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feb 08

Sanremo corre ai ripari, sgravi fiscali per chi guarda il festival

Non si placa l’emorragia di spettatori per il festival di Sanremo, quattro milioni in meno dell’anno scorso. Viviamo in una società cinica e quei quattro milioni potrebbero essere morti sulle loro poltrone, sintonizzati su Raiuno, e nessuno se n’è accorto. In ogni caso, le misure per porre freno alla morìa di spettatori sono pronte. Si prevede l’immadiata abolizione della legge Bossi-Fini: frontiere aperte a chiunque abbia una tivù e si impegni a guardare il festival. Per quanto riguarda le misure coercitive, speciali pattuglie rastrelleranno i senza fissa dimora, nottambuli e gente onesta che va al cinema: tutti costoro saranno accompagnati in speciali centri di raccolta con maxischermi fissi su Raiuno. La novità più eclatante è comunque quella dello sconto fiscale: due punti di irpef in meno a chi dichiarerà di aver visto il festival (dovrà rispondere a un semplice questionario). Si lavora all’indulto per tutti coloro che non hanno visto le prime due serate.

Nella foto, il giovane conduttore del festival alcuni milioni di telespettatori fa
 

8 commenti »

8 Commenti a “Sanremo corre ai ripari, sgravi fiscali per chi guarda il festival”

  1. Attenzione. Il problema è probabilmente diverso. Se i quattro milioni fossero semplicemente morti mentre guardavano Raiuno, l’Auditel li avrebbe tranquillamente conteggiati. Il guaio è che essendo stecchiti non hanno più pagato il canone, e solerti funzionari sono andati a casa loro a sigillare il televisore (no, non si sono accorti della puzza, loro la sentono sempre).
    Insomma, la colpa del calo degli spettatori a Sanremo è della Rai stessa!

    da .mau.   - giovedì, 28 febbraio 2008 alle 17:20

  2. Noi di ‘Prestigio e Scioltezza’ apprezziamo molto il tuo post e aggiungiamo: ieri Raiuno ha fatto un botto di ascolto perché la gente ha messo sull’1 e ha pensato: “Evvai che non c’è Sanremo!!” :)

    da Riccardo   - giovedì, 28 febbraio 2008 alle 18:12

  3. Nelle sale degli italiano “I morti fissano dalla loro poltrona gli zombie … “il prosieguo dell’ennesimo sequel ‘la sera dei morti viventi’
    come i film di vanzina, febbraio ci anticipa sempre la fresca primavera con questo sequel. Idee travolgenti -come la canzone uguale a se stessa ma comunque la giustizia trionfa e si canta lo stesso! nda- ma talvolta sembra un deja vu… non importa tutti in poltrona!
    Presto il video gioco (VM 8 per scene di violenza). Pupazzatti e gadget nei migliori negozi di giocattoli(made in italy)

    regista e guest star pippo baudo

    da Angelino   - venerdì, 29 febbraio 2008 alle 09:53

  4. Purtroppo Sanremo da qualche hanno si è ridotto a misero festival commerciale. Pubblicità insopportabili in ogni momento l’hanno fatto diventare noioso nonostante la bravura dei conduttori e degli artisti che vi partecipano. Manca in sostanza il rispetto dello spettatore. E’ un vero peccato che i dirigenti RAI, che fra l’altro riscuotono per l’Azienda un canone salatissimo, non abbiano ancora assimilato le più elementari regole del buon gusto. Toglino la pubblicità, o al massimo la mandino in onda una volta sola a mezzo spettacolo; ritornino alle tre/quattro canzoni di seguito senza tante chiacchiere tra una e l’altra… Sono convinto che così il festival di Sanremo tornerebbe a riconquistarsi il grande chiacchierato successo del passato. Bravi comunque tutti gli artisti, discrete le canzonette, ottimo il dopofestival. Peccato per la canzone di Loredana Bertè scoperta non inedita nella musica.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 29 febbraio 2008 alle 14:15

  5. :-) Meno male che c’è Chiambretti…

    da stellavale   - venerdì, 29 febbraio 2008 alle 19:32

  6. Uscita infelice di Piero Chiambretti sulla data odierna (29 febbraio).Per lui un giorno inutile ma per me e per molte altre persone molto importante dal lato affettivo.Mio Padre è mancato 15 anni fà,era nato il 29 febbraio del 1928 (anno bisestile)ed oggi festeggiamo il suo compleanno al cimitero.Mia madre nata nel”1936″(viva)idem,mio suocero (deceduto) e mia suocera (viva) rispettivamente “1924”-“1932″,mia moglie “1964”,i miei fratelli “1968”-“1972″, io “1960”, tutti vivi.
    L’unica cosa inutile è il Festival,presentatori compresi.

    da maurizio   - venerdì, 29 febbraio 2008 alle 23:20

  7. a mio avviso questo è un problema che non esiste, non c’è niente di più normale che certe trasmissioni siano viste ovviamente solo da gente che le vuole vedere. quindi sanremo a mio avviso, ha già più spettatori di quanto augurabile socialmente da un punto di vista di crescita culturale(il paese sarà di merda ma le ragioni sono ben altre).
    ciò che da veramente fastidio lo sappiamo bene è perdere quello 0,tot per cento di share che tradotto in termini di soldoni a mezzo indotto pubblicitario, fa la differenza tra il buon umore e l’incazzatura di chi quei ‘soldoni’, se li deve intascare.

    da daniele   - sabato, 1 marzo 2008 alle 15:43

  8. E’ vero. Il problema in teoria esiste solo per gli interessati. Penso però che un tantino di solidarietà per gli sfigati a cui piace ancora seguire uno spettacolo di canzonette in un modo decente, debba venire anche da chi non sia per niente interessato. “Tanto a me il Festival di Sanremo non piace, chi se ne frega se rompono le scatole con la pubblicità e col televoto”. Non credo che in questo modo si arrivi molto lontano. Così succede anche in politica, purtroppo. L’indiffenza per le questioni sociali che non sembra che al momento ci riguardino da vicino, porta al pessimo risultato della distruzione di qualsiasi società civilmente costituita. Ai meno abbienti, pure essi spesso molto distratti, come al solito, competeranno le spese più onerose.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 2 marzo 2008 alle 13:42

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