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ott 09

L’Italia è unita e unanime: il Barbarossa fa cagare! Brunetta, che facciamo con ‘sti registi assistiti e parassiti?

L’Italia un paese diviso? Lacerato? Spaccato a metà? Ma nemmeno per sogno, su alcune cose l’Italia è assulutamente unita, granitica e unanime. Per esempio su Il Barbarossa, il film voluto da Umberto Bossi per celebrare la Lega Lombarda, Alberto da Giussano e compagnia bella. L’Italia ha emesso il suo verdetto: Il Barbarossa fa cagare, fa schifo, è un film orribile e andarlo a vedere significa buttare tempo e soldi. Ha cominciato il pubblico, come al solito. Nel week-en dell’uscita, che di solito è quello che decide le sorti di un film gli incassi sono stati un disastro pauroso. Un vero bagno di sangue: 401 mila euro, una miseria per un film distribuito addirittura in 267 copie, il che significa una media di 1.505 euro per ogni schermo. Vergogna: forse un fil muto incassava di più. Peccato che questo non è muto: parlano pure. A quanto si dice il film è costato 30 milioni di dollari, il 40 per cento dei quali li ha messi la Rai (cioè noi). Il ministero, invece, ha catalogato il film alla voce "interesse culturale nazionale" (si vede che la voce "puttanata leghista" non è prevista) e gli ha ammollat 1 milione e 600 mila euro (nostri, perlatro), con una delibera del 7 ottobre 2008.
Ora avremmo una domanda. Il ministro Brunetta che ha abbondantemente abbaiato contro i registi assistiti, gli intellettuali parassiti, gente che non ha mai lavorato in vita sua, ha qualcosa da dire? Lo dirà per il film-cagata di martinelli? O se ne starà zitto e buono perché è un film-propaganda dell’alleato del suo padrone? Dove cazzo stqa il famoso merito? nell’aver fatto un film inguardabile?
Certo, si sa, il pubblico non capisce l’arte. Bene! Ci siamo prwssi la briga di leggere la critica. hanno detto del Barbarossa:

…Porta i segni della destinazione per il piccolo schermo…
Alberto Castellano, Il Mattino

…Renzo Martinelli ha girato il presunto kolossal in Romania, con comparse rom moltiplicate (male) in digitale tra mura da lunapark col fumo disegnato.
Il problema è narrativo. Il problema è Martinelli, regista sprezzante nei modi e con la macchina da presa. In attesa di allungarsi in tv, il film è massacrato dai tagli, superficiale, scritto e musicato senza senso del ridicolo…
Alessio Guzzano, City

…Un noioso polpettone in costume infarcito da una lunga serie di slogan tanto cari alla Lega di oggi (…) Sceneggiatura sfilacciata, dialoghi eccessivamente enfatizzati, sequenze dei combattimenti poco credibili
Luciana Vecchioli – L’altro

…Al costoso film, che ha facilonerie, tempi, salti logici e narrativi, insomma ha l’ impaginazione classica da tv, manca ciò che interessava forse di più a Bossi, unica comparsa italiana fra migliaia di rom (che scherzo!): sono assenti ingiustificati epopea, tensione e pathos, oltre a disamina politica (…) Il racconto non dà emozioni anche per la scarsissima presenza degli attori. Se Rutger Hauer vaga con l’ occhio azzurro nel tempo e nello spazio ma, con buona volontà, si può credere che pensi al Barbarossa, Raz Degan è maschera priva di qualunque espressione…
Maurizio Porro, Il Corriere della Sera

…Il Barbarossa di Renzo Martinelli pone ai critici cinematografici un serio problema. Una quesito dirimente. Ovvero: trattasi di un film o di una parodia? (…) La sceneggiatura è scritta da una Ong che combatte l’analfabetismo nelle langhe (“adesso occupo Milano, perché sono cattivo”). Come si fa a fare la recensione di un film così? Noi ci rinunciamo. Sinceramente, non siamo all’altezza.
Roberta Ronconi, Liberazione

…Se proprio non potete aspettare che quest’ultima fiacca fiction passi in televisione, sappiate che solo Federico (Rutger Hauer) e Barozzi (Farid Murray Abrams), milanese fedele suddito dell’Impero, sono interpretati a dovere. Il resto sono effetti speciali e immagini al rallentatore…
Maurizio Cabona, Il Giornale

…Diciamolo subito: il film di Renzo Martinelli che dall’imperatore (Rutger Hauer) prende nome (chissà perché) è un brutto film, che di cinema ha poco, e nemmeno di televisione decente, i minuti che scorrono faticosamente fanno più che rimpiangere l’era degli sceneggiatoni vintage. A dire il vero ci si chiede pure che fine abbiano fatto i 30 milioni di euro del budget, tra quella profusione di ralenti, le battaglie con le stesse inquadrature, una ricostruzione di Milano quasi inesistente…
Cristina Piccino, Il Manifesto

… è veramente un film insulso. Brutto come sono brutte le operazioni ambiziose che nascono su fondamenta malferme (…) Gli effetti speciali sono qua e là di sorprendente modestia: i 30 milioni di euro dichiarati saranno stati spesi altrove. La scena della battaglia, attesa per ore, dura 11 minuti ed è davvero risibile. L’operazione politica è debole e insensata: chissà se Martinelli si è reso conto di aver confezionato una fiaba fangosa e trucida in cui l’eroico Alberto è uno scemotto di paese?
Alberto Crespi, L’Unità

…Raz Degan ha una sola espressione: spiritata. Rutger Hauer, che parla con la voce di George Clooney, è sempre lì lì per perdere la barba posticcia…
Michele Anselmi – Il Riformista

…Sostenuto dal celoduristico endorsement del Senatur, ecco il Barbarossa di Renzo Martinelli, kolossal cine-televisivo dal budget di 30 milioni di dollari e cast multietnico: il tedesco Rutger Hauer è il Barbarossa, l’israeliano Raz Degan Alberto da Giussano, la polacca Kasia Smutniak l’amata Eleonora, la francese Cecile Cassel Beatrice di Borgogna e l’americano F. Murray Abraham Siniscalco Barozzi (un’antifona più che un nome…). Come dire, funzionassero i respingimenti, il film potrebbe contare solo sulla figlia di Renzo, Federica Martinelli, nel ruolo di Tessa, Antonio Cupo e sparuti altri…Vabbè, c’è di peggio: il film, appunto…
Federico Pontiggia – Il Fatto Quotidiano

…Non bastano una colonna sonora martellante, un po’ di immagini enfaticamente rallentate, scontri cruentissimi e una buona dose di effetti mirabolanti per creare pathos e rendere epica una pellicola, per quanto costosa. Martinelli ha insomma sprecato un’occasione…
Gaetano Vallini – L’Osservatore Romano

Domanda: a chi dobbiamo chiedere indietro i nostri soldi? A Bossi e Maroni? A Brunetta? Al carrozzone assistito del regime?

28 commenti »

28 Commenti a “L’Italia è unita e unanime: il Barbarossa fa cagare! Brunetta, che facciamo con ‘sti registi assistiti e parassiti?”

  1. Ottime le domande sui costi, finanziamenti, ritorno economico e di pubblico.
    Sono persino più imbarazzanti delle famose 10 domande.
    Ma un giornalista che le sbatta su un giornalone nazionale non c’è? Salottino TV, nemmeno? Radio qualcosa, neanche?

    da Gianfranco Bertani   - mercoledì, 14 ottobre 2009 alle 16:19

  2. Eh, no, qui giornalisti nisba, niet, nisciuno.
    C’è solo il Robecchi, che però scrive su giornaletti (mono)locali.
    Con affetto

    da eleonora   - mercoledì, 14 ottobre 2009 alle 16:46

  3. Concordo sul richiedere conto a sta banda di smidollati degli sprechi indecenti in operazioni di questa natura e, se fossero reticenti, insistere finché non ammettono -davanti a tutti i coatti della lega- che è stato un progetto fallimentare.
    E meno male che è stato un flop!
    Non nascondo che l’italiano medio mi ha stupito favorevolmente sta girata; segno che ancora qualcosina di buono è rimasto in noi, seppure isolato e abbandonato a se stesso.
    Ciò detto, rimane però da smascherare il ruolo ipocrita agito in tutti questi decenni dalla cosiddetta categoria dei “critici” (?), i quali troppo spesso grazie alla loro incompetenza o, peggio ancora, in virtù della loro naturale inclinazione a favorire ciò che propone la moda o il contesto di turno hanno commesso altrettanti e miserabili errori elogiando spettacoli senza senso e ignorando la vera natura del fatto artistico. Quanti sono i talenti sprecati nell’arte in Italia? Non è possibile ahinoi quantificare, certo; ma prenderne consapevolezza sì.
    Caro Robecchi, anche queste sono violenze belle e buone, altroché! La rete difatti che sostiene il mondo dei teatri e dei cinema in Italia è stata finora capace perlopiù di uccidere ciò che di originale e davvero interessante poteva sortire dalle nostre culture. Su questo dovremo prima o poi discutere. Ci voleva Brunetta a toccare con la sua mano sproporzionata un tema delicato ma reale come questo?
    Invece di bagnare la terra, si è provveduto il più delle volte a buttarci sopra il sale. Chi sono i responsabili di questo scempio perpetuato ai danni della collettività?
    Dove sono stati gli intellettuali, o supposti tali?
    Sono forse responsabili i direttori artistici di migliaia di rassegne spesso la copia l’una dell’altra? Una bulimia di festivals, manifestazioni, rassegne… ecco cos’è l’Italia cult: una fiera di spettacoli e personaggi, sempre gli stessi poi in vetrina costante.
    Troppo facile, cari miei critici spocchioni, sparare sulle cagate che anche un pubblico di asini ha definito un insuccesso. A voi, ditemi un po’, cosa dovremmo richiedere indietro noi, che in tutti questi anni avremmo voluto godere dell’arte nelle sue differenze dalle semplici performances?
    Chiedo venia per la lungaggine.

    da angela   - mercoledì, 14 ottobre 2009 alle 16:58

  4. Cosa succederà adesso? Ovvio: aspettiamoci Renzo Martinelli ministro o sovrintendente di qualcosa. (anzi, di Qualcosa)

    da giuliano   - mercoledì, 14 ottobre 2009 alle 17:32

  5. Bertooo ??? Berto dove sei? Chi è Berto? Ma è il simpatico ed informato lettore leghista di questo blog che qui:
    http://www.alessandrorobecchi.it/index.php/200910/voi-siete-qui-barbarossa-chi-lo-vede-pirla-e/
    ci spiegava che il film “sembra avere i requisiti giusti per conseguire un ottimo successo all’estero”. Nemo propheta in patria sua, sarà anche questo il caso?

    da Carlo   - mercoledì, 14 ottobre 2009 alle 19:36

  6. ah Robecchi quanto mi piacciono i tuoi pezzi!!! sempre puntuali e adeguati ai fatti! e d’accordissimo col commento n.1
    Considerazioni sparse: 1) per fortuna, il popolo, persino quello leghista, non è sempre bue. Il flop del film è una piccola consolazione, ma pur sempre una consolazione
    2) un film muto può essere un capolavoro.E infatti molti lo sono
    3) non c’entra ma ho “bisogno” di dirlo: perchè questi qui al governo sono proprio sempre così indisponenti umanamente parlando? se vedo o sento Brunetta, Calderoli,Gasparri, Gelmini
    – cito a caso- e poi Ghedini e poi e poi e poi…mi viene da vomitare!!!!! PRIMA di qualsiasi pensiero

    da adele5   - mercoledì, 14 ottobre 2009 alle 19:54

  7. Ho roconoscuto tutti tranne uno:
    Foto prima: Brunetta, il perfido diavoletto della politica, che sta gesticolando con l’alfabeto muto: sono ca…voli amari per tutti;
    Foto seconda: non lo conosco. Chiunque sia l’hanno conciato davvero male.
    Foto terza: E’ Bossi… Il celodurista che minaccia l’Italia intera col suo dito automatico. Consiglio: attenti alle spalle.
    Foto quarta è la foto di chi ha finanziato un film che ha suscitato le critiche riportate da a.r.
    Ironia finale: mentre stavo leggendo il pezzo di a.r. alle mie spalle su blob sentivo la voce del sultano che diceva: io sono meglio di superman. Va mo là!…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 14 ottobre 2009 alle 20:29

  8. Caro Robecchi, ho scoperto solo recentemente il tuo sito che da allora visito puntualmente apprezzando i tuoi articoli che sanno descrivere con intelligente ironia la tragica realtà italiana dei giorni nostri. Io penso che per recensire il film siano sufficienti due parole di fantozziana memoria: è una boiata pazzesca o ancora meglio, come hai detto tu, una cagata.

    da Paola de Paolis   - mercoledì, 14 ottobre 2009 alle 21:10

  9. Per chiudere degnamente la drammatica sfilata di critiche al film, sarebbe opportuno chiedere al ragionier Ugo Fantozzi cosa ne pensa.

    da RickHelmut   - mercoledì, 14 ottobre 2009 alle 21:16

  10. nella mia città è stato proiettato nelle sale del circuito medusa, l’entrata era a prezzo ridotto x tutti
    visto il fiasco immagino che x il prossimo fine settimana, oltre al prezzo ridotto, agli spetattori verrà dato in omaggio un abbonamento al quotidiano libero (visto che pure il giornale l’ha stroncato)
    probabilmente la maggior parte dei leghisti sta già rimpiangendo di non essersi tenuta come simbolo leghista Attila flagello di Dio
    ovviamente tra questi non c’è di certo trota bossi dato che i dialoghi del film di Abatantuono sono al di sopra delle sue capacità di apprendimento

    da king Mob   - mercoledì, 14 ottobre 2009 alle 23:12

  11. Alessandro ho scritto 2 articolo sul mio modestissimo blog due giorni prima di te.
    Forse troverai delle sorprese.
    Ma non solo, pare che la figlia di Martinelli reciti solo ed esclusivamente nei film del padre…Buona lettura
    Clicca sul mio nick↓

    da Poldo   - giovedì, 15 ottobre 2009 alle 01:36

  12. A me è piaciuto molto.
    Lo collocherei tra “troppo belli” e “alex l’ariete”.

    Impagabile.

    da Fabio Sallustro   - giovedì, 15 ottobre 2009 alle 08:32

  13. tutti i critici cinematografici, è notorio, sono comunisti, sovversivi e contrari al governo….
    come l’Economist, la corte costituzionale etc

    Per sbaglio di sala (incredibile, avrei picchiato la bigliettaia) io ho visto “Bibo per sempre” di Teocoli, una porcata incommentabile.
    Credo che su questo blog se ci si mette insieme facciamo la classifica dei peggiori film del millennio….

    da Zoran Menez   - giovedì, 15 ottobre 2009 alle 10:35

  14. Io ho visto l’ultimo di Tarantino…..ed era bello bello bello!
    Finchè in Italia non si uscirà dal provincialismo ed ora anche dai film di regime…la nostra produzione non interesserà a nessuno o quasi!

    da mietta   - giovedì, 15 ottobre 2009 alle 10:54

  15. a Cremona il comune (sindaco PdL l’ex canoista Perri)il biglietto per assistere a tale capolavoro è di 5 euro anzichè 7.
    i 2 euro di differenza ce li mette il comune
    l’assessore leghista jane alquati (notare bene il tipico nome di battesimo lumbard) ha dichiarato, al quotidiano la Provincia, che è:
    ‘un modo per diffondere la conoscenza della nostra storia e per avvicinare i giovani al cinema’

    da king Mob   - giovedì, 15 ottobre 2009 alle 12:56

  16. Avvinare i giovani al cinema? Ah ah ah il modo migliore per farli scappare a gambe levate!

    da mietta   - giovedì, 15 ottobre 2009 alle 13:40

  17. @ mietta
    “avvinare”: l’errore è voluto o casuale ?
    perchè sembrerebe che dopo aver visto un film del genere si debba bere x dimenticare ; )

    da king Mob   - giovedì, 15 ottobre 2009 alle 14:15

  18. @ king Mob

    l’errore era casuale…ma forse è stato un lapsus freudiano…per vedere la porcata bisognerebbe prima prendersi una bella sbornia…ma anche dopo sarebbe opportuno! 😀

    da mietta   - giovedì, 15 ottobre 2009 alle 14:29

  19. E’ evidente, son tutti giornali comunisti (si si, anche Il giornale!), per forza denigrano un grande film… che poi ci fossero solo 3 italiani… conferma che la Lega non è razzista…
    Ma la scritta finale “Nessun rumeno è stato maltrattato”… c’era? Siamo sicuri che dopo aver girato il film, le comparse son tornate tutte alle loro case, sani e salvi? …non si sa mai…

    da Gianluca   - giovedì, 15 ottobre 2009 alle 17:46

  20. uffa…
    ma così non vale.
    Adesso mi tocca andarlo a vederlo per poter rispondere alle scolopendre che ne elencheranno i pregi (e magari non lo hanno visto).
    Se non altro c’è il buon Rutger… fulgido esempio di pensionato che continua a lavorare… è del ’44.

    ma Videocracy è uscito???
    non ho visto i trailer in nessuna TV… e adesso mi beccherò tutti quelli del barbarossa

    ‘notte a tutti
    alba

    da alba   - giovedì, 15 ottobre 2009 alle 19:11

  21. sono un amante di letteratura/fumetti/film del genere fantasy.. della serie che i “B movie” di solito sono veri capolavori.. vedi ad es. “The barbarians” con i due gemelli muscolosissimi (e spassosissimi).. ora c’è questo film che grazie a te devo trovare il modo di procurarmelo.. spero proprio che qualche geniaccio lo metta subito su e-mule… se tanto un Comune mi deve pagare il biglietto tanto vale me lo scarico!! ehehehe…

    povero Rutgher hauer.. pensava di aver visto cose che noi umani neanche immaginavamo.. ora poverello… ha visto bossi recitare.. ma almeno nella finzione sapeva parlare e muoversi?

    da suentu   - venerdì, 16 ottobre 2009 alle 08:09

  22. @ alba

    Sarò manchevole..ma che vuol dire il termine “scolopendre”?
    Videocracy mi sembra che sia uscito…ma i trailer sulla Rai e figurati su mediaset non li vedrai, sono stati vietati!

    da mietta   - venerdì, 16 ottobre 2009 alle 08:30

  23. @suentu
    se ti interessa su emule c’è già
    probabilmente l’ha postato qualche utente bulgaro visto che pare che là abbia avuto un gran successo

    da king Mob   - venerdì, 16 ottobre 2009 alle 12:56

  24. Una pellicola voluta da Bossi e la sua mente malata. Costui spera che i suoi “padani” si erudiscano guardando in filmaccio confezionato male, recitato peggio e girato in romania ( una storia della pellicola che è più che altro un delirio).
    La verità è che i cosidetti padani pensano al formaggio,a mettersi le dita nel naso e alla gnocca, di studiare la storia non ne hanno la benchè minima voglia perchè costa fatica e sforzo mentale notevole. Il bossi che una volta andai a sentirlo diceva che Berlusconi era la mafia, che mai si sarebbe infilato con i fascisti.. ma questa è sempre la storia che parla..

    da Maurizio   - venerdì, 16 ottobre 2009 alle 15:52

  25. “…Raz Degan ha una sola espressione: spiritata. Rutger Hauer, che parla con la voce di George Clooney, è sempre lì lì per perdere la barba posticcia…”

    “…Renzo Martinelli ha girato il presunto kolossal in Romania, con comparse rom moltiplicate (male) in digitale tra mura da lunapark col fumo disegnato.”

    che crudelta’, prendersela con gli infelici in quella maniera li': mi ricorda la scena di Arancia Meccanica del pestaggio senza pieta’ del povero clochard…
    in fondo son solo 30 Mln di euro, briciole rispetto a quanto gia’ fatto e a quello che vogliono rapinare col ponte sullo stretto e le centrali nucleari…

    da zioFa   - venerdì, 16 ottobre 2009 alle 23:05

  26. Bei tempi quando i finanziamenti statali andavano ai film di Marina Ripa di Meana regista… A quando un film-agiografia su Berlusconi interpretato da Brad Pitt? O magari, visti gli ultimi exploit di Mattino 5 sul giudice Mesiano, un bel film denuncia su Eugenio Scalfari? “BARBABIANCA”, storia vera di un malvagio criminale alla guida di un giornale contrario alla linea del migliore (buono e giusto) primo ministro degli ultimi 150 anni. Putin finanzierà i numerosi flashback ambientati in Russia, che ripercorreranno i trascorsi di Scalfari come segreto braccio destro di Lenin e segreto sicario di Stalin. Bush Sr e Jr finanzieranno invece i numerosi flashback ambientati negli Usa e in Afghanistan, che ripercorreranno i trascorsi di Scalfari come mandante dell’11 settembre e amico intimo di Mohammed Atta. La vedova Haider si è detta pronta a finanziare i flashback ambientati a Mathausen, che ripercorreranno i trascorsi di Scalfari come segreto aguzzino nazista. L’Opus Dei, tramite Paola Binetti, si è detta interessata a finanziare i flashback ambientati in Galilea, che ripercorreranno i trascorsi di Scalfari come segreto istigatore di Giuda Iscariota nel complotto mediatico laico-comunista contro Gesù Cristo, antenato di Berlusconi…

    da Marco   - sabato, 17 ottobre 2009 alle 09:20

  27. Grazie Marco!… Bello e arguto il suo post.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 17 ottobre 2009 alle 11:29

  28. Grandissimo Alessandro Robecchi, come al solito. Scommettiamo che nessuno dell’ opposizione avrà la prontezza di spirito di sbattere in faccia a Brunetta questo enorme spreco di danaro dei cittadini italiani, quando lui si metterà come sempre a ringhiare in tv contro le “elites di merda” (ipse dixit)?

    da gab   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 17:13

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