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Milano da pere: sgomberati Cox 18 e la libreria Calusca

La polizia che arriva all’alba e sgombera un centro sociale storico e la libreria Calusca, sede dell’archivio Primo Moroni (nella foto accanto). Questa è la Milano della sciuretta Moratti, dello sceriffetto De Corato e della junta che costruisce grattacieli e chiude le librerie. Non male, come città europea. Ma del resto, è comprensibile: Cox 18, che sta in via Conchetta (sui navigli) dal 1989, e la libreria Conchetta, non sono posti funzionali al grande disegno strategico della città: far fare dané ai soliti noti. Del resto, quello che è diventata Milano da quando un petroliere l’ha regalata a sua moglie è qui da vedere (non che prima…). Alla signora Moratti e ai lavoratori di polizia, e ai graduati, e al vicesindaco della Milano da pere ci pare giusto dedicare una citazione di Ray Bradbury, da Fahrenheit 451 (1951), e dall’omonimo film di François Truffaut (1966).
E’ la frase che dice il protagonista, Guy Montag, che di professione brucia libri:

"E’ un lavoro come gli altri, un buon lavoro, piuttosto vario. Il lunedì bruciamo Lucrezio, il martedì Molière, mercoledì Machiavelli, giovedì Goldoni, venerdì Voltaire, il sabato Sartre e la domenica Dante. Li riduciamo in cenere e poi bruciamo le ceneri. È questo il nostro motto".

9 commenti »

9 Commenti a “Milano da pere: sgomberati Cox 18 e la libreria Calusca”

  1. Non rimarrà più nemmeno la cenere di questa triste città… mangeranno pure quella. Che rabbia.

    da valentina   - giovedì, 22 gennaio 2009 alle 18:06

  2. ma perche’ pensi che quelli sappiano cosa sono dei libri? ma lo hai mai visto in faccia deCorato e come parla? questa feccia che crede di essere l’elite milanese, la parte nobile, sta spolpando la citta’ dai tempi del cognato di Craxi (do you remember Pillitteri?) e ora stanno solo finendo il lavoro. Milan le’ minga puu un grand Milan, e da moo’!!!

    da zioFa   - giovedì, 22 gennaio 2009 alle 19:15

  3. Ieri la Calusca, domani le librerie Feltrinelli?

    da marco   - venerdì, 23 gennaio 2009 alle 12:59

  4. Buon giorno Alessandro e buon giorno ai lettori e commentatori. Ricordo quando conduceva una rubrica radiofonica a Radio Popolare ( Piovono pietre ). La sentivo spesso ripetere,in quella trasmissione, ” è la democrazia baby “. In democrazia, chi ottiene la maggioranza dei voti dei ” cittadini ” ( termine molto caro a berlusconi ) vince e governa. Se la maggior parte dei milanesi non ha nulla da obiettare, vuol dire che approva l’operato del duo Moratti-De Corato. E, contenti loro…

    da Stefano   - venerdì, 23 gennaio 2009 alle 13:05

  5. Questa e’ la Milano nell’Italia di oggi. Il Conchetta ha un livello di produzone culturale troppo elevato per questo paese…
    Ormai, la cultura libera e aperta al nuovo, in Italia, viene lentamente ma inesorabilmente zittita e ferita, giorno dopo giorno. Dove andremo a finire?

    da Loretta D'Orsogna   - venerdì, 23 gennaio 2009 alle 13:08

  6. Ecco dove andremo a finire secondo quanto esserisce un certo Carotenuto….più che condivisile!

    “Quando si descolarizza un paese, lo si rende ignorante, sottraendogli le risorse per formare uno spirito critico e libero, si ottengono ottimi risultati repressivi, oscurantisti. Non sta accadendo qualcosa del genere anche in Italia? Creare una massa di ignoranti, creare dei precari ricattabili, e uno stato di controllo senza limiti, costituiscono le condizioni per uno stato autoritario.”

    da mietta   - venerdì, 23 gennaio 2009 alle 15:14

  7. Siamo vicni alle elezioni europee e nella pentola bolle l’acqua per cuocere definitivamente lo sfacelo della sinistra. E’ un’acqua maleodorante e di sapore fortemente anticostituzionale scaturita da una legge elettorale di regime maggioritario imposto, inciuciata fra le righe con parte consistente dell’attuale opposizione. Vogliono in sostanza mettere fine alla libertà degli italiani in materia politica, in palese contrasto con l’articolo 49 della Costituzione che assicura il diritto ad ogni cittadino di potersi associare liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. No agli sbarramenti dice in sostanza la nostra bellissima Costituzione e di conseguenza no al bipolarismo imposto con leggi di maggioranza virtuale ed infine no alla soppressione delle preferenze. Io penso che l’amministrazione milanese con lo sgombero di Cox 18 e della preziosa libreria Calusca abbia compiuto di fatto un altro pericoloso passo autoritario verso l’annientamento di stato della vera sinistra nazionale.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 24 gennaio 2009 alle 12:51

  8. senti parlare de corato e pensi: ” quì hanno iniziato proprio con gli abecedari, altro che voltaire…”

    da daniele   - domenica, 25 gennaio 2009 alle 11:35

  9. L’azvanzata dei barbari, caro Alessandro. E’ terribile. Cosa si può fare?

    da Annalisa Melandri   - lunedì, 26 gennaio 2009 alle 09:52

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