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nov 07

Voi siete qui – Il mercato dei capri espiatori

I recenti avvenimenti nazionali hanno portato una ventata di euforia sul mercato delle materie prime, specie nel comparto “capri espiatori”, un po’ depresso dopo la bolla speculativa dei lavavetri. I romeni, più o meno rom, hanno registrato un impressionante balzo in avanti nelle quotazioni, sono molto ricercati e i prefetti più lungimiranti hanno fatto buone scorte. Il titolo “immigrati romeni” ha fatto un balzo anche per il battage della stampa nazionale e qualche dichiarazione politica, al punto che si è adombrato il rischio di insider trading e c’è il sospetto che qualcuno voglia acquisire una posizione dominante grazie alla speculazione sui romeni. In rialzo anche il comparto degli avvoltoi. Naturalmente gli speculatori più attenti sanno che non durerà a lungo, quindi si sta sviluppando il mercato dei futures dei capri espiatori. Questi raffinati strumenti finanziari consentono di investire su minoranze a cui romperemo i coglioni in futuro.
Se il comparto “capri espiatori” tira, va detto, è anche perché è cambiata la figura dello speculatore medio, oggi più propenso che in passato ai rastrellamenti e alle deportazioni. Ciò dipende come sempre dall’insicurezza e dalla volatilità del mercato: un’esistenza precaria, un mutuo variabile, un rischio costante di impoverimento, possono spingere verso una profittevole rabbia che, opportunamente incanalata, porta alle stelle le quotazioni dei capri espiatori. Ecco un esempio di come una diffusa paura sociale può essere utile nell’attuale situazione. Se sei incazzato per il mutuo, per il basso reddito, per l’affitto, per l’incertezza del futuro, per la vita dei tuoi figli e per un milione di altre cose, prendere a botte uno zingaro è un rimedio fortemente ricostituente. Il mercato si impenna, sono tutti contenti. Ma attenzione a investirci troppo, si tratta comunque di una speculazione. Una volta scoppiata anche la bolla romena, uno si troverà incazzato come prima e alla ricerca di nuovi bersagli. Per questo il mercato dei capri espiatori deve essere reattivo e veloce: chi sarà il prossimo?

3 commenti »

3 Commenti a “Voi siete qui – Il mercato dei capri espiatori”

  1. Oggi si potrebbe ri-incendiare Roma e i romeni sarebbero il naturale capro espiatorio. Incolpare i cristiani anche in una seconda tale deprecabile ipotesi sarebbe davvero contro i tempi. Oggi il Vaticano è il ricco padrone delle società e dell’etica generale. Davanti a lui si inginocchiano i potenti della terra. Nel nostro Paese i politici addirittura strisciano. Quando sgarra sulle sue stesse direttive morali, paga e tutto finisce in una bolla di sapone. Dei politici poi non ne parliamo. Sono ormai immuni da tutto come gli dei. Se qualcuno osa indagare su di loro gli rovinano la vita. E’ quindi necessario e doveroso, ma soprattutto comodo, che solo i poveri sfigati di turno si addossino senza fiatare ogni colpa anche per le disgrazie causate da altri. E’ questo il modo più semplice per dirottare l’ira della gente sui più deboli e non sulla incapacità politica di risolvere i problemi sociali di una comunità civile.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 4 novembre 2007 alle 13:34

  2. Ottimi ragionamenti,possiamo considerare questa sventura come la piu’ classica delle catene di s.antonio,dove ai vertici possiamo immaginare chi ci possa essere.

    La storia si ripete e il potere si plasma con essa.

    Gia’ ai tempi dei romani, non i rumeni attuali,l’esercizio del potere era fondato su questa massima.

    Dividi e impera, un’analogia del tutto pertinente, vero!!!

    da ivo serentha   - domenica, 4 novembre 2007 alle 21:06

  3. Fare di tutta l’erba un fascio non è produttivo, nè a destra (“i romeni sono tutti criminali”), nè a sinistra (“con tutti i problemi che abbiamo pensiamo ai romeni e ai lavavetri…”).
    E’ vero che ci sono milioni di problemi ma c’è “anche” quello dell’immigrazione incontrollata che genera delinquenza comune aggiuntiva a quella già presente, di stampo indigeno o straniero.

    da diamonddog   - martedì, 6 novembre 2007 alle 15:04

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