Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
dom
6
apr 08

Voi siete qui – Poveretto, come s’offre

Ringrazio il mio giornale (questo) per aver ricordato a tutti che un pomodoro non è una bomba, e che un fischio non è un proiettile. Credo sia il compito di una stampa democratica e responsabile: cercare di tenere fresco il cervello, di guardare le cose per quello che sono, non scambiare la contestazione per assalto armato. G.F., pomodorato a Bologna, dice di non sfruttare le contestazioni come uno spot, dice che è volgare chi lo pensa. Non male, per uno che ha trasformato in uno spot addirittura l’aborto. Ma non è questo il punto. Il punto è che G.F. si iscrive oggi a un circolo esclusivo, il club di quelli che parlano in continuazione, ma che lamentano e frignano di non poter parlare. Un classico di tutti i tempi, Silvio Berlusconi. Forte di un apparato mediatico accucciato ai suoi piedi come un doberman, continua a guaire che è imbavagliato, che non gli permettono di esprimersi. Ci si mise anche il papa, non gradito alla Sapienza. Per quanto risulti impossibile da credere, illustri commentatori ed editorialisti tuonarono che “il papa non può parlare!”, altra cosa grottesca, vista la frequenza e la risonanza delle sue parole ogni giorno che dio manda in terra. Oriana Fallaci amava definirsi esule, pure a lei piaceva lagnarsi di una sorta di complotto censorio ai danni del suo pensiero, peraltro venduto in alcuni milioni di copie e stampato a fascicoli dal primo giornale italiano. G.F. è l’ultimo arrivato: per anni ogni suo sospiro è stato seguito e sezionato dai media, qualsivoglia stupidaggine trendy e fighetta lanciata dal suo giornale (si trattasse di sputare su Darwin o di esaltare il filmetto o il libretto di moda) diventava “dibattito culturale”, e tutti intorno a fare la òla. Ora di colpo, causa semplice uovo, ecco G.F. approdare nell’inferno dei senza voce, dei derelitti, dei paria che non possono esprimere le proprie idee, degli imbavagliati. Gli è impedito di parlare! Come a Silvio, come al papa, come a Oriana. E’ in buona compagnia e offre il petto al sacrificio. Poveretto, come s’offre.

12 commenti »

12 Commenti a “Voi siete qui – Poveretto, come s’offre”

  1. G.F. e tutti gli altri noti personaggi citati da A.R., e non solo quelli per la verità, sono aquile astute che per continuare a depredare la buona fede dei ben pensanti non disdegnano di travestirsi da polli.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 6 aprile 2008 alle 12:05

  2. Ma se sono tre giorni che il Foglio viene stampato come se su ogni copia fosse stato lanciato un uovo…quale non approfittarne?

    da Arnaldo   - domenica, 6 aprile 2008 alle 13:04

  3. >>Ringrazio il mio giornale (questo)

    ecco, vedi, sei un comunista!

    da iggy   - domenica, 6 aprile 2008 alle 16:08

  4. Si dice che quando Ferrara abbia visto arrivargli addosso il primo uovo e poi il primo pomodoro, abbia aperto le fauci.

    da Anellidifumo   - domenica, 6 aprile 2008 alle 19:42

  5. Bè se devo beccarmi le manganellate dei servi dei poteri,
    a questo punto lancerei pietre no pomodori.

    da Claudio   - lunedì, 7 aprile 2008 alle 09:48

  6. posso dire? sei veramente bravo e simpatico.
    dici un sacco di cose giuste facendo ridere.
    se rinnovo l’abbonamento ogni anno è soprattutto perchè ci scrivi tu.
    saluti
    Nicola

    da nicola   - lunedì, 7 aprile 2008 alle 11:28

  7. W il MANIFESTO.
    P.S: ma quel c…o di partito PDPDLoCCSC ha “esaurito” il precedente? Ci sarà concesso ai prossimi europei ed olimpiadi di gridare “forza italia” senza essere berlusconizzati?
    Cordiali Saluti a tutti
    Riccardo

    da Riccardo   - lunedì, 7 aprile 2008 alle 16:06

  8. Il fatto che un pomodoro non sia una bomba non mi pare una buona argomentazione.
    Non è democratico deridere l’avversario, impedirgli di parlare.

    Sarei un vigliacco, un complice dell’intolleranza, se non esprimessi la mia solidarietà al mio avversario Giuliano Ferrara.

    Quindi continuate pure a lanciare oggetti, io continuerò a parlare, a pensare, a confrontarmi con tutti.

    La dialettica porta il mondo avanti, la violenza lo spinge indietro, verso un passato molto oscuro.

    Leonardo Dei Rossi
    http://www.leodeirossi.splinder.com

    da Leonardo Dei Rossi   - lunedì, 7 aprile 2008 alle 16:41

  9. E invece posso lasciarvi uno spot io?
    Se è per una causa bellissima?
    io ci provo. Semplicemente, http://www.mondine.it
    Per ricordare le radici resistenti di ognuno di noi.

    da stellavale   - martedì, 8 aprile 2008 alle 01:55

  10. Caro Leonardo. Chiedo scusa ad Alessandro per “appropriazione pseudo-indebita” ma l’unico che non si può lamentare per lanci di articoli alimentari è proprio G.F. che pochissimi anni fa per contestare la partecipazione di Benigni ad un sanremo minacciò il lancio di uova, rendendosi come al solito ridicolo facendosi riprendere mentre lo faceva su un povero televisore.
    L’intolleranza è di G.F. non di chi lo ostacola con mezzi migliaia di volte più deboli. Gli argomenti portati alla solita melma mediatica da individui del tipo di G.F. sono come al solito puramente strumentali. Sono certo che se al prossimo comizio non ci fosse nessuno a contestarlo o rimarrebbe deluso o organizzarebbe una finta contenstazione o tirerebbe fuori argomenti del tipo “superiorità morale che vince”. La dialettica è qualcosa che G.F. non ha mai conosciuto. Anzi lui si vanta di essere stato una spia, che non mi sembra il massimo del rispetto senza il quale la solidarietà è carità pelosa o autoesibizionismo.
    Pronto a qualsiasi confronto in qualsiasi “campo”.
    Cordiali Saluti a tutti.
    Riccardo
    P.S riservato ad Alessandro. Qualora avessi qualsiasi dubbio o problema a non pubblicare il mio intervento sappi che non lo prenderò come affronto personale e la mia stima nei tuoi confronti rimarrebbe altissima come la gratitudine per la tua capacità di stimolare mediante la satira discussioni che purtroppo noi “mortali” siamo costretti ad affrontare tramite modi prosaici

    da Riccardo   - martedì, 8 aprile 2008 alle 10:19

  11. Leanardo ha ragione a non denigrare l’avversario e trattarlo ad armi pari,è democrazia, ma leonardo non ha un giornale a disposizione e neanche un programma televisivo, è non lo so se ha i soldi che ci vogliono per una campagna elettorale.
    Caro Leonardo noi abbiamo solo pomodori e uova che vuoi farci
    siamo proletari.

    da BLOB   - martedì, 8 aprile 2008 alle 13:58

  12. senza offesa per leonardo. ma forse non si accorge che il suo Blog non lo segue nessuno. Mentre il tale gf oltre ad un blog ad una trasmissione televisiva e un quotidiano finanziato tra l’altro con i soldi pubblici può esprimersi come e quando vuole.
    Quindi per favore smettiamola di negare il dissenso.
    Anche se i grandi gruppi editoriali dicono che la storia è finita e che siamo nel postmoderno, ogni tanto un pomodoro simbolo di realtà potrebbe essere un sano ritono al realismo deomcratico.

    A proposito un po’ di anni fa avevate tirato fuori le brigate molli.

    Visto il clima i pomodori sono maturi, più maturi della nostra classe dirigenete.

    da ullo   - martedì, 8 aprile 2008 alle 17:20

Lascia un commento