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dom
25
giu 06

Voi siete qui – Uno su mille ce la fa

Prima che ci vengano a chiedere 40 miliardi, o 45, e che ci taglino questo e quello per risanare i conti, sarebbe bello fare due passi nella statistica. Leggo con stupefazione che quelli che dichiarano oltre 200.000 euro annui al fisco sono appena 49.645, un italiano su mille. Questo è bizzarro, perché se conto mille macchine in una strada a caso del Paese, le auto dei segmenti “e” ed “f” – (come minimo 50.000 euro) sono molte, (ma molte!) più di una su mille. E’ una statistica che ognuno può fare coi suoi occhi: si vede più ricchezza in giro che nelle cartelle del fisco e questo significa che qui qualcuno se la spassa al di sopra delle nostre possibilità. A dichiarare oltre 200.000 euro annui è lo 0,12 per cento della popolazione, mentre da gennaio a maggio di quest’anno sono state vendute 48.195 auto di lusso (4,27 per cento delle immatricolazioni). Statisticamente, non sta in piedi che tutti i ricchi del paese si siano comprati la macchina negli ultimi cinque mesi. Non ci vuole Sherlock Holmes per capire che qui c’è qualcuno che fa il furbo. Le tre auto più vendute della più alta gamma (si parte da 80.000 euro per le versioni base) nei primi cinque mesi dell’anno hanno registrato notevoli performances. Sono la Porsche 911 (più  39 per cento rispetto allo stesso periodo del 2005), la Mercedes S (più 476 per cento) e la Chrysler 300C (più 582 per cento). E’ poca roba, stiamo parlando di 3.400 auto, e mi piace pensare (sono un garantista) che i 3.400 fortunati possessori, prima di regalarsi un gioiello su quattro ruote abbiano debitamente pensato ai contributi, alle scuole e agli ospedali anche per chi gira in Panda. Piccoli numeri? Ma sì! E’ uno dei cavalli di battaglia di chi sminuisce il problema dell’evasione fiscale: i grandi numeri si fanno con le moltiplicazioni e non con le addizioni. Che, tradotto in italiano, vuol dire questo: si incassa di più e si ha meno impatto sociale chiedendo un euro a chi ha comprato una Punto (116.963 da gennaio a maggio 2006) che chiedendone cento a chi ha comprato una Maserati quattroporte (169). Buon argomento, e con la filosofia della prevalenza della moltiplicazione, finisce che le addizioni non le fa nessuno. Però si fanno le sottrazioni: 17 provvedimenti di sanatoria fiscale, a vario titolo, in tre anni, regnante Tremonti.
Ora, non si dica che non ci sta a cuore la stabilità e la pace sociale del Paese: per il cittadino a cui si chiedono nuove rinunce non è bello incontrare un riccone a ogni semaforo. Gli verrà spontaneo chiedersi se quello lì è uno dei 49.645 ricchi che dichiarano al fisco oltre 200.000 euro, oppure se è un furbetto, ingenerando il timore di essere in qualche modo derubato. E questo non è bello, in un paese moderno (ma a pensarci bene, neanche in un paese antico).

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