Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
gio
11
set 08

Ancora sbarchi di maestri italiani sulle coste albanesi

I centri di prima accoglienza di Durazzo e Valona scoppiano, secondo le autorità albanesi la situazione è ormai insostenibile, gli sbarchi di clandestini italiani continuano. "Sono maestri, precari della scuola, lavoratori dell’istruzione – dicono alla Croce Rossa di Durazzo – e fuggono da una situazione insostenibile nel loro paese". Soltanto questa mattina sono sbarcati sulle coste albanesi due barconi con settantacinque precari della scuola e diciannove maestre elementari, tra cui due incinte e tre in aspettativa. Le autorità albanesi stanno lavorando per convincere le autorità italiane a pattugliare congiuntamente il basso adriatico, forse un piano di aiuti albanese a sostegno alla fragile economia italiana potrebbe essere preso in considerazione. Non mancano le iniziative umanitarie, i telegiornali albanesi descrivono una situazione disastrosa: "Scappano con le loro povere cose, un temperino, un rotolo di carta crespa, i disegni dei loro piccoli alunni". Altri due barconi alla deriva carichi di lavoratori della sccuola sono stati avvistati alla deriva, preda delle correnti. Le autorità marittime albanesi sperano di riuscire a intervenire prima del naufragio: "Non possiamo permettere che a quei due improvvisati natanti succeda la stessa cosa che sta accadendo alla scuola pubblica italiana".
Nella foto, uno sbarco sulle coste albanesi di precari della scuola in fuga dalla riforma Gelmini

7 commenti »

7 Commenti a “Ancora sbarchi di maestri italiani sulle coste albanesi”

  1. Hai dimenticato anche i precari dell’Alitalia che si uniranno a quelli della scuola.

    Comunque gli effetti della riforma non ancora fatta si fanno già vedere: sccuola con due C 😛

    da S.   - giovedì, 11 settembre 2008 alle 11:38

  2. Ultim’ora: il ministro (sì, va be’…) Gelmini ha dato mandato affinchè in ogni Provincia s’istituiscano corsi accelerati di nuoto riservati agl’insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado.

    da siu   - giovedì, 11 settembre 2008 alle 12:06

  3. Alitalia in perdita, la scuola in perdita, vuoi vedere che aumenta il PIL e si riducono le tasse?
    Che dite? Più somari che escono da scuola? Tanto pare non sia necessario sapere che Napoleone ha perso a Waterloo per diventare dirigente Telecom.

    da Rosico Ergo Sum   - giovedì, 11 settembre 2008 alle 12:12

  4. I dipendenti Alitalia hanno mangiato soldi alla nazione da almeno 25 anni, da dirigenti superpagati, passando dai piloti, fino alla ultima hostess; è sempre stata un’azienda della politica italiana, dove i dipendenti erano amici di quel politico piuttosto che dell’altro.

    Per gli insegnanti e la scuola italiana, tutta la mia solidarietà contro i tagli, che abbasseranno ancora il livello d’istruzione.

    da g   - giovedì, 11 settembre 2008 alle 12:57

  5. Iniziano ad intravedersi altri impieghi alternativi in cui i precari della scuola potranno mettere a frutto la loro professionalità.
    Fino ad ora le soluzioni ritenute più idonee dall’attuale ministro sono:
    – controfigure di Ronald Mc’Donald davanti agli omonimi ristoranti
    – braccianti agricoli
    – stuntman cinematografici
    – impiegati nel call center del ministero dell’istruzione (ci dovrà essere un numero a cui i genitori inviperiti per il calo di qualità chiameranno per lamentarsi no?)
    – commessi di supermercato
    – masturbatori di cavalli
    – statue viventi per il museo delle cere
    – pubblico nel programma di maria de filippi (e simili)
    – mogli/mariti di Piersilvio Berlusconi
    – bersagli nei giochi del luna park
    – conduttori e soubrettes da impiegare nelle varie reti Mediaset.

    Chi ha altre idee è pregato farle pervenire alla ministra.

    da Valentina   - giovedì, 11 settembre 2008 alle 16:59

  6. Povera gente, il loro Paese, l’Italia, dev’essere veramente disastrato..
    Vabbè, fortuna che qui da noi si sta meglio!

    da flo   - giovedì, 11 settembre 2008 alle 19:18

  7. già… farei un bel distinguo tra Alitalia e professori, che vadano a vedere turni e retribuzioni di Rayanair ad esempio prima di parlare, e spieghino per l’appunto come sono riusciti a fare tutto quel buco.

    Per i prof mi auguro solo (impossibile), che il taglio delle eccedenze magari venga usato per una riqualifica di quelli che rimarrano. Visto il livello mediamente veramente scarso, ma vabbeh.. si sà che ognuno urla dalla parte che gli fa comodo, gli statali poi

    da Io   - venerdì, 12 settembre 2008 alle 11:10

Lascia un commento