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Voi siete qui – Gli straordinari di Marina

Forse i Maya non erano poi così scemi: i segnali della fine del mondo si moltiplicano. La Santanché che cita Marcuse, per esempio (forse crede che sia un grossista di champagne). Oppure il topless di Marina Berlusconi, editore che edita un giornale che di lei stessa scrive: “Marina Berlusconi, selvaggia bellezza  a cavallo di una tecnologica moto d’acqua, ricorda Galatea, la più bella tra le Nereidi”. Che non sembri piaggeria, l’ha scritto un archeologo, ma visto il topless andava bene anche un restauratore. Tra tutte queste premonizioni di immani disgrazie, rimangono per fortuna ben saldi alcuni valori, solidi, stabili. Per esempio la leggina (ddl 40, articolo 3, comma 2 bis, votato anche dagli intrepidi finiani) con cui il governo Berlusconi, presieduto dal padrone della Mondadori, presieduta dalla di lui figlia Marina Berlusconi, ha permesso all’azienda di risparmiare qualcosa come 340 milioni di euro di contenzioso fiscale. Stiamo parlando di tasse – contenzioso su tasse evase, per la precisione – che ammetterete, dopo Galatea e le Nereidi è una bella caduta di stile. Naturalmente continueremo a sentire nei telegiornali embedded della casa reale che la lotta all’evasione fiscale continua senza soste e cedimenti. Ma del super-sconto di famiglia direttamente dal produttore (di leggi) al consumatore (di condoni) non vi diranno nulla (sacrilegio!). Per fortuna, però, come nei migliori fascismi della storia, si sta con il “popolo”. Così nell’editoriale del settimanale di teoria politica del regime, Chi?, possiamo leggere la commovente lettera di Marta: “Faccio l’operaia…Con gli straordinari guadagno 1050 euro al mese… Ho iscritto mia sorella all’università, ha il libretto pieno di 30…Faccio i debiti, ma queste sono le soddisfazioni della vita. Ti scrivo per dirti che sono felice”. Bello, eh? E sotto a queste righe, foto di Marina Berlusconi in moto d’acqua, a cui il papà ha appena regalato una legge da 340 milioni di euro. Scommettiamo che è felice anche lei?

15 commenti »

15 Commenti a “Voi siete qui – Gli straordinari di Marina”

  1. Siamo sudditi e quei pochi che se ne rendono conto
    ne soffrono terribilmente.
    La Santanchè invece è troppo volgare…
    Mi aveva incuriosito la foto in topless
    ma credo tu l’abbia dimenticata, poco male.
    Sempre mitico Robecchi!

    da Tarkus   - domenica, 22 agosto 2010 alle 09:57

  2. Dovremmo inviare nello spazio un “messaggio avvertimento” per eventuali visitatori di altri pianeti lontani o alieni incolpevoli. L’avvertimento: girate alla larga, non ci capireste un cakkio, risparmiatevi la rottura. Su Venere forse è meglio. Lui, il caimano, voleva risolvere il problemino del cancro: “entro la fine della legislatura debbellerò il cancro”. Minchia!!! Fu l’esclamazione più popolare. Poi, però, è intervenuto un problema più urgente, quello della Mondadori. Senza colpo ferire la Marina si ritrova 165 milioni di euro di tasse “risparmbiati” alla faccia nostra, del cancro, della ricerca e dei precari. La Santanchè è unica, incredibile, aliena, quasi un droide, programmata. Un esempio. Ricordate quando Verdini fece la conferenza stampa e con piglio di uno caduto dalle nuvole (riesce a farsi male anche se cade dalle nuvole) che restituisce al mittente tutte quelle accuse? La Santanchè presente all’evento interviene e dichiara ai giornalisti presenti: “Verdini si che ha due palle così”. Una giornalista presente sembra gli abbia chiesto: “ma lei parla come una informata dei fatti?”. Be, che dire, di fatti lei na sa tantissimi. Buona domenica.

    da EDOARDO   - domenica, 22 agosto 2010 alle 10:20

  3. Vito Mancuso si chiede se come autore Mondadori sia giusto continuare a lavorare per la Casa di Segrate dopo l’approvazione della legge “ad aziendam”. La Mondadori risponde: “Abbiamo agito secondo le regole, siamo corretti”… Noi viviamo in un paese che fa le regole, questo ormai lo sanno tutti. Lo sanno bene i clandestini, gli ubriachi, i drogati, i ladri di polli e via di seguito. E’ così vero che abbiamo riempito a dismisura le nostre poco accoglienti carceri, fregandocene altamente della presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. Il guaio sta nel fatto che abbiamo un governo che fa le regole su misura del suo capo, dei suoi interessi, di quelli degli amici e financo di quelli degli amici degli amici. Leggi votate da tutti, compresi i finiani, i leghisti (sic) e molte anche da Casini e company quando faceva parte di quella scalcagnata coalizione. Ecco spiegato perché succede, per esempio, che a fronte di qualche spicciolo di debito non pagato di tasse, tributi o di quant’altro, in Italia salta vuori una “Equitalia” qualsiasi che porta via la casa, l’auto ed altro agli sfortunati inadempienti, spesso nemmeno preavvisati del provvedimento… Anche questa gente tartassata sarebbe felice di applicare le regole se anzichè rimetterci tutto andando in rorina irreversibile, potesse essere aiutata da leggi su misura, come nel caso della Mondadori, che in un colpo solo risparmia 340 milioni di euro, nonostante, si dice, siano frutto di una tranquilla evasione fiscale. Una legge davvero “barzelletta sociale”, riservata agli intimi, ai famigliari, ai frequentatori di salotti “bene”, amici di una dirigenza politica senza scrupoli. Intanto, nell’altra parte del mondo italico privo di interesse politico, nel menefreghismo generale, si muore ancora di parto per una malasanità diffusa. E’ una vergogna umana!

    da Vittorio Grondona   - domenica, 22 agosto 2010 alle 11:06

  4. Ogni volta mi auguro e mi ripeto che Marta non esiste, che non c’è gente che si fa il culo tutti i giorni e poi scrive a nonno Silvio. Poi però penso che qualcuno che lo vota – evidentemente – c’è, e non saranno certo tutti banditi ed evasoti, ma magari anche qualche Marta. Ecco, è esattamente a questo punto che mi prende la disperazione.

    da klochov   - domenica, 22 agosto 2010 alle 20:27

  5. per fortuna… AR ci ha risparmiato la veduta del topless!
    in quanto alla lettera di “Chi” mi fa pensare a quando lavoravo come segretaria di redazione per un mensile sportivo locale a tiratura limitata: le lettere ce le scrivevamo da soli per auto-propaganda (e, nel caso del gruppo Mondadori, chi meglio della concessionaria Publitalia 80?)
    ma non solo il cancro, verrà sconfitto in tre anni, anche la mafia (forse per concorrenza sleale)!
    e non vorrei uscire fuori tema ma: i 13 imprenditori suicidi nel Nord Est, forse votavano la Lega? (scusate il sarcasmo)

    p.s.: spero di aver inserito correttamente i link…

    da angie   - lunedì, 23 agosto 2010 alle 02:21

  6. gli spot di Chebanca, orribili, sono tutti di mano di Marina Berlusconi? Era la banca di Enrico Cuccia, orribile a pensarci: rimpiangere Cuccia, rimpiangere Andreotti e Cossiga, chi l’avrebbe mai detto?
    E, con riferimento al commento 5 di Angie, gli industriali veneti, alla faccia delle dichiarazioni di fede leghista, sono tutti già da un decennio felicemente delocalizzati: i soldi alle Cayman, le fabbriche in Romania o in Serbia o in Cina. Di Tremonti, Bossi e Berlusconi, alla faccia delle dichiarazioni pubbliche, non si fida nessuno. Li votano, questo sì: con Tremonti è più facile fare speculazioni edilizie ed evadere il fisco, e anche portare i soldi alle Cayman…

    da giuliano   - lunedì, 23 agosto 2010 alle 09:31

  7. tutta invidia. vuoi mettere la soddisfazione di sapere che il tuo lavoro paga lo scooter d’acqua a una nereide.

    da *anna   - lunedì, 23 agosto 2010 alle 14:14

  8. Notizia di oggi

    Ibra al milan!…sì sì….e come no?!
    Votate milanisti….che il Berlusca (forse) ve lo compra (ma anche no!)….
    Votate gonzi….
    Che con i 350 mln che risparmia la Mondadori, grazie alle leggi “ad aziendam” del nano, ve lo compra…

    da gianguido mussomeli   - lunedì, 23 agosto 2010 alle 14:46

  9. Ormai è assodato che le armi di distrazione di massa fanno parte della strategia familiare: la nereide-erede-di-nanno si è rifatta le tette per distrarre dalla faccia (ma anche dalla feccia in cui continuiamo a sprofondare).

    Nella disperazione mi associo a klochov.

    da Jane K   - lunedì, 23 agosto 2010 alle 16:45

  10. Certo che questa Marta “felice” di guadagnare 1000 € con straordinari e fare debiti mi sembra un po’ deficente.
    Ecco perchè vota B.! Il tragico è che gli italioti come lei sono tanti, pure troppi.

    da Maria   - martedì, 24 agosto 2010 alle 09:00

  11. @ Klochov
    non dovresti disperarti, ma solo prendere atto (un po’ amaramente) che sono proprio quelli che si fanno il c.lo tutti i giorni e arrivano la sera a casa stravolti e si buttano davanti alla tv (le tv berlusconiane), quelli più culturalmente indifesi.. quelli che non hanno tempo di leggere libri o giornali e informarsi su internet. E le figlie magari scrivono sui giornali di papi (già tanto che non cerchino di incontrarlo)..

    da Paola   - martedì, 24 agosto 2010 alle 18:59

  12. Sono entrambi felici, le due donne, solo che la prima (Marta) ha poco da perdere: in tal caso le basterebbe poco per essere nuovamente felice.
    Ma se, in proporzione perdesse qualcosa Marina, e se non ci fossero piu’ i presupposti per recuperarlo?

    da Antonio   - giovedì, 26 agosto 2010 alle 14:47

  13. L’altra notte rai tre ha proposto il lunghissimo film di Dziga Vertov sulla Russia. In sostanza, dopo averlo visto, sono arrivato alla conclusione che quello che è capitato in Russia e che aveva riportato in quel paese alla nuova dittatura staliniana, sia assimilabile a quello che sta succedendo nel nostro paese. Anzi, in ogni paese incapace di resistere agli illusionisti imbonitori di turno. Incomincia col lavoro bestiale, per esempio, nei forni di fusione del ferro, del duro lavoro dei campi, segue con il riscatto sociale predicato da Lenin e ottenuto in parte con la rivoluzione del 25 ottobre del 1917, continua con l’illusione fantastica della felicità raggiunta, delle belle divise, delle sfilate, degli abbracci ai bambini di Stalin, dell’abbandono alla propaganda sulla sua politica affidata ai bambini stessi con canti e discorsi toccacuore, sfocia, in tale falsa armonia, in un consenso generale ed incondizionato nei confronti del dittatore… Per precipitare alla fine inesorabilmente nel baratro della guerra. Ecco, io vedo Marta in questo contesto. Nella sua ricerca disperata della felicità segue inconsapevolmente la falsa via comandata dall’ipnotica pratica della politica del sultano. Il risveglio, purtroppo, sarà duro anche per lei!…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 26 agosto 2010 alle 16:37

  14. ho trovato la lettera originale di Marta, che Chi ovviamente ha subdolamente adattato alla linea editoriale:
    “sono un’operaia della cooperativa MGL,licenziata dal settembre 2009 e mio marito e’ cassintegrato Alfa di Arese da 5 anni. Non abbiamo i soldi manco per comprare i libri di scuola a mio figlio che fa le elementari. Faccio la fame e non trovo lavoro e queste sarebbero le soddisfazioni della vita? Ti scrivo per dirti ma vattela a piglia’ in der …”.

    da zioFa   - venerdì, 27 agosto 2010 alle 11:34

  15. Proprio non posso andare in ferie senza commentare il discorso del padrone delle ferriere che oggi è bene rappresentato dal manager internazionale Sergio Marchionne. Questo signore strapagato si presenta sulla passerella di cl per intrattenere la folla degli uomini di Dio (sic), plaudenti felici ad ogni singola sillaba che esce dalla sua bocca. Questo popolo, infatti, non è più quello che sì accontentava di mangiare pane e pesci miracolosamente moltiplicati dalla bontà divina del Cristo. Si è evoluto (si fa per dire) ed ora è completamente dalla parte del padrone. Per interesse terreno, sarebbe perfino disposto a mettere il buon Cristo a friggere sulla graticola. A prima vista le parole di Marchionne sembrerebbero un’ottima risoluzione dei problemi nazionali che riguardano il lavoro dipendente. Mai più conflitti!… Vi pare poco?… Qualcuno si azzarda perfino a dire abbiamo vinto… Mi riferisco a Bonanni ed a Angeletti… Il padrone ha capito e ci fa finalmente campare con dignità, esultano alcuni intellettuali della falce e del martello… Poveri illusi! Il conflitto in realtà non esiste in quanto, secondo Marchionne, se non si fa quello che vuole il padrone si perde il posto di lavoro… Un ricatto bello e buono, condiviso dalla signora Marcegaglia, dal Popolo della Libertà, dai sindacati calabrache, dalla testa staordinaria di Oscar Giannino, il quale non si rende ancora conto che la vita umana e la società non possono essere finalizzate esclusivamente agli interessi di pochi… Il PD, del frattempo, sta alla finestra… Nemmeno i giudici ormai riescono a frenare la prepotenza del becero capitalismo italiano. Fate quello che vi pare è stata infatti l’interpretazione comune delle destre e della confindustria della sentenza di reintegro di tre lavoratori della Fiat di Melfi, licenziati ingiustamente. Nel frattempo il Capo dello Stato parla a segno, tutti dicono che ha ragione… Ma…
    Buone ferie settembrine…
    Vittorio Grondona

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 27 agosto 2010 alle 22:33

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