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mer
15
ott 08

Gelmini più Lega: classi di concentramento per bambini stranieri

Continua la lunga marcia democratica del Governo Berlusconi IV. Con 256 voti favorevoli, 246 contari è passata alla camera una mozione della Lega che crea nelle scuole elementari classi separate per bambini stranieri. Divertente l’uso delle parole in questo caso. La Lega voleva chiamarle Classi Ponte (non si sa verso cosa, forse ponte verso l’espulsione). Ma poi è intervenuto Italo Bocchino (PdL) con un nome ancora più paraculo e schifoso: Classi di Inserimento. In pratica, in nome dell’inserimento dei bambini stranieri nella vita sociale del nostro paese, li si divide dai bambini "nazionali". Classi di concentramento sarebbe stato più onesto, dal momento che è esattamente questo che vogliono fare. Un altro passettino verso il fascismo. Olé!
Nella foro, la seconda B, Classe di Inserimento, Guantanamo
 
 
 
 
 

24 commenti »

24 Commenti a “Gelmini più Lega: classi di concentramento per bambini stranieri”

  1. Ben detto! A rapidi passi stiamo tornando indietro, all’apartheid che in altri paesi è stata sconfitta. Bene, bravi…e poi vi riempite la bocca di valori e principi cristiani!Einstein alla domanda di un quesito riguardante la sua razza rispose…umana!

    da mietta   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 12:29

  2. e.c. non quesito ma questionario

    da mietta   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 12:31

  3. “Un altro passettino verso il fascismo”

    ah e io che pensavo di esserci gia’ dentro da quando son nato…
    diciamo che adesso manco se fa vergogna piu’ di mostrare il culo…

    da zioFa   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 12:51

  4. uno che si chiama bocchino
    sappiamo tutti che è passato
    per le classi di inserimento…

    da oliver   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 13:35

  5. Sei sempre velocissimo.
    Questa è la mia personale proposta di traduzione dall’italiano all’inconscio leghista. Ditemi se può andare

    “classi ponte che consentano agli studenti stranieri di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all’ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti”. LE CLASSI CPT DEI NEGRI IGNORANTI

    “nelle classi ponte, l’attuazione di percorsi monodisciplinari e interdisciplinari, attraverso l’elaborazione di un curriculum … Lire la suiteformativo essenziale, che tenga conto di progetti interculturali, oltre che dell’educazione alla legalità e alla cittadinanza”.
    L’EDUCAZIONE DEI NEGRI e DEI SELVAGGI

    “una distribuzione degli studenti stranieri proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena … Lire la suiteintegrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri”
    PADRONI NELLA CLASSE PERMANENTE NOSTRA

    da gioegio   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 13:49

  6. uno dei modi per contrastare questa avanzata fascista è dirlo apertamente: queste sono leggi fasciste.
    sono molto rammaricato perchè pensavo che il fascismo fosse acqua passata in italia, mi sono ricreduto era latente e si vergognavano di ammetterlo, ora con un governo del genere nn hanno più nessuna remora
    17 ottobre tutti a roma per il primo sciopero generale, il corteo sarà aperto dai lavoratori della scuola

    da nello mainente   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 14:11

  7. Bisognerebbe far capire a questo emerito razzista ed ignorante che i bambini apprendono velocemente, che per integrarsi non hanno bisogno solo di apprendere la lingua del paese ospitante ma anche di confrontarsi con gli altri bimbi, conoscere usi e costumi, abitudini, modo di pensare etc….Questo è solo un modo becero per metterli in un recinto dove non diano troppo fastidio! Einstein disse di sè…razza=umana, e non siamo forse tutti degli umani sebbene colorati diversamente?Mi chiedo se anche noi, agli occhi degli africani o dei cinesi, non veniamo visti come dei diversi, colorati di bianco!!

    da mietta   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 14:17

  8. Dopo tutto, Dacia Valent, non ha tutti i torti.

    da Blob   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 14:36

  9. (Mariama) “si è soffiata il naso rumorosamente. Non ci avrei scommesso che fosse consapevole di essere socialmente fottuta. Si è rimessa in spalla uno zaino che sembrava pieno di pietre tombali” (da “La classe”, Francois Bégaudeau, Einaudi 2008)

    da roberta   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 15:49

  10. dopo il mio sfogo e giusto un pò più sereno ti riscrivo.
    quello che è successo mi mette i brividi e come insegnante di alunni diversamente abili mi lascia sgomento. stento a capire come sia possibile una cosa del genere; insegnando ad alunni diversamente abili che hanno delle capacità diverse cosa dovrei fare o meglio cosa dovrebbero fare i ragazzi, righettizzarli in classi apposite per loro?una conquista meravigliose è la loro integrazione, educazione civica reale, si, vogliono reintrodurre l’educazione civica e vogliono ghettizzare queste creature che hanno delle difficoltà con la lingua, un controsenso, una tragedia , un nuovo fascismo

    da nello mainente   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 17:02

  11. Arriva un ragazzo straniero. Ha 13 anni. Lo si assegna alla prima media. Prima deve fare un test di, poniamo il caso, italiano, storia e matematica. Non lo passa. Ovviamente lui non sa la lingua (come tutti gli studenti erasmus che vanno all’estero) o per nulla o fa molti errori. E’ inserito nelle classi ponti. Li perde allegramente uno o due anni… Lire la suite. A questo punto va nelle classi normali. C’è il criterio di proporzionalità: ogni 10 italiani sono ammessi in classe 5 stranieri. Se il numero è raggiunto si viene spostati in un’altra classe. Se anche li è raggiunto si viene spostati in un’altra scuola o in un’altro paese (ottimo).
    Il principio è lo stesso che vigeva per sedersi negli autobus sud africani. Ci sono i posti riservati per gli italiani e quelli riservati per gli altri. E’ in base al numero di italiani che si calcolerà il numero degli stranieri. Quindi il pericolo da scongiurare non è il formarsi di classi di stranieri. Nelle classi “CPT” o “ponte” già funziona così.
    Il pericolo è degli italiani: bisogna evitare con tutti i mezzi la possibilità che alcuni italiani-padani si ritrovino in una classe piena di stranieri. Circondati! PERICOLO. Questa è la prova provata che il razzismo esiste ed è di questo governo.

    da gioegio   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 17:19

  12. Proponiamo le “classi ponte” per tutti i ministri, deputati, senatori di questa maggioranza…(e magari anche per l’opposizione ombra). Ma nel senso di un ponte da fargli attraversare a calci nel sedere, fino alla prima frontiera.

    da Antonella   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 19:13

  13. E’ il malsano desiderio del brivido che incombe come una furia nel nostro Paese. Adesso va di moda quello fascista. Prove pratiche si fanno negli stadi e per le strade… A lungo andare però questa facile fantasia idiota si è dimostrata non all’altezza della cattiveria della quale le teste rasate ed i pupi verdi sono contenitori naturali. Il brivido del male deve farsi più aggressivo, più piccante. Ecco allora che le teste di cuoio leghiste prendono lo spunto dalle leggi razziali: fuori gli stranieri dalla scuola… Inquinano la loro pregiata scemenza sociale e di conseguenza il profitto futuro dei loro figli potrebbe risentirne negativamente. Non è da tutti potere ripetere gli esami… Mica tutti sono figli del verdognolo capo dal dito medio facile!…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 20:22

  14. Ormai ho solo voglia di vomitare. Non abbiamo più speranze, perché la maggior parte di questo popolo ignorante e bue si riconosce in costoro(i leghisti, berlusca, brunetta, gelmini, tremonti e tutto il resto)

    da maria   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 21:44

  15. Anche se considerare a priori porcheria tutte le proposte della lega è un buon criterio forse questa volta non è così sbagliato. Mi sembra giusta la richiesta di sapere l’italiano per poter frequentare le elementari e, ancora di più, le medie. Organizzare corsi intensivi preliminari per insegnare l’italiano a chi non lo sa non è razzismo o fascismo (provocatoriamente dico guardatevi allo specchio perché anche i tedeschi e americani possono non sapere l’italiano e non solo gli africani) ma un servizio che farebbe la scuola italiana.

    da Mauro   - giovedì, 16 ottobre 2008 alle 12:53

  16. Divertente commento. Infatti la proposta è generata dall’incedibile ondata di immigrazione americana e tedesca…

    da a.r.   - giovedì, 16 ottobre 2008 alle 13:05

  17. E’ davvero buffo pensare che sia possibile integrare l’immigrato ghettizzandolo in un crudele limbo. Davvero un’utopia pazzesca che solo menti egoiste come quelle di molti leghisti potevano escogitare per aumentare ancora di più le sciocche paure sensa senso inculcate ad arte nel popolino al fine di potere liberamente agire in politica esclusivamente per gli interessi di pochi. La paura infatti paga profumatamente solo coloro che la producono. La lingua insieme agli altri si impara in fretta in età scolare. Si impara presto anche a scrivere… La cosa più difficile non è la lingua, ma imparare a maneggiare correttamente la matita.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 16 ottobre 2008 alle 17:47

  18. io, che di solito sono sempre d’accordo con quanto si dice da queste parti, questa volta devo ammettere che in un certo senso non sono del tutto contraria a questa proposta. e non per ragioni politiche (anzi!) ma perchè cerco di pensare a cosa è più utile per il benessere dei bambini.
    sono una giovane psicologa e mi occupo di educazione e disturbi d’apprendimento. da un paio di anni lavoro nelle scuole elementari, in particolar modo con i bimbi immigrati, e alcuni li vedo fare moltissima fatica perchè non sanno l’italiano. e se di immigrati ce ne sono 13 su 25 in una classe, la maestra, anche se di culo gliene capita una brava, non ce la fa a seguire tutti. e allora partono i sospetti di disturbi vari, cioè si pensa, o peggio, si “etichetta”, un bimbo come un soggetto con disturbo dell’apprendimento quando invece magari il “problema” è solo linguistico e se la maestra dice “prendi il quaderno” e tu non sai cos’è “quaderno”… poi certo che se tutti ti considerano un asino – maestre comprese, spesso e purtroppo – parte la discriminazione… voglio dire, se tu straniero dimostri che sei bravo tanto quanto gli altri, e leggi e scrivi e sai fare quello che mediamente ci si aspetta da un bimbo nella scuola italiana, allora lasci molto meno spazio allo svilupparsi del pregiudizio e della svalutazione (“leggi male perchè sei africano!”)… però devi essere messo in grado di apprendere tanto quanto gli altri, e anche se i bimbi apprendono in fretta (vero, ma non tutti cmq) è utopistico pensare che basti il semplice contatto con bimbi che parlano italiano per recuperare in fretta (prima di restare troppo indietro sui programmi che avanzano) la mancanza di esposizione ad una lingua. perchè non si tratta solo di imparare a scrivere, cosa che più o meno tutti fanno a 6 anni, la differenza è anche quanto hai sentito usare quella lingua. ovviamente io parlo di bimbi migranti appena arrivati in italia, o che non hanno mai imparato la lingua, non di figli di immigrati cresciuti qui che parlano italiano tanto quanto gli altri.
    la mia esperienza mi ha fatto più volte pensare che se questi bimbi avessero fatto un anno dedicato solo a imparare/consolidare la lingua italiana, in classe avrebbero sofferto meno. purtroppo è vero che a volte devono combattere contro il pregiudizio razziale (anche se io ho l’impressione che i bambini ne siano meno condizinati degli adulti), se a questo si aggiunge il pregiudizio di essere considerati “cattivi studenti” (e questo lo “capiscono” anche i bambini) mi sembra che le cose si peggiorano e basta.
    buttarli nella mischia e abbandonarli a loro stessi, è solo finta integrazione…
    forse la classe “separata” è eccessiva, ma di certo quello che c’è adesso (2 settimane di un corso generico e approssimativo prima dell’inzio a settembre) non basta.

    scusate la prolissità, è che l’argomento mi appassiona. e sarò ben felice di condividere opinioni!

    da petra   - giovedì, 16 ottobre 2008 alle 20:27

  19. Ci risiamo. Quando c’è da pagare, la scuola è sempre il fiore all’occhiello di tutti i reazionari.
    Non poteva essere da meno questo governo, tutto fumo e niente arrosto.
    Hanno deciso che per via diretta o indiretta la scuola va ridimensionata, a vantaggio degli istituti religiosi, dei diplomifici e della confindustria.
    Cosa c’è di più facile che tagliare la cultura e l’istruzione? Volete mettere l’appiattimento culturale di una nazione allo sbando?
    L’attività di formazione da oggi in poi verrà svolta dalle televisioni del presidente puttaniere, dalle sue meretrici, dai tronisti, dalle isolane, le talpe e le fattorie varie, con varianti del caso, in cui ruolo importante sarà svolto da tette e culi.
    Non solo, accontentando il razzismo legaiolo, classi separate in base all’idioma e la provenienza: indigeni in classi ariane e allogeni in classi meticce.
    Una volta inserito il test di lingua italiana per l’accesso nelle scuole, ai legaioli verrà preclusa la possibilità di frequentare le scuole: sono notoriamente somari e non vanno oltre il bergamasco, il figlio di Bossi ne è l’emblema.
    Università solo per i ricchi e di classe, possibilmente borghese.
    Professori autoctoni, scelti in base alla provenienza politica destra, con lingua a penzoloni e cappello in mano.
    Stipendi commisurati alla capacità di dire sempre e solo sì ad ogni richiesta del Dirigente Scolastico.
    Libri da riscrivere, personalità da riabilitare, esaltazione del gesto eroico finalizzato alla formazione della futura classe nazionale.
    Un solo grido e un solo motto: eja eja a lalà.
    Maurizio Spezzano

    da mauspezz   - giovedì, 16 ottobre 2008 alle 22:34

  20. Gentile Petra il problema potrebbe effettivamente presentarsi in qualche occasione particolare come quando metà della classe fosse composta da immigrati. Ritengo però che anche in quei casi sia possibile risolverlo in un modo degno di un Paese civile. Personalmente contesto con molta convinzione il metodo razzista col quale una politica avida, disattenta e frettolosa lo sta affrontando. Il ghetto non ha mai integrato alcuno, tanto meno gli immigrati. Pur non dimostrandolo palesemente i bambini avvertono sempre qualsiasi condizionamento negativo che li coinvolge. Lascia nel loro sensibile cuore una macchia indelebile che li accompagnerà nell’inconscio per tutta la vita. Mi ricordo che in prima elementare, ai miei lontanissimi tempi, c’erano diversi alunni che parlavano solo il dialetto e non capivano praticamente nulla di quello che si diceva in italiano. Già a metà anno il problema spariva da solo, completamente senza lasciare traumi. Con gli stranieri forse ci vorrà più tempo, ma sono convinto che le piccole difficoltà conseguenti saranno benissimo superate con una buona organizzazione scolastica.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 17 ottobre 2008 alle 01:02

  21. L’ULTIMA COMMEDIA

    Nel mezzo del cammin di nostra vita
    ci ritrovammo nel 2008
    che la democrazia era smarrita

    Ahi quanto a dir qual’era è cosa dura
    Guidati da una classe dirigente
    Che nel pensier rinnova la paura

    Giustizia e libertà sono spirate
    E se quest’è il futuro dell’Italia
    Lasciate ogni speranza,voi ch’entrate!

    Ma per chi dice si ed il capo abbassa
    Per chi del dopo non importa e pensa
    Non ragioniam di lor ma guarda e passa

    Per ogni ignavo che l’Italia conta
    Saranno a 1000 a 1000 in ogni piazza
    Pronti ad alzar la testa e lavar l’onta

    Un unico maestro per destino
    Sarà riferimento ai nostri figli
    E d’ignoranza spianerà il cammino

    Domani in ogni classe saran 30
    In barba a sicurezza e sei-due-sei
    Non ci sarà nessuno che li senta

    E il personale non basterà più
    Disabili e stranieri mal seguiti
    La Scuola sarà squola …con la Q

    Dei nostri padri sangue e sacrificio
    Non si dimentica la dura lotta
    Fatta per dare ai figli beneficio

    Considerate la vostra semenza
    Fatti non foste a viver come bruti
    Ma per seguir virtute e conoscenza

    Per me si va ne la città dolente
    Per me si va nell’eterno dolore
    Per me si va tra la perduta gente

    La vita non sarà più cosi’ bella
    Dietro la porta c’è un futuro nero
    Per questo ringraziamo Mariastella.

    da loredana   - martedì, 21 ottobre 2008 alle 18:34

  22. scusate il commento poco educato, ma la gelmini è una stronza. e una fascista. speriamo che tutti questi scioperi non siano inutili. vorrei fare qualcosa di più per mettere che tutto questo non accada. xò non so veramente cosa fare.

    da Roberta   - mercoledì, 22 ottobre 2008 alle 23:22

  23. Senza parole veramente…….Gelmini più Lega: classi di concentramento per bambini stranieri…l’ignoranza delle persone si sta facendo totalmente vedere in questo momento…
    E’ normale che io in classe abbia dei ragazzi stranieri che nn sanno neanche parlare, che sostengano il mio stesso programma e che alla fine nn sn neanche io grado di dire ciao in italiano…GRAZIE ci lamentiamo che siamo agli ultimi posti in Europa e che ci diano degli ingnoranti certo è normale questo…!!!!!!
    Fin quando nn saranno in grado di PARLARE IN ITALIANO e di SCRIVERE E LEGGERE COME NOI che stiano in classi loro formate da persone uguali, che una volta arrivate allo stesso nostro livello ben venga saranno inseriti nelle NOSTRE classi…e nn ditemi poi che sn razzista anzi….!!!!!!!!!E una’ltra cosa è normale che noi dobbiamo fermarci con il programma arrivare impreparati su tutti gli argomenti PERCHE’ perchè il programma deve essere dimezzato perchè ci sn loro che nn riescono a seguirci, perchè io devo essere IGNORANTE per colpa loro…??????Non li sto accusando ma sto parlando di come sono veramente i fatti..mi ritrovo in 5 superiore e mi mancano da affrontare tanti argomenti in economia, la materia più importante per il mio futuro, perchè sn stati dimezzati gli argomenti perchè dei ragazzi stranieri non riescono a seguire..????
    E’ giusto tutto questo allora…??????
    SONO FAVOREVOLISSIMA ALLA RIFORMA GELMINI…ANZI GELMINI CONTINUA COSI’…NON ARRENDERTI…
    Ah per non parlare dei numerosi scioperi inutili che stanno facendo, ma smettiamola cn queste cosa occupazione delle scuole, manifestazioni in piazza…RIDICOLI…mettetvi sui banchi di scuola e iniziate a studiare..e che i professori siano in grado di fare i professori, che non arrivino a perdere tempo in classe e un’altra cosa è una vergogna avere degli insegnanti che percepiscono uno stipendio e che nn sanno neanche loro cosa stanno dicendo perchè sono impreparati sulla loro materia…
    CHE STIANO A CASA TUTTI QUESTI PROFESSORI INUTILI E CHE INIZINO A LAVORARE QUELLI VALIDI, QUELLI CHE FANNO IL LORO LAVORO PER PASSIONE NON PER ARRIVARE A FINE MESE PER PRENDERE LO STIPENDIO…QUESTO è scandaloso ma NON che il Ministro ha deciso di far mettere il grembiule oppure del mastro unico…
    questa è superficialità…iniziamo a pensare veramente a cosa è più giusto per noi studenti per non essere sempre all’ultimo posto nella classifica Europea e di essere targhettati come: RAGAZZI ITALIANI = RAGAZZI IGNORANTI…Forse è meglio che iniziamo a dialogare e INSIEME arriviamo a uno scopo unico MIGLIORARE LA SCUOLA NON DISTRUGGERLA…!!!

    da Marta   - sabato, 25 ottobre 2008 alle 12:42

  24. gli scioperi servono a casa gelmini

    da andrea   - sabato, 25 ottobre 2008 alle 14:01

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