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apr 13

Il Pd: larghe intese e apertura a Berlusconi: “Silvio è l’unico che puà salvarci da Renzi”

Il sindaco di Firenze agita la battaglia politica, ma la morte di Margareth Thatcher complica i suoi piani per il Quirinale. Il dramma degli animali abbandonati: i dieci saggi di Napolitano per tre giorni senza cibo e acqua, ma i corazzieri si giustificano: “Sono così determinanti che ce li siamo dimenticati”

L’incontro tra Pierluigi Bersani e Silvio Berlusconi si è concluso con un nulla di fatto. Il pimpante miliardario non ha perso il buonumore e ha commentato con soddisfazione: “Incontrare un maschio maggiorenne non è da tutti i giorni per me, ma mi sono trovato bene”. Bersani ha invece ribadito il suo no alle larghe intese, ma ha tenuto a precisare: “Parlo soprattutto di Matteo Renzi”. Già, il sindaco di Firenze incombe ormai su ogni scelta politica e tutti si occupano di lui. Persino il sindacato sceneggiatori di Hollywood, che parla di un vergognoso plagio: “Matteo Renzi ricorda la trama dei Gremlins, qualcuno ha bagnato Berlusconi dopo mezzanotte ed è comparso un suo doppio”.
“Ora – dicono i bersaniani – i nemici sono due. Uno è arrogante, vittimista, iperliberista e circondato da tifosi acritici… e l’altro è Berlusconi”. Intanto proseguono le manovre per il Quirinale. Renzi ha preso malissimo la sua esclusione come grande elettore e ha minacciato di rigare la macchina a Bersani, secondo Giorgio Gori “un gesto politico di grande spessore, degno di Matteo”. “Diciamo la verità – dice un acuto osservatore in casa democratica – Silvio è quello che è, ma è l’unico che può salvarci da Renzi”.

4 commenti »

4 Commenti a “Il Pd: larghe intese e apertura a Berlusconi: “Silvio è l’unico che puà salvarci da Renzi””

  1. hey wow, sono il primo al commento!!!
    medaglia-medaglia-medaglia!

    articolo un pò in sottotono (imho) e poco pungente, ma sempre simpatico come al solito. Grazie Robecchi.

    cerchiamo di analizzare i misteri della politica del pd:
    ma se i sotenitori del pd convengono tutti (o quasi) che Renzi sia un corpo estraneo al partito,; ma se le primarie pure ha preso una misera manciatina di voti; se anche la dirigenza gli dà addosso:
    ma perchè lo hanno preso nel loro partito?
    perchè, dopo averlo preso, lo hanno pure candidato a sindaco di Firenze?
    e perchè continuano tenerselo tra le loro fila?

    cioè, o è un corpo estreaneo al pd o non lo è.
    visti i fatti però, in nessuno dei due casi si capisce cosa e come il pd sia/si comporti.

    da stella   - domenica, 14 aprile 2013 alle 22:05

  2. Berlusconi, Bersani, Renzi, ecc, ecc… Nel nostro paese dalle dichiarazioni dei redditi si è evidenziato che i lavoratori dipendenti siano sostanzialmente più ricchi dei loro datori di lavoro e di conseguenza sono a carico dei primi le maggiori tasse sui redditi e sui consumi. Premesso questo mi sorgono istintive alcune osservazioni.
    In Italia si “verifica” nella realtà che i più ricchi, intesi come “dipendenti” tassati alla fonte, usano la bicicletta, i mezzi pubblici e i treni pendolari per i loro spostamenti casa/lavoro, pressati anche da un fortissimo strozzamento fiscale oltre a quello diretto dell’Irpef, come lo sono i vergognosi ticket sanitari e le numerose altre ignobili imposte su tutto quello che è civilmente riconosciuto necessario alla sopravvivenza umana. Dall’altra parte si “osserva” per contro che i più poveri, intesi come “datori di lavoro” tassati in base alle loro libere dichiarazioni, viaggiano su macchine di lusso, hanno permessi di ogni tipo per raggiungere tranquillamente ogni angolo delle zone anche a traffico limitato delle città, fanno lussuose vacanze sui mari a bordo di imbarcazioni da sogno, frequentano località montane dove pure l’aria è a pagamento, non pagano ticket sulle prestazioni mediche e sulle ricette, beneficiano di scriteriati condoni fiscali e di tante altre agevolazioni. Io penso che se la semplice osservazione del sistema di vita dei poveri “datori di lavoro”, dei “benestanti“ ereditieri, degli speculatori finanziari, tutti facilmente individuabili con opportuni incroci informatici, fosse cambiata in sostanziale verifica mirata, la “buona” politica potrebbe colpire a colpo sicuro secondo Costituzione, senza peraltro tormentare i lavoratori dipendenti e i pensionati con redditometri o con altre diavolerie del tipo, di esponenziale idiozia organizzativa che denotano quanto siano fragili le competenze operative di chi ci governa… Inoltre la vergogna “esodati” e la crescita tragica della disoccupazione soprattutto giovanile, dovrebbe dare finalmente l’alt ai litigi politici e indurre le istituzioni a lavorare per portare maggiore giustizia sulla nostra ridicola situazione sociale. Le larghe intese vanno bene in un contesto politico dove gli interessi comuni siano concretamente inalizzati al bene di tutti i cittadini e non, come nel caso italiano, dove il principale motivo delle decisioni di ogni partito è rivolto nell’unica direzione del come mantenere saldo lo scranno del potere individuale e di casta.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 15 aprile 2013 alle 10:29

  3. e comunque hanno trovato una base comune per la lotta politica prossima ventura.Ci si potrà limitare a tenere il broncio al tavolo delle trattativa ,quale che sia l’oggetto della stessa(ecco..)

    http://www.youtube.com/watch?v=777nNwRebSY

    da diamonds   - lunedì, 15 aprile 2013 alle 17:07

  4. e alé, stesi anche Marini e Finocchiaro con la delicatezza del famoso elefante

    da paola   - lunedì, 15 aprile 2013 alle 22:11

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