelligente e competente nella comunicazione politica.

    Beppe Grillo ha solo un blog che pero’ e’ fra i 10 piu’ visti al mondo. Il manifesto e Liberazione hanno piu’ potere di Giuliano Ferrara, salvo che i “compagni” del manifesto e Liberazione sono ancora fermi agli schemi del secolo scorso (l’inizio) e infatti hanno siti web dilettanteschi e si sono fatti scippare la “rivoluzione” via internet da Grillo. :-)

    da Gianni   - sabato, 16 febbraio 2008 alle 17:43

  7. Non possiamo dare per scontato che tutti quelli che guardano la televisione siano degli emeriti idioti. Il guaio è che purtroppo la massa dei teleguidati è rappresentata dagli schiavi del televoto che, con l’illusione infantile di contare qualcosa, buttano dalla finestra i pochi quattrini che ancora si ritrovano nelle tasche. In sostanza sono persone che hanno gettato la spugna e non hanno quindi più la voglia di pensare alla società. Io penso che dovremmo fare in modo di avere programmi migliori dalle TV, che, fra l’altro, paghiamo profumatamente. Anche da quelle private, ovviamente, che prepotentemente ci carpiscono la nostra costosissima energia elettrica. Dovremo metterci davanti al TV ed avere la stessa sensazione di quando ci sediamo a teatro. Dalle 20 alle 21 siamo massacrati dalla pubblicità. Hai voglia a cambiare programma, sono tutti sincronizzati. Ovunque il guardo giri pubblicità vedi. Pubblicità incontrollata anche in sovraimpressione durante la proiezione di un film o di uno spettacolo. Lo svago, tra una pubblicità e l’altra, come ho detto sopra, è nella maggioranza riservata all’idiozia succhiasoldi del televoto. Alzi la mano chi ha vinto qualcosa. Quando c’era la DC il cattolico diceva che votava per Dio… Che Ferrara dica la stessa cosa è davvero il colmo. Se proprio la sua subdola campagna trionfasse in qualche modo, vorrebbe dire che siamo sì usciti quasi del tutto dall’analfabetismo, ma nel contempo siamo sprofondati nel baratro ben più terribile della disumanità più totale.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 17 febbraio 2008 alle 12:01

  8. Secondo me Gianni dice solo minchiate e ha sbagliato pure legge.

    da claudio   - giovedì, 28 febbraio 2008 alle 17:35

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